domenica 2 ottobre 2022, ore 13:00 |
Salve, eccoci a sette giorni dall'elezioni
che hanno dato un esito chiaro, incontrovertibile per chi dovrà dare l'incarico
al premier... Mi scuso se uso di già i puntini di sospensione, ma non ci
dovrebbero essere dubbi: solo la
coalizione di destra ha la maggioranza
sia alla Camera che Senato (237/400 e 115/200). Gli articoli
della Costituzione [92-94] che stabiliscono la
formazione del governo sono semplici, ma
pure l'evidenza dei numeri lo è. In ogni caso si dovrà attendere necessariamente il 13 ottobre quando il Parlamento si riunirà
per eleggere i presidenti di Camera e Senato [leggi].
Solo allora il capo dello Stato potrà iniziare le consultazioni (che ricordo è
solo prassi visto che la Costituzione non prevede alcunchè:
“Il Governo della
Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che
costituiscono insieme il Consiglio dei ministri. Il Presidente della Repubblica
nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i
ministri.”).
Tecnicamente il capo dello Stato può scegliere chiunque alla
guida del
cdm; però il/la premier dovrà fare in modo che
l'esecutivo abbia la fiducia del Parlamento
[articolo 94]. E qui tornano in ballo i numeri: 237 su 400 alla Camera
(dove il quorum è 201); invece al Senato la maggioranza ha 115 su 200,
quorum 101. Semplice no? Perciò ogni consultazione, pausa di riflessione,
distinguo, valutazione dovrà rispettare due assunti: 163 è minore di 201, 85
non supera 101.
Dio non voglia che accada come nel 2011,
oppure — ancora peggio — come nella scorsa legislatura si sono succeduti tre
esecutivi, di cui uno guidato da un tecnico. Stavolta, a differenza del
2018, non ci sono "due
vincitori ed un perdente"; una coalizione ha vinto, un'altra perso e
l'altra tenuto botta. Il cosiddetto ‘terzo polo’ doveva superare la doppia
cifra, ma invece... Non ce l'ha fatta +Europa per un pelo; peccato che
inizialmente i voti non sono stati ridistribuiti nella coalizione di sinistra.
Ciò ha provocato
un effetto flipper
nei conteggi in 28 circoscrizioni elettorali! L'elenco degli
eletti per Camera e Senato è
qui consultabile. Tornando alla nottata, quella
fra domenica 25 e lunedì 26, i risultati ufficiali (i cosiddetti ‘voti di pietra’) hanno confermato i primi exit poll.
Nel "day after" si sono succedute le conferenze stampa: ‘Facta-Letta’ ha ammesso la sconfitta dichiarando che
guiderà il Pd nel congresso, e non si ricandiderà; Olio-1,
torvo in volto, ha
praticamente dato a tutte le persone che non l'hanno votato; una loro colpa
gravissima, fra le tante, è quella di aver impedito la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi;
ma va 'ia, va 'ia. Il suo compare anche lui panciuto ha preferito volare in Giappone
per un
funerale di Stato costato un visibilio; bah.
Fra tutti i trombati, segnalo con somma gioia ‘Giggino’; questi ha ammesso la
sconfitta solo nel pomeriggio seguente, per poi sparire. Le speranze di essere rieletto si sono
scontrate con l'ex ministro, e collega, Costa. Proprio il M5S si può ritenere
come "vincitore morale"; doveva sparire, perchè causa ed origine di ogni male
(più la caduta del governo) ed invece raccoglie 52 alla Camera e 28 al Senato.
E' un ottimo risultato visto che l'intera coalizione di sx ha rispettivamente 85
e 44 seggi. Passando adesso a chi ha veramente vinto, Fdi sbanca: 119 e 65!
Cinque anni fa, dove però il Parlamento aveva 915 membri, raccolse circa il 4,3%
(32 seggi alla C. e 18 al S.)! Gli exit poll davano il partito di Giorgia Meloni
a più del 25%; il risultato finale è stato 25,99% alla Camera e 26,01 al Senato.
Gli altri partiti della coalizione,
LpSp e Fi, sono usciti con le ossa rotte: metà
dei voti rispetto al 2018 per il ‘Cazzaro’,
anche peggio per
Fi. Mentre in questo ultimo partito non si
muove foglia che Silvio non voglia, nella fu Lega Nord potrebbe accadere che
sia dato il benservito al segretario... Comunque sia, i numeri parlano chiaro:
alla Camera ["mappa"]
solo poche zone sono per così dire rosse. Il resto è azzurro, più o meno scuro;
il giallo del Movimento spicca in alcune parti del Meridione. Al Senato la
maggioranza di destra è meno spiccata ["mappa"].
Come volevasi dimostrare, non c'è stato un altro ottobre 1922 eheheh. A
parte le battute, vorrei segnalare l'atto inconsulto di studenti/studentesse in
un liceo milanese; l'hanno occupato per protesta! Immagino che la minaccia del
<<5 in condotta>> da parte della preside, l'abbia fatti desistere nel
proseguire. E' bene ribadirlo: CHI FREQUENTA LE SCUOLE DELL'OBBLIGO NON HA IL
DIRITTO DI SCIOPERO. Tanto meno può occupare un edificio scolastico; è un reato
bello e buono. Se proprio vogliono manifestare il loro dissenso, lo facciano in
orari extrascolastici (e ovviamente fuori dai plessi scolastici che non sono
luoghi per bivaccare). Dice che l'abbiano fatto per esprimere il loro dissenso
verso la vittoria di Salvini Meloni & company; ma va 'ia, va 'ia. Bisognerebbe
ricordargli la frase di Gramsci verso Pajetta che aveva occupato insieme ad
altri una prefettura; Antonio G. chiese a costoro: <<Ora che l'avete occupata,
cosa volete farne?>>. Infine per chi vuole proprio sovvertire
il voto popolare, valuti una frase di
Ulrike Meinhof, "ideologa" della
RAF: “Se
si dà fuoco a una macchina, il fatto costituisce reato. Se invece si bruciano
centinaia di macchine, diventa un'azione politica. Protesta è quando dico che
una cosa non mi sta bene. Resistenza è quando faccio in modo che quello che
adesso non mi piace non succeda più”.
Prendendo spunto dalla Turchia dove ha vinto il partito di destra, ed il suo
leader — omofobo illiberale autoritari ecc. ecc. — cosa vorrebbe fare certa
gente in Italia difronte al neofascismo? Insomma cosa sceglie: protesta o
resistenza? L'ex giornalista, morta in carcere nel 1977, riformulò la questione
con quest'altra frase:
“Protesta
è quando dico che questo o quello non mi piace. Resistenza è quando faccio in
modo che ciò che non mi piace non accada più. Protesta è quando dico che non
parteciperò più. Resistenza è quando mi assicuro che anche tutti gli altri non
partecipino”.
Adesso chiuderei
con
l'<<aggressione
russa in Ucraina>>.
I referendum sono cosa fatta, e quindi quella parte dell'Ucraina è diventata
Russia. La speranza è che si arrivi almeno ad una descalation; purtroppo la
tensione rimane alta anche per i due condotti di metano russo ormai iti.
Come è possibile fare atti di sabotaggio in quella porzione di Baltico fra
Danimarca, Svezia e Norvegia? Intanto l'Ue rimanda sul tetto al gas, oppure
"decide di non decidere" alè. La Germania ha predisposto un mega piano d'aiuti
interni e forse sta spillando dalla conduttura che passa in Austria... Lascio i
puntini di sospensione visto che non c'è certezza sui motivi per cui a Tarvisio,
da giorni, non arriva una molecola di metano. Parafrasando questa
famosa canzoncina, chi sarà?
Adesso passerei ai "numeri
italiani" del covid
(23-29 settembre):
incidenza balza da 215 a
325.
Anche l'Rₜ
è aumentato: 0,91 ->
1. La "pressione
ospedaliera" nei reparti di
t.i. rimane all'1,4%; invece nelle cosiddette
“aree
mediche”
siamo al 6%. Ricordo che si
tratta di medie nell'occupazione di posti letto; questi valori, comunicati ogni
giorno, sono poi elaborati e comunicati il giovedì. Le regioni/pp.aa
classificate a
“rischio alto”
passano da due a cinque. Le reazioni a questa "impennata" sono state varie: l'ex
pr, diplomato alla
Scuola enologica di Conegliano e laureato in ‘‘Scienze
delle Produzioni Animali’’ — dal 07.04.2010
presidente del Veneto
— ha
detto che
bisogna rimettere le mascherine!
Un'altra persona molto più esperta, perchè dirige l'Inmi “Spallanzani” di Roma,
rassicura: «Nessun allarme, gli italiani sono pronti a togliere le mascherine».
Solo il ‘budellaro’, presidente
di GIMBE, ribadisce l'allarme; si vede che lui (ed i suoi
sodali) dovevano essere a rota. Per l'appunto, i
figuri che sponsorizzano il "doppio vaccino"
se lo dovrebbero sparare in vena eheheh. Ci sarebbe poco da ridere; personalmente mi fanno pena perchè spargono le loro
paturnie;
un bel soggetto che usa la radio pubblica per farlo è E. M. (che da anni detiene
il record d'antipatia). Gli consiglio di
farsi vaccinare a chiappe alterne, un vaccino su un'una e poi sull'altra.
Dopo il mio consueto sarcasmo, passerei al
covid
nel
mondo: 623,27M casi e 6,55M decessi
¦fonte¦.
Non essendoci particolari novità su questa "pandemia di influenza",
vorrei proprio sapere
dove non è
più imposta la quarantena. L'Italia sembra essere
un unicum in Europa visto che pure il Portogallo ha deciso di toglierla. Del
resto, se ti ammali di una malattia infettiva —
esantematica o influenzale — stai a casa finchè hai sintomi o no?
Prima di chiudere, segnalo una "prima volta" nel paese dove
iniziò tutto fra fine 2019 ed inizio 2020; i social media hanno riferito, e
fatto vedere, le
proteste della popolazione contro il metodo ‘covid-zero’.
Resta comunque improbabile che le misure draconiane vengano alleggerite; il 16
iniziano i lavori del "Congresso"
dove l'attuale presidente-segretario Xi cerca il terzo mandato. Nessuno oserà
metterlo in discussione anche perchè non sembra esserci più nessuno ancora in
grado di farlo... Infine segnalo che la media mobile settimanale, dei casi confermati
di
monkeypox
in un giorno, è scesa sotto 500
¦"schermata"•fonte¦.
Eccoci alle
notizie
di
vario
tenore: in
Brasile oggi si tengono l'elezioni in Brasile per presidente, vicepresidente e
Congresso nazionale (54 degli 81 seggi del
Senato Federale e tutti i 513 della Camera dei Deputati). I candidati sono vari;
i più quotati sono Bolsonaro e ‘Lula’
che rimase in carica dal 2003 al 2011. Questi rimase coinvolto nella
Operação Lava Jato che lo portò al carcere e
quindi a non poter partecipare alle presidenziali del 2018. Con il
proscioglimento, deciso dal Tribunale Supremo Federale nel marzo 2011, l'ex
sindacalista è potuto tornare eleggibile. Per diventare presidente al
primo turno serve la maggioranza dei voti (50%+1); altrimenti i primi due vanno
al ballottaggio. Nel 1998 e 1994 Fernando Henrique Cardoso fu eletto con oltre
il 50%; curiosamente ‘Lula’ arrivò secondo in ben tre elezioni consecutive:
1989, 1994, 1998!☼Oggi
si vota anche in Bulgaria per rinnovare l'Assemblea
nazionale. Negli ultimi due anni se ne sono tenute quattro! L'esecutivo
Petkov è durato fino allo scorso 1° agosto, seppure era dimissionario
dal 22 giugno. Il
capo dello Stato ha tentato l'impossibile per
evitare lo scioglimento dell'Assemblea; è stato infatti applicato un articolo
della Costituzione che assegna il mandato prima al maggior partito, poi al
secondo maggiore ed infine al terzo. I tre tentativi sono falliti e quindi sono
state indette nuove elezioni. Contestualmente il 2 agosto viene formato un
governo ad interim per traghettare il paese. I seggi da eleggere
sono 240 con il sistema proporzionale a "liste
aperte"; la soglia di sbarramento è al 4% [clicca].☼Nella
prima settimana d'ottobre vengono resi noti i
premi
Nobel; la consegna avviene al
Konserthuset di Stoccolma il 10 dicembre. Solo il
Nobel Peace Prize ha un'altra sede sia di
assegnazione che consegna: il municipio di Oslo. Questo perchè quando fu
istituito tale premio, la Norvegia faceva parte della Svezia [l'indipendenza
arrivò nel 1905]. La scelta viene effettuata dal
Norske Nobelkomité; a differenza
degli altri premi N., può essere assegnato anche ad organizzazioni/enti/comitati
ecc. In 19 occasioni non fu assegnato: 1914, 1915, 1916, 1918, 1923, 1924, 1928,
1932, 1939, 1940, 1941, 1942, 1943, 1948, 1955, 1956, 1966, 1967, 1972. La
Croce Rossa internazionale lo ricevette nel
1917 e 1944. Fra l'assegnazione più controverse a Theodore Roosevelt (1906),
Henry Kissinger (1973), Yasser Arafat (2004) ma anche Barack Obama (2009).
►
La Fiorentina è tornata alla vittoria, in campionato, dopo un
mese/cinque turni. Il
2-0
all'Hellas Verona però non è stata una
passeggiata...
Ma andiamo per gradi; mister Italiano ha deciso che in attacco ci
dovesse essere il solo Kouamè, supportato da Ikonè e Sottil. Dunque la
coppia d'attaccanti Cabral e Jović è rimasta in panca con Duncan,
Bonaventura, Maleh ed il "convalescente" Gonzalez. Mancando Milenkovic e
Dodô, il pacchetto difensivo era il seguente: Venuti, Quarta, Ranieri, Biraghi. Il primo tempo è stato un monologo dei gigliati con
Ikoné
finalmente decisivo: gol al 12’;
poi dopo un quarto d'ora assist per Venuti che guadagna un calcio di rigore.
Biraghi va sul dischetto e fallisce la trasformazione
tirando centralmente su Montipò. Il portiere nel finale di tempo si esalta: prima su una sassata di Venuti
dai 18 metri e poi su un'incornata di Martinez Quarta. La ripresa si apre
con l'infortunio occorso ad Amrabat; al suo posto entra Bonaventura. Al
66’ Gonzalez rileva Ikonè tornando in campo dopo quasi un mese. All'ottantesimo
Kallon fallisce il pareggio ed al 90° — beffardo — arriva il raddoppio di
Gonzalez.
Questa vittoria è
manna per classifica & morale. La serie di cinque pareggi
e tre sconfitte iniziava a pesare... Adesso si prospetta un tour de force:
12 partite in 43 giorni; praticamente
i gigliati
giocheranno ogni 86 ore!
S'inizia con la trasferta in casa
della capolista/vicecapolista: Atalanta▀(17,PRIMA/seconda*)—Fiorentina▀(9,decima)║1-0║sintesi│ilvc│"sfogo"│"dopopartita"│18:00,
ottava giornata [David Guetta e Christian Riganò,
RBT;
Giovanni Sardelli
inviato⚽Gewiss
Stadium].
*a pari punti con il Napoli.
Poi
per la ‘CdN’, ancora
lontano da Firenze, si gioca
in Scozia|"vigilia": Hearts▀(3)—Fiorentina▀(1)║0-3║sintesi│ilvc│alle
21 di giovedì 6, terza giornata
gruppo A□Conference League [anche
in chiaro,
TV8⚽Giovanni Sardelli per
RBT; Simone Bergellini a
bordo campo⚽Tynecastle
Park].
Nota: non c'è
l'ausilio del var e della "tecnologia
di porta".
L'altra gara: RFS Riga–Başakşehir 0-0.
◄►
Se la vittoria degli
arancioni non fosse svanita al 95’, avrei scritto: dell'espulsione
di Biagioni a metà ripresa; delle varie occasioni avute, concretizzate dal gol
di Ortolini
al 93°! Purtroppo, dopo due minuti (praticamente ad un soffio dal
triplici fischio finale) Fall
pareggia con una semisforbiciata "alla Pelè"! L'1-1
finale interrompe la striscia di vittorie da inizio stagione della
capolista, però lascia gli arancioni a metà
classifica con sette punti. Prossime gare;
prima in casa contro una
squadra dei quartieri alti:
Pistoiese▀(7)—Real Forte Querceta▀(11)║0-0║servizio Tvl│fra due ore,
sesta
giornata.
Dopo quattro anni e mezzo, torna il
sentitissimo
‘derby della Piana’: Prato▀(9,nono)—Pistoiese▀(8,decima)║0-1║sintesi│servizio│alle
20 di mercoledì 5,
settima
giornata⚽stadio Lungobisenzio.
◄►
L'Aglianese ha legittimato la seconda vittoria in campionato con un
3-0
sul Crema:
Pardera
40’,
Veneroso
rigore
43’│Pardera
13’st. Tutto si è praticamente deciso nel primo tempo: gli ospiti
potevano andare in vantaggio, ma Spurio ha compiuto due parate strepitose; i
ragazzi di Baiano, squalificato in tribuna e sostituito da Pieri, hanno segnato
alla seconda occasione avuta (respinta del portiere ospite che Pardera ribatte
in rete). Quasi a fine primo tempo è arrivato il raddoppio di Veneroso su
rigore, concesso un po' generosamente dall'arbitro... Nella ripresa ci sono da
segnalare: il 3-0 su tiro chirurgico di Pardera ed un nubifragio che in pochi
minuti ha trasformato il campo in un pantano. Mattia Pardera, centrale difensivo
classe 2001 [1° gennaio], è alla prima doppietta; la scorsa stagione con la
maglia del Real Forte Querceta segnò lo 0-1 a Prato nel secondo turno di Coppa
Italia serie D. Poi passò proprio nelle file dei lanieri segnando il
gol-vittoria in P.-Forlì alla nona giornata. Oltre a 30 presenze nel Prato, ne
ha 29 al Gavorrano. Mauro Veneroso, ala destra del 1996, ha iniziato con il
Foligno nella stagione 2014-2015. La prima rete la segnò il
07.02.2016: Jolly Montemurlo–Spoleto 0-1.
Indubbiamente questa sembra essere la sua migliore stagione: quattro reti in tre
gare, in casa; nessuna di queste è arrivata su azione: 4-2 al Corticella dal
dischetto; 1-2 al Ravenna (90°) su punizione. 2-2 (95°) su rigore, 2-0 al Crema
ancora penalty.
Baiano riavrà tutti gli effettivi della rosa, anche Konaté ristabilitosi
dall'infortunio.
Prossime gare; prima una trasferta in Romagna:
United Riccione▀(6)—Aglianese▀(9)║2-4║servizio│15:00,
sesta
giornata.
Poi in casa
contro una nobile decaduta:
Aglianese▀(12,quinta*)—Carpi▀(13,terza*)║1-0║servizio Tvl│alle
15 di mercoledì 5,
settima
giornata.
*a pari punti con un'altra.
◄
Link sul covid:
pagina
worldometers.info;
“statistiche
coronavirus in Italia”
[con report dal
24.02.2020];
sito di Roberto
Battiston.
Rubriche di chiusura;
la prima è quella dei giorni:
lun. 26◙foto,
mar. 27◙foto,
mer. 28◙foto,
gio. 29◙foto,
ven. 30 settembre◙foto║sab. 1° ottobre◙foto,
dom. 2◙foto
{cinquantamila.it}. Di
seguito, ecco le altre:
nds, a cura di
Massimo Ferrarini;
‘Photos of the Week’,
“The
Atlantic”
[venerdì 23-giovedì 29 settembre].
Delle
solite trentacinque foto pubblicate, ho scelto queste:
I◊addetta
dell'Orange
County Fire Rescue — che si avventura con l'acqua alla cintura —
nell'Orlando trasformata in un lago dall'uragano
Ian.
II◊barche,
più o meno, grandi "accatastate" nel porto di Fort Myers; sempre in Florida.
III◊ponte
distrutto a
Kupjansk, città liberata dalle
forze armate ucraine il 10 settembre dopo oltre
sei mesi di occupazione.
IV◊turisti
in Piazza San Marco durante l'‘acqua alta’ [105
cm previsti].
V◊residenti
di San Miguel, provincia filippina di Bulacan, che si sono rifugiati sui tetti.
Bambini/e nuotano tranquillamente nell'acque limacciose con rifiuti che
galleggiano... Il
super tifone Noru ha flagellato il paese con
venti a 200 km/h!
Prima di chiudere, segnalo la
benedizione degli animali per San Francesco;
sarebbe martedì 4, ma viene anticipata alla successiva domenica.
"P.S."
Una vicina della
mia nonna, insieme alle figlie (le mie zie), erano chiamate a raccogliere
pomodori o verdure nell'estate degli anni Cinquanta. Era tutto molto semplice:
dall'alba a tramonto, specie in estate, si veniva pagate tot lire per ogni cassa
di raccolto. Finalmente questo "lavoro di intermediazione"/sfruttamento fu
proibito nel 1960. La cosiddetta ‘legge
Biagi’
del 2003
riesumò il
cottimo:
si poteva fare, ma solo sotto stretto rispetto delle regole... Così andò come in
una strada con il divieto di sosta (& fermata) dove nessuno controlla; insomma
ufficialmente non si può, ma ufficiosamente sì eheheh. Nel marzo 2021 fu siglato un accordo
sindacale tra Tadan, la prima piattaforma digitale di food delivery al 100%
toscana, e le categorie di Nidil Cgil. Ma altre aziende tipo Glovo non firmò e
seguirono proteste.
Sebastian ‘Seba’ Galassi è morto in un
incidente durante una consegna per Glovo;
qualche giorno dopo è stato licenziato! Chi ha
preso questa iniziativa è un algoritmo (scritto da esseri umani). Le regole sono
semplici: più si è veloci, più consegne vengono affidate; non tenere il
ritmo può portare al licenziamento, semplice no? Il responsabile dei rapporti
istituzionali di Glovo, Mario Castagna, è stato intervistato qualche giorno
dopo; così ha una versione "di
circostanza":
<<Addolorati
per la morte, ma nessuno incita a correre>>. Verrebbe voglia di fare boicottaggio, anche verso l'unico
sindacato che ha sottoscritto un accordo con la
startup
fondata a Barcellona nel 2015. Ma si dovrebbe piuttosto risalire
all'origine di tutto: un-partito-a-caso che ha "permesso" il depotenziamento dei
diritti sul lavoro, fra cui quelli previsti dallo
Statuto. Cliccate
qui, e vedrete di chi è stato chiamato in
causa...