sabato 20.03.'21, 20:20
Salve, stavolta passo direttamente al "prologo" che non può che iniziare con il
via libera definitivo? dell'Aifa
al
siero anglosvedese; come ben sapete, prima
era stato sospeso in alcuni paesi (vedi
Germania) e poi anche nel Belpaese. Certi
effetti collaterali, tipo la
CVST, erano balzati agli occhi: nemmeno 50enni
sono morti dopo poche ore dalla somministrazione. Certi esegeti hanno subito
affermato che non c'è nesso della serie se muori di vaccino sei morto di
altre cause, ma se muori di altre cause — e sei positivo — sei un morto di covid.
Ad esempio, il noto esperto di vaccini sessantottino — Prof. Dott. Lup. Man.
— ha "derubricato" quelle morti a
<<rumore
di fondo>>!
Costui da mesi ripete una macabra, e sessista, frase che dimostra il suo
cinismo: «Ogni
giorno su un milione di gravide, 394 abortiscono. Se fossero state vaccinate,
quel milione di donne, quel giorno avrebbero abortito in 394. È colpa del
vaccino?».
Direi che non ci sia altro da aggiungere; anche per evitare grane legali... Ieri il premier ha fatto la prima
conferenza stampa con domande difronte ad una trentina di giornalisti; quando a
Palazzo Chigi c'era l'‘avvocato del popolo’ si sprecavano le parole; invece
stavolta sono poche e precise: «Nel
2021 i soldi non si chiedono, si danno»,
punto e accapo. Il
report di ieri dell'Iss
“conferma
da sette settimane consecutive un peggioramento nel livello generale del
rischio”.
L'Rₜ
nazionale è stabile a 1,16; l'incidenza
[casi settimanali per 100mila
abitanti]
è oltre la soglia fatidica di 250. La Toscana è poco sotto e così
rimane in arancione; le
province di Pistoia e Prato rimarranno rosse almeno fino a domenica 28. Inoltre
scatterà il rosso/‘arancione rafforzato’ per molti comuni toscani
[leggi].
Adesso passerei ai
numeri del
covid nel mondo:
123,15M casi e 2,71M decessi.
Gli Stati Uniti sono ancora "primi in classifica" (oltre 30 milioni di casi), ma
il trend è in diminuzione da fine gennaio: infatti si è passati da 9,23M di
“casi
attivi”
del 24 gennaio a 7,26M di ieri. La California è lo stato più colpito con oltre 53mila morti, circa un decimo dei decessi avvenuti
negli altro stati.
Intanto il Brasile sta dando le paghe
all'India in quanto a persone infette: 11,877 a 11,590 milioni. Per i morti non c'è
storia: 290mila a 159mila. Tale "distacco" aumenterà sempre di più visto che
ultimamente conteggia quasi 3000 morti il giorno contro i 200 registrati in
India. Nel
Vecchio Continente sembra profilarsi una ‘terza ondata’:
Francia e Germania allungheranno i lockdown,
idem per le nazioni dell'Est; invece in Spagna
s'ipotizza di riaprire ai turisti per maggio
¦notizia¦.
Il Regno Unito procede spedito nelle vaccinazioni; pur ‘Boris’ ha ricevuto il
siero, ovviamente AZ. Almeno loro sono stati trasparenti fornendo
tutti i dati senza giri pindarici come fa il
nostro "ministro" [virgolette d'obbligo] della Salute. Comunque sia, la
vaccinazione con quel siero ne ha per così dire risentito visto che
sembrano esserci ritardi anche in loco.
Rimanendo in tema di vaccinazioni, nel Belpaese si vuole tornare al trend di
150mila dosi giornaliere; per aumentare fino a
mezzo milione il commissario Figliuolo prevede
di
coinvolgere anche le farmacie. La sinergia con
la Protezione Civile, tornata alla guida di Curcio, sembra aver dato una
sterzata; inoltre il
Cts con il dimezzamento apportato dovrebbe
tornare ad essere un organismo consultivo, e non certo esecutivo. Prima di
chiudere, segnalo l'introduzione di due nuove "sezioni": quella delle notizie in ordine sparso
(separate da una carattere a forma di sole con raggi) e quella della
“positizia”.
Iniziando dalle
notizie
in
ordine sparso,
solitamente della settimana appena trascorsa, eccone un elenco: con la
sconfitta 10-52 in Scozia, la
Nazionale
di rugby conquista il quindicesimo ‘cucchiaio
di legno’ (quinto consecutivo dal 2016). Le
statistiche sono ormai orripilanti; l'ultima
vittoria risale al 28.02.2015 [22-19
in Scozia], mentre in casa bisogna risalire al 16.03.2013 [22-15
sull'Irlanda]. Chissà per quale motivo si gioca nel Sei Nazioni; in
questo
articolo viene spiegato.☼La
trentaseiesima edizione dell'America's cup
è finita 7-3 per
New Zealand; fatali sono state le regate del 13
e 15 marzo quando il vento è letteralmente girato contro sul 3-3: nella prima
manche l'“entrata
a dritta”
ha premiato i neozelandesi, idem nella seconda con l'“entrata
a sinistra”;
en entrambe le manche l'imbarcazione italiana era in vantaggio, ma poi il
vento... Dulcis in fundo: l'organizzazione sta trovando il modo di escludere il
team italiano dalla prossima edizione
[leggi].☼Nella parte orientale dell'Australia
si sta verificando un'invasione di topi e ratti,
roditori ben diversi fra loro; indicativamente
il topo è più piccolo del ratto e sopravvive con soli 3 ml di acqua ogni giorni.
Invece il ‘ratto di fogna’/pantegana necessità di 15-60 ml d'acqua ed è più
aggressivo del topo. Fra le
varie malattie che possono trasmettere topi & ratti,
ci sarebbe anche la peste. Tornando all'invasione biblica di questi animali
immondi in Australia, sembra che due fattori abbiano per così dire concorso: le
piogge intense ed un eccezionale raccolta di grano. Specie nelle zone rurali del
Nuovo Galles del Sud sono così tanti da
raccoglierli con il retino! In tre sono stati
morsi e quindi portati subito all'ospedale. Inoltre queste bestie volendo
abbeverarsi, possono fare — letteralmente — la fine del topo;
quindi rischiano di contaminare le riserve d'acqua (bene oltremodo prezioso in
quelle zone siccitose).☺Prendendo spunto da questo
portale, ecco una bella notizia per il
Belpaese:
‘Imprenditore
veneto compra 500mila metri quadri di terra per piantare alberi’
(mai questo colore poteva essere più azzeccato eheheh).☺Direi che è tutto; quindi chiudo con i soliti
url a tema covid:
pagina
worldometers.info
[situazione per ogni
paese del mondo];
“statistiche
coronavirus in Italia”
[con report dal
24.02.2020];
"aggiornamento
vaccinazioni".
Poi seguono le
rubriche
di chiusura;
prima dei giorni:
dom. 14,
lun. 15,
mar. 16,
mer. 17,
gio. 18,
ven. 19,
sab. 20.
Infine ecco la rassegna settimanale di foto
atlantiche [giovedì 11-mercoledì 17].
Delle solite trentacinque foto,
ne ho scelte/descritte queste:
I◊vista
aerea del
fiume Chicago tradizionalmente in verde per
San Patrizio; Chicago, terza metropoli degli States in quanto a popolazione,
ma non
capitale dello Stato.
II◊dimostranti
parigini fuori dal Senato che sta discutendo la cosiddetta ‘legge
sulla sicurezza globale’
¦notizia¦. Secondo
Amnesty_International, si ravvisano elementi di preoccupazione
riguardo ai diritti alla riservatezza, alla libertà di espressione e di
manifestazione pacifica. Un articolo, molto controverso, vorrebbe punire con
45.000 euro (ed un anno di carcere) chi diffonde immagini in cui agenti di
polizia o gendarmi siano identificabili!
III◊moltitudine
di persone, senza distanziamento o mascherine, che guardano bruciale la ‘Torre
Corona’ per la
Maslenica, festa tradizionale russa
corrispondente al nostro Carnevale. Il luogo in questione è il
Nikola-Lenivets, museo all'aperto di arte moderna a Kaluga (180 km a
sud di Mosca).
IV◊Ilmira
Bagautdinova, ballerina al teatro Mariinsky Theatre, che esegue il “il
lago dei cigni” sulla superficie ghiacciata della baia di baia di
Batareinaya; 100 km ad ovest di San Pietroburgo. Lì si vorrebbe costruire un
terminale portuale per la spedizione del grano. Ilmira ha danzato in tipica
tenuta da ballerina nel clima gelido (-15 °C) come forma di protesta
[leggi].
V◊porzione
in costruzione del ‘muro
messicano’; La Joya, il centro abitato in Texas (esiste anche in
Nuovo Messico).
Biden ha fermato la costruzione del cosiddetto ‘muro di
Trump’.
VI◊cielo
arancione a Pechino,
colpita da una tempesta di sabbia.
► La
Fiorentina nell'ultime due gare prima ha agguantato il pareggio con il Parma
(che era andato addirittura in vantaggio), poi ha surclassato il Benevento.
Inizierei con la gara di
domenica
7 quando la “Franchi” è arrivato un Parma in
caduta libera: tre punti in dieci turni; ultima vittoria il 2-1 a Genova del 29
novembre. Prandelli, dopo le due sconfitte consecutive,
si è sentito già in discussione; oltre a
Ribery squalificato, ha dovuto fare a meno anche di Igor e Castrovilli. La gara
è scoppiettante fin dai primi minuti: prima
Martinez Quarta
porta in vantaggio i viola con un'inzuccata su calcio d'angolo battuto da Pulgar.
Lo stesso giocatore però commette una vaccata commettendo un ingenuo fallo di
mano in area che vale il calcio di rigore, poi realizzato da Kucka. Gli ospiti
hanno anche una bella occasione per passare in vantaggio (parata di piedi del
barbuto portiere polacco), ma poi i gigliati ritornano avanti con
Milenkovic!
Nella ripresa i viola lasciano l'iniziativa ai parmensi rivitalizzati dai cambi
operati da D'Aversa; al 72’arriva il pari con Kurtic che supera Dragowski con un
tocco di fino, oppure pura fortuna... Gli ultimi dieci minuti, recupero
compreso, sono un attentato alle coronarie: prima il Parma va vicinissimo
al sorpasso, poi Quarta coglie una clamorosa traversa! Passano 32
secondi e Mihaila realizza su precisa imbucata di Italiano!! Prandelli — che
aveva sostituito Amrabat e Borja Valero per Bonaventura e Callejon — ritiene di
non dover fari altri cambi... Ma gli va bene perchè all'ultimo dei cinque
minuti di recupero un gigliato s'inventa dal limite un passaggio volo per
Bonaventura; tiro ribattuto che finisce sulla fascia dove Pezzella (fino allora
disastroso) rimette teso nel mezzo su Iacoponi, che
devia involontariamente alle spalle di Sepe!!!
Immagino la delusione del Parma che si è visto rimontato per la terza volta
nell'ultime quattro gare; quei sei punti glia avrebbero fatto davvero comodo. I
gol, e gli assist, venuti dalla panchina "servono" solo alle
statistiche... A proposito,
Mihăilă (attaccante romeno classe 2000) è entrato nello smisurato
club “giocatori che hanno realizzato il primo gol in serie a grazie alla
Fiorentina”; chissà quanto saranno eheheh. Comunque ci sarebbe poco da ridire
riguardo allo score di Prandelli da quando è tornato alla Fiorentina dallo
scorso 22 novembre; fanno 19 partite, un girone d'andata preciso. La
media è davvero modesta: 0,94 (18 punti/19 gare); le vittorie sono state solo
tre, di cui quella clamorosa in casa della Juve; i pareggi sei (quasi tutti
casalinghi) e ben nove sconfitte (tre in casa). Commisso si è giustamente
inalberato, ed immagino che si sia guastato il fegato ancora di più nel
sapere che
Italia Nostra abbia presentato un
ricorso contro il centro sportivo di Bagno a Ripoli...
Tale onlus si è rivolta niente-poco-di-meno che al Presidente della Repubblica;
il "rischio" è che vengano sospesi i lavori, ci vorrà qualche mese per sapere se
si arriverà a tanto. Non volendo scrivere altro, passerei direttamente a
Benevento–Fiorentina di
sabato 13
che poteva sancire anche l'esonero del tecnico. Questi ha deciso di operare
diverse scelte tecniche come Caceres e Venuti sulle fasce esterne, Ribery e
Vlahović uniche punte e Biraghi addirittura in tribuna. L'attaccante serbo
— che con il Parma non aveva visto boccino solo contro tutti — ha mercato
ben tre gol in un tempo! Il più bello è sicuramente il terzo, un bolide
con il giro dal limite che finisce nel sette; un eurogol alla Messi. Nella
ripresa i locali hanno accorciato le distanze, ma poi Esseryc segnava l'1-4
(8′,
26′
e
46’pt
Vlahović;
11’st Ionita, 30’st
Eysseric).
Comunque i giallorossi hanno avuto sull'1-3 l'occasione per accorciare ancora,
ma prima il pallone va fuori e poi ‘Bartolomeo’ para di piede. Dice che ci si
fosse un tocco di mano da parte di Caceres; ma non potendo vedere l'azione,
indico questa "pagina
di moviola". Nel dopogara il tecnico di orzinuovi ha espresso
tutta la tensione accumulata con un
sibillino «Sono
stanco»
[clicca]. P.S.
Cesare Prandelli si è dimesso;
al suo posto la
società
ha
richiamato Iachini.◄Vlahović
è arrivato in doppia cifra: 12 in 26 gare (ha saltato solo la trasferta
di Parma quando fu lasciato in panchina, chissà perchè, da Iachini). Con
Prandelli è quasi sempre partito titolare, a differenza del tecnico marchigiano
che lo fece giocare dal 1’ solo in casa con la Samp. Ricordo che l'attaccante
serbo classe 2000 fu acquistato nel febbraio 2018. Inizialmente giocò nella
squadra Primavera; esordì in serie A il 25.09.2018 a San Siro (Inter–F. 2-1).
Chiuse quella stagione con dieci presenze, di cui una da titolare il 9 dicembre
a Sassuolo. Nel 2019-2020 fu aggregato alla Prima squadra; nel turno
preliminare di Coppa Italia del 18.08.2019 Montella lo fece entrare al 28’st
sullo 0-1. Fatto sta che realizzò una doppietta; il finale fu di 3-1 con il gol
nel recupero di F. Chiesa. La prima doppietta in carriera l'ha
segnata a Cagliari, quando sul 5-0 ridusse due volte le distanze. Il successivo
15 dicembre pareggiò in zona Cesarini con l'Inter grazie ad un sinistro
terrificante dopo una sgroppata sulla fascia, a sportellate con un avversario.
Sono arcisicuro che quell'1-1 al 92’ abbia fatto perdere lo slancio all'Inter
per lo scudetto... Tornando all'immediato presente, Vlahović con la prima
tripletta in carriera ha uguagliato l'‘uccellino’
che il 02.02.1964 segnò tre gol nei primi 45’ (la
gara finì 1-7 con cinquina dell'attaccante svedese). Un'ultima
annotazione su Dusan: finora non ha mai preso un
cartellino;
un'impresa per un attaccante che spesso si deve battere da
solo contro gli avversari. Dopo questo excursus su Vlahović,
chiuderei indicano la prossima gara dei gigliati: F.(29,13ª)—Milan(56,II)║2-3║sintesi│domani18:00,
gior. 28.
◄► La
Pistoiese ha perso di misura contro la vicecapolista al “Melani”; inoltre questo
rovescio casalingo è costata anche la panchina a Giangarlo Riolfo. Partendo
dall'inizio,
l'ormai tecnico savonese ha dovuto fare a meno di
Soliero squalificato; al suo posto Salvi. Per il resto, nove su undici avevano
giocato (e perso) a Pontedera... L'attacco — che ormai non segna da settimane —
vedeva
Mal
"trequartista" dietro Maurizi e Rovaglia. Purtroppo Valiani si è dovuto
accomodare in panchina insieme a giovanissimi della squadra Primavera. La gara
si è messa subito in salita per l'espulsione di Salvi: la prima ammonizione è
stata un po' fiscale, l'altra strameritata e così dal 12’ Pistoiese in dieci.
Riolfo ha deciso di non apportare alcuna modifica; le prime sostituzioni le farà
al 74’... Gli ospiti quindi si fanno sotto; alla mezz'ora viene annullato un gol
regolarissimo a Costantino che non è certo in fuorigioco (ammesso che abbia
toccato il pallone). Comunque sia, la rete ospite è solo rimandata perchè al 39’
Gatto, anticipando netto Simonti, realizza di testa. Nella ripresa la musica non
cambia: la Pro Vercelli è troppo per una Pistoiese in inferiorità numerica, e
non solo; due super parate di Perrucchini evitano lo 0-2. Riolfo si è ricordato
alla mezz'ora della ripresa di poter fare dei cambi: Lo Faso e Momentè; poi
Stoppa per Maurizi ed infine — chissà perchè — Renzi al posto di Simonti.
L'unica vera occasione è capitata a Pierozzi al 91°, quando un tiro senza
pretese viene murato e diventa un assist, seppure defilato, per il giovane
giocatore della Fiorentina; ma il suo tiro di destro s'impenna sulla traversa.
Forse neanche Inzaghi dei bei tempi avrebbe realizzato da quella posizione e con
il marcatore vicino... La 17ª sconfitta stagionale, seconda consecutiva e quinta
casalinga, è poi costata la panchina a Riolfo che
ormai aveva perso la bussola.
Curiosamento tutto è iniziato ad andare storto dall'inattesa vittoria con il
Como (1-0 il 31 gennaio): quattro sconfitte consecutive, il 2-2 agguantato
all'ultimo tuffo a Sesto San Giovanni, lo 0-0 incolore con l'Albinoleffe ed
infine lo 0-2 a Pontedera e questo 0-1. Lo
score
della "Pistoiese 2.0" di Riolfo è stato di: 5 vittorie, 3 pareggi, 9 sconfitte.
Il suo esordio con la Lucchese fu un convincente 2-0; poi ci fu un'alternanza di
vittorie casalinghe e sconfitte fuori casa; mi piace pensare che se 1-0 di
Valiani all'82’ con la Giana non fosse stato pareggiato in zona Cesarini...
Infatti la Pistoiese veniva dal 2-0 sul Novara all'ultima gara del 2020, e dallo
0-2 a Grosseto nella prima partita dell'anno solare; un filotto di tre vittorie
consecutive l'avrebbe portata in zona playoff, sicuro al limone. Ma anche il
calcio non si fa con i sé, ed è giusto così. Al posto di Riolfo, arriva
Stefano Sottili che già aveva salvato gli
orange nella stagione 2014-2015, quella del ritorno in serie C dopo il
fallimento nell'estate 2009. Il tecnico valdarense, ex difensore con 6 presenze
in A e 2 nell'Under 21. La sua carriera in panchina iniziò alla Sarzanese
nell'Aprile 2008 come giocatatore-allenatore; finì con una salvezza diretta,
cioè evitando i playout. Con il Carpi vinse un campionato di Seconda divisione,
ma poi lasciò nel giugno 2011; un'altra promozione l'ottenne con il Venezia di
cui prese la guida nel gennaio 2013: terzo posto finale e vittoria dei playoff
di girone. A Pistoia arrivò il 09.02.2015 al posto di Lucarelli; iniziò con due
vittorie, ma poi seguirono quattro sconfitte (anche per i tanti infortunati).
Poi il 5 marzo una tempesta di vento rese inagibile anche lo stadio di Pistoia,
e così la squadra saltò un paio di turni recuperando diversi infortunati.
Nell'ultime otto giornate, dal terzultimo posto iniziò la risalita: 3-1
sull'Aquila, 3-2 in rimonta sul Gubbio, 1-1 a Ferrara; il punto decisivo arrivò
all'ultima giornata (2-2 con il Savona, ancora una volta in rimonta). Non
confermato a fine stagione, passò al Bassano in Lega Pro; conquistò l'accesso ai
playoff, ma non venne comunque confermato. All'Arezzo nel 2016-2017 non andò
male, anche se ci fu l'eliminazione al primo turno dei playoff. Infine alla
Viterbese fu esonerato nel marzo 2018 con la squadra in finale di Coppa Italia
Lega Pro; dopo due settimane venne richiamato per poi portare la squadra fino ai
quarti di finale nei playoff. Tornando al immediato presente, un focolaio di
covid in
casa
ha fatto saltare due gare:
la trasferta ad Olbia ed in casa contro la Juventus U23! Intanto altre squadre
impelagate nella zona bassa della classifica hanno preso il largo: vedi
Piacenza, Pro Sesto, Pergolettese (che però registra molti contagiati). Sotto
gli arancioni, ci sono Lucchese a 23 e Livorno a 20. La squadra labronica sembra
ormai spacciata, anche perchè subirà presto un'altra penalizzazione; la
Pistoiese con 27 è a ben sei punti dal Piacenza sestultimo. Ad essere precisi,
sarebbe sette perchè la
squadra
non può essere affiancata perchè in vantaggio negli scontri diretti... Ma anche
con Pergolettese a 35 e Pro Sesto a 37 non è possibile un arrivo alla pari; solo
con il Novara, sempre a 37, gli arancioni sono in vantaggio. Le gare al termine
del campionato sono sette, e si giocherà praticamente ogni tre giorni fino al 25
aprile. Saranno decisivi gli scontri diretti prima con l'Olbia e poi forse con
la Giana, proprio all'ultima giornata. I margini per evitare i playoff sono
molto stretti; sarebbe già tanto piazzarsi quintultimi o quartultimi... Ricordo
che i playout nei gironi A e B sono con la solita formula:
terzultima-quartultima, penultima-quintultima in gare d'andata e ritorno; si
salva chi fa più gol oppure, a parità di reti, è stato meglio piazzato in
campionato. Se il distacco fra le contendenti è superiore a 8 punti, in serie D
ci va quartultima/penultima; semplice no?
Sperando di non averla gufata, indico le prossime gare:
Lucchese(23,19ª)—P.*(27,18ª)║1-0║Tvl│domani20:30,
gior. 32. Poi
si tornerà al “Melani”: P.*(27,18ª)—Lecco**(52,V)║0-1║Tvl│sab. 2715:00,
anticipo
gior. 33. Infine
ci sarà la trasferta in terra sarda, rimandata a suo tempo:
Olbia***(31,17°)—P.*(27,18ª)║1-0║Tvl│mer. 3115:00,
recupero
g. 30.
Note: *due gare in meno;
**una in meno;
***quattro in meno.
◄► L'Aglianese
è tornata finalmente alla vittoria, seppure di misura; mister Colombini ha
dovuto fare a meno degli infortunati di Gelli, Righetti, Russo, Giordani, Di
Vito e dello squalificato Bianchi. Brega — che aveva accusato un problema
muscolare — è stato messo per precauzione in panchina. Da notare Ansaldi ancora
fra i pali al posto di Ansaldi e l'esperto Coda a guidare la difesa; invece
Bangu in mediana.
La prima occasione è
stata degli ospiti con un rasoterra dalla distanza che esce di un soffio; al 22’
Gasco recupera un bel pallone e crossa nel mezzo dove Kouko lo gira in rete; ma
a detta del guardalinee la palla era già uscita. Nel servizio di Tvl non c'è
traccia dell'azione; invece nella sintesi di Tvp (che è per l'appunto un sintesi
della
diretta data in streaming) c'è, ma si vede
malissimo... Al 42’ arriva improvviso il gol-partita: Kouko
recupera una sfera
rimpallata,
la dà a Giannini; questi da sinistra
mette nel mezzo
all'area dove Ballardini prolunga rasoterra e
Bellazzini
la piazza alle spalle di Seri! Nella ripresa i locali (finalmente in maglia a
strisce verticali neroverdi e
pantolincini)
vanno più volte vicini al raddoppio; il guardalinee sbaglia ancora una volta a
sfavore dell'Aglianese alzando la bandierina ed annullando così un'azione di
Kouko che si era involato verso la porta. Chissà se il giudice di linea ero lo
stesso che aveva giudicato fuori la palla che era stata messa in rete da Kouko...
Al 74’ Ballardini con un bolide dal limite sfiora la traversa della porta
ospite; successivamente il talentuoso Bellazzini prova un pallonetto di sinistro
dal centro area, ma la palla è alta. Il Mezzolata risponde con una deviazione di
tacco — inventata un
giocatore
— che sfila vicino alla linea e finisce sul fondo, ad un soffio dal palo. Nei
secondi di recupero su un lancione dalle retrovie; un ospite prova la
rovesciata; Carcani fortunatamente abbranca la sfera che è comunque
"addomesticata" dopo un tocco a terra. Infine arriva il triplice fischio finale
che sancisce la dodicesima vittoria del girone d'andata visto che si trattava
del recupero della 15ª giornata. Curiosamente, l'ultime tre gare vinte per 1-0
hanno visto marcatore Bellazzini, una pedina davvero essenziale che ha fatto
sentire la sua mancanza dopo l'infortunio subito in Fiorenzuola-Aglianese 5-1
del 20 dicembre. Proprio la squadra emiliana vede il suo ritardo dalla vetta
accorciarsi a soli due punti; è riuscita a vincere in rimonta entrambe le gare
che doveva recuperare (4-2 sulla Marignanese domenica e 1-3 a Mezzolara
mercoledì 17). La terza in classifica, il Lentigione, è dietro di sei punti ma
dovrà recuperare la gara con il Rimini. Il campionato non prevede altre soste;
ci sarà un turno infrasettimanale prima di Pasqua e un altro mercoledì 14 aprile
e poi si proseguirà fino al 6 giugno (covid permettendo...). Sperando di non
averla gufata, chiudo con un paio di notizie in casa neroverde:
Brega da martedì è tornato in gruppo e quindi
si può ritenere pienamente recuperato; rimangono indisponibili i soli Di Vito,
Gelli e Giordani. Prossima gara, un testacoda in terra emiliana: Corticella*(9,20ª)—A.(47,I)║1-1║servizio│domani14:30,
g. 22;
*una partita in meno.
Impegno della vicecapolista: Fiorenzuola(45)–Serravezza(20) 3-0.
◄
Prima di chiudere,
ecco le
previsioni meteo per i prossimi
cinque giorni
e la
tendenza nella settimana che vedrà da oggi,
primo
giorno di primavera, un ritorno della ‘dama’
sul Centro-Sud; ciò è evidente dal forte venti di grecale/tramontana al
Centro-Nord che porta quasi sempre tempaccio nella
Bassa.
Quindi potrebbe essere letteralmente una "settimana di passione", almeno a
livello meteo; ricordo che i sette giorni prima della
Domenica delle Palme è ‘settimana di Passione’
che inizia per l'appunto con la ‘Domenica
di Passione’. Invece i sette giorni prima di Pasqua è la ‘Settimana
Santa’. Scusandomi per certi "termini" (tipo ‘Bassa’), e la divagazione religiosa fra
settimane,
chiudo con un buon proseguo
di weekend rosso/arancione.
"P.S."
Prima o poi doveva accadere: la Toscana
è diventata rossa. Era da
settimane che certi quotidiani (tipo Nazione e Tirreno), ma anche la "testata
giornalistica" della Rai di Firenze, preannunciavano il passaggio da arancione
al rosso. Sembrava che pure stavolta si fosse sfiorata di pochissimo la fatidica
soglia dei 250 casi settimanali ogni centomila abitanti; Eugenio Giani aveva già
comunicato l'importante risultato di evitare il rosso, specie al capoluogo. Venerdì
pomeriggio sono arrivati i dati dal
comprensorio pratese e così
per 22 casi addio arancione! Costui — che già aveva
fatto una
pessima figura per la vaccinazione
degli over 80 — in serata ha pubblicato sulla
sua pagina Fb una comunicazione per così dire ambigua:
la
massima fascia di rischio durerebbe da lunedì 29 marzo a martedì 6 aprile...
Sono nove giorni, invece dei
canonici quattordici; a detta di ‘mister
tartina’ i motivi sarebbero due:
i giorni 3-5 aprile di lockdown nazionale che si
“sovrappongono”
e la
scadenza del dpcm fissata proprio per il 6
aprile. Si vede che è tanto, ma tanto, confuso: deve passare almeno una
settimana; poi in quella successiva ci potrebbe essere il passaggio in arancione
se l'incidenza rimane entro la soglia di 250 casi/settimana ogni 100mila.
Ricapitolando: il 9 aprile, sulle base dei dati della settimana giovedì
1-giovedì 8, ci sarà la decisione; altrimenti si slitta di un'altra settimana, e
così via.