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sabato 16 Aprile 2016, ore 13:30

23.04.'16 ─►

Salve, siete pronti per il cosiddetto ‘referendum delle trivelle‘? Non ci andate, votate SÌ/NO (o anche nulla)? È una nostra scelta personale che va rispettata e in alcun modo strumentalizzata. Invece da settimane si è mossa una campagna di disinformazione formidabile: hanno comunicato che si vota solo in 8 regioni [!]; che l'esito favorevole toglierà 11mila posti di lavoro; che è costoso, inconsistente, <<poco attrattivo>>, <<strumentali e del tutto residuali>>, <<pretestuoso>>, irrilevante ecc. ecc. La ‘frangetta sbarazzina’ nel 2012 leggete cosa diceva in materia... Da bravo soldatino, o meglio pappagallo, ubbidisce al padrone; immagino che quando questi andrà in disgrazia lo tratterà come prima della sua ascesa. Ma fra tutte le bufale, questa è davvero immane: mica volete che «nei nostri mari» giri «interrottamente una super petroliera»? Dopotutto se si è un dottore commercialista a capo di un dicastero dell'Ambiente, si può anche dire certe castronerie. Aggiungerei che fare disinformazione da pubblico ufficiale per invitare all'astensione sarebbe reato, passibile di multa e galera. Ma questa gente mica si vergogna sputandosi allo specchio la mattina. Mi sa che ce l'hanno di legno eheheh. A parte le battute, 'ste banderuole lo sanno: il quesito referendario è importante. Sennò perchè una così potente, concentrica, massiccia mobilitazione per mandarlo in malora? Pure il ‘Peggiorista’ si è scomodato con un'intervista zeppa di moniti aria-aria; dopotutto il cambiare idea è un suo tipico vezzo eheheh. Comunque sia, se esistesse un ‘‘Oscar dell'idiozia’’ sarebbe da assegnare ad un confindustriale-piddino lumbard, che ha twittato: Asteniamoci per #Regeni e per i #Marò! Personalmente andrò a votare, proprio per «non dare soddisfazione a quella testa di caxxo», come dice Gunny in una scena dell'omonimo film. La frase, seppure al singolare, vale per tutte quelle persone che hanno "immolato" la loro intelligenza, credibilità, coerenza, ecc. ecc. Ci guadagneranno qualcosa? un bugno di bitume da petrolio lucano oppure un posto da usciere per il cugino di un amico di amici? Secondo me lo fanno per nulla; e allora sarebbero doppiamente mementi. Intanto l'Austria sta costruendo al Brennero un checkpoint tipo quello che c'era a Berlino Ovest. Noi invece di chiedere all'Europa di prendere provvedimenti, dovremmo mettere le mani avanti: voi volete controllare chi entra in Austria? e noi lo facciamo per chi viene in Italia. Così quando sarà tempo di vacanze per le famiglie austriache, che sono solite sciamare nei lidi veneti, si formerà un serpentone lungo fino Vienna o anche Budapest... L'Ue sa solo fare i conti della serva, applicando alla lettera l'austerità dettata dalla Germania; quindi a che serve? e poi la smettano i cosiddetti leader, ma anche i tecnocrati di Bruxelles/Strasburgo, con le loro ‘bombe‘. Per certi versi fanno più danno delle flashbang. Ricordo che questi ordigni, in dotazione anche alla polizia macedone, sono gettati a iosa sui migranti accampati da mesi a Idomeni. Quest'arma "non letale" avrebbe lo scopo di rendere temporaneamente inoffensivi delle persone malintenzionate; però un flash da milioni di lux (abbacinante come il Sole) ed un botto da 150 dB (tipo le bombe dirompenti della Grande guerra o il frastuono di un jet) possono essere anche letali. Rimanendo per così dire in tema, anche le frasi/sparate sui migranti possono essere altrettanto letali per l'intelligenza, la coerenza, l'idea di accoglienza; inoltre il "modello d'Europa" nato con la CEE va a farsi benedire. Fatto sta che i ministri degli esteri europei sembrano ubiqui: vanno da un vertice all'altro senza però lasciare traccia. Al summit di Hiroshima, dove l'ineffabile Kerry ha voluto ribadire di non chiedere scusa per la bomba, c'era anche la mia coetanea ‘Lady PESC’. Non si sa a quale titolo, ma ogni occasione è buona per farsi vedere e dire le <<solite vecchie str. [beep] >>. Ad un mio collega gli ho riferito del nostro ministro degli Esteri, e anche alla Mogherini, ritratti a favore di telecamere con collane composte da gru di carta (in ricordo di Sadako). Lui mi ha suggerito che l'origami, invece della consueta gru, forse doveva stilizzare un volatile insistente e particolare eheheh. Questo per sottolineare la figura a bischeri che si sta facendo a giro per il mondo eheheh. La Fiorentina è in caduta libera: ha perso contro gli azzurri dell'Empoli e così scivola in quinta posizione. I giocatori sono apparsi "teneri", fisicamente stanchi e ormai scarichi. Sì hanno creato dell'occasioni da rete, sia prima del vantaggio empolese che del raddoppio; ma si vede che hanno tirato i remi in barca. Ciò dovrebbe essere avvenuto, per motivi oscuri e non giustificabili, dalla gara di EL con il Tottenham [persa 0-3]; da allora, fine Febbraio, in sei giornate/due mesi sono stati raccolti solo quattro punti! Per farmi del male, ho ritagliato questo ruolino da retrocessione. Ma che gli sarà successo? ci sono rimasti male per l'addio di Sepe? la preparazione atletica è stata troppo anticipata? Intanto Paulo Sousa ha ribadito il suo impegno nel rimanere anche il prossimo anno; ma non ci crede nemmeno lui... L'Empoli ha giocato una signora-gara sfruttando al meglio le tre-quattro occasioni avute: il vantaggio di Pucciarelli al 41’ (su maldestro disimpegno/assist di Roncaglia) ed il raddoppio di Zieliński all'88° (su una respinta dalla difesa; nel gol ‘Tata’ non mi è sembrato impeccabile). Vi confesso che giocando la mia solita "schedina" alla Snai ho messo X2 alla ‘Viola‘; di solito evito di giocarla, ma stavolta le partite in programma erano poche... Così alle 14:16 la mia giocata era già diventata carta igienica; maledizione boia! Intanto il distacco fra Fiorentina e Milan è ancora notevole: sette punti; dopotutto i rossoneri nell'ultime cinque giornate hanno raccolto due punti, uno in meno dei gigliati. Ricordo che la situazione degli scontri diretti fra le due squadre sarebbe pari; ma la differenza reti è migliore [+16 contro +7]. Le giornate al termine del campionato sono ancora sei e con 18 punti a disposizione tutto potrebbe accadere. Ma se i viola mantengono la ‘media svizzera’ [pareggio in casa, sconfitta fuori] sono destinati a vedere scappare l'Inter e farsi tallonare dal Milan. Ricordo che la quinta posizione porta ai preliminari di EL solo se i rossoneri vincono la Coppa Italia; invece il sesto posto porta al terzo turno preliminare, ed al playoff-round. Sperando di non averla gufata, indico le prossime gare senza-aggiungere-altro: Fiorentina(56,quinta)Sassuolo(48,settimo)3-1servizio filmato"pagelle"alle 15 di domani, trentatreesima giornata/quattordicesima di ritorno; Udinese(35,quintultima)Fiorentina(59,quinta)2-1servizio filmato│"pagelle"│alle 20:45 di mercoledì 20, ultimo turno infrasettimanale per la trentaquattresima giornata/quindicesima di r. Queste sono le gare che riguardano i meno nobili quarto e quinto posto: Inter(58,quarta)–Napoli(70,secondo) 2-0; Samp(36)–Milan(49,sesto) 0-1; {33° turno} | Genoa(40)–Inter(61,quarta) 1-0; Milan(52,sesto)–Carpi(31,quartultimo) 0-0; {34° turno}. Domenica scorsa la Pistoiese doveva vincere ed invece ha impattato 1-1 in casa con la Carrarese. Gli apuani sono scesi in campo ben disposti in campo dal tecnico Remondina; anche se la società è fallita da mesi, i giocatori sembrano "non farci caso" tanto che si trovano in quinta posizione. Così fin dai primi minuti i gialloblu hanno messo sotto gli arancioni, schierati da Alvini con il solito 4-4-2. Oltre al recuperato Colombo, anche Damonte era nell'undici iniziale seppure il suo volto fosse protetto da una maschera. Infatti il centrocampista, che da lontano sembrava Zorro, aveva subìto nella gara con il Prato una frattura facciale.  Al quarto d'ora Cais, scartava come birilli difensori e portiere, per depositare la palla in rete! Anastasi avrebbe anche pareggiato con un tocco sottomisura; peccato che Mungo in un dribbling di troppo si fosse portato il pallone appena oltre la linea di fondo campo. Al 36’ Alvini per "punire" D'Orazio l'ha richiamato in panchina sostituendolo con Sammartino. La Carrarese chiudeva il primo tempo in vantaggio senza ulteriori pericoli, e meno male senza premere troppo. La ripresa ha visto gli arancioni pressare un po' di più per raggiungere il pari; ma gli avanti, specie Anastasi, erano pochissimo ispirati. Al 60’ in uno scontro aereo nell'area piccola, il portiere apuano colpiva Colombo alla fronte. Il capitano è così stramazzato a terra, lungo disteso come se fosse stato accoppato. All'inizio sembrava che fosse successo qualcosa di serio: sono stati chiamati sia il medico della Pistoiese che della Carrarese. Poi è entrata in campo la barella, adagiato su di essa il giocatore (che comunque si muoveva) è stato portato direttamente negli spogliatoi. Alvini al suo posto ha messo in campo ‘samurai’ Sinigaglia. Al 71° è arrivato il pari grazie ad un calcio di rigore decretato per un evidente fallo di mano. Anche stavolta se ne è incaricato Jacopo Petruccione; il biondo centrocampista scuola Fiorentina realizzava con freddezza: 1 a 1! Subito il pari, i giocatori della Carrarese si sono scatenati come se fosse una finale di Champions. Nei restanti venti minuti gli arancioni non hanno praticamente toccato boccia...  Solo le parate miracolo di Iannarilli, ed un salvataggio all'ultimo tuffo di Antonelli, hanno evitato un'altra sconfitta. Alvini ha finito d'incasinare l'incasinabile: prima faceva scaldare Merini [al rientro dopo oltre quattro mesi], poi ci ripensava, ma dopo lo faceva svestire ed infine optava per Gargiulo! In sala stampa non si è fatto vedere; c'era il dottore che ha assicurato sulle condizioni di Colombo: una bella botta in testa, ma senza perdita di coscienza. Il trasferimento al San Jacopo è stato per scrupolo. Lunedì su pistoiasport si poteva leggere dell'imminente esonero di Alvini; poi la società ci ha ripensato "rinnovandogli" la fiducia. Fatto sta che martedì è stato presentato il nuovo tecnico: Valerio Bertotto. L'ex difensore dell'Udinese dal 2012 guidava l'Under 20 di Lega Pro. Lo staff tecnico è rimasto, mentre Alvini ha dato l'addio alle truppe con una lettera. Questo è il suo score: 30 punti in 30 gare, quindi una media di una vittoria ogni tre giornate. Nel girone d'andata racimolò la bellezza di 15 punti, "frutto" di tre vittorie (una in trasferta) e sette pareggi. I gol fatti furono 9 [5 in trasferta] ed n quelli subiti. Rammento che gli arancioni si sono permessi il lusso di sbagliare ben 4 rigori, di cui tre sullo 0-0... Alvini per scaldare la piazza parlava di playoff, ovviamente i sogni di gloria furono presto ridimensionati. Era, ed è, preparato; ma forse troppo. Cioè per il suo gioco gli ci vorrebbe una squadra tipo il Barcellona. Non puoi pretendere che i giocatori assimilino una miriade di schemi, movimenti, tattiche; gli allenamenti dice fossero meglio di andare al cinema: schemi ripetuti all'infinito, urli che sembrava il giorno del castigo ed i giocatori che non capivano... Nemmeno i tifosi l'hanno capito e lui si era incaponito come se avesse la verità in tasca. Inoltre ha preteso che Falzerano fosse ceduto durante il ritiro perchè non gli andava a genio; Piscitella, Lo Sicco, Taddei, Cruz venenro relegati in tribuna perchè disobbedienti al suo credo. La società – che gli ha quasi sempre dato carta – dovette poi cederli. Se ascoltate l'interviste al tecnico, potrete udirlo con la sua cadenza riferirsi al <<progetto>>. Almeno l'ottimismo non gli faceva difetto nemmeno dopo le prove più agghiaccianti. Il girone di ritorno iniziò con la più convincente delle (poche) vittorie: il 3-1 con l'Aquila; nella trasferta di Santarcangelo, persa 1-3, dice abbia strappato la fascia di capitano a Di Bari; oltre a lui, finirono in castigo Pasini e Vassallo. Quest'ultimi furono poi "reintegrati" ma l'ex capitano no; rimase in panca finchè prima di Pasqua decide di rescindere il contratto. Il beffardo pareggio con il Prato [2-2 degli ospiti all'ultimo minuto ed undici contro dieci] probabilmente ha segnato la fine del progetto. Nelle precedenti quattro gare era stata mantenuta la media inglese con 2 vittorie in casa e 2 pareggi in trasferta. L'1-1 a Macerata fu il prodromo alla disfatta: sconfitta imbarazzante con il Pontedera in casa, altra sconfitta in extremis ad Ancona e poi il pareggio sofferto con la Carrarese. Questo è il suo score nel girone di ritorno: 15 punti in 13 gare; 3 vittorie e 6 pareggi. Almeno i gol sono stati un po' di più 14, di cui ben quattro in trasferta... Ricordo che i locali del Tuttocuoio fallirono un rigore in zona Cesarini; sennò sarebbe stata l'undicesima sconfitta stagionale. Le gioje dei successi sono state solo sei, di cui una in trasferta (il 2-1 in casa della Lupa Roma che comunque fallì un calcio di rigore). Le partite nulle raccolte in 30 gare sono state ben 12, di cui uno fu agguantato all'ultimo secondo da ‘samurai’ Sinigaglia in Rimini-Pistoiese. Nel complesso c'è da riconoscere la "precisione" ad Alvini: 30 partite, 30 punti, 12 pareggi e 12 sconfitte; complimenti davvero. Che dire della scelta di avvicendarlo? Ovviamente è difficile prevedere cosa possa fare il 43enne friulano nei restanti 460’ di gioco; comunque se il campionato finisse oggi, la Pistoiese sarebbe salva; è l'unico merito che ha rivendicato Alvini eheheh. La situazione in classifica è la seguente: Tuttocuoio 33, Lucchese 33, Santarcangelo 32, Pistoiese 30 ‡ Rimini 30, Prato 29, Aquila 29, Lupa Roma 24 † Savona 15¹⁴. Prossima gara, in casa di una toscana un po' in barca come il vulcanico Capuano: Arezzo(37)Pistoiese(30*)0-3servizio Tvl"pagelle"│alle 20:30 odierne, 31° turno/quattordicesima di ritorno. *alla pari con il Rimini, ma in vantaggio negli scontri diretti. Queste sono le gare riguardanti le altre squadre impelagate nella lotta per la salvezza: Tuttocuoio–Prato 0-0; Teramo(39³)–Lucchese 3-0; Santarcangelo–Rimini 0-1; Aquila–Siena(42) 1-2; Savona–Lupa Roma 3-1. L'Aglianese continua a mantenere la sua imbattibilità, ed è quasi un record dopo quasi trenta giornate! La gara con il Candeglia Porta al Borgo si è giocato sul campo-B di Pistoia Ovest, zona San Biagio. I locali giallorossi sono andati in vantaggio dopo pochi minuti con Pavoni; poi Longo pareggiava al trentesimo. Considerando che gli aglianesi erano già promossi, ed i pistoiesi senza più ambizioni (perchè a mezza classifica), il proseguo quanto sarà stato combattuto? Prossima gara per i neroverdi, l'ultima casalinga: Aglianese(66,PRIMA)Seano 1948(25,terzultimo)0-1tabellinoalle 15:30 di domani, 29° turno/penultima di ritorno. La Ferruccia ha riperso in casa della quinta in classifica. Il primo tempo è stato giocato con determinazioni da entrambe le formazioni, però senza particolari occasioni da rete. Il gol dei locali è arrivato allo scadere del primo tempo su "palla inattiva": calcio d'angolo, tocco sottomisura di Franceschini e duplice fischio. Nella ripresa i ragazzi di mister Niccolai hanno tentato di agguantare il pari; dice che l'occasioni siano state almeno quattro. Comunque la porta difesa da Nunzianti è rimasta inviolata... Adesso gli aranciobianco sono utimi e staccati, seppure di un punto. La Polisportiva Carraia ha vinto sul San Martino e così sale alla terzultima posizione. Questa è la situazione nella parte destra della classifica: Tobbiana 27, Valenzatico 26, Santangelo 25, Polisportiva Carraia 24, San Martino 22, Ferruccia 21. Riguardo la differenza reti, che a parità di punti determina la posizione in classifica, segnalo che il San Martino ha -23 e la Ferruccia -22.  Prossimo impegno, casalingo e per così dire abbordabile: Ferruccia(21,ultima)Tobbiana(27)0-0tabellinofra un'ora, ventiseiesima giornata/undicesima di ritornocampo Sussidiario “Fiorello Franchi”; San Piero, Agliana. Ci si becca il prossimo sabato; saluti da ‘Br73 Raffaele’.

 "P.S."  Un regio decreto del 1923, entrato in vigore l'anno dopo, permise a ciechi e sordumuti di accedere alla scuola obbligatoria e gratuita (quella della ‘legge Casati’, obbligo fino al biennio all'elementari). Però dovevano necessariamente frequentare istituti statali specifici o classi speciali, all'elementari [obbligo fino a 16 anni solo per i sordomuti]. Rimaneva comunque la "discriminante" di non presentare altra anormalità che ne impedisca l'ottemperanza... Nel 1928 la ‘riforma Gentile’ elevò l'obbligo scolastico fino a 14 anni; però rafforzò la separazione: alunni con disabilità fisiche, mentali o di apprendimento e socializzazione andavano in classi differenziali nello stesso plesso scolastico; ciechi e sordomuti relegati in scuole speciali in plessi scolastici separati. Sempre nell'a. f. VI/1928, esattamente il 3 agosto, entra in vigore il regio decreto n. 1297 [testo]; è il “Regolamento generale sui servizi dell'istruzione elementare” che vale tuttora eccetto l'inevitabili aggiornamenti o cancellazioni. L'articolo 415 — non più in vigore dal 18.02.1992 grazie alla ‘legge 104’ — dava un "potere" all'insegnante: Quando gli atti di permanente indisciplina siano tali da lasciare il dubbio che possano derivare da anormalità psichiche, il maestro può, su parere conforme dell'ufficiale sanitario, proporre l'allontanamento definitivo dell'alunno al direttore didattico governativo o comunale, il quale curerà l'assegnazione dello scolaro alle classi differenziali che siano istituite nel Comune o, secondo i casi, d'accordo con la famiglia, inizierà pratiche opportune per il ricovero in istituti per l'educazione dei corrigendi. Nota: questi "istituti" erano le cosiddette case di correzione, dal 1975 carcere minorile. La Costituzione non intervenne su questi aspetti dell'istruzione obbligatoria che s'estese fino a 14 anni (come disposto dall'articolo 31) solo nel 1962 con la legge 1859. Ma la "discriminazione" si ampliò poiché era prevista l'istituzione di “classi di aggiornamento per gli alunni che presentano difficoltà di apprendimento”; i cosiddetti alunni disadatti finivano nelle famigerate ‘classi differenziali’. Qui gli alunni disabili erano considerati dei malati che il maestro-medico doveva tenere buoni, senza dare troppo disturbo, e fargli rispettare l'obbligo. Altrimenti c'erano praticamente due opzioni, oltre all'abbandono scolastico: riformatorio o manicomio. La legge che istituiva la scuola materna statale, in vigore dal 09.01.1969, prevedeva: Per i bambini dai tre ai sei anni affetti da disturbi dell'intelligenza o del comportamento, da menomazioni fisiche o sensoriali, lo Stato istituisce sezioni speciali presso scuole materne statali e, per i casi più gravi, scuole materne speciali. Il dibattito nel Sessantotto portò ad un nuovo approccio: inserire l'alunno disabile nella ‘scuola di tutti’. Il primo passo fu la legge n. 118 del 1971 |testo originario|; l'articolo 28 stabiliva che le classi differenziali fossero l'eccezione, riservata solo ai casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficienze intellettive o da menomazioni fisiche di tale gravita' da impedire o rendere molto difficoltoso l'apprendimento o l'inserimento nelle predette classi normali [poi abolito dalla legge 104 del 1992]. La figura dell'insegnante di sostegno inizia a delinearsi con l'istituzione del collegio dei docenti nel 1974; poi sono istituiti i corsi biennali per insegnanti di sostegno. Infine con la legge 517 la scuola divenne Scuola: aperta a tutti "senza separazioni" (solo le materne ed elementari mantennero certe limitazioni, cancellate dal 1992 al 2010). Ho scritto così tanto per arrivare al dunque, visto che c'è chi rimpiange quei tempi andati.. Ciò che è accaduto recentemente ad una ragazza 16enne autistica dovrebbe fare riflettere. Ai genitori sono stati chiesti i soldi per la gita, a cui poi ha dovuto rinunciare.Motivo? Un ‘muro della discriminazione’ organizzato su Wa dai suoi "compagni/e" di classe. A mio modesto parere sarebbe da far pagare i costi agli altri genitori, quelli che hanno dato una bell'educazione ai/alle loro signorini/e. Inoltre disporrei a costoro un sette in condotta; così avrebbero un anno in più per riflettere su quello che hanno fatto alla loro compagna.

{legenda frecce e colori}

news 2016 - II trimestre

 

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