"NOTA DI SERVIZIO" di martedì 12: causa problemi all'FTP, cioè impossibilità di caricare pagine sul mio sito, le news di domenica 10 non sono uscite.
domenica 03.12.'23, 13:00
Queste news
iniziano con la
COP28, la kermesse dell'Onu sui
cambiamenti climatici. Scusandomi per la battuta, voglio essere serio ma
pure preciso: quel
‘28’
è un numero progressivo dalla prima ‘‘Conferenza
sulle Parti’’, successiva agli
Accordi di Rio del 4 giugno 1992. Difatti COP1
— la "conferenza" su chi aveva firmato per l'appunto l'UNFCCC — si tenne a
Berlino dal 28 marzo al 7 aprile 1995. Allora si stabilì un
mandato su come procedere, il cosiddetto
‘mandato di Berlino’. Da allora ogni anno i paesi firmatari si riuniscono, a
rotazione fra i vari "gruppi". Quest'anno è toccato ad una nazione asiatica; la
prossima COP sarà ad Odessa, ma ovviamente non si può essere sicuri che
avverrà... Una novità di questa conferenza è la
partecipazione dello Stato del Vaticano;
dopotutto
ha firmato l'UNFCCC. Per motivi di salute il
Papa non potrà partecipare; ieri il Segretari di Stato,
Pietro Parolin, ha letto un
suo discorso. La presenza dei cosiddetti leader
è solitamente nei primi giorni;
Biden non sarà presente, idem per il presidente
cinese. In questa
pagina c'è elenco di chi sarà presente. Non
volendo — nemmeno potendo — descrivere i risultati ottenuti, preferisco
riportare questo link:
‘COSA
SUCCEDE ALLA COP28, GIORNO PER GIORNO’.
Riguardo il
Belpaese,
cosa dire? Finalmente
it
si è
deciso a confessare quanto compiuto;
suo padre si è dimostrato della stessa pasta poichè ha invitato il
"figlio" [degenere] al silenzio. Questo abbietto essere umano non vuole che il
‘frutto dei suoi lombi’ sia definito un mostro; va 'ia, va 'ia. Questa
"espressione" tipica toscana (o
meglio fiorentina) — chiaramente sarcastica
e canzonatoria — la indirizzerei anche al
poliedrico Luca Bottura che
avendo un master insegna giornalismo; mah. Costui ha condotto per
quasi tre anni una trasmissione dichiaratamente
schierata, ovviamente a sinistra. Trovavo curioso nel suo aspetto, la scelta
di tenere la barba ormai bianca, ma con i capelli scuri (che si
infoltivano/sfoltivano a seconda dei giorni...). Tralasciando questo aspetto
estetico, arrivo al punto: costui — che si
filano ormai in pochi dopo il
benservito ricevuto dalla Rai — ha
voluto minimizzare l'attacco alla sede dell'onlus
“Pro Vita
& Famiglia”. Faccio
presente che delle
scalmanate hanno imitato le
Brigate
(“Abbiamo
sanzionato la sede di Pro Vita & Famiglia, espressione del patriarcato becero e
anti-scelta”).
Inoltre — in maniera beffarda — è stata lasciata bottiglia piena di polvere pirica; alè.
La reazione della cosiddetta sinistra è praticamente stata nulla. La segretaria
fluida ed armocromica rimane in silenzio; idem per lo strimpellatore-sindaco di Roma.
Aggiungo che in una trasmissione
Michela Marzano è rimasta inerte difronte agli attacchi verso Maria Rachele Ruiu,
presidente e portavoce di PV&F. Si sa che l'ex deputata del Pd è
femminista a modo suo; però un minimo di
"sorellanza" poteva dimostrarlo
¦fonte¦. Non volendo scrivere
altro, per ora, passo al
conflitto Gaza-Israele. Purtroppo la tregua
è finita; le trattative per proseguirla si sono interrotti per vari motivi:
attacchi con i razzi verso le città israeliane, ma sopratutto la sparatoria a
Gerusalemme Est dove sono morti tre civili, fra cui una 24enne. A compiere la
strage con un M-16 sono stati due fratelli palestinesi, affiliati ad Hamas ¦euronews¦.
Lo stesso giorno c'è stato l'ultimo scambio di ostaggi. Ovviamente le trattative
sono sospese; sembra difficile che vengano riprese vista la decisione di
richiamare il team di negoziatori impegnati da Doha. Le famiglie di chi è ancora
prigioniero ha chiesto un incontro con il premier israeliano; il timore è che
non tornino più o rimangano uccise nei bombardamenti. Già di
una quarantina se ne sono perse le tracce;
Hamas non sa dove siano finiti! Come già accennato, Israele ha ripreso gli attacchi su Gaza; le
IDF hanno attaccato la parte orientale e
meridionale della Striscia. Il quartiere di
Khan
Yunis, con
annesso campo profughi, è quello più colpito.
Come di consueto, ecco i due url:
‘live’
[oggi, Skytg24];
"pagina riassuntiva"
[ultimi giorni, Rainews].
Passando al
conflitto russo-ucraino,
cosa scrivere? Sicuramente non approfondirò quanto riferito dall'Energoatom
sull'incidente nucleare sfiorato a Zaporizhzhia. Sono prevenuto mi direte, ma
attendo lumi su un ente terzo come l'Aiea.
Adesso passerei alle
notizie
di
vario
tenore: oggi si svolge in Colombia, o meglio ‘Madurolandia’, il
referendum consultivo sulla questione della
Guayana Esequiba. Questo è un territorio conteso dal 1963, quando il
Venezuela volle far presente al Regno Unito nove punti di disaccordo sul
cosiddetto
“arbitraggio
neutrale di Parigi”.
Con l'indipendenza concessa il 26.05.1966, la Guyana riconobbe in un certo senso
le richieste fatte dal Venezuela tre anni prima. Il resto è
qui riassunto.☼Il
"deputato"
George Santos è riuscito nell'impresa di farsi
cacciare dalla Camera dei Rappresentanti. E' la sesta volta nella storia
americana! La lista dei reati (non federali) è corposa: frode, riciclaggio,
furto di fondi pubblici e false dichiarazioni! Servivano i due-terzi dell'Aula,
e sono arrivati; quindi anche fra i repubblicani c'era un'ampia schiera di chi
non lo voleva più fra i piedi. Ora la maggioranza rispetto ai dem è di 221 a
213. Ovviamente si procederà all'elezioni suppletive; non è detto che in quel
distretto la spunti un repubblicano poichè è molto conteso. Chissà che non so
candidi Tom Suozzi, un dem che aveva battuto Santos nel 2020.
►
La Fiorentina ha vinto la penultima gara della fase a gironi di Conference;
ma non è stata certo una passeggiata di salute eheheh.
Mister Italiano ha scelto questo undici iniziale: Christensen;
Parisi, Martinez Quarta,
Mina,
Biraghi; López, Duncan; N. González, Barák, Ikoné; Kouame. Accanto a
Terracciano si sono così accomodati:
Kayode, Milenkovic, Arthur, Beltrán, Brekalo; Sottil, Ranieri, Nzola,
Infantino, Pierozzi, Amatucci. Nota: i primi cinque sono quelli poli
subentrati. Quindi il difensore colombiano ha esordito per la prima
volta da titolare; la
coppia di "centravanti" Nzola & Beltrán
—
un gol in due
— si è invece accomodata a
cecce. Al loro posto, è stato
scelto Kouamé; alè (scusate la rima). Comunque sia, lo
schieramento la dice lunga su certe
convinzioni anche bislacche del
tecnico:
vedi il mancino Parisi fa il terzino, ma sulla fascia destra (a
piede invertito)! Il primo tempo ha visto poche
occasioni: una clamorosa per gli ospiti [palo di Fadera su vaccata
compiuta da Parisi]; un'altra con Paintsil, sfuggito in velocità a
Biraghi. Fortuna che
Christensen
para in due tempi. La classe
arbitrale — destinata a questa gara della
terza competizione per club — ha mostrato
subito la loro mediocrità: Federa, già ammonito, viene graziato nonostante due fallacci su Parisi. Nota: il tecnico belga decide saggiamente di richiamarlo in
panchina... I minuti finali della prima frazione vedono un susseguirsi
d'emozioni: Kouamé, da ala destra, crossa nel mezzo; il portiere belga
smanaccia facendo finire la palla su Ikonè. Questi tira a botta sicura,
ma un avversario
salva sulla linea!
Tre minuti dopo, al 44’, il
Genk passa in vantaggio:
improvviso break di Kayembe che serve
Baah; questi entra in area, vince
un rimpallo con Martinez Quarta, e batte Christensen di piatto. La
reazione è immediata: al 47’ Biraghi crossa da sinistra, Barák colpisce
di testa in corsa e Van Crombrugge si supera deviando sul fondo! Sulla
battuta dal corner, Mina colpisce in area piccola; il portiere belga
devia, ma sulla respinta
Martinez Quarta
è il più lesto a mettere dentro quella palla che sembra impazzita
come in un flipper. Negli spogliatoi Italiano decide per il doppio
cambio: Kayode e Milenkovic per Parisi e Martinez Quarta. Dopo appena un
minuto Barak, su calcio d'angolo, svetta in mischia; ma super Van
Crombrugge para! Il 30enne estremo difensore dimostra così di essersi
ripreso dalla botta sul palo rimediata in occasione della respinta
(sempre su Barak) un attimo prima del pareggio. Al 68’ Biraghi su
punizione dai 25 metri costringe il portiere in maglia fosforescente ad
alzare sopra la traversa. Al 78’ Beltrán — entrato una ventina di minuti
prima per Barák — serve Kayode sulla destra; è una bella ripartenza dal
centrocampo dei belgi, innescata da un tacco di Ikoné verso l'attaccante
argentino. Kayode ad ampie falcate entra in area per essere steso
ingenuamente da Sadick. L'arbitro indica subito il dischetto; ma poi
preferisce attendere lumi dal var. Così si perdono un paio di minuti
prima che
Nico
vada sul dischetto. La trasformazione è ancora una volta glaciale:
rasoterra da un parte e portiere dall'altra!
Nei minuti finali, compresi i quasi dieci di recupero, non ci sono
rischi per la porta gigliata. Accade un parapiglia dove il var è
chiamato per affibbiare uno/più rossi per: 1. gomitata di Galarza a
Beltran (che reagisce); 2. calcione di Maxi Lopez. L'arbitro-sciagura,
completamente in bambola, decide di
ammonire Milenkovic e Zeqiri! I colleghi al var lo fanno ancora più
ammattire richiamandolo su Galarza; il tapino decide per il giallo; va 'ia,
va 'ia. Infine nel recupero che si prolunga per oltre i già tanti sette
minuti, vengono ammoniti Biraghi e Kouamé. Peccato per il capitano che
era diffidato grrr. Questa vittoria (2-1)
poteva valere il primo posto matematico nel girone; ma
i
magiari del
Ferencvaros
hanno vinto all'ultimo tuffo in casa del fanalino di coda.
Comunque sia, nell'ultima giornata a Budapest basterà non perdere.
Scritto
questo, per pura scaramanzia e una certa fretta, passo direttamente alle
prossime gare; s'inizia con quella di campionato:
F.(20,VII*)—Salernit.(8,20ª)║3-0║hgl.│ilvc│NPV│oggi,
14ªg.
Nota: *a pari punti con
l'Atalanta, peggiore differenza reti. Poi a metà settimana, c'è l'impegno di
Coppa nazionale: F.—
"P.S." Come volevasi dimostrare, Roma non ha ottenuto l'Expo del 2030. Era una candidatura già debole, lanciata dal governo Draghi ¦ilpost¦. Aver ottenuto solo 17 voti, su 170, al BIE di Parigi è indubbiamente una figura cacina per il sindaco-con-la-chitarra ¦barbadillo¦. Gli arabi di Riad avevano Ronaldo come testimonial; l'Italia ‘Bebe’ Vio, Sabrina Impacciatore e Trudie Styler . Forse la vera domanda da porsi, sulla questione, è quella di Stefano Olivieri per “Indiscreto”.