domenica 02.06.'24, 13:00
Salve; anche
voi non vedete da
lustri la
parata di oggi lungo la
Via dei Fori Imperiali? Posso senz'altro
affermare che al massimo ho sentito qualche stralcio di trasmissione su Radio1.
Ma con questo
<<presidente>> (che non è il mio), mi sono promesso una
rigorosa indifferenza. Per ora non scrivo altro, perciò passo alla ‘sezione dei conflitti’
che inizia con
quello fra Gaza-Hamas e Israele:
‘live’
[oggi, Skytg24];
"pagina riassuntiva"
[ultimi giorni, Rainews].
È notizia di poco fa che la controparte israeliana potrebbe accettare
l'accordo, raggiunto come "bozza" nei negoziati in corso al Cairo. Sembra che
l'intervento di Biden sia stato per così dire decisivo; speriamo bene
. A
parte il sarcasmo, certe conferme arrivano da Ophir Falk, consigliere capo per
la politica estera del premier israeliano. Ecco alcuni stralci di ha detto Falk: « … è
ciò che abbiamo concordato. Non è un buon accordo ma vogliamo con forza il
rilascio degli ostaggi. Tutti»; «Ci
sono ancora molti dettagli da definire e questo include che non ci sarà un
cessate il fuoco permanente fino a che tutti gli obiettivi di Israele non
saranno raggiunti».
Quindi, calma & gesso. Dopo questa
frase da gioco del biliardo, passo ad un
"sintesi" delle notizie sugli accadimenti per questo conflitto dallo scorso
lunedì a ieri: la
mobilitazione alla Statale è finita; pensavo
che studenti/studentesse Pay-Pal, anzi Pro-Pal, tenessero più
duro; va 'ia 'ia. Pure la Slovenia si è accodata ad altre dieci nazioni europee
che hanno riconosciuto lo stato di Palestina.
Infine riporto alcune frasi di ‘Rimbambiden’ sul "piano
per il cessate il fuoco & rilascio ostaggi":
<<È
tempo che la guerra finisca>>,
ma pure che <<inizi
una nuova fase>>/<<inizi
un nuovo giorno>>
¦rainews¦.
Adesso passerei al
conflitto
russo-ucraino:
‘live’
e "pagina riassuntiva".
Inizio con la sintesi dei titoli (a cura di skytg24):
‘Cina:
mai fornito armi a Russia o Ucraina da inizio conflitto’
¦testo¦;
‘Ucraina:
incontro Zelensky-Austin a Singapore’
¦testo¦;
‘Zelensky deluso, alcuni
leader ancora incerti su vertice di pace’
¦video¦.
Infine, a cura de “La Stampa”, vi indico uno
schema del fronte/i ad oggi. Per quanto riguarda gli accadimenti dallo scorso lunedì a ieri — come ormai ben
sapete — mi affido a questo "archivio".
Ecco quindi un elenco di titoli by Rainews:
‘Stoltenberg:
"L'uso delle armi date a Kiev lo decide ogni paese". Lavrov: "Va oltre i suoi
poteri"’•url;
‘Armi
Nato contro la Russia: Sunak, Macron, Scholz e Tusk hanno detto sì e ora anche
Biden ci pensa"’•url;
‘Il
sostegno a Kiev fino alla caduta dell'ultimo tabù: armi Nato per colpire in
territorio russo"’•url.
Quest'ultima notizia — in grassetto — dovrebbe davvero far riflettere...
Scusandomi per i puntini di sospensione, chiudo con le
notizie
di
vario
tenore. La prima riguarda l'elezioni
in Messico dove verrà eletto il presidente e rinnovato il ‘‘Congresso
dell'Unione’’. Praticamente ci sono ben 20mila cariche è pubbliche in
ballo ¦skytg24¦!
Secondo la Costituzione, il mandato presidenziale è uno; quindi Andrés Manuel
López Obrador non può più ripresentarsi. Invece deputati e senatori possono
essere rieletti, rispettivamente per quattro mandati da tre anni e due da sei.
Perciò ogni parlamentare può rimanere fino a 12 anni. Tornando alla
carica presidenziale,
questa potrebbe essere assunta
— per la prima volta — da una
donna. Le candidate forti
sono la "riformista-populista"
Claudia Sheinbaum (MORENA)
e la "conservatrice"
Xóchitl Gálvez (PAN).
Fra gli altri candidati, segnalo il 39enne "socialdemocratico"
Jorge
Máynez. La sua campagna elettorale è stata funestata da crollo di un
tendone, causa maltempo
¦ansa¦.
I primi risultati si avranno domattina; non è previsto il ballottaggio per
l'elezione del presidente. Questi assumerà l'incarico il prossimo 1° ottobre.☼Sempre
a proposito di elezioni, il primo paese ad andare al voto all'europee
sarà l'Olanda/Paesi Bassi (giovedì 6). Poi seguiranno: l'Irlanda e Repubblica
Ceca (venerdì 7); Lettonia Malta Slovacchia sabato 8. Note: gli unici paesi dove
si
voterà in due giorni
sono la Repubblica Ceca (7-8) e l'Italia
(8-9).
In quasi tutti gli altri si voterà unicamente domenica 9. Inoltre Austria,
Germania, Malta e Belgio consento il diritto di voto ai 16 anni; la Grecia a
partire da 17. L'istruzioni sono le solite: niente voto disgiunto, sì alle preferenze
[leggi].
Solo queste garantiscono l'elezioni a prescindere se si è capolista o meno; se
possono dare da una a tre, ma rispettando la cosiddetta ‘alternanza di genere’
[leggi].
Curiosamente la legge elettorale per le prime elezioni, quelle del 1979, non
prevedeva soglia di sbarramento. Queste fu introdotto nel febbraio 2009; venne
fissata al 4%. Così Rifondazione Comunista ne subì le conseguenze con il suo
3,39% nell'elezioni del 6-7 giugno. Fino allora bastava davvero poco per
eleggere almeno un europarlamentare: Democrazia Proletaria lo ottenne con lo
0,72%; la Lega di Bossi ne portò due nel 1989 con l'1,83%. Infine nel 2004 —
ultime elezioni senza sbarramento —
i partiti che ottennero rappresentanza
al Parlamento Europeo furono 15: tra questi la Fiamma Tricolore, di estrema
destra, con lo 0,73 per cento, e il Partito dei Pensionati con l’1,15 per cento.
Entrambi elessero un europarlamentare
¦ilpost¦.
Vorrei altresì segnalare un altro estratto, sempre a cura dell'articolo
precedentemente citato:
Col 4 per cento si eleggono infatti 3
europarlamentari, che vanno sottratti alla ripartizione generale dei 76 seggi
che spettano all’Italia. In sostanza, se i piccoli partiti superano lo
sbarramento, i grandi partiti eleggeranno meno europarlamentari.
Nel 2009 solo cinque partiti ne elessero uno; idem per il 2019. Dei tre
‘minipartiti’ sono in tre potrebbero farcela:
Azione (leader, Calenda, già eletto nelle
scorse elezioni); SUE
(Bonino & Renzi);
AVS (Bonelli & Fratoianni). Quasi tutti — se
fossero eletti all'Europarlamento — poi si dimetteranno. Infatti dal 2004 essere
membro del Parlamento o del governo, ma anche sindaco [di città con almeno
15mila abitanti] è
incompatibile con l'essere europarlamentare.
L'unico che ha promesso di dimettersi è Renzi; chapeau.
Chiudo con l'elenco
di tutti i candidati dei principali partiti ed una
videoinchiesta, a cura di Milena Gabanelli e Simona
Rabizza.☼La
stagione sull'Everest è finita; il 28 maggio gli ultimi sono saliti sulla ‘Vetta
del Mondo’. Poi il giorno dopo i cosiddetti ‘icefall doctors’ hanno tolte le
corde e rimosso le scalette dalla seraccata del Khumbu. Il bilancio di chi
non ce l'hanno fatta è nove; nel 2023 era stato il doppio
¦montagnatv¦.☼Nella
cornice del Salento, precisamente a Savelletri dove si trova l'esclusivo
resort Borgo Egnazia, si terrà la cinquantesima
"edizione" del
G7. Ad essere precisi, la prima del 1975 fu un
G6; poi divenne G7 fino al 1997 quando ne fece parte anche la Russia. Si andò
avanti così fino al 2014; quell'anno si doveva tenere a Sochi, ma l'intervento
russo in Crimea fece decidere la squalifica dello zar ad opera degli
altri sette grandi. Costoro si incontrarono a Bruxelles con il presidente
della Commissione ed il presidente del Consiglio europeo a fare gli onori di
casa. Costoro si incontrarono a Bruxelles con il presidente della Commissione ed
il presidente del Consiglio europeo a fare gli onori di casa. Tornando al
presente, è la sesta volta che uno di questi vertici si tiene nel Belpaese; la prima fu nel
1980
(22-23
giugno,
curiosamente a pochi giorni dalla strage di Ustica). Tralasciando questa
"coincidenza", ecco gli anni dei successivi G7 italici: 1987, 1994, 2001, 2009 e 2017.
Infine rammento che sarà l'esordio di un Sommo Pontefice a questi summit
¦programma¦.
►
Sulla
finale di Conference,
Olympiakos–Fiorentina
di mercoledì 29 maggio, non voglio scrivere altro a parte il risultato:
1-0.
Anche nelle due finali perse lo scorso anno non scrissi un "resoconto".
Ero così incazzato che decisi di far così; idem anche per stavolta. Comunque
sia, potrei scrivere di queste gare maledette in ogni momento visto che
sono come scolpite in mente... L'unica coppa europea vinta rimane
questa (alla
prima edizione).
Rammento che la Fiorentina disputò anche una finale dell'allora Coppa dei
Campioni. Trattasi dell'edizione 1956-1957; la sede della finalissima era
niente-poco-di-meno-che lo stadio “Santiago
Bernabéu” davanti a ben 124mila spettatori. La
partita fu "condizionata" da un errore
macroscopico dell'arbitro che assegnò un rigore per un fallo fuori area. Inoltre
il giocatore che se lo procurò era in fuorigioco; il guardalinee l'aveva
ravvisato, ma fu per così dire ignorato. Oltre aver perso la finale della ‘Coppa
con l'orecchie’, seguirono anche quella di Coppa delle Coppe (1962), Coppa Uefa
(1900), Conference (2023, 2024). Così la
Fiorentina
ha il
record
—
fra tutti i
club europei
— di aver giocato
almeno una finale in nelle quattro maggiori competizioni riconosciute dall'Uefa.
Il bilancio delle gare internazionali è
qui consultabile. Tornando all'immediato
presente, a qualche giorno dalla beffa di Atene, il clima nella tifoseria
è quantomeno sul piede di guerra. La Curva Fiesole ha emesso un
comunicato che si chiude così: “Presidente
Commisso, il primo che ci deve dare delle risposte lei, siamo arrivati ad un
bivio: non esistono più vie di mezzo. È il momento di investire seriamente
affidando sia dirigenti competenti per dar vita ad un progetto sportivo serio e
all'altezza di questa città. Firenze merita di più.”.
La cosiddetta dirigenza non ha rilasciato alcuna comunicazione ufficiale;
comunque sia, il patron italoamericano ha indetto una conferenza stampa per
martedì 4. Intanto — come volevasi dimostrare — Vincenzo Italiano ha ribadito
che lascerà. Dice che firmerà per il Bologna, ed ha "chiesto" Kouamè
¦violanews¦.
Spero che i dirigenti dimostrino di avere la spina dorsale... Prima di
passare all'ultima ed "inutile" gara del campionato, segnalo che ci sarebbe già
il nome del nuovo mister: Raffaele Palladino. Però manca ancora l'ufficialità, e
quindi niente. Idem per chi se ne va; fosse per me rimarrebbero davvero in
pochi: Terracciano, Milenković, Quarta, Kayode, Parisi, Beltrán. Infine eccoci
all'ultima gara che vale solo per le statistiche:
Atalanta(69,IV)—F.(57,VIII)║2-3║18:00, recupero
29ª g.
◄
Rubriche
di chiusura;
prima quella dei giorni:
lun. 27¦
"P.S."
La
legge elettorale per l'elezioni europee fino al
2004 non prevedeva l'incompatibilità con l'essere parlamentare o membro del
governo. Perciò in questi casi, almeno per quanto riguarda l'Italia, alla nomina
da europarlamentare, seguono quasi sempre le dimissioni. Negli
altri paesi membri non ci sono candidati-civetta; i partiti indicano spesso in
"liste bloccate", candidati/e con competenze specifiche per ogni settore. Così a
Bruxelles vengono elette persone che si occupano di questioni che contano, e non
solo a riscaldare la seggiola... L'unico che ha promesso di dimettersi
dal Parlamento è stato Matteo Renzi; ha giurato che lascerà lo scranno di
Palazzo Madama se venisse eletto. Chissà se farà altrettanto suo ex sodale,
‘Carletto de Parioli’; questi lo scorso gennaio disse ad “Omnibus”: «Io
non vorrei candidarmi e vorrei che tutti i leader facessero un accordo per non
candidarsi. C’è un problema se si candidano tutti? Sì, c’è un problema».
A suo dire era una <<presa
in giro>>
candidarsi per poi rinunciare al seggio subito dopo. A marzo iniziò ad
"aggiustare il tiro" («Non
vorrei. Ho proposto agli altri leader un patto per non farlo. Se si candidano
tutti però non sarà semplice restarne fuori»);
infine il 28 aprile ha fatto il grande annuncio; alè
¦pagellapolitica.it¦.
Almeno lui è rimasto quasi coerente, a differenza di certa
gentaglia gente che giurò di non candidarsi quant'è vero Iddio. Una è
costei che si giustifica così «Sono
stata spinta, ma la scelta finale è stata mia perché non intendevo essere
cacciata»
¦Fq¦;
va 'ia 'ia.
"P.P.S." Il giornalista Ian Lovett del “WSJ” ha riportato il contenuto di una bomba russa inesplosa. Gente esperta in materia ha trovato componenti, specie circuiti integrati, di fabbricazione statunitense! Il titolo è “Inside the Ukrainian Lab Exposing U.S. Chips in Russia’s Weapons” [leggi/vedi]; non serve certo la traduzione...