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sabato 10 Novembre 2018, ore 13:00

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Salve, anche quest'ultimi sette giorni sono stati densi di avvenimenti: il caso mediatico creato ad arte su un video di Rocco Casalino del 2004; il processo a Virginia Raggi; l'Ue che un giorno usa la carota e l'altro il bastone verso Roma; Trump che dopo l'elezioni di metà mandato diventa una anatra zoppa; il maltempo in Sicilia con una villetta abusiva sommersa da un fiume in piena e la morte [del topo] di otto persone; ecc. ecc. Ovviamente non li posso trattare tutti in questa sede per ovvi motivi; comunque ne "svilupperò" alcuni nel corso dei prossimi giorni. Riguardo il video di Casalino, il portavoce del premier, c'è poco da aggiungere: certe frasi non si devono pronunciare, punto e basta. Il <<senatore semplice>> Matteo Renzi nella vicenda ha per così dire strumentalizzato la sua nipote [adottata] Down; ovviamente non parla a nome delle circa 40mila persone con suddetta sindrome. Nell'Ottobre 2014 Renzi promise di aggiornare la nomenclatore tariffario, cioè strumenti di supporto (protesi, sedie a rotelle o altre tecnologie) forniti gratuitamente dallo Stato alle persone con disabilità. L'elenco attuale è quello del 1999 con Rosy Bindi ministro della Sanità; voglio altresì ricordare che per legge l'aggiornamento dovrebbe essere al massimo ogni due anni... L'allora premier promise che avrebbe risolto entro due mesi, quindi entro il 2014. L'inviato delle Iene aveva raccolto l'appello di due fratelli malati di sla; nel Gennaio 2015 fu chiesto a Renzi della vicenda; lui rispose che la responsabilità del mancato aggiornamento era delle regioni. L'8 Novembre 2016 fu nuovamente intervistato; costui rispose che il testo del nuovo nomenclatore sarebbe stato presentato al Consiglio dei ministri il giorno dopo. Ma nella seduta non ce ne è traccia; nemmeno del pdf che però ho recuperato grazie all'utilissimo portale internet Archive [vedi link, salvato sul mio sito qui]. Qualche giorno dopo uno dei due fratelli, fra l'altro consigliere Pd, lanciò un altro appello; inoltre si domandò per quale strano motivo il dossier fosse fermo a Palazzo Chigi da due mesi... La puntata delle Iene dove c'era quella promessa da marinaio non poté essere trasmessa perchè avrebbe potuto influenzare elettori/ici sul referendum istituzionale di Dicembre! Così stabilì Soru, presidente-dermatologo dell'Agcom dove fra i componenti c'è la moglie di Vespa. Ma a parte questa divagazione, che c'entra pochissimo, fu chiesto dalle Iene conto della risposta/fandonia; lo staff della Lorenzin rispose con una ‘bugia’: il decreto era fermo alla RGS in attesa che trovi coperture economiche. Finalmente il cdm del 12.01.2017 l'ha aggiornato; sia lode... Passando ad altro, leggendo di quanto accaduto all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli mi è venuto in mente il motivo per cui Madre Teresa di Calcutta volle creare una ‘casa dei moribondi’. L'allora 38enne suora iniziò la sua missione per <<i più poveri tra i poveri>> nel Dicembre 1948 a Motijhil, slum di Calcutta. Un giorno s'imbatté in una donna che stava agonizzando in strada divorata dalle formiche; così la caricò su un carretto e la portò all'ospedale. Ovviamente non volevano ricoverare quella poveretta; ma la ‘piccola matita di Dio’ fu irremovibile: sarebbe rimasta lì. Inutile aggiungere che la donna fu ricoverata e morì poco dopo. Da quell'incontro fortuito, ebbe una visione: la ‘casa dei moribondi’ dove chiunque sarebbe stato aiutato, anche a morire con dignità. Ricordo che il paese era dilaniato da scontri fra fazioni indu, sikh e musulmane; solo l'intolleranza, e anche odio, per i cristiani li univa/l'unisce ancora. La Casa Kalighat per morenti, poi divenuta Nirmal Hriday Ashram [‘‘casa dell'amore puro’’], fu aperta nel 1952 accanto al tempio di Kālī, nel quartiere di Kalighat da cui deriva il nome di Calcutta. L'autorità indiane avevano concesso delle stanze dove i sacerdoti sacrificavano animali alla dea nera; il sangue aveva impregnato le pareti ed i mendicanti frugavano nella polvere in cerca di qualcosa da mangiare. Ovviamente gli hindu non vedevano di buono occhio le suore; all'ingresso della ‘casa dei moribondi’ venne posta una statua della Madonna. Un sacerdote indù volle andare di persona per fare sloggiare Madre Teresa da quelle stanze; ma prima passò un pomeriggio con le suore che imboccavano, accarezzavano e chiudevano gli occhi ai morenti. L'uomo, visibilmente frastornato, disse alla folla minacciosa: <<Ho promesso di mandarla via e lo farò. Però solo quando le nostre madri, sorelle, mogli, figlie faranno quello che fanno le suore, allora sì che potremmo mandarle via. Nel tempio avete una dea di pietra nera e qui c'è una dea vera!>>. Insomma partì tutto da una donna coperta di formiche che moriva a Calcutta nel 1948. Sessanta anni dopo è accaduto a Napoli, capoluogo di una regione la cui sanità è commissariata; curiosamente il commissario è il governatore, ‘don Vincenzo’. Le due cariche, quelle di controllore e controllato, non sono affatto complementari e tantomeno delegate ad un'unica persona. Ma lui spezzante, magari aspirerebbe anche ad una terza, per essere come la Santissima Trinità eheheh.  P.S. del 30.12.2018  La donna ricoperta di formiche — in rianimazione — al San Giovanni Bosco è morta ieri sera {notizia}. Venerdì 21 era stata trasferita d'urgenza all'ospedale del Mare, un altro nosocomio napoletano. Il legale della famiglia ha denunciato << … la mancanza di cure [al San Giovanni Bosco] ha provocato nella donna piaghe da decubito profondissime che le hanno leso la cute e la carne fino a quasi far intravedere le ossa>>. Nella denuncia presentata in Procura verrà chiesta l'autopsia per accertare le cause del decesso. La Direzione Salute della Regione Campania ha diffuso una nota ( … è inesatto e diffamatorio associare il decesso della donna alla vicenda delle formiche … ).  Scusandomi per questa mia divagazione sarcastica, al limite del blasfemo, chiudo con le consuete rubriche: i giorni giornalisticamente sintetizzati (domenica 4, lunedì 5, martedì 6, mercoledì 7, giovedì 8, ieri, oggi) e fotogallery atlantica settimanale (sabato 3-ieri). Fra l'immagini, vi segnalerei questa dove si vede un militare italiano alla mitragliera durante una "ricognizione aerea" di elicotteri NH-90 Augusta 129. Dovete sapere che il 01.01.2015 la Nato ha dato inizio alla missione “Sostegno Risoluto” in sostituzione della precedente ISAF (quella dell'invasione dell'Afghanistan e della guerra ai Talebani). Tecnicamente i nostri militari non dovrebbero essere coinvolti in azioni di combattimento; comunque i nostri 1037 compatrioti in Afghanistan con armi e bagagli ci costano ogni giorno circa 1,3 milioni... Ma il punto è un altro: la popolazione come mai potrà considerarli, se costoro sono a bordo di elicotteri da guerra s mitragliatori spianati?  La prima gara del dopo-Indiani, con Asta in panchina, è finita con modesto 0-0 in casa contro l'Alessandria. La gara giocata sabato 3 ha visto pochissime occasioni da rete, specie dal versante arancione; però c'era un rigore più che solare per un fallo su Picchi, ma l'arbitro non è stato dello stesso avviso... Alla fine il pubblico, appena 651 spettatori, ha comunque applaudito i giocatori; almeno si è visto un po' di gioco ed una maggiore accortezza in difesa. Asta aveva operato dei cambiamenti, fra cui El Kaouakibi titolare in difesa, il tridente Fanucchi-Rovini-Latte Lattah; in panchina si sono accomodati il portiere Crisanto, Terigi, Dossena, Tartaglione. In settimana gli arancioni hanno battuto 3-0 la Sestese; Minardi fermo dalla seconda giornata non si sa quando potrà tornare, almeno in panchina; i tempi di recupero sono un rebus. Adesso chiudo indicando la prossima garaex e precedenti: Cuneo*(10ˉ)Pistoiese*(6,terzultima)0-0servizio Tvltabellino"pagelle"alle 14;30 di domani, undicesima giornata. *  una gara in meno; **  due in meno. L'Aglianese sembra voler sprofondare ancora di più nonostante il cambio dell'allenatore; in casa dello Scandicci, fanalino di coda del girone, ha ri-perso per 3-0! La gara era stata ben giocata fino al 43’ (quando è arrivato il vantaggio dei locali); in diverse occasioni i neroverdi avevano creato pericoli nell'area avversaria, ma è arrivata la mazzata di Vinci. Il giocatore quasi dalla linea laterale, nei pressi del corner, indovinava un tiro "ad effetto" che terminava nel sette della porta! Forse il portiere Bala è stato ingannato dal vento, però la sostanza non cambia: un gol pazzesco e pesantissimo perchè realizzato poco prima dell'intervallo. Alla ripresa del gioco i neroverdi erano ancora frastornati e così al 18’ Bragadin con un'azione personale realizzava il 2-0. Nell'occasione i giocatori neroverdi sono stati saltati come birilli, uno dopo l'altro; roba da pazzi. Infine è arrivato il consueto gol nel recupero, e tanti saluti... La situazione in classifica è preoccupante: penultimo posto a 6 punti con solo la Massese sotto di uno. Adesso la "quota salvezza" è lontana cinque lunghezze, ma va considerato che con le nette sconfitte — pure negli scontri diretti — essere appaiate con Bastia e Scandicci significa automaticamente una posizione in meno. La difesa è un vero e proprio colabrodo e l'attacco asfittico, entrambi i peggiori del girone. A detta di mister Iacobelli, i ragazzi stanno rispondendo bene in allenamento; comunque sia conta solo il responso del campo: Aglianese(6,penultima*)Massese(5,penultima)2-2servizio filmatotabellinofra un'ora e mezzo, anticipo dell'undicesima giornata. Successivamente ci sarà l'ennesimo turno infrasettimanale, una trasferta sulla carta proibitiva"preview": Ghivizzano(24,secondo)Aglianese(7,penultima)1-4sintesitabellinoalle 14:30 di mercoledì 14, dodicesima giornatastadio delle Terme; Bagni di Lucca. *  a pari punti con lo Scandicci, ma in svantaggio nello scontro diretto. Sabato 3 la Ferruccia ha giocato "in casa" [allo stadio di Montale] contro il Cerbaia; la giornata non era fredda, però tirava molto vento. Stavolta sono arrivato a dieci minuti dall'intervallo quando il parziale era sullo 0-0, un risultato giusto: locali che non riuscivano a "sfondare" anche perchè gli ospiti stavano applicando il modulo catenaccio & perdita di tempo fin dal 1’. La ripresa ha visto gli arancioni dominare al centrocampo, creando però poche occasioni per battere il portiere ospite Bianconi. Questi verso la fine si è superato deviando d'istinto una capocciata di non-so-chi. L'arbitro ha concesso cinque(?) minuti di recupero che sono passati in un baleno visto che gli ospiti, quasi mai pericolosi verso la porta difesa da De Marcus, hanno perso più tempo possibile. Quando mancavano pochi secondi al triplice fischio, un ferrucciano è stato steso quasi sulla linea dell'area di rigore; il signor Rossomandi ha espulso il giocatore reo del fallo indicando che si trattava di un tiro piazzato [di prima]. Ci sono voluti i santi del Paradiso per sistemare la barriera: i locali chiedevano giustamente la distanza e gli ospiti — sacramentando — si sistemavano secondo l'indicazioni del portiere e dell'arbitro. Questi infine ha fischiato, Ferri batteva teso e la palla passando fra la barriera finiva in rete!!! Immaginate la gioia dei non molti tifosi della Ferruccia e l'incazzatura degli altri che pregustavano uno 0-0 in casa della seconda. Nota di servizio: la capolista Spazzavento, che aveva vinto tutte le sei gare disputate, ha perso in casa contro lo Spazzavento. Facendo finta di non aver scritto nulla, passerei a Ferruccia–San Piero che si è giocata la sera di mercoledì 7 al “Filippo Raciti” di Quarrata. Si trattava di uno dei quarti di finale della Coppa provinciale ove il regolamento prevede i tempi supplementari in caso di parità dopo i 90’ regolamentari. Se la parità di risultato persiste, allora passa il turno la squadra ospite. Sono arrivato allo stadio nella ripresa ed ho saputo che la Ferruccia stava vincendo 1-0. Il presidente Coppini mica era contento; a suo dire, i giocatori avevano una seratuccia eheheh. Effettivamente la ripresa ha visto gli ospiti più pericolosi; così picchia e mena sono riusciti a pareggiare con non-so-chi su calcio di punizione da fuori area. Il giocatore è stato bravo ad anticipare tutti con un colpo di testa e battere l'incolpevole Boccardi: 1-1. Comunque nei restanti minuti i giocatori della Ferruccia sono via via cresciuti, sbagliando di meno e creando buone azioni; in un paio d'occasioni hanno sfiorato il gol e forse c'era un rigore a favore, ma l'arbitro non è stato dello stesso avviso... Così si è arrivati al triplice fischio finale e la disputa del primo tempo supplementare; intanto sul campo s'addensava una nebbiolina e si sentiva il verso di un grillo. I locali (anche stavolta in maglia poiché gli ospiti avevano una montura scura) hanno iniziato come avevano finito: giocando bene. Il nuovo, e meritato, vantaggio è stato realizzato sugli sviluppi di una punizione: un giocatore la batte "a sorpresa" e serve Pettazzoni in area; questi poi batte il portiere! I restanti minuti del primo tempo supplementare non hanno visto una reazione degli ospiti; anzi la Ferruccia ha mancato clamorosamente il 3-1. Anche nel secondo tempo sono state gettate all'ortiche altre occasioni per triplicare (in una la palla è danzata beffarda quasi sulla linea bianca senza che nessun arancione riuscisse a metterla in rete). Infine a quattro minuti dal 120’, sull'ennesimo contropiede, Fossi realizzava il 3-1 che chiudeva la gara. La Ferruccia — per la prima volta in sei stagioni di Terza categoria — è approdata alle semifinali di Coppa provinciale; le due gare (F.-Spazzavento e Giovani Via Nova-Le Case Cintolease) si giocheranno il 30.01.2019. Non volendo scrivere altro, indico la prossima gara che sarà la prima trasferta in Valdinievole: Giovani Via Nova(9)Ferruccia(18,PRIMA*)1-0tabellino+cronacaalle 14:30, ottava giornataCentro sportivo “La Palagina”; Pieve a Nievole. *  insieme allo Spazzavento. Ci si becca fra una settimana; intanto passate una buona ‘estate di San Martino’ che — a detta delle sempre più accurate previsioni meteo — durerà fino a domenica 18.

 P.S.  Negli Usa quando viene commessa una grave mancanza sul lavoro, oltre al licenziamento, può scattare anche l'annullamento dei contributi versati. Un medico che viene ritenuto colpevole di molestie verso pazienti minorenni non se la può cavare con un patteggiamento; dopotutto i giudici sono eletti dal popolo e farla passare liscio un reato così odioso costerebbe la non rielezione. Inoltre chi ha compiuto certi reati sessuali deve riportarlo sul cv ed avvertire il vicinato; non c'è privacy che tenga. Invece in Italia il sig. Antonio Maria Ricci, ex pediatria del San Matteo di Pavia, dopo aver patteggiato nel 2017 per aver tentato un "approccio" su una 13enne disabile è ritornato al lavoro (ovviamente non in una struttura pubblica). Il fratello ha creato un'azienda per permettergli di lavorare altrimenti <<sarebbe andato sul lastrico>>. L'Ordine dei medici di Pavia gli ha comminato cinque mesi di sospensione, su un massimo di sei... Da allora fa il pediatra "a domicilio" nella zona di Milano-Monza. La vicenda è stata raccontata da Selvaggia Lucarelli sulle pagine del FQ. Preferisco chiuderla qui, evitando di aggiungere altro.

{legenda frecce e colori}

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