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sabato 27 Ottobre 2018, ore 13:00

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Salve, rieccomi in quest'ultimo sabato d'Ottobre alla vigilia del cambio dell'ora (forse l'ultimo?). Vorrei subito segnalare il giudizio di S&P che non peggiora il rating, ma l'outlook cioè la previsione. Inoltre questa società privata, con sede negli Stati Uniti, si è permessa di faci la lezione: Il debito pubblico dell'Italia rispetto al pil, a nostro avviso, non continuerà più su una traiettoria discendente; inoltre ritiene che la manovra economica rischia di indebolire la crescita. Ricordo che queste agenzie di rating sono le stesse che a suo tempo davano la tripla AAA a titoli spazzatura oppure sperticavano lodi alla Grecia che truccava i conti. Ma pure la Francia e la Germania erano terre dell'Eden nonostante certi parametri sballati; infine ho il dubbio che certi governi si "raccomandavano" con S.&P. Tralasciando questo mio dubbio da querela, che dire del curioso "atteggiamento" di Mario Draghi, presidente della Bce? Con il suo inglese impeccabile sembra "tifare" per un ritorno della Troika in Italia, come accadde nel 2011. Ovviamente non lo dice in maniera diretta, sia mai; usa parole che sembrano uscite da film tipo “Contagion”: «forse c'è qualche ricaduta, ma limitata» o «Non abbiamo assistito a un rischio contagio dall'Italia, così come non abbiamo visto alcun rischio di ridenominazione dell'euro». Insomma parla come fosse un medico del CDC; ‘il Drago’ si è anche improvvisato <<stregone>> (qualcuno già l'ha definito così): «Non ho la palla di cristallo, se sarà 300, 400 o quant'altro. Certamente questi bond sono nel portafoglio delle banche, se perdono valore intaccano il capitale delle banche». Bisogno solo portare pazienza con certi nostri illustri concittadini che lavorano all'estero, e non per l'Italia... Intanto l'ex premier ci minaccia con un «non vi libererete mai di me»; l'ha detto nella liturgia della Leopolda dove si è praticamente tenuto il funerale del Pd, quel partito "erede" dei Ds e prima ancora Pds e Pci. Comunque c'è stato da rifarsi gli occhi con la Boschi che sfoggiava un look tipo Jane Fonda in “Klute” [vedere per credere] eheheh. In occasione di detta kermesse, un inviato di Fanpage.it ha chiesto a dei partecipanti chi poteva aver mai detto certe frasi. Eccone alcune: «Gli immigrati vanno aiutati a casa loro. Noi non abbiamo il dovere dell’accoglienza. Sarebbe un disastro politico, economico e sociale» (07.07.'17); «Dobbiamo andare oltre i criteri di Maastricht creando un deficit anche del 2,9%»; «Diamo all’Europa 20 miliardi l’anno e ne riprendiamo solo 12: o l’Europa mantiene le promesse sui migranti, o toglieremo i soldi all’Europa»; «Se l’Europa boccia la manovra, noi la ripresenteremo uguale. Bruxelles non è il maestro che fa l’esame, non ha i titoli per intervenire» (16.10.'15). Indovinate chi l'ha dette... Almeno lui si può nominare, pure indirettamente eheheh. Invece il Presidente della Repubblica sembra essere: innominabile come Yahweh per l'ebraismo; infallibile nemmeno fosse il Papa; intoccabile tipo la Regina d'Inghilterra: ineffabile nel suo sorriso da Sfinge, ecc. ecc. Beppe Grillo ha osato "contestarlo", pur non nominandolo; semplicemente ha detto che avrebbe troppi poteri. Ma le vergini viòlate hanno urlato il loro sdegno come se fosse stato compiuto un atto eversivo o sacrilego. Piuttosto si vergogni certa gentaglia ad aver affibbiato <<autistico>>, e altre parole offensive, a Gianroberto Casaleggio: Cristina Giudici lo definì <<a.>>; Matteo Renzi <<stregone>>; Enrico Deaglio <<saccente cretino>> ¦fonte¦. Voglio altresì ricordare che la SA è un DPS imparentato con l'autismo ¦scheda Wikipedia¦; quindi è fuorviante assimilarlo con l'autismo. Sono due disturbi ben definiti: il primo è uno insieme di DPS che possono compromettere gravemente l'iterazione sociale, lo sviluppo cognitivo e la comunicazione; invece la sindrome di Asperger non compromette intelligenza, comprensione ed autonomia. Capisco che quei genitori si siano sentiti offesi per quella parola, poi seguita da SA e <<psicopatici>>. Però non esageriamo, sennò si finisce come nella famosa barzelletta di Proietti... Adesso la chiuderei qui e quindi ecco le consuete rubriche: i giorni giornalisticamente sintetizzati (domenica 21, lunedì 22, martedì 23, mercoledì 24, giovedì 25, ieri, oggi) e fotogallery atlantica settimanale (sabato 20-ieri). Domenica 20, alla ripresa del campionato dopo la sosta per la nazionale, la Fiorentina ha ospitato il Cagliari. La gara è stata condizionata dal forte vento di tramontana; il capitano pur avendo vinto il sorteggio, ha deciso di "giocare controvento". Le due squadre sono apparse contratte; infatti hanno avuto un'occasione per parte: prima Cerri, bravo a triangolare al limite con Joao Pedro, tirava di sinistro su Lafont; poi Chiesa aggancia in area e si gira fulmineo, ma il suo diagonale fa la barba al palo. Nella ripresa la Fiorentina ha dominato fin da subito, legittimando così il rigore concesso al 60’: Veretout soffia la palla a Barella che poi sgambetta da dietro Chiesa. L'arbitro, sig. Giacomelli di Trieste, inizialmente non ravvisa la massima punizione; poi dal var gli consigliano di sincerarsi alla "moviola"... Così il direttore di gara va a bordo campo, guarda l'immagini e decide per il rigore! Inoltre ammonisce il difensore cagliaritano facendo finta di nulla verso le parole non certo amichevoli proferita Barella (saggiamente allontanato dai compagni). Il penalty viene poi trasformato in maniera perfetta da Veretout: palla da una parte e portiere dall'altra. Perso per perso, Malan decide di togliere Cerri e fa subentrare il neopapa Pavoletti. Questi al 69’ ripaga con la moneta sonante: cross basso da destra di Faragò, l'attaccante — anticipando Pezzella e Lafont — segna in scivolata sul primo palo. La partita è diventa ancora più vibrante poiché le due squadre volevano i tre punti. Prima Joao Pedr, smarcato in area, vede il suo tiro a botta sicura murato da un difensore; poi Chiesa spara al volo, ma prodigiosamente Cragno leva la sfera dal sette! Questo 1-1 è un risultato giusto che però interrompe la serie di quattro vittorie casalinghe consecutive. Davvero un peccato: la posizione in classifica sarebbe stata da Champions; invece è la sesta/settima, in condominio con Roma e Sassuolo. Intanto Simeone non marca dal 19 settembre (1-1 a Marassi con la Samp). Il suo sostituto Vlahović — pur avendo giocato poco — si è fatto valere. Un po' di sana concorrenza nei vari reparti non guasterebbe affatto... Dopo questa mia opinione da chi non ha-mai-giocato-a-parte-le-partitelle-con-gli-amici-secoli fa, chiudo indicando le prossime gare: Torino(13*)Fiorentina(14,settima*)1-1sintesi"pagelle"│alle 20:30, decima giornata; F.(15,sesta**)Roma(15,ottava**)1-1sintesi│"pagelle"│alle 18 di sabato 3 novembre, undicesima giornata. Poi i gigliati andranno in Ciociaria: Frosinone(6,penultimo***)F.(16)1-1sintesi│"pagelle"alle 20:30 di venerdì 9, dodicesima giornata. *a pari punti con altre due squadre; **insieme ad altre tre; ***Empoli. L'Aglianese aveva proseguito la striscia positiva di risultati utili pareggiando 0-0 in casa del Real Forte Querceta; ma poi nel turno infrasettimanale ha perso 0-4 a Piancastagnaio. Da quello che ho visto nel servizi filmati, i neroverdi nella gara di Forte dei Marmi potevano anche fare bottino pieno; Rosati ha avuto una buona occasione all'inizio, ma poi la squadra ha preferito accontentarsi del pari che invece non piaceva ai locali tanto da andare vicini al bersaglio grosso in più occasioni. Nella successiva partita, la trasferta a Piancastagnaio di mercoledì 24, l'Aglianese sembrava "tenere botta": i locali sì ripartivano spesso in contropiede, ma Marzierli e Di Vito si rendevano pericolosi. Però nei secondi 45’ è accaduto il patatrac: prima Di Vito sbagliava un gol già fatto e poi Benedetti recupera palla al centrocampo; forse la porta fuori nello scatto sulla fascia, arriva in area ed infila Bala. Dopo cinque minuti (19’) arrivava anche il raddoppio su calcio di rigore; poi è stato un vero e proprio tiro al piccione verso la porta neroverde; Bala ha fatto gli straordinari, ma niente poteva al 25’ e 44’. La società senza attendere la successiva gara ha esonerato Pacifico Fanani! Per ora la squadra è stata affidata all'allenatore della squadra Juniores, Daniel Del Bianco; il nuovo tecnico verrà scelto nel corso della prossima settimana. Come accade quasi sempre nel calcio, è il tecnico che paga. I sei punti in otto giornate (una vittoria, tre pari, quattro sconfitte) sono sì un magro bottino, però molto è dipeso dalla sfortuna (il successo sfumato al 97’ nella gara di esordio a San Gimignano) ed al "rapporto" con vari giocatori (tipo Zuccarelli messo in panca o l'esperto Nardini, arrivato a stagione in corso ma poi rivelatosi inadeguato a dir poco). Il direttore generale Gabriele Giusti ha detto «purtroppo nel calcio spesso è l’allenatore a pagare per primo, anche per colpe non sue» e «Se poi nelle prossime settimane non ci sarà l’attesa sterzata, siamo pronti a tornare sul mercato per rinforzare la rosa sostituendo chi non si sarà rivelato all’altezza delle aspettative o non avrà dimostrato la giusta mentalità». Gli undici mesi di Fanani ad Agliana sono stati esaltanti, poco ma sicuro: arrivò al posto di Bracaloni con l'Aglianese quarta con vari punti di distacco dall'allora capolista Fortis Juventus. L'esordio fu vincente, 3-1 con il Grassina, ma poi ci fu un periodo di rodaggio con dei pareggi in casa di squadre pericolanti. Però alla distanza i neroverdi imposero la loro superiorità grazie al ritorno al gol di Marzierli (ripresosi da un lungo infortunio), l'esperienza dell'ex giocatore di serie A Pagano, la tecnica di ’Pippo’ De Gori, il jolly Guarisa spesso decisivo entrando a partita in corso, l'insuperabilità di Zuccarelli in difesa, le parate del portiere Ferrara, ecc. ecc. La svolta al campionato fu sancita dal 3-1 in casa sulla Fortis Juventus e da allora non ce ne fu più per nessuno... A fine stagione, dopo l'ovvia riconferma, arrivò anche la conquista della Supercoppa di Eccellenza a spese di Sangiomignano e Grosseto. A mio modesto parere, nella campagna acquisti della società in estate fu commesso l'errore di smantellare quasi completamente la rosa di una squadra che aveva vinto tre campionati consecutivi. Infatti fu deciso di confermare solo Marzierli, Maccagnola e Zuccarelli. Comunque la nuova Aglianese sembrò ben comportarsi nell'amichevoli precampionato: vittoria sulla Pistoiese, il Tuttocuoio, pareggio a Pontedera. In Coppa Italia il Prato, composto da ragazzi delle giovanili, venne battuto 2-0; poi l'avventura finì ai rigori con il Tuttocuoio al Leporaia di Ponte a Egola. Il campionato iniziò a metà Settembre e mi piace pensare che se il gol di Rosati non fosse stato pareggiato da Ticci al 97’, adesso Fanani sarebbe alla guida di una squadra nelle parte alte della classifica... Ma i se ed i ma non contano, tantomeno nel calcio; vale solo il responso sul campo: Aglianese(6,quartultima*)Bastia(5,penultimo*)0-3servizio Tvlalle 14:30 di domani, nona giornata. *a pari punti con un'altra squadra. La Ferruccia ha vinto le due gare della coppiola campionato-Coppa. Sabato 20 al “Barni” ha battuto 2-0 la Virtus Bottegone, una squadra con ambizioni di alta classifica. Ancora una volta sono arrivato nel secondo tempo; non ho voluto chiedere il parziale perchè lo sapevo già: 2-0 (come scritto su tuttocampo.it). Lo scaramantico presidente della Ferruccia, il ‘Bacci’/Coppini mi ha "intimato" di non dire nulla eheheh. Così ho visto l'ultima mezz'ora trascorrere senza particolari rischi per la difesa grigioarancio; per la cronaca, i gol sono stati segnati da Rossi e Fossi. Non vorrei scrivere una bischerata, ma credo che sia la prima vittoria della Ferruccia sui "cugini" della Virtus in cinque stagioni di Terza categoria (se cliccate qui ne avrete conferma). Adesso passerei velocemente a Sarripoli–Ferruccia di mercoledì 24, valevole per la terza giornata del turno eliminatorio di Coppa provinciale [Terza categoria]. Dato che i locali avevano battuto 2-0 la Ligacutiglianese, per il passaggio del turno bastava l'1X... Per motivi che non sto a riferire, sono arrivato sul campo principale del circolo Breda a metà ripresa; la Ferruccia vinceva 1-0 con gol di non-so-chi dopo pochi minuti di gioco. I locali erano in dieci, ma non si notava affatto: più volte sono andati vicini al pareggio, fra cui un'occasione dove un giocatore spediva la palla sul fondo da distanza ravvicinatissima! I giocatori ferrucciani, nella consueta montura quasi nero/grigio scura, hanno risposto con un paio d'azioni di contropiede che per poco non portavano allo 0-2. Negli ultimi minuti sono saltati gli schemi con la Ferruccia tutta dietro a difendere il vantaggio; in un'azione da calcio d'angolo pure il portiere dei locali si è portato in avanti tentando di emulare Rampulla, Toldo, Amelia ecc. ecc. Dopo cinque/sei minuti di recupero è arrivato il triplice fischio e così la Ferruccia accede ai quarti della Coppa di categoria. Sinceramente, ai punti il Sarripoli avrebbe meritato il pari. e quindi di avanzare nella competizione. Ma adesso è già tempo di campionato; curiosamente per uno "scherzo del calendario" gli avversari sono i soliti|precedenti: Arci Sarripoli(7*)Ferruccia(12,terza**)1-3tabellino+cronacaalle 14:30, sesta giornatacampo sportivo, Cral Breda Hitachi; Pistoia. *con altre due squadre; **a pari punti con l'Alta Valdinievole. Ci si becca nel primo fine settimana di Novembre; buon ponte d'Ognissanti e mi raccomando siate gentili con i/le diavoletti/e che mercoledì sera potrebbero venire alla porta chiedendo dolcietti, e nel contempo minacciando scherzetti eheheh.

 "P.S."  Come avevo già scritto qualche settimana fa, una bugia è un occultamento più o meno palese e totale della realtà, ma in genere lo si fa per tutelare la persona che si ha di fronte. L'ex responsabile del MISE, soprannominato non-da-me ‘Frottolo’, ha sbandierato un <<occultamento della verità>> per vantarsi del suo operato e screditare l'attuale ministro. Da laureato in giurisprudenza, sa il fatto suo affermando che non c’è nessun vincolo contrattuale per l'Italia che la obblighi a pagare dei danni (nel caso rinunci al Tap). Dal punto di vista strettamente giuridico è vero, ma oggettivamente è una cazzata. Se leggete l'analisti fatta in questa pagina a cura di scenarieconomici.it, potrete intuire la sottigliezza da Azzeccagarbugli: sì è un accordo, piuttosto che un contratto, ma in pratica cambia poco o nulla. A pag. 11 di questo Accordo intergovernativo è scritto nero su bianco che chi non rispetta gli obblighi ne sarà responsabile. Manca solo la definizione del "tribunale" che dovrà appurare tale responsabilità. Il costo del rifiuto quindi c'è e può essere anche nell'ordine di qualche decina di miliardi (quaranta secondo il Sole24ore). Ma chi firmò questo accordo capestro? Risposta: Enrico Letta nell'Agosto 2013.

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