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sabato 20.03.'21, 20:20

Salve, stavolta passo direttamente al "prologo" che non può che iniziare con il via libera definitivo? dell'Aifa al siero anglosvedese; come ben sapete, prima era stato sospeso in alcuni paesi (vedi Germania) e poi anche nel Belpaese. Certi effetti collaterali, tipo la CVST, erano balzati agli occhi: nemmeno 50enni sono morti dopo poche ore dalla somministrazione. Certi esegeti hanno subito affermato che non c'è nesso della serie se muori di vaccino sei morto di altre cause, ma se muori di altre cause — e sei positivo — sei un morto di covid. Ad esempio, il noto esperto di vaccini sessantottino — Prof. Dott. Lup. Man. — ha "derubricato" quelle morti a <<rumore di fondo>>! Costui da mesi ripete una macabra, e sessista, frase che dimostra il suo cinismo: «Ogni giorno su un milione di gravide, 394 abortiscono. Se fossero state vaccinate, quel milione di donne, quel giorno avrebbero abortito in 394. È colpa del vaccino?». Direi che non ci sia altro da aggiungere; anche per evitare grane legali... Ieri il premier ha fatto la prima conferenza stampa con domande difronte ad una trentina di giornalisti; quando a Palazzo Chigi c'era l'‘avvocato del popolo’ si sprecavano le parole; invece stavolta sono poche e precise: «Nel 2021 i soldi non si chiedono, si danno», punto e accapo. Il report di ieri dell'Iss conferma da sette settimane consecutive un peggioramento nel livello generale del rischio. L'R nazionale è stabile a 1,16; l'incidenza [casi settimanali per 100mila abitanti] è oltre la soglia fatidica di 250. La Toscana è poco sotto e così rimane in arancione; le province di Pistoia e Prato rimarranno rosse almeno fino a domenica 28. Inoltre scatterà il rosso/‘arancione rafforzato’ per molti comuni toscani [leggi]. Adesso passerei ai numeri del covid nel mondo: 123,15M casi e 2,71M decessi. Gli Stati Uniti sono ancora "primi in classifica" (oltre 30 milioni di casi), ma il trend è in diminuzione da fine gennaio: infatti si è passati da 9,23M di casi attivi del 24 gennaio a 7,26M di ieri. La California è lo stato più colpito con oltre 53mila morti, circa un decimo dei decessi avvenuti negli altro stati. Intanto il Brasile sta dando le paghe all'India in quanto a persone infette: 11,877 a 11,590 milioni. Per i morti non c'è storia: 290mila a 159mila. Tale "distacco" aumenterà sempre di più visto che ultimamente conteggia quasi 3000 morti il giorno contro i 200 registrati in India. Nel Vecchio Continente sembra profilarsi una ‘terza ondata’: Francia e Germania allungheranno i lockdown, idem per le nazioni dell'Est; invece in Spagna s'ipotizza di riaprire ai turisti per maggio ¦notizia¦. Il Regno Unito procede spedito nelle vaccinazioni; pur ‘Boris’ ha ricevuto il siero, ovviamente AZ. Almeno loro sono stati trasparenti fornendo tutti i dati senza giri pindarici come fa il nostro "ministro" [virgolette d'obbligo] della Salute. Comunque sia, la vaccinazione con quel siero ne ha per così dire risentito visto che sembrano esserci ritardi anche in loco. Rimanendo in tema di vaccinazioni, nel Belpaese si vuole tornare al trend di 150mila dosi giornaliere; per aumentare fino a mezzo milione il commissario Figliuolo prevede di coinvolgere anche le farmacie. La sinergia con la Protezione Civile, tornata alla guida di Curcio, sembra aver dato una sterzata; inoltre il Cts con il dimezzamento apportato dovrebbe tornare ad essere un organismo consultivo, e non certo esecutivo. Prima di chiudere, segnalo l'introduzione di due nuove "sezioni": quella delle notizie in ordine sparso (separate da una carattere a forma di sole con raggi) e quella della positizia. Iniziando dalle notizie in ordine sparso, solitamente della settimana appena trascorsa, eccone un elenco: con la sconfitta 10-52 in Scozia, la Nazionale di rugby conquista il quindicesimo ‘cucchiaio di legno(quinto consecutivo dal 2016). Le statistiche sono ormai orripilanti; l'ultima vittoria risale al 28.02.2015 [22-19 in Scozia], mentre in casa bisogna risalire al 16.03.2013 [22-15 sull'Irlanda]. Chissà per quale motivo si gioca nel Sei Nazioni; in questo articolo viene spiegato.La trentaseiesima edizione dell'America's cup è finita 7-3 per New Zealand; fatali sono state le regate del 13 e 15 marzo quando il vento è letteralmente girato contro sul 3-3: nella prima manche l'entrata a dritta ha premiato i neozelandesi, idem nella seconda con  l'entrata a sinistra; en entrambe le manche l'imbarcazione italiana era in vantaggio, ma poi il vento... Dulcis in fundo: l'organizzazione sta trovando il modo di escludere il team italiano dalla prossima edizione [leggi].Nella parte orientale dell'Australia si sta verificando un'invasione di topi e ratti, roditori ben diversi fra loro; indicativamente il topo è più piccolo del ratto e sopravvive con soli 3 ml di acqua ogni giorni. Invece il ‘ratto di fogna’/pantegana necessità di 15-60 ml d'acqua ed è più aggressivo del topo. Fra le varie malattie che possono trasmettere topi & ratti, ci sarebbe anche la peste. Tornando all'invasione biblica di questi animali immondi in Australia, sembra che due fattori abbiano per così dire concorso: le piogge intense ed un eccezionale raccolta di grano. Specie nelle zone rurali del Nuovo Galles del Sud sono così tanti da raccoglierli con il retino! In tre sono stati morsi e quindi portati subito all'ospedale. Inoltre queste bestie volendo abbeverarsi, possono fare — letteralmente — la fine del topo; quindi rischiano di contaminare le riserve d'acqua (bene oltremodo prezioso in quelle zone siccitose).Prendendo spunto da questo portale, ecco una bella notizia per il Belpaese: Imprenditore veneto compra 500mila metri quadri di terra per piantare alberi (mai questo colore poteva essere più azzeccato eheheh).Direi che è tutto; quindi chiudo con i soliti url a tema covid: pagina worldometers.info [situazione per ogni paese del mondo]; statistiche coronavirus in Italia [con report dal 24.02.2020]; "aggiornamento vaccinazioni". Poi seguono le rubriche di chiusura; prima dei giorni: dom. 14, lun. 15, mar. 16, mer. 17, gio. 18, ven. 19, sab. 20. Infine ecco la rassegna settimanale di foto atlantiche [giovedì 11-mercoledì 17]. Delle solite trentacinque foto, ne ho scelte/descritte queste: Ivista aerea del fiume Chicago tradizionalmente in verde per San Patrizio; Chicago, terza metropoli degli States in quanto a popolazione, ma non capitale dello Stato. IIdimostranti parigini fuori dal Senato che sta discutendo la cosiddetta ‘legge sulla sicurezza globale’ ¦notizia¦. Secondo Amnesty_International, si ravvisano elementi di preoccupazione riguardo ai diritti alla riservatezza, alla libertà di espressione e di manifestazione pacifica. Un articolo, molto controverso, vorrebbe punire con 45.000 euro (ed un anno di carcere) chi diffonde immagini in cui agenti di polizia o gendarmi siano identificabili! IIImoltitudine di persone, senza distanziamento o mascherine, che guardano bruciale la ‘Torre Corona’ per la Maslenica, festa tradizionale russa corrispondente al nostro Carnevale. Il luogo in questione è il Nikola-Lenivets, museo all'aperto di arte moderna a Kaluga (180 km a sud di Mosca). IVIlmira Bagautdinova, ballerina al teatro Mariinsky Theatre, che esegue il “il lago dei cigni” sulla superficie ghiacciata della baia di baia di Batareinaya; 100 km ad ovest di San Pietroburgo. Lì si vorrebbe costruire un terminale portuale per la spedizione del grano. Ilmira ha danzato in tipica tenuta da ballerina nel clima gelido (-15 °C) come forma di protesta [leggi]. Vporzione in costruzione del ‘muro messicano’; La Joya, il centro abitato in Texas (esiste anche in Nuovo Messico). Biden ha fermato la costruzione del cosiddetto ‘muro di Trump’. VIcielo arancione a Pechino, colpita da una tempesta di sabbia. La Fiorentina nell'ultime due gare prima ha agguantato il pareggio con il Parma (che era andato addirittura in vantaggio), poi ha surclassato il Benevento. Inizierei con la gara di domenica 7 quando la “Franchi” è arrivato un Parma in caduta libera: tre punti in dieci turni; ultima vittoria il 2-1 a Genova del 29 novembre. Prandelli, dopo le due sconfitte consecutive, si è sentito già in discussione; oltre a Ribery squalificato, ha dovuto fare a meno anche di Igor e Castrovilli. La gara è scoppiettante fin dai primi minuti: prima Martinez Quarta porta in vantaggio i viola con un'inzuccata su calcio d'angolo battuto da Pulgar. Lo stesso giocatore però commette una vaccata commettendo un ingenuo fallo di mano in area che vale il calcio di rigore, poi realizzato da Kucka. Gli ospiti hanno anche una bella occasione per passare in vantaggio (parata di piedi del barbuto portiere polacco), ma poi i gigliati ritornano avanti con Milenkovic! Nella ripresa i viola lasciano l'iniziativa ai parmensi rivitalizzati dai cambi operati da D'Aversa; al 72’arriva il pari con Kurtic che supera Dragowski con un tocco di fino, oppure pura fortuna... Gli ultimi dieci minuti, recupero compreso, sono un attentato alle coronarie: prima il Parma va vicinissimo al sorpasso, poi Quarta coglie una clamorosa traversa! Passano 32 secondi e Mihaila realizza su precisa imbucata di Italiano!! Prandelli — che aveva sostituito Amrabat e Borja Valero per Bonaventura e Callejon — ritiene di non dover fari altri cambi... Ma gli va bene perchè all'ultimo dei cinque minuti di recupero un gigliato s'inventa dal limite un passaggio volo per Bonaventura; tiro ribattuto che finisce sulla fascia dove Pezzella (fino allora disastroso) rimette teso nel mezzo su Iacoponi, che devia involontariamente alle spalle di Sepe!!! Immagino la delusione del Parma che si è visto rimontato per la terza volta nell'ultime quattro gare; quei sei punti glia avrebbero fatto davvero comodo. I gol, e gli assist, venuti dalla panchina "servono" solo alle statistiche... A proposito, Mihăilă (attaccante romeno classe 2000) è entrato nello smisurato club “giocatori che hanno realizzato il primo gol in serie a grazie alla Fiorentina”; chissà quanto saranno eheheh. Comunque ci sarebbe poco da ridire riguardo allo score di Prandelli da quando è tornato alla Fiorentina dallo scorso 22 novembre; fanno 19 partite, un girone d'andata preciso. La media è davvero modesta: 0,94 (18 punti/19 gare); le vittorie sono state solo tre, di cui quella clamorosa in casa della Juve; i pareggi sei (quasi tutti casalinghi) e ben nove sconfitte (tre in casa). Commisso si è giustamente inalberato, ed immagino che si sia guastato il fegato ancora di più nel sapere che Italia Nostra abbia presentato un ricorso contro il centro sportivo di Bagno a Ripoli... Tale onlus si è rivolta niente-poco-di-meno che al Presidente della Repubblica; il "rischio" è che vengano sospesi i lavori, ci vorrà qualche mese per sapere se si arriverà a tanto. Non volendo scrivere altro, passerei direttamente a Benevento–Fiorentina di sabato 13 che poteva sancire anche l'esonero del tecnico. Questi ha deciso di operare diverse scelte tecniche come Caceres e Venuti sulle fasce esterne, Ribery e Vlahović uniche punte e Biraghi addirittura in tribuna. L'attaccante serbo — che con il Parma non aveva visto boccino solo contro tutti — ha mercato ben tre gol in un tempo! Il più bello è sicuramente il terzo, un bolide con il giro dal limite che finisce nel sette; un eurogol alla Messi. Nella ripresa i locali hanno accorciato le distanze, ma poi Esseryc segnava l'1-4 (8′, 26′ e 46’pt Vlahović; 11’st Ionita, 30’st Eysseric). Comunque i giallorossi hanno avuto sull'1-3 l'occasione per accorciare ancora, ma prima il pallone va fuori e poi ‘Bartolomeo’ para di piede. Dice che ci si fosse un tocco di mano da parte di Caceres; ma non potendo vedere l'azione, indico questa "pagina di moviola". Nel dopogara il tecnico di orzinuovi ha espresso tutta la tensione accumulata con un sibillino «Sono stanco» [clicca]. P.S.  Cesare Prandelli si è dimesso; al suo posto la società ha richiamato Iachini.Vlahović è arrivato in doppia cifra: 12 in 26 gare (ha saltato solo la trasferta di Parma quando fu lasciato in panchina, chissà perchè, da Iachini). Con Prandelli è quasi sempre partito titolare, a differenza del tecnico marchigiano che lo fece giocare dal 1’ solo in casa con la Samp. Ricordo che l'attaccante serbo classe 2000 fu acquistato nel febbraio 2018. Inizialmente giocò nella squadra Primavera; esordì in serie A il 25.09.2018 a San Siro (Inter–F. 2-1). Chiuse quella stagione con dieci presenze, di cui una da titolare il 9 dicembre a Sassuolo. Nel 2019-2020 fu aggregato alla Prima squadra; nel turno preliminare di Coppa Italia del 18.08.2019 Montella lo fece entrare al 28’st sullo 0-1. Fatto sta che realizzò una doppietta; il finale fu di 3-1 con il gol nel recupero di F. Chiesa. La prima doppietta in carriera l'ha segnata a Cagliari, quando sul 5-0 ridusse due volte le distanze. Il successivo 15 dicembre pareggiò in zona Cesarini con l'Inter grazie ad un sinistro terrificante dopo una sgroppata sulla fascia, a sportellate con un avversario. Sono arcisicuro che quell'1-1 al 92’ abbia fatto perdere lo slancio all'Inter per lo scudetto... Tornando all'immediato presente, Vlahović con la prima tripletta in carriera ha uguagliato l'‘uccellino’ che il 02.02.1964 segnò tre gol nei primi 45’ (la gara finì 1-7 con cinquina dell'attaccante svedese). Un'ultima annotazione su Dusan: finora non ha mai preso un cartellino; un'impresa per un attaccante che spesso si deve battere da solo contro gli avversari. Dopo questo excursus su Vlahović, chiuderei indicano la prossima gara dei gigliati: F.(29,13ª)Milan(56,II)2-3sintesidomani18:00, gior. 28. La Pistoiese ha perso di misura contro la vicecapolista al “Melani”; inoltre questo rovescio casalingo è costata anche la panchina a Giangarlo Riolfo. Partendo dall'inizio, l'ormai tecnico savonese ha dovuto fare a meno di Soliero squalificato; al suo posto Salvi. Per il resto, nove su undici avevano giocato (e perso) a Pontedera... L'attacco — che ormai non segna da settimane — vedeva Mal "trequartista" dietro Maurizi e Rovaglia. Purtroppo Valiani si è dovuto accomodare in panchina insieme a giovanissimi della squadra Primavera. La gara si è messa subito in salita per l'espulsione di Salvi: la prima ammonizione è stata un po' fiscale, l'altra strameritata e così dal 12’ Pistoiese in dieci. Riolfo ha deciso di non apportare alcuna modifica; le prime sostituzioni le farà al 74’... Gli ospiti quindi si fanno sotto; alla mezz'ora viene annullato un gol regolarissimo a Costantino che non è certo in fuorigioco (ammesso che abbia toccato il pallone). Comunque sia, la rete ospite è solo rimandata perchè al 39’ Gatto, anticipando netto Simonti, realizza di testa. Nella ripresa la musica non cambia: la Pro Vercelli è troppo per una Pistoiese in inferiorità numerica, e non solo; due super parate di Perrucchini evitano lo 0-2. Riolfo si è ricordato alla mezz'ora della ripresa di poter fare dei cambi: Lo Faso e Momentè; poi Stoppa per Maurizi ed infine — chissà perchè — Renzi al posto di Simonti. L'unica vera occasione è capitata a Pierozzi al 91°, quando un tiro senza pretese viene murato e diventa un assist, seppure defilato, per il giovane giocatore della Fiorentina; ma il suo tiro di destro s'impenna sulla traversa. Forse neanche Inzaghi dei bei tempi avrebbe realizzato da quella posizione e con il marcatore vicino... La 17ª sconfitta stagionale, seconda consecutiva e quinta casalinga, è poi costata la panchina a Riolfo che ormai aveva perso la bussola. Curiosamento tutto è iniziato ad andare storto dall'inattesa vittoria con il Como (1-0 il 31 gennaio): quattro sconfitte consecutive, il 2-2 agguantato all'ultimo tuffo a Sesto San Giovanni, lo 0-0 incolore con l'Albinoleffe ed infine lo 0-2 a Pontedera e questo 0-1. Lo score della "Pistoiese 2.0" di Riolfo è stato di: 5 vittorie, 3 pareggi, 9 sconfitte. Il suo esordio con la Lucchese fu un convincente 2-0; poi ci fu un'alternanza di vittorie casalinghe e sconfitte fuori casa; mi piace pensare che se 1-0 di Valiani all'82’ con la Giana non fosse stato pareggiato in zona Cesarini... Infatti la Pistoiese veniva dal 2-0 sul Novara all'ultima gara del 2020, e dallo 0-2 a Grosseto nella prima partita dell'anno solare; un filotto di tre vittorie consecutive l'avrebbe portata in zona playoff, sicuro al limone. Ma anche il calcio non si fa con i sé, ed è giusto così. Al posto di Riolfo, arriva Stefano Sottili che già aveva salvato gli orange nella stagione 2014-2015, quella del ritorno in serie C dopo il fallimento nell'estate 2009. Il tecnico valdarense, ex difensore con 6 presenze in A e 2 nell'Under 21. La sua carriera in panchina iniziò alla Sarzanese nell'Aprile 2008 come giocatatore-allenatore; finì con una salvezza diretta, cioè evitando i playout. Con il Carpi vinse un campionato di Seconda divisione, ma poi lasciò nel giugno 2011; un'altra promozione l'ottenne con il Venezia di cui prese la guida nel gennaio 2013: terzo posto finale e vittoria dei playoff di girone. A Pistoia arrivò il 09.02.2015 al posto di Lucarelli; iniziò con due vittorie, ma poi seguirono quattro sconfitte (anche per i tanti infortunati). Poi il 5 marzo una tempesta di vento rese inagibile anche lo stadio di Pistoia, e così la squadra saltò un paio di turni recuperando diversi infortunati. Nell'ultime otto giornate, dal terzultimo posto iniziò la risalita: 3-1 sull'Aquila, 3-2 in rimonta sul Gubbio, 1-1 a Ferrara; il punto decisivo arrivò all'ultima giornata (2-2 con il Savona, ancora una volta in rimonta). Non confermato a fine stagione, passò al Bassano in Lega Pro; conquistò l'accesso ai playoff, ma non venne comunque confermato. All'Arezzo nel 2016-2017 non andò male, anche se ci fu l'eliminazione al primo turno dei playoff. Infine alla Viterbese fu esonerato nel marzo 2018 con la squadra in finale di Coppa Italia Lega Pro; dopo due settimane venne richiamato per poi portare la squadra fino ai quarti di finale nei playoff. Tornando al immediato presente, un focolaio di covid in casa ha fatto saltare due gare: la trasferta ad Olbia ed in casa contro la Juventus U23! Intanto altre squadre impelagate nella zona bassa della classifica hanno preso il largo: vedi Piacenza, Pro Sesto, Pergolettese (che però registra molti contagiati). Sotto gli arancioni, ci sono Lucchese a 23 e Livorno a 20. La squadra labronica sembra ormai spacciata, anche perchè subirà presto un'altra penalizzazione; la Pistoiese con 27 è a ben sei punti dal Piacenza sestultimo. Ad essere precisi, sarebbe sette perchè la squadra non può essere affiancata perchè in vantaggio negli scontri diretti... Ma anche con Pergolettese a 35 e Pro Sesto a 37 non è possibile un arrivo alla pari; solo con il Novara, sempre a 37, gli arancioni sono in vantaggio. Le gare al termine del campionato sono sette, e si giocherà praticamente ogni tre giorni fino al 25 aprile. Saranno decisivi gli scontri diretti prima con l'Olbia e poi forse con la Giana, proprio all'ultima giornata. I margini per evitare i playoff sono molto stretti; sarebbe già tanto piazzarsi quintultimi o quartultimi... Ricordo che i playout nei gironi A e B sono con la solita formula: terzultima-quartultima, penultima-quintultima in gare d'andata e ritorno; si salva chi fa più gol oppure, a parità di reti, è stato meglio piazzato in campionato. Se il distacco fra le contendenti è superiore a 8 punti, in serie D ci va quartultima/penultima; semplice no? Sperando di non averla gufata, indico le prossime gare: Lucchese(23,19ª)P.*(27,18ª)1-0Tvldomani20:30, gior. 32. Poi si tornerà al “Melani”: P.*(27,18ª)Lecco**(52,V)0-1Tvlsab. 2715:00, anticipo gior. 33. Infine ci sarà la trasferta in terra sarda, rimandata a suo tempo: Olbia***(31,17°)P.*(27,18ª)1-0Tvlmer. 3115:00, recupero g. 30. Note: *due gare in meno; **una in meno; ***quattro in meno. L'Aglianese è tornata finalmente alla vittoria, seppure di misura; mister Colombini ha dovuto fare a meno degli infortunati di Gelli, Righetti, Russo, Giordani, Di Vito e dello squalificato Bianchi. Brega — che aveva accusato un problema muscolare — è stato messo per precauzione in panchina. Da notare Ansaldi ancora fra i pali al posto di Ansaldi e l'esperto Coda a guidare la difesa; invece Bangu in mediana. La prima occasione è stata degli ospiti con un rasoterra dalla distanza che esce di un soffio; al 22’ Gasco recupera un bel pallone e crossa nel mezzo dove Kouko lo gira in rete; ma a detta del guardalinee la palla era già uscita. Nel servizio di Tvl non c'è traccia dell'azione; invece nella sintesi di Tvp (che è per l'appunto un sintesi della diretta data in streaming) c'è, ma si vede malissimo... Al 42’ arriva improvviso il gol-partita: Kouko recupera una sfera rimpallata, la dà a Giannini; questi da sinistra mette nel mezzo all'area dove Ballardini prolunga rasoterra e Bellazzini la piazza alle spalle di Seri! Nella ripresa i locali (finalmente in maglia a strisce verticali neroverdi e pantolincini) vanno più volte vicini al raddoppio; il guardalinee sbaglia ancora una volta a sfavore dell'Aglianese alzando la bandierina ed annullando così un'azione di Kouko che si era involato verso la porta. Chissà se il giudice di linea ero lo stesso che aveva giudicato fuori la palla che era stata messa in rete da Kouko... Al 74’ Ballardini con un bolide dal limite sfiora la traversa della porta ospite; successivamente il talentuoso Bellazzini prova un pallonetto di sinistro dal centro area, ma la palla è alta. Il Mezzolata risponde con una deviazione di tacco — inventata un giocatore — che sfila vicino alla linea e finisce sul fondo, ad un soffio dal palo. Nei secondi di recupero su un lancione dalle retrovie; un ospite prova la rovesciata; Carcani fortunatamente abbranca la sfera che è comunque "addomesticata" dopo un tocco a terra. Infine arriva il triplice fischio finale che sancisce la dodicesima vittoria del girone d'andata visto che si trattava del recupero della 15ª giornata. Curiosamente, l'ultime tre gare vinte per 1-0 hanno visto marcatore Bellazzini, una pedina davvero essenziale che ha fatto sentire la sua mancanza dopo l'infortunio subito in Fiorenzuola-Aglianese 5-1 del 20 dicembre. Proprio la squadra emiliana vede il suo ritardo dalla vetta accorciarsi a soli due punti; è riuscita a vincere in rimonta entrambe le gare che doveva recuperare (4-2 sulla Marignanese domenica e 1-3 a Mezzolara mercoledì 17). La terza in classifica, il Lentigione, è dietro di sei punti ma dovrà recuperare la gara con il Rimini. Il campionato non prevede altre soste; ci sarà un turno infrasettimanale prima di Pasqua e un altro mercoledì 14 aprile e poi si proseguirà fino al 6 giugno (covid permettendo...). Sperando di non averla gufata, chiudo con un paio di notizie in casa neroverde: Brega da martedì è tornato in gruppo e quindi si può ritenere pienamente recuperato; rimangono indisponibili i soli Di Vito, Gelli e Giordani. Prossima gara, un testacoda in terra emiliana: Corticella*(9,20ª)A.(47,I)1-1serviziodomani14:30, g. 22; *una partita in meno. Impegno della vicecapolista: Fiorenzuola(45)–Serravezza(20) 3-0. Prima di chiudere, ecco le previsioni meteo per i prossimi cinque giorni e la tendenza nella settimana che vedrà da oggi, primo giorno di primavera, un ritorno della ‘dama’ sul Centro-Sud; ciò è evidente dal forte venti di grecale/tramontana al Centro-Nord che porta quasi sempre tempaccio nella Bassa. Quindi potrebbe essere letteralmente una "settimana di passione", almeno a livello meteo; ricordo che i sette giorni prima della Domenica delle Palme è ‘settimana di Passione’ che inizia per l'appunto con la ‘Domenica di Passione’. Invece i sette giorni prima di Pasqua è la ‘Settimana Santa’. Scusandomi per certi "termini" (tipo ‘Bassa’), e la divagazione religiosa fra settimane, chiudo con un buon proseguo di weekend rosso/arancione.

 "P.S."  Prima o poi doveva accadere: la Toscana è diventata rossa. Era da settimane che certi quotidiani (tipo Nazione e Tirreno), ma anche la "testata giornalistica" della Rai di Firenze, preannunciavano il passaggio da arancione al rosso. Sembrava che pure stavolta si fosse sfiorata di pochissimo la fatidica soglia dei 250 casi settimanali ogni centomila abitanti; Eugenio Giani aveva già comunicato l'importante risultato di evitare il rosso, specie al capoluogo. Venerdì pomeriggio sono arrivati i dati dal comprensorio pratese e così per 22 casi addio arancione! Costui — che già aveva fatto una pessima figura per la vaccinazione degli over 80 — in serata ha pubblicato sulla sua pagina Fb una comunicazione per così dire ambigua: la massima fascia di rischio durerebbe da lunedì 29 marzo a martedì 6 aprile... Sono nove giorni, invece dei canonici quattordici; a detta di ‘mister tartina’ i motivi sarebbero due: i giorni 3-5 aprile di lockdown nazionale che si sovrappongono e la scadenza del dpcm fissata proprio per il 6 aprile. Si vede che è tanto, ma tanto, confuso: deve passare almeno una settimana; poi in quella successiva ci potrebbe essere il passaggio in arancione se l'incidenza rimane entro la soglia di 250 casi/settimana ogni 100mila. Ricapitolando: il 9 aprile, sulle base dei dati della settimana giovedì 1-giovedì 8, ci sarà la decisione; altrimenti si slitta di un'altra settimana, e così via.

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