◄─ 03.11.'10 |
mercoledì 17 Novembre 2010, ore 20:45 |
─► |
Cari "utenti"
— ed
uso il plurale
promiscuo, cioè valido per i maschi e le
femmine — come l'avete trascorse l'ultime due settimane?
Trovate anche voi che non esistono più le "mezze stagioni"? Ormai anche l'estate
di san Martino è andata: di solito il tempo in quei giorni (a cavallo
dell'11 Novembre)
sarebbe bello, ma invece in gran parte
dell'Italia è
piovuto come Dio la mandava. Così a causa del territorio seviziato dalla
cementificazione e dall'incuria sono stati cazzi nostri (e ci sta
bene)... Pensate anche voi che <<L'attuale
centralismo
regolatorio di matrice pubblicista e
statualista
riflette assetti di produzione propri della vecchia economia>>?
Questa frase, un po' criptica, l'ha detta qualche giorno fa Sacconi per
giustificare la "necessità" di riscrivere “Statuto
dei lavoratori”; dopotutto, sempre a detta dello stesso ministro: <<al
lavoro stabile e per una intera carriera si contrappongono oggi sempre più
frequenti transizioni occupazionali e professionali che richiedono tutele più
adeguate>>.
Anche voi pensate "speriamo che non sia nulla"? Siete
tranquillizzati dal aver sentito il nostro ministro delle Finanze affermare che
<<la
derivata seconda è positiva, non c'è da preoccuparsi>>? In realtà
Tremornti avrebbe ripreso un frase strettamente tecnica (e
incomprensibile) del suo collega Brunetta
¦fonte¦.
Intanto oggi il responsabile del
dicastero di via XX Settembre ha tirato fuori
altre perle, della serie: <<Il
nostro paese non è un problema
[la
temuta crisi per i guai dell'Irlanda],
ma è parte della soluzione>>(?)
e <<Credo
che i mercati incorporino la democrazia>>(!).
Invece il capo del servizio normativa e politica di vigilanza della Banca
d'Italia ha riferito in Parlamento che: <<Avrebbero
[gli istituti bancari italiani]
risorse sufficienti per assorbire le perdite derivanti da un significativo
deterioramento macroeconomico e da un aumento del rischio sovrano>>.
Quindi, bisognerebbe essere tranquilli — nonostante il condizionale — oppure rassegnarsi che
la pagheremo comunque noi contribuenti? ma poi mi chiedo: che diavolo è questo
<<rischio sovrano>>? Infine vi lascio con un monito fresco fresco che
sembra più una previsione meteo-ambientale, in verità non molto rassicurante: <<Nel
quadro delle conseguenze tutt'altro che lievi della crisi economica mondiale,
innescata da inquinamenti e da cedimenti nel sistema finanziario, a cominciare
dagli Usa si collocano turbolenze finanziarie che persistono e che investono
ancora una volta l'eurozona>>. Sperando di non aver mancato di rispetto al capo dello Stato (con la giacca un po' sbrecciata visto che gliela tirano tutti),
passo ad elencare le poche — e forse interessanti — novità sul mio sito.
►
Iniziando dalla prima, ho voluto incentivare le visite alla pagina 'tanto_paga_pantalone'.
Nella
sezione
omonima c'è l'ultima slide aggiunta — e linkata
ad una pagina web — che potete vedere scorrere insieme alle altre sulle
note del mai dimenticato
Intervallo.
Comunque vi pongo una condizione: se le visite non aumenteranno, allora dal
2011 inserirò una slide il mese invece che due.
Intanto toglierò alcune immagini di sprechi passati, praticamente della serie
"tanto ha pagato Pantalone". Vediamo se con una carrellata più snella le visite
aumentano; non vi chiedo la Luna o il Pin... eheheh. Passando ad altro, in
questa
pagina ASP sono stati apportati cambiamenti radicali: basta
con la media
giornaliera dei morti sul lavoro poiché è sempre la stessa: 2,87-2,88. Infatti i
dati mostrati dal
contatore "virtuale" sono aggiornati
secondo la media dell'anno precedente
¦fonte¦. Fra i vari portali, blog e siti sul fenomeno degli
incidenti sul lavoro segnalo il
blog
“Caduti sul lavoro” a cura di Carlo Soricelli.Inoltre ho deciso di cancellare o
barrare le parole "morte/i"
perchè ogni lavoratore/ice che muore per un valore fondante della Repubblica
italiana ed un diritto-dovere riconosciuto dalla stessa (art.
4) è comunque un <<omicidio sul lavoro>>. Chissà perchè
questa espressione era molto usata nei Sessanta quando sul lavoro
morivano in migliaia l'anno; invece negli ultimi tempi i mass media
l'usano alludendo all'assenza di una mano responsabile dello stesso. Invece — perdiana — c'è sempre
il responsabile, mica si tratta di una <<tragica
fatalità>> del destino cinico e baro. Poi quando si sentono alla radio o si vedono in
tv gli
spot carissimi (nemmeno fossero interpretati da
De Niro) della serie “Sicurezza
sul lavoro. La pretende chi si vuole bene” mi cadono le braccia, e
non solo... Ma dico io: spendere milioni di euro per dire che la
sicurezza sul lavoro va pretesa, invece che averla di diritto, mi sembra
non-lo-scrivo. L'ultime legislazioni in materia hanno praticamente dimezzato
le multe ai datori di lavoro, dirigenti e preposti nel caso di
<<sospensione per lavoro irregolare>> o <<sospensione per gravi e reiterate
violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro>>
(art. 11). L'arresto che era previsto dal D.Lgs. 81/'08 è stato sostituito con una semplice ammenda; infine
vorrei fare i complimenti a chi ha scritto
nel
portale sul D.Lgs. 106/'09 questa perla in burocratese:
“L'intero
apparato sanzionatorio è stato rimodulato con il principio di un sostanziale
aumento (rispetto al D.Lgs. 626/94) delle sanzioni pecuniarie di circa un 30% e
una sostanziale conferma delle pene detentive”. Ma vogliamo continuarci a ripetere che Cristo è
morto dal sonno o che i ciuchi volano? Non siamo mica tutti bambacioni
con l'anello al naso o portati dalla piena. Chiudendo questo lungo inciso, un po' polemico,
segnalo che "un'ultima frase" e l'aforisma di Settembre — quelli relativi
rispettivamente alla
seconda coppia uccisa dal ‘mostro di Firenze′ e
al poeta libanese
Gibran — sono stati sostituiti con
omologhi contributi di
Rosario Livatino, giudice ucciso dalla
Stidda
il 21 Settembre di vent'anni fa. In particolare la sua scheda è
stata riaggiornata: vedi la frase di Cossiga riferita <<a certi giudici
ragazzini>> ed il link alla lapide posta lo scorso 21 Settembre dove il
giudice venne assassinato. Aggiungo che fu come sparare
alla
Croce:
il magistrato era senza scorta e non poté altro che tentare — pur ferito — la
fuga in una scarpata; fu inseguito da due sicari e infine freddato. Per Rosario
è in corso il processo di beatificazione [clicca
qui]. Da qualche anno la Chiesa nei processi di
beatificazione/canonizzazione
procede con i piedi di piombo, forse perchè in passato si era per così dire
esagerato... Ciò
è dipeso dalla riforma del processo della causa dei santi (Divinus
perfectionis magister)
che fra l'altro ha ridimensionato la figura del
promotore della fede informalmente noto come
Advocatus
diaboli. Infatti questo ‘‘avvocato del diavolo’’ aveva il compito
di mettere in discussione le virtù e i miracoli di chi si voleva
beatificare/santificare. Tornando a Rosario Livatino, il Papa durante la
visita a Palermo dello scorso 5 Ottobre ha ufficializzato il
riconoscimento del magistrato a
servo
di Dio. Suo padre Vincenzo, che ci teneva molto, ne sarà contento
nell'altro mondo visto che è passato a miglior vita lo scorso Maggio. Tornando al mio sito, le
scritte relative a
beatificazioni/canonizzazioni
di persone citate in queste schede
sono state colorate in
celeste, un colore
che dà un'idea ben precisa, non trovate? Infine dove possibile ho inserito la
fonte dei soprannomi, appellativi, pseudonimi delle persone citate; per capirsi,
avendo scoperto che Sciascia aveva definito Livatino ‘il piccolo giudice′ ho
scritto
‘il piccolo
giudice
►
Sciascia’.
Lo stesso l'ho fatto per Chiara Badano, il cui nome di battaglia da
focolarina [‘Luce′] gli fu dato da
Chiara Lubich, fondatrice del
movimento dei Focolari.
Avendo scritto troppo, passando dal minacciato Statuto dei Lavoratori ai
GEN,
chiudo questa sezione.
◄►
Il
Fermi Gamma-ray Space Telescope
ha scoperto una "struttura"
nel
centro della Via Lattea che potrebbe essere il residuo di un'eruzione di
un super buco nero al centro della nostra galassia
¦fonte¦. Questa struttura è "apparsa" come due
raggi
gamma che si estendono
come "bolle" dal
centro galattico, 25.000 anni luce sopra e
sotto ¦schema¦. Naturalmente gli scienziati non
comprendono appieno né la loro natura, né la loro origine. La stupefacente
scoperta è stata possibile dopo anni d'analisi sui dati forniti dal
LAT, il più sensibile
rivelatore a più alta risoluzione di raggi gamma mai lanciato. Un team di
scienziati, fra cui l'italiana
Simona Murgia, ha usato dei
modelli per scoprire nuove fonti di raggi gamma che sono oscurate da una sorta
di "nebbia". Questa avvolge il tutto il cielo ed è dovuta all'interazioni fra le
particelle che si muovono quasi alla velocità della luce ed il
gas interstellare nella Via Lattea. Utilizzando
varie stime è stato possibile toglierlo dai dati del LAT e svelare le
bolle giganti. Queste hanno bordi ben definiti, forse sono grandi come
la nostra galassia ed avere milioni d'anni. Un'ipotesi è che questa
"struttura" si sia generata dal rilascio di una grandissima energia, in
maniera relativamente rapida, da parte di una fonte misteriosa.
Dopotutto è assodato che al centro della nostra Galassia ci sia un
super-buco nero. Colgo l'occasione per congratularmi con la nostra
compatriota che è dovuta andare all'estero per <<capire come si fa
scienza>>; non uguali complimenti li vorrei rivolgere all'Università di
Cagliari, ma in genere a quella italiana. Un primo passo sarebbe quello di mettere persone come
Simona a capo dei dipartimenti, dell'università, fino al
MIUR; sono sicuro che dinosauri,
parenti di baroni, imboscati, incompetenti, raccomandati sparirebbero come
quella nebbia eheheh. /
Il project manager del JPL,
sul rover
Spirit
– silente dallo scorso 22 Marzo – ha confermato
che <<tutti sistemi di bordo sono spenti, inclusi quelli radio ed i radiatori
interni>>. Tutta l'energia raccolta dai pannelli solari, sicuramente ricoperti
di polvere e purtroppo inclinati non favorevolmente verso il sole
invernale, tiene le batterie cariche e l'orologio interno attivo. Senza i
riscaldatori accesi, il piccolo rover sta sperimentando da mesi rigide
temperature come non aveva mai fatto nei precedenti inverni marziani. Ammesso
che un giorno, anzi
sol, si "svegli" sarà una stazione scientifica
fissa visto che è insabbiata da inizio Maggio 2009.
|
Alle
13:59:57
UT
di
giovedì 4 la sonda
Deep Impact
è transitata a circa 700 km dalla
cometa
Hartley. Tutto si è svolto secondo quanto previsto dal
programma nel computer di bordo: infatti la modalità di guida automatica ha
permesso di ruotare la navicella in maniera che le due telecamere potessero
sempre inquadrare il
nucleo cometario. L'"errore" è stato davvero minimo: solo due secondi
di ritardo rispetto all'attimo preciso in cui c'è stato il massimo
avvicinamento. C'è da aggiungere che la velocità relativa rispetto alla cometa
era di ben 12,3 km/s e la distanza dalla Terra di circa 37 milioni di km.
Comunque il collegamento con la Terra è stato continuo, anche se a bassa velocità;
ciò ha permesso la ricezione dei dati "vitali", compresi quelli su eventuali
collisioni con frammenti di ghiaccio o roccia provenienti dal nucleo o nel
vicinanze del
corpo.
Ogni quattro secondi le due telecamere riprendevano immagini: quella principale,
l'HRI
[High Resolution Imager]
era dedicata allo studio nel visibile e nell'infrarosso
sulla composizione e sulla struttura del nucleo
stesso; invece quella di riserva, MRI [Medium Resolution Imager]
si sarebbe concentrata sul nucleo e la chioma. La telecamera principale è
praticamente un telescopio con un'apertura
di 30 cm che può combinare una camera nel visibile con una ‘‘ruota’’ di
filtri e uno
spettrometro nell'infrarosso.
Questo modulo opera nella banda spettrale compresa fra 1,05 e 4,8
micron in modo da ottimizzare l'osservazione di
un nucleo cometario.
L'area
CCD dell'HRI è assai sofisticata visto che può
riprendere, dalla distanza di 700 km, particolari con una risoluzione di
meno di due metri per pixel. Tanto per darvi un'idea, è come se fosse in
grado di individuare una macchina da una parte all'altra del Colorado!
Il MRI invece è un telescopio in
configurazione
Cassegrain con un'apertura di 12 cm ed una
lunghezza focale di 2,1 m; da 700 km, sempre nel visibile, ha una
risoluzione di dieci metri/pixel. Comunque a differenza dell'HRI, avendo un
campo visivo più ampio, può inquadrare il nucleo da tutte le direzioni.
Nel contempo è capace di seguire le stelle necessarie all'orientamento
nello spazio. Otto minuti dopo il massimo avvicinamento
(14:08 UT), l'antenna ad alto
guadagno — dopo essere stata attivata e orientata verso la Terra — ha iniziato
ad inviare i dati
diagnostici e ingegneristici, a sua volta memorizzati sul computer di bordo durante il fly-by. Circa venti minuti dopo,
alle
14:30 UT, sugli schermi del centro di controllo al
JPL sono apparse le prime immagini; arrivavano
da da circa 37 milioni di km. Le prime cinque ‘‘grezze’’ [raw]
sono state subito pubblicate sul
sito ufficiale della missione, eccole in ordine
cronologico:
1 (13:58 UT • -1417 km) ·
2 (13:59 • -816 km) ·
3 (13:59 • -700 km) ·
4 (14:00 • +849 km) ·
5 (14:01 • +1406 km). Per la prima volta gli
scienziati sono riusciti a collegare l'attività osservate, getti di gas e
particelle in sospensione, con le zone
caratteristiche del nucleo. Questi sembra essere cento volte inferiore a quello
di
Tempel, cometa studiata e
infiocinata dalla sonda nel Luglio 2005.
L'astro chiomato era/è in piena attività visto che il 28 Ottobre era
transitato al perielio (1,05 UA) ¦schema¦. Tutta l'informazione scientifica
raccolta è stata scaricata a terra tramite l'antenne del DSN qualche giorno
dopo. Nella fattispecie, dalle immagini riprese dall'HRI si è potuto elaborare le mappe di distribuzione all'infrarosso
nella
chioma. Ecco quelle per: il
biossido di carbonio, le
polveri, il
ghiaccio, il
vapore acqueo. A parte quest'ultimo, le altre
sostanze sembrano sprigionarsi dalle stesse zone del nucleo ¦schema¦. Adesso la mole enorme dei dati
raccolti verrà elaborata, codificata e studiata nei mesi a venire. Intanto ieri
è terminata la prima fase della ricognizione "post-incontro" durata due
settimane (riprese
fotografiche ogni 2’ ed una scansione spettrale ogni
15’); poi nelle successive due settimane fino a martedì 30 entrambe
l'osservazioni saranno fatte ogni mezz'ora.
Adesso la Nasa sta valutando un possibile prolungamento della missione, che
ricordo è stata già estesa nel 2007 come
EPOXI
[Extrasolar Planet Observation and Deep Impact Extended Investigation].
L'ente spaziale stanziò i fondi necessari, poi aumentati fino a
42 milioni di dollari a causa di un "cambio in corsa": non più la
cometa
Boethin
ma la 9P/Tempel
per motivi che non starò a rammentare. Per imboccare la giusta
traiettoria con il minimo consumo di propellente,
negli ultimi tre anni sono stati compiuti ben cinque swing-by della Terra (due
distanti e tre più ravvicinati, clicca
qui). Adesso ci sarà da decidere il destino
della navicella, ancora funzionante e dotata dei due più sofisticati
telescopi lanciati nello spazio profondo. A bordo sono rimasti circa 26
kg di propellente, non sufficienti per cambiare la traiettoria verso
un'altra cometa ma comunque capaci di garantire l'orientamento nello
spazio per almeno 11 anni.
|
Ad inizio mese l'orbiter Nasa-Esa
Cassini
è entrato in safe-mode, ciò è avvenuto
intorno alle 23 UT di martedì 2. In questa modalità precauzionale la sonda
sospende la raccolta dei dati scientifici e si limita al solo invio della
telemetria. Il
computer ordina questa modalità quando viene rilevata a bordo una condizione per
cui è necessario l'intervento dei controllori dalla Terra. Comunque sullo
status aggiornato a giovedì 4 se ne è potuto sapere di più: gli
ingegneri del JPL di Pasadena si aspettano che la navicella riprenda le sue
normali attività da mercoledì 24. Infatti sono state recuperate dal
computer di bordo l'azioni svolte prima dell'entrata in safe-mode;
dall'analisi gli ingegneri hanno rilevato che tutto è dipeso da un
errore del computer. Praticamente un bit è "saltato" da 0 a 1, o
viceversa, per evitare che venisse eseguita un'istruzione magari
importante, come accendere i propulsori o spostare l'antenna. Gli stessi
ingegneri stanno cercando di capire quale bit è "flippato"; intanto il
computer è stato resettato e uno degli strumenti scientifici spenti. Il
resto della strumentazione scientifica verrà rimesso online nella
successiva settimana e così potrà riprendere la raccolta e l'invio
dell'informazione scientifica. Quella che era in memoria
prima del safe-mode in questi giorni viene inviata verso l'antenne terrestri con
— immagino — l'antenna a basso guadagno. Dice che lo stato di salute dell'orbiter
sia eccellente; dopotutto è la seconda volta dal 2004 (quando
Cassini
s'inserì in orbita saturniana) che viene registrata questa "anomalia", invece
dal lancio (1997) è la sesta. Se date un'occhiata a questa
pagina, tappe della cosiddetta
“Solstice
mission”, potrete notare che è saltato il fly-by
T-73 con
Titano di giovedì 11 (da una distanza di 7921
km). Comunque il successivo fly-by, ad occhio e croce, sembra più suggestivo: il
dodicesimo di
Encelado (E-12
per l'appunto) martedì 30 alla distanza di appena 47,9 km dalla sua
superficie.
| In campo astronautico i cinesi, come
a suo tempo i sovietici, fanno gli annunci sulle loro missioni solo se tutto è
filato liscio; ma lunedì 8 il premier
Wen
Jiabao ha fatto anche di più... Infatti in una cerimonia ufficiale
è
stata
mostrata
un'immagine ripresa dalla sonda
Chang'e-2
[vedi
qui]. Quindi il primo orbiter cinese della Luna
funzionava, almeno al 28 Ottobre, quando risulta essere fatta questa
immagine. L'autorità presenti alla cerimonia
hanno dato molte l'informazioni: 18,7 km di quota; dimensioni del
frame di 8 km [da est a ovest] e 15,9 da [sud a nord]; risoluzione
di ben 1,3 metri/pixel. L'area ripresa — centrata alle coordinate
31,05° longitudine ovest e 43,07° latitudine nord —
è nella zona
Sinus Iridum
dove nel 2013 un'altra navicella cinese,
Chang'e-3, dovrebbe deporre un
lander ed un rover. Per chiudere in bellezza
Wen
Jiabao ha
pronunciato questa bella frase-favoletta: <<Il
successo di Chang′e-2 segna un altro importante passo avanti per il paese in
questo campo. Il popolo cinese svilupperà in maniera decisa le tecnologie per
l'esplorazione dello spazio profondo e per l'uso pacifico dello spazio cosmico>>.
◄► Prima
della gara di domenica 7 ad orario abnorme ecco qualche notizia in
casa:
la partitella di metà settimana si è giocata alle 12:30 di mercoledì 4 contro il
San Donnino, il risultato finale è stato di 11-0 e fortunatamente nessun
gigliato si è infortunato (riguardo i giocatori ospiti non so). Nello stesso
giorno il report medico ha dato ufficialità ad una mezza voce che girava da
tempo: Riccardo Montolivo si deve operare; infatti la sua caviglia malandata,
che lo costringe a giocare azzoppato (previe n infiltrazioni) non è
migliorata. Così a metà mese verrà eseguito
“un
intervento chirurgico risolutivo per l'impingement
posteriore della caviglia”;
questo "malanno" deriva da una botta presa nei mondiali in Sudafrica, come
sapete finiti anzitempo e in maniera ingloriosa. Ma tornando a parlare della
Viola, il 7 ha battezzato l'orario abnorme per l'anticipo domenicale: le
12:30; roba dell'altro mondo. In effetti questo ha permesso ai
telespettatori dell'Estremo Oriente la visione diretta della gara, ed in generale
del "prodotto calcio" come lo chiamano i capoccioni della Lega Calcio.
Preferisco evitare di scrivere altro per non guastarmi il sangue e/o rischiare
la querela; comunque sono ultrasicuro che nessuno dei tifosi presenti al
“Franchi” per
Fiorentina – Chievo Verona
fosse favorevole alla scelta di quest'orario. Fra i vari striscioni esposti
sugli spalti vi
segnalo
questo:
TRADIZIONE TOSCANA, AI' TOCCO SI
SGRANA
che "tradotto" significa che in Toscana si è soliti pranzare all'una, il tocco per l'appunto.
Anche i due cronisti di Radio1 hanno voluto sottolineare questo simpatico
striscione, il cui significato gli sarà stato sicuramente riferito eheheh. Il finale dopo 95’ tiratissimi è stato un meritato,
almeno per i locali, risultato di
1-0. Personalmente ho sentito il primo tempo alla radio perchè per me il pranzo domenicale, con tutti gli annessi e connessi (Angelus,
lettura giornale, stare con i miei), è diciamo "sacro" eheheh. La ripresa l'ho
vista al solito circolo Mcl di Valenzatico dove nonostante l'ora insolita c'era
un folto pubblico, di tifosi viola e non solo. Come volevasi dimostrare a
difendere la porta della Fiorentina c'era
Artur
Boruc, Montolivo dovendosi operare la successiva settimana
è andato in tribuna; mentre Mutu ha guidato l'attacco al fianco di Santana e
Gilardino. Anche per questa partita l'emozioni si sono condensate nella prima
mezz'ora di gioco: prima Sorrentino devia in angolo un tiro ravvicinato di
Krøldrup, poi lo stesso
libera prima che irrompesse
Constant e sempre Sorrentino respingeva un'insidiosa punizione di Mutu. Nella ripresa Mihajlović toglie lo
spento, e sempre più lento, Bolatti per Vargas; poi al 73’ vedendo il tempo scorrere senza costrutto inserisce la
terza punta Cerci per Marchionni. A dieci minuti dal termine quando si
prospettava lo "spettro" dello 0-0 ecco il gol: Mutu mette in mezzo da sinistra,
il Gila sfiora, cade per terra ma riesce a deviare su Sorrentino, il pallone
respinto resta nell'area piccola e Cerci piomba come un falco mettendolo in
rete! L'allenatore del Chievo, l'ex
Pioli, manda tutti
all'attacco: Boruc si prende un
cartellino per perdita di tempo ed il tecnico
gigliato toglie uno stremato Gilardino per il giovane difensore Gulan. Gli
ultimi dieci minuti, cinque finali più i cinque di recupero, sono stati da
cardiopalma: prima Constant mette a lato un pallone che tutti avevamo visto già
dentro, poi Cerci in contropiede scheggia la traversa ed infine all'ultimo
secondo Boruc respinge una deviazione ravvicinata di Moscardelli! Questo 1-0,
terzo successo casalingo, permette ai gigliati di porsi al limite della "linea
di demarcazione" della classifica: a sinistra quella medio-alta e a destra
quella dei bassifondi; adesso la "zona pericolosa" è quattro punti sotto a quota
8. Inoltre vorrei segnalare che da tre gare consecutive la
porta
rimane inviolata, scusate il gioco di parole; infatti i minuti di imbattibilità,
tenendo conto anche dei supplementari con l'Empoli, sono circa 300. Era dal
29.09.2009 che non accadeva un filotto così positivo. Passando
adesso al match-winner, il supertifoso romanista Alessio Cerci ha realizzato la
sua prima rete nella massima serie e quindi anche in maglia gigliata. Alessio per ora ha inanellato varie prestazioni mediocri e così
rimane lì a mezza strada, né carne e ne pesce; con un po' di testa
potrebbe diventare un signor giocatore...
Intanto Montolivo e Frey si sono sottoposti ad intervento per risolvere
rispettivi
infortuni: alla caviglia (rimozione di un frammento osseo) il primo, al
ginocchio (ricostruzione del legamento collaterale) il secondo. Le
prognosi per la ripresa dell'attività egoistica sono assai diverse: 5-6
settimane per il centrocampista, almeno 5 mesi per il portiere. Tornando
al calcio giocato,
mercoledì 10 si è disputato
il
secondo turno infrasettimanale per l'undicesima giornata d'andata:
Roma – Fiorentina . Ancora una volta la trasferta all'Olimpico "giallorosso" è andato a
schifio, ma più per demerito dei viola:
3-2. Nel primo tempo le due formazioni si sono
praticamente equivalse con un'occasione a testa; comunque se non era per Burdisso, bravissimo a liberare in acrobazia, Gilardino avrebbe sicuramente
marcato. Ma ancora una volta i minuti finali sono stati fatali: sul batti e
ribatti in area, la sfera è carambolata sui piedi di
Simplício
lesto a metterla alle spalle di Boruc. La
ripresa si è aperta con il raddoppio facile-facile di Borriello, ma era stato
Menez a servirgli un assist d'oro dopo aver tolto il pallone dai piedi
dell'incerto Pasqual, che pur in vantaggio si è fatto gabbare... Al 15’
Mihajlović
ha tolto lo spento Vargas per la terza punta Ljajic; questo cambio è stato
fruttuoso visto che dieci minuti dopo il trequartista serbo ha servito un assist
profondo per Gilardino, abile nel girare in rete anche di ginocchio! Avendo
dimezzato le distanze sembrava che la Fiorentina potesse far vedere i
sorci
ai giallorossi, ma al 77’ ci ha pensato Boruc a chiudere nuovamente la gara:
infatti in uscita "immotivata" fuori area, visto che era protetto da due
compagni, ha ciccato clamorosamente la palla dandola a Perrotta; per il
centrocampista giallorosso è stato un gioco da ragazzi appoggiare nella porta
sguarnita. Dopo aver accidentato ben bene il portiere polacco mi sono avviato
verso casa e così ho perso il magistrale gol su punizione di D'Agostino allo
scadere. Ovviamente il buon
David Guetta (il
radiocronista fiorentino non il
deejay
francese) e tutti i tifosi gigliati speravano in un clamoroso
pareggio, ma i locali hanno saputo mantenere palla nei restanti cinque minuti di
recupero. Così dopo una vittoria casalinga è seguita una sconfitta in trasferta,
la terza e quinta stagionale; una volta tanto i viola hanno due gol lontano dal
“Franchi”, ma ne hanno subiti tre. Adesso la classifica è tornata ad essere preoccupante visto che la
penultima (Bologna) e terzultima (Cesena) sono appena un punto sotto, a quota
11; ma ce ne sarebbero altre a pari punti e il Lecce a 12, quindi la classifica
in coda è molto molto corta. Passando adesso ai marcatori, Gilardino è alla 48ª
realizzazione in
maglia
superando
Petrone e agganciando Rui Costa al 14° posto;
intanto con 132 gol nella graduatoria dei marcatori assoluti ha
raggiunto Altobelli; attualmente il 28enne biellese è quinto posto nella
classifica dei migliori bomber in attività.
Infine le statistiche dei precedenti Roma-Fiorentina non sono mutate:
erano negative e quindi permangono tali...
Saltiamo adesso a sabato 13 quando alle 18 si è giocato
Fiorentina – Cesena ,
primo anticipo della dodicesima giornata. Visto il clima freddo,
l'orario ignobile l'afflusso degli spettatori è stato modesto: 16.096;
bisognerebbe ringraziarli uno a uno... vero "capoccioni" della Federcalcio e
della Lega Cacio? Ma tornando alla gara, è arrivata la vittoria,
seppure di misura, che rende la classifica meno preoccupante:
1-0. Della gara ci sono pochi episodi da segnalare
visto che si è giocato molto al centrocampo dove i romagnoli hanno dominato. Mutu aveva iniziato benino, poi al 41’ è dovuto uscire per un infortunio
muscolare; al suo posto è entrato il serbo
Ljajić. Proprio lui al 15’ della ripresa ha creato con Cerci l'azione del
vantaggio, realizzato con una girata magistrale di Gilardino. La
restante mezz'ora è sfilata con una certa tranquillità e Comotto per poco non segnava il raddoppio con un bello stacco di
testa su calcio d'angolo. Con la quarta vittoria stagionale, la terza
consecutiva in casa, la Fiorentina si pone sulla parta alta della classifica. Gilardino alla quinta rete
stagionale è arrivato a quota 49 nella graduatoria dei bomber gigliati. Adesso
ha raggiunto al 15° posto Viani, Maraschi e Toni; invece per quello che riguarda
i gol realizzati nella massima serie, il suo computo ufficiale è di 133. Come al solito chiudo con i precedenti e le statistiche storiche: il Cesena
non tornava a giocare una gara di serie A a Firenze contro i locali da quasi
venti anni: 20.01.2001, F.-C. 2-0 (Massimo Orlando al 16’ e 41’).
I gigliati hanno giocato, sempre in serie A, venti volte contro i
bianconeri: 10 sono le vittorie, 8 i pareggi (fra cui quel
3-3
del 24.10.1982, "folle" perchè i locali sotto di tre gol
li recuperarono fra il 77’ e l'84’) e solo due perse.
Passando brevemente al
report medico di ieri c'è da segnalare che Mutu
ha riportato una
“lesione
di primo grado della giunzione miotendinea, senza interessamento tendineo del
muscolo adduttore lungo”;
la prognosi è stata stimata in 10-14 giorni. Adesso chiudo con la
presentazione di due tre gare, due trasferte ostiche ed una
casalinga di
Coppa Italia:
Milan (26,primo)— Fiorentina (15)║1-0║alle
20:45 di sabato 20;
Juventus (23,quarta)— Fiorentina (15)║1-1║alle 20:45 di sabato 27;
Fiorentina — Reggina ║3-0║qualificata│alle
20:45 di martedì 30,
quarto turno eliminatorio della Coppa Italia
{diretta La7}.
Nota:
quest'ultima
gara è ad eliminazione diretta, quindi in caso di parità al termine dei 90’
regolamentari saranno giocati due tempi supplementari di 15’ ciascuno; in caso di ulteriore
parità si andrà alla battuta dei calci di rigore.
◄► Domenica
7 la
squadra
ha nuovamente disputato una partita di campionato davanti ai suoi tifosi dopo i
cinque turni di squalifica
inflitti al “Marcello
Melani”. Così si sono affrontate la prima e la seconda del girone:
Us Pistoiese 1921 – Pisa
Sc .
L'affluenza per una gara di cartello, ma sempre di un campionato
semi-dilettantistico come quello d'Eccellenza, è stata di ben 1500 tifosi: distribuiti in metà
tribuna Nord e in tutta quella coperta. Il risultato
finale è stato un pari e patta, molto beffardo:
1-1
[cronaca e tabellino]. La radiocronaca la sentivo mentre era al computer con ‘Kappa′; dopo il vantaggio arancione il
tempo è sembrato passare con una certa lentezza... poi in pieno recupero, quando
ho sentito del pari ospite, ho dato una manata da sei kg sulla scrivania che
credevo di averla rotta. Quanto non
sopporto una vittoria svanita nei minuti di recupero: mi fa davvero
incazzare! Come promesso ad inizio stagione, non scriverò altro sulle gare della
Pistoiese; questo "fioretto" durerà fino all'avvenuta promozione, in qualsiasi modo,
alla serie D (ufficialmente svanita con il Mosciano vincente a Pistoia, ma poi
anche ufficiosamente rifiutata a fine Luglio con la mancata presentazione
della domanda per un ripescaggio sicuro). Adesso chiuderei questo inciso
polemico e scriverei dei precedenti fra
Pistoiese e
Pisa Sporting Club. Sapete perchè non
ho scritto nulla? semplice: non ci sono precedenti fra gli arancioni ed i nerazzurri
di
San Giuliano Terme. Passando velocemente alla
successiva gara degli arancioni, mercoledì 10, di nuovo al “Marcello Melani”, si è
giocato
Us Pistoiese 1921 – Lampo 1919 ,
andata
dei quarti di finale della Coppa Toscana d'Eccellenza. Come potete immaginare il
risultato è stato ad appannaggio dei locali:
3-0 [cronaca e tabellino].
Infine eccoci alla gara di
domenica 14, valida per l'undicesima giornata:
USG Urbino Taccola – Us Pistoiese 1921 . Questo vero e proprio
testa-coda si è giocato allo stadio “Giuliano Taccola” di
Uliveto Terme, frazione del comune di
Vicopisano famosa per quell'acqua minerale che fa fare molta plin plin.
Proprio riguardo questo, nella
sezione sport del Tirreno dell'indomani si poteva/può
leggere il seguente titolo:
“Pistoiese,
a Uliveto non fare plin plin”
[clicca
qui]; simpatico vero? A parte gli
scherzi, se leggete questa
pagina scoprirete che la società calcistica di Uliveto Terme fu fondata nel 1919
prendendo il nome di un suo concittadino, Urbino Taccola. Costui era un grande
maratoneta che morì a San Paolo del Brasile nel 1911 dopo aver tagliato il
traguardo per la sua 107ª vittoria in carriera; peccato che in Rete non ci sia
scritto nulla su questo atleta. Invece lo stadio dal 1982 è intitolato a
Giuliano Taccola, calciatore nato ad Uliveto Terme che giocò in serie
A con le maglie di Genoa e Roma; il 16 Marzo 1969 era in tribuna allo stadio di
Cagliari dove giocavano i suoi compagni, scese negli spogliatoi ed accusò un
malore fatale perchè morì durante il tragitto verso l'ospedale. La morte
improvvisa di quel 25enne che lasciava una moglie di 23 anni e due figli piccoli
fu uno shock per tutto l'ambiente. Fatto sta che durò poco e la famiglia
fu abbandonata; ovviamente la verità non è mai uscita... Chiudendo questa parentesi
su una vicenda di
calcio malato, verrei al finale del testa-coda dell'undicesima giornata:
1-4
[servizio scritto e tabellino|videosintesi].
Voglio solo aggiungere che il Pisa perdendo in casa con il Jolly e
Montemurlo si è fatto sopravanzare sia dal Pietrasanta Marina che dal
Pro Livorno Sorgenti; i punti di distacco dalla Pistoiese adesso sono
sei. Dopo tanto scrivere vi indico le prossime gare degli arancioni:
Us Pistoiese 1921 (29,prima)— PesciaUzzanese (11)║3-1║alle 14:30 di domenica
21;
Lampo 1919 — Us Pistoiese 1921 ║1-4║qualificata│alle 14:30 di mercoledì 24,
ritorno dei quarti di finale della Coppa Toscana d'Eccellenza;
Lammari Mario Micheli (18)— Us Pistoiese 1921 (32,prima)║0-1║alle 14:30 di domenica
28.
Nota per la gara di Coppa: dato che la
gara d'andata è terminata 3-0 per gli arancioni, solo nel caso di un 3-0 dei
locali al termine dei 90’ regolamentari porterebbe alla battuta dei calci di
rigore. Gli azzurri accedono alle semifinali solo se vincono con quattro gol di
scarto.
Altre gare della
tredicesima giornata
che interessano le prime tre posizioni della classifica: Pietrasanta Marina(26,seconda)-Castelfiorentino(20,sesto) 1-3;
Pro Livorno Sorgenti(25,terzo)-Lampo(13) 2-1.
◄►
Sulla pagina dello sport pistoiese de
Il Tirreno
c'era un
articolo di presentazione sulla gara dell'Aglianese;
infatti il 7 per la nona giornata si è giocato Zenith
Audax–A. La cronaca dell'azioni salienti la potete leggere su questa
pagina del
sito della società
pratese. Io comunque vi riassumo quel poco che c'è scritto per le gare di Prima
categoria sul Tirreno del lunedì. I neroverdi sono passati in
vantaggio al 17’ con
Gocaj, abile a girarsi e battere il portiere avversario
Sardi in diagonale. I locali hanno poi pareggiato al 30’ con un tiro al volo da
fuori area di Godolja. Nella ripresa, al 17’, gli ospiti sono nuovamente passati
in vantaggio con
Lunghi
grazie ad un suo rasoterra a fil di palo. Ma al 34’ Nesti pareggiava con una
bomba da fuori area; infine al 37’ Baldi si è fatto espellere a diritto dall'arbitro.
Dice che al secondo minuto di recupero Masi abbia avuto l'occasionissima, ma un
prodigioso colpo di reni del portiere Barni ha evitato la prima sconfitta in
trasferta. Formazione neroverde scesa al “Bruno Chiavacci” di via del Purgatorio
a Prato: Barni, Cecchi, Baldi, Fantacci, Ferri, Figus, Lunghi, Capecchi,
Rinaldini/Costa D. 41’ st, Gocaj/Spampani
38’ st,
Terna. A disposizione di
mister Pieri: Ganugi, Ciofi, Checchi, Coveri. Sul Tirreno
di martedì 9 è uscito l'articolo
post-gara dal quale si può evincere che i dirigenti neroverdi non
sono entusiasti dell'ennesimo pareggio esterno. Sì è vero che la
striscia positiva fuori casa si è ulteriormente allungata; però non è bastato andare due volte in vantaggio
per vincere...
Saltando adesso a domenica 14, l'Aglianese ha avuto l'occasione di tornare alla vittoria ospitando
Mezzana, ultimo con solo due punti in nove gare.
Peccato che il finale
sia stato un beffardo
1-1
con vantaggio neroverde di
Rinaldini
al 20’ e pareggio all'89° di La Rosa. Dice che per più volte i neroverdi avevano
mancato
il raddoppio e così si
è avverata la spietata legge del calcio: "gol sbagliato, gol subito"... Formazione neroverde: Barni, Spampani, Ferri, Fantacci, Cecchi, Figus,
Rinaldini/Terna 25’ st, Capecchi, Capobianco, Gocaj/Coveri 38’ st, Lunghi/Ciofi
44’ st.
In questo
articolo di ieri, il giornalista Giacomo Carobbi ha descritto la
strana situazione dell'Aglianese: squadra imbattuta in trasferta, con ben otto
risultati utili nelle prime dieci giornate di campionato, ma troppi pareggi (6)
e poche vittorie (2).
Così i neroverdi si trovano nelle posizioni medio-basse, a cinque punti dalla
zona playoff e solo due da quella playout. Per il tecnico Stefano Pieri la squadra ha superato i problemi iniziali,
si è rafforzata, insomma se la gioca con tutti. Sì prende pochi gol, ma <<spesso
manca la zampata decisiva. Un limite che fino ad oggi ci è costato almeno 4-5
punti>>.
Avendo scritto anche troppo della squadra, quindi
passo ai prossimi impegni: Aglianese(12,decima)—Feeling Calcio Tobbianese(7,penultima)║2-0║alle 14:30 di domenica 21;
Staffoli(18,quinto)—A.(15)║0-0║alle 14:30 di domenica 28. ◄
Per l'ennesima volta vi prometto che
completerò le sezioni rimaste in sospeso, anche quelle di news risalenti ad un mese fa.
Saluti da ‘Br73′ Raffaele, ci si becca fra una decina di giorni.
P.S. Francesco Muscolino, preside del liceo scientifico “Carmelo Caminiti” di Santa Teresa di Riva (Messina), non potendo garantire l'insegnante di sostegno per un ragazzo autistico si è ingegnato in una maniera, ineccepibile dal punto di vista formale ma assurda da quello pratico: assegnare un insegnante di sostegno cieco! Ovviamente i genitori hanno protestato e non per capriccio: loro figlio non può essere adeguatamente seguito da una persona a sua volta limitata in un senso [la vista] assai importante. Il preside ha così replicato: <<L'insegnante di sostegno ha diritto a quel posto. Non posso farci nulla>>. Dopotutto — ha proseguito — il personale specializzato a disposizione della scuola è quello; l'ufficio scolastico di Messina aveva chiesto 380 docenti di sostegno, ma ne sono arrivati solo la metà. Solo dopo le rimostranze della famiglia del ragazzo, ha sfoggiato un'altra "perla" alla MacGyver: affiancare per nove ore alla settimana un insegnante di sostegno al collega! Intanto a Milano trenta genitori di 17 alunni con disabilità hanno deciso di depositare un ricorso al tribunale per ricordare al MIUR che “il diritto del disabile al sostegno scolastico nel nostro ordinamento si configura come diritto fondamentale della persona, non comprimibile e non soggetto a bilanciamenti con altri interessi, quali quello del bilancio”. Storie di questo tipo sono ormai all'ordine del giorno: Rossella (<<Sono mamma di un bimbo portatore di handicap. Ieri ho saputo che l'insegnante di sostegno a lui dedicata, a tempo pieno, verrà spostata per due giorni a settimana in un'altra scuola>>); Roberta, maestra (<<Ventuno alunni, due portatori di handicap, zero ore di sostegno e oggi mi "scaricano" addosso anche tre bambini di un'altra classe>>); Rita, una mamma (<<Da noi la scuola dell'infanzia comincia nel peggiore dei modo. Due bimbi, uno con invalidità riconosciuta al 100% e una sola educatrice assegnata. Come dire, che l'altro bimbo, il mio, è totalmente "scoperto". Non ho più parole>>). Genitori, insegnanti, LEDHA, avvocati — per niente sostenuti dalla commissione Pari opportunità del comune di Milano — chiedono semplicemente “il riconoscimento del diritto fondamentale allo studio sancito dalla Convenzione Onu” non certo la Luna... Ma è bene rammentare che in Lombardia, dopo l'integrazione all'organico fatte dall'ufficio scolastico, ci sono 12.218 insegnanti di sostegno per 28.685 alunni disabili; il rapporto non è certo di 1 a 1. Il ministro Gelmini qualche mese fa affermò che: <<abbiamo incrementato gli insegnati di sostegno di 2.700 unità. Perché non devono mancare laddove ce n'è effettivo bisogno>>, ma ormai di parole — anche le sue — ne sono piene le fosse.
P.S.-2 Solo in Italia poteva succedere che un tribunale potesse mettere autosfrattarsi perchè moroso verso un privato, parente di un deputato su cui pende un mandato di cattura per camorra, mica abigeato! Ciò è accaduto in questi giorni a Santa Maria Capua a Vetere dove c'è un "baluardo"i proprio nella ‘terra dei fuochi′, e dei Casalesi. Il palazzo in via Santagata appartiene all'azienda “6C” che fa capo a Palmiro Cosentino, fratello maggiore di ‘Nick 'o americano′, il cui mandato di cattura — vorrei rammentare — è stato congelato dai suoi colleghi della Camera. Il creditore non ha voluto sentire ragioni difronte alla proposta comunale di un piano dilazionatorio del pagamento: lui non l'ha mai autorizzato e quei soldi li vuole e basta. Così un giudice del tribunale ha dichiarato inammissibile la "richiesta di termine per la sanatoria della morosità" presentata dal comune di Santa Maria Capua a Vetere, competente al pagamento delle anticipazioni per conto del ministero di Grazia e Giustizia. Il giudice ha infine ordinato che entro il 31 Gennaio 2011 quel complesso immobiliare vada dato alla società immobiliare 6C srl. Se ciò accadesse, e sarebbe davvero fuori dal mondo, il tribunale dovrebbe trasferirsi a Caserta come un qualsiasi affittuario sfrattato; speriamo che non sia nulla...
P.S.-3 Finora il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha informato quanto basta — cioè nulla — sulla sua recentissima "perla": la legge 04.11.2010, n. 183. Lo scorso Marzo il cosiddetto ‘Collegato lavoro′ era stato rispedito al mittente dal capo dello Stato ¦fonte¦. Vorrei altresì rimarcare che è stata una prima volta, infatti dal Maggio 2006 mai aveva rimandato alle Camere una disposizione di legge; meglio tardi che mai... Sperando di non essere mancato troppo di rispetto, segnalo che la legge è tornata alle Camere ed è stata "modificata " della serie un punto qui e una virgola là. Come vuole la Costituzione, il capo dello Stato l'ha dovuta firmarla e così martedì 9 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. La sua entrata in vigore è avvenuta due settimane dopo, mercoledì 24. Perchè sono stato così preciso nelle date? Semplice: l'articolo 32 ai comma 3 e 4, ribattezzato dai sindacati ‘tagliola anti-precari′, pone i cosiddetti "precari" di fronte ad una precisa scadenza temporale pure retroattiva! Infatti hanno 60 giorni, due mesi, per impugnare i contratti a termine scaduti. Il termine ultimo per spedire la raccomandata, ma anche una normale lettera, è domenica 23 Gennaio 2011. Dato che è un giorno festivo, è ipotizzabile che tale termine slitti al lunedì; ma in mancanza di chiarimenti fate conto che sia sabato 22. La retroattività significa che vale pure per le prestazioni passate; prima il termine era quello della prescrizione, fino a cinque anni, adesso sarà due mesi... un bel taglio non trovate? La norma riguarderà tutti i contratti pubblici e privati; la Cgil stima che saranno 100-150.000 i precari interessati dalla scadenza-spada di Damocle. Aggiungete che di solito passano più di due mesi dai successivi contratti a tempo determinato ed il gioco è fatto: un precario con il contratto scaduto spedisce la raccomandata ed il datore di lavoro con il cavolo che glielo rinnoverà. Il ‘collegato-lavoro′ (ma chi l'ha denominato così?) ha pure resuscitato il "licenziamento orale" che era stato abolito dalla legge 604/'66. In pratica il DL comunica a voce, e non per iscritto, la cessazione del rapporto di lavoro e scattano i famigerati sessanta giorni. Ammesso e non concesso che in 9 mesi inizi il processo, eventualità poco probabile visto i tempi biblici della giustizia, c'è ancora un asso nella manica per il DL: basta sostenere che il licenziamento è avvenuto ben prima della data indicata dal lavoratore;che ci vuole a trovare due testimoni? Così il processo si fermerà automaticamente e quindi farà come il Gesù bambino di Castelnuovo nato e morto eheheh. La buon'anima di Massimo Roccella aveva scritto più volte sui "pericoli" della legge 183 e boia se ne sapeva di giustizia e lavoro... Vorrà dire che per l'ennesima volta bisogna sperare nella Consulta; ovviamente sarà necessario armarsi di santa pazienza nell'attesa del suo pronunciamento.
P.S.
Il famigerato articolo 32 è stato modificato dalla legge n. 92/'12 e dal D.Lgs.
n. 81/'15.