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domenica 10.10.'21, 13:00
Salve, rieccomi ancora una volta di domenica che credo diventerà la
cadenza abituale per motivi che non sto a dirvi. Oggi è la 71ª giornata
nazionale per le vittime sul lavoro che quest'anno sento particolarmente
è il primo senza il mio babbo che rimase ferito in un incidente sul
lavoro il 26.01.2007. Faceva il fabbro da una vita e cadde da una
copertura che aveva messo vari anni prima. Purtroppo non riuscì ad
abbriccarsi e così cadde da qualche metro però battendo
la testa. Lì per lì rimontò sul camion che usava per il lavoro, ma
dovette poi fermarsi perchè s'accorse di perdere sangue. L'equipaggio
della Misericordia di Quarrata, intervenuto subito, fece tutto ciò che
serviva: intubazione sul posto per farlo poi trasportare in elicottero a
Careggi. A me e alla mia mamma fu detto che l'avevano portato a Pistoia,
e fu meglio così: sarebbe stato straziante vederlo portare in
elicottero. L'operarono per ore a Careggi dove prima c'era il
dipartimento neurologico. Dopo mezzanotte il professor Mariotti riferì
sull'esito dell'operazione: le due
esa da tc erano state risolte, ma
c'era comunque un'alta possibilità che potesse morire. Il trasferimento in Rianimazione avvenne
in una notte freddissima su
ambulanza; allora non erano unificati. Prima di tornare a casa, ce lo
fecero vedere per pochi attimi... Il suo fisico riuscì a farcela: la pressione
intracranica tornò nella norma e poi uscì dal coma; fu trasferito
nel reparto d'intensiva, allora situato a
Monna Tessa. Lì rimase
fino al mese di febbraio quando venne ricoverato a
Villa delle Terme
- presidio di Falciani per il recupero post-coma. Recuperò
quello che poté nei tre mesi in cui di solito si concentra l'eventuale
recupero... Nella primavera del 2008 fu deciso che dovesse lasciare la casa di
cura; quindi poteva tornare a casa, o in una struttura sanitaria. Ma le sue
condizioni erano tali che non poteva stare con noi: aveva bisogno di cure
particolari, e aggiungo che gli mancava un pezzo di calotta! A maggio trovò posto nell'rsa
“Le Lame” di Agliana, ad un paio di chilometri da dove abitiamo/abitava. Sono
passati così 12 anni: mangiava da sé, riusciva a camminare (seppure
accompagnato) ma oltre quello poteva fare poco visto che aveva riportato
una demenza post-traumatica. Riconosceva appena la mia mamma, anche
perchè si conoscevano dal 1969; ma a me poco o nulla. Rammentava fatti del
passato, la sua sorella, sua mamma; però il presente non lo
tratteneva. Quindi i compaesani, gli amici del bar (e bocciodromo
che per altro costruì di persona), il lavoro da fabbro gli sembravano
tipo ricordi
dei sogni... Nell'agosto 2017 rischiò di morire per un
volvolo: prima
l'occlusione venne trattata e poi dovette essere ricoverato ancora a
Pistoia per una disidratazione. Tre giorni in quel letto d'ospedale bastarono
per fargli venire piaghe di decubito al tallone! Da allora iniziò la china che come potete
immaginare è più rapida per chi ha questo genere di problemi. Il 3
dicembre 2020 fu ricoverato al San Jacopo per un'altra occlusione; ovviamente
non abbiamo potuto stargli vicino causa covid. Dovette essere operato
perchè il volvolo tendeva a tornare; prima dell'operazione, quando era
al lavoro al Cmp di Firenze, il chirurgo mi telefonò per scrupolo: volle l'autorizzazione
poichè — in una scala da 1 a 10 — c'era il
<<rischio 7>>
che dopo l'anestesia si
arrivare all'exitus! L'operazione
risolse il problema con una stomia; ma quello era il male minore: diabete, problemi renali,
ecc. ecc. Martedì 15 il primario, che ogni
giorno c'aggiornava, espresse un cauto ottimismo poichè il <<paziente
mangiava ed era più vispo>>... Verso le 16:30
mentre era al casellario mi arrivò una telefonata con
il prefisso 0573 [quello di Pistoia]; qualche minuto prima il babbo
aveva avuto un collasso, e quindi era morto. Io e mia mamma decidemmo di
non richiedere l'autopsia; preferimmo risparmiargli quest'ulteriore
scucimento, anche se post mortem. E' stato sepolto nello stesso loculo
dove era la madre [mia nonna], morta nel 1967. In vita l'aveva
detto più volte: voglio andare insieme a mia mamma (si chiamava Clotilde).
Nell'agosto 2020 fu
tolta dal forno e messa nell'ossario. Quindi il loculo rimase libero poichè
la sepoltura al cimitero della Ferruccia, posto nel comune di Quarrata, segue le
regole del ‘feudo quarratino’; una volta scaduta la concessione, ed
estumata la salma, il loculo torna a disposizione del comune. Fatto sta
che il 17.12.2020 la bara del mio babbo trovò posto proprio lì! E'
passato quasi un anno; il suo ricordo è tangibile anche perchè le
lavorazioni in ferro battuto (specie cancelli e ringhiere) sono visibili
in quasi tutta la Ferruccia, specie nella parte quarratina. In casa
abbiamo "mobili in ferro battuto": specchio, testata del mio letto/’lettino’,
portaombrelli, ecc. ecc. Prima o poi vi linkerò le foto di ciò che ha
fatto mio babbo per la casa. Lo faceva avanzatempo poichè il suo
lavoro nel "laboratorio"/‘stanzone’ aveva ovviamente la
precedenza. Ho scritto
tutto questo per ricordare mio babbo, vittima sul lavoro "postuma"; una
delle 574 persone morte nel 2020, ci sarebbero da aggiungerne altre 525
- fra dottori infermieri/e farmacisti/e uomini/donne forze dell'ordine
cassiere ecc. ecc [conto_del_macellaio_2020].
Prendendo spunto da una scena del film “Guerra al virus”, il
“conto del macellaio”
era quello che Nelson chiedeva ogni giorno, durante le guerre
napoleoniche, al suo attendente. Avere un conteggio nullo è
praticamente impossibile, viste le milioni di persone che lavorano;
ogni giorno ci saranno feriti/morti come accade nelle strade (trafficate
da milioni d'automezzi). Ma dato che per guidare ci vuole la patente;
perchè non prevedere un meccanismo "a punti"? Quando fu introdotto, il
01.07.2003, incidentalità e mortalità si sono ridotte in modo sensibile.
Probabilmente è una delle (poche) buone fatte da quei governi berlusconiani
eheheh. Ma tornando al presente, con la sua mattanza quotidiana sul lavoro, si
potrebbe prevedere che ad ogni mancanza, tot punti in meno. Quando finiscono
deve succedere qualcosa, tipo — come proposto da Landini —
l'impossibilità a partecipare appalti. Proprio la
Cgil
ha visto un qualcosa d'inaudito: l'invasione della sede romana
come facevano le squadracce ad inizio
anni Venti! Sicuramente le posizioni nette sulla vaccinazione, come chiedere
l'obbligo, hanno fatto entrare il più grande sindacato dei lavoratori/ici nel
mirino... Così qualcuno nostalgico del Fascio, e neofascista, ha arringato una
folla di bambacioni/e. Costoro, facinorosi e facinorose, piuttosto manifestino contro le ‘morti’!!! Venerdì 15, quando il green-pass sarà
obbligatorio in ogni posto di lavoro, stiano a casa invece che
far confondere. Ovviamente questo discorso non vale per chi è
impossibilitato a vaccinarsi per vari motivi (immunocompromissioni,
dialisi, malattie croniche o oncologiche ecc. ecc.). A loro si deve dare
tutto l'appoggio possibile: tamponi immediati anche sul posto di lavoro. Invece
chi non si vuole
vaccinare, e considera il ‘certificato’
come un'angheria, niente deroghe o agevolazioni; i tamponi se li
paghino di tasca propria. Inoltre i danni subiti dal policlinico “Gemelli”
andrebbero rifondati da chi l'ha assaltato, in primis il frescone che ricoverato
ha avvertito i suoi sodali come se stesse subendo un tso/vaccino eheheh. Mi
scuso per il sarcasmo, ma c'è poco da ridere; fosse per costoro saremmo con lo
scorso ottobre quando con l'aumentare inesorabile, dei casi e dei morti,
si arrivò ai famigerati dpcm; direi che abbiamo già dato, quindi
anche no. Dopo l'elezioni amministrative, la cosiddetta "sinistra"
(prevalente quasi dappertutto, eccetto la Calabria) ha cavalcato l'onda
successiva alla gazzarra di Roma: è vero che gentaglia di Fn ‘merda vecchia’
ha guidato l'assalto alla sede della Cgil, ma la moltitudine è indubbiamente
trasversale. Mi spiego meglio: ci sono persone che votano pure a sinistra,
M5S o anche centrodestra; quindi piano a generalizzare. Ma intanto le
"organizzazioni" neofasciste siano sciolte ai sensi di una
legge
del 1952!
Infine qualche nota sui
numeri del covid in Italia;
l'incidenza nazionale è scesa a 34, mentre l'Rt
rimane stabile. Le vaccinazioni procedono con un ritmo di circa 140-120mila
negli ultimi giorni; ma le prime dosi sono 50-57mila e quindi la
platea degli over 50 non vaccinati
rimane sempre elevata: circa 3 milioni. Comunque da domani entrerà in vigore un
decreto che allenta le restrizioni (distanziamento di un metro)
e permette un'affluenza maggiore in stadi, teatri, cinema; le discoteche, dopo
più di un anno, potranno riaprire seppure a capienza limitata.
Infine
salto di palo in frasca,
ma con gioia e fiducia nella giustizia, riportando una frase del padre di
Martina Rossi:
«Non
ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e
passarla liscia».
A dieci anni dai fatti accaduti in Spagna, dopo vari gradi di giudizio [due in
appello] rinvii e prescrizioni, si è arrivati al capolinea: 3 anni di
reclusione per tentato stupro a Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni.
Costoro che hanno fatto letteralmente carte false, e anche orribile sarcasmo (scoperto
grazie all'intercettazioni), dovranno andare dunque in galera. Il
reato di tentato stupro, l'unico rimasto fra quelli iniziali, sarebbe scaduto
sabato 16; il loro legale farà ricorso alla CEDU, buon pro gli faccia. Quasi
sicuramente non potranno pagare l'eventuale risarcimento in sede civile;
comunque sia questo non l'aiuterà davanti al tribunale di Sorveglianza
[leggi].
Devono pagare, fino in fondo perchè
Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a
una donna e passarla liscia.Passando
adesso ai numeri del
covid nel mondo,
questi sono ancora numeri in calo: 238,48M casi e 4,864M decessi. Proprio quest'ultimi,
nel corso di una settimana sono stati "appena" 50mila. Gli Stati Uniti vedono
circa centomila contagi giornalieri; la curva dei casi totali — su scala
logaritmica — è piatta da diverse settimane. Invece in Russia (+962 casi),
Messico (+348), Romania (+211) la pandemia picchia ancora. Nel paese esteuropeo
l'aumento dei “casi
attivi”
è esponenziale: 6000 il 25 agosto, 17.618 un mese fa, 134.892 ieri! Idem per i
contagi giornalieri: 2560 il 10 settembre e 15.037 il 5 ottobre. Con le terapie
intensive piene, anche i decessi sono aumentati: 41 un mese fa, 357 l'8 ottobre.
Solo il 28% della popolazione romena è immunizzata; anche nella vicina Bulgaria
la situazione non è migliore: dal 1° settembre al 6 ottobre sono stati accertati
54.179 contagi che portano il totale a 520mila (molti per una popolazione di 7
milioni). La percentuale degli immunizzati è ancora più basso: 19-24%, a seconda
delle fonti. La quarta ondata sta colpendo anche i tre paesi baltici, Lituania
Lettonia Estonia. Quest'ultimi due hanno la metà della popolazione vaccinata
[immunizzata?], invece la Lituania è a 60%. Rimanendo per così dire in zona, la
Russia è nel marasma: 7,75 milioni di di casi, 216mila morti;
praticamente il 3% di chi si contagia muore. Dal 19 settembre
almeno in 20mila si contagiano, ieri è stata toccata quota 30mila; riguardo i
decesso va ancora peggio: almeno 700 da inizio luglio, dal 18 settembre almeno
800 e ben 968 registrati ieri! Curiosamente le percentuali di chi ha ricevuto
una dose e due dosi sono simili: 34 e 31 per cento. Il loro siero, lo “Sputnik”,
non sembra avere molto credito; dice che vengano organizzati dei voli
per avere Pfizer e AstraZeneca. Prima di chiudere segnalo queste "mappe"
a cura dell'Ecdc
e un
vaccine tracker.
Adesso passerei alle
notizie
di vario tenore provenienti dal mondo
fuor dall'Italia: curiosamente
tre esecutivi europei, di cui due della
Europa dell'Est,
sono
per così dire
terminati nello spazio di
pochi giorni: vedi Austria, Repubblica Ceca, Romania. Il premier austriaco, o
meglio cancelliere federale,
Sebastian Kurz ieri ha rassegnato le dimissioni per accuse di
“favoreggiamento della
corruzione”.
Ebbe l'incarico di formare un governo dopo lunghe trattative successive all'elezioni
del 15.10.2017. Il partito cristiano-sociale, ma anche conservatori
non liberali,
ÖVP vinse l'elezioni con il 31,47%; però altri
due partiti ressero portando una cinquantina di parlamentari a
Nationalrat. Servendo la maggioranza semplice
di 91, Kurz (il leader dell'ÖVP) si mise in
coalizione con i nazionalisti dell'FPÖ
che così tornarono al governo dopo 17 anni. Ottenuto l'assenso del capo dello
Stato, il 18.12.2017 Kurz — a 31 anni — divenne il più giovane cancelliere
federale; si distinse per voler concedere la doppia cittadinanza
italiana/austriaca ai cittadini sudtirolesi residenti in Trentino ed essere
contrario sistema di ripartizione delle quote di migranti nell'Ue. Il governo
entrò in crisi nel maggio 2019 con le dimissioni di
H.-C. S., vicecancelliere e membro dell'FPÖ,
per l'affäre
Ibiza [leggi/vedi].
Il primo ministro destituì il collega agli Interni, e così tutti i ministri in
quota FPÖ si dimisero. Non potendo risolvere la
situazione, il capo dello Stato annunciò elezioni anticipate; però qualcun'altro
doveva guidare il paese e così Kurz fu sfiduciato dal
Nationalrat, su mozione dell'ex ministro e candidato alla
Presidenza della Repubblica Norbert Hofer. Dal 3 giugno, per la prima volta
nella storia dell'Austria, una donna diventò cancelliere:
Brigitte Bierlein, giurista ed ex presidente della
VfGH. L'elezioni
del 29 settembre videro la vittoria schiacciante di Kurz con
il 37,46%/71 seggi! Stavolta la coalizione è stata fatta con i
verdi, una vera e propria virata a sinistra [leggi].
I verdi austriaci, più moderati dei colleghi italiani o spagnoli, sono andati
per la prima volta al governo; nel 2017 non parteciparono all'elezioni perchè "extraparlamentari"
perdendo tutti i 24 seggi. L'esecutivo ‘Kurtz II’ con cinque ministri
(fra cui Giustizia, vicecancelleria e ovviamente Ambiente) però si è schiantato
qualche giorno fa; sembra che siano
“voci
su sondaggi manipolati in suo favore grazie al denaro pubblico finito nelle
casse di uno dei principali gruppi editoriali austriaci”
¦fonte¦.
Il primo ministro, pur ritenendosi innocente e sicuro che si chiarirà tutto,
si è fatto da parte suggerendo un nome:
il suo braccio destro, e ministro degli Esteri,
Alexander Schallenberg. Il capo dello Stato —
che
in Austria condivide il potere esecutivo con il Governo
— ha accettato l'accordo fra popolari e verdi. Ovviamente ci dovrà essere la
fiducia del
Nationalrat.
Passando alla vicina Cecka,
il dominio del
miliardario populista
Andrej Babiš è terminato con la
"sconfitta" all'elezioni dove i
partiti all'opposizione sembrano avere i numeri per formare un governo. Nel
2017 conquistò la maggioranza della
Poslanecká sněmovna
[leggi].
Però il suo primo
esecutivo fallì il voto di fiducia nel gennaio 2018 78-117. Il
secondo "tentativo" andò meglio, poichè oltre ai socialdemocratici,
aderirono con l'appoggio esterno i comunisti di
KSČM! La fiducia arrivò il 12.07.2018; la
composizione del Gabinetto vide molti avvicendamenti, di cui quattro come
Guardasigilli. Comunque sia, la maggioranza dei ministri era indipendente (cioè
no affiliata a nessun partito); infine lo scorso aprile il KSCM ritirò il suo
appoggio. Ma tornando all'immediato presente, l'elezioni
per la Camera hanno dato il seguente responso:
ODS di Petr Fiala 27,8%/71 seggi;
ANO 2011
27,1%/72; ‘Partito
Pirata Ceco’ di Ivan Bartoš 15,6%/37;
SPD 9,56/20 … ČSSD
4,65%/0 seggioloni. Lor signori/e, ormai in estinzione,
rimangono solo al
Senato con ben tre seggi; probabilmente alle
prossime elezioni, quelle del 2022, quando si rinnoveranno un terzo degli 81
membri, avverrà l'estinzione di costoro. Ricordo che questa ‘Camera alta’ è
particolare: per essere eletti non bisogna appartenere ad un partito, non dà la
fiducia al governo, può ritardare una proposta di legge, non vota il bilancio
dello Stato; quindi anche se l'opposizione è avanti 72 a 9 conta poco...
Tornando alla quasi estinzione dei socialdemocratici cechi, membri dell'Internazionale
socialista e del
Pse, questi avrebbero dovuto riflettere: dal
1996 (prime
elezioni) al 2013 hanno sempre governato insieme al
conservatori-liberali dell'ODS;
poi con la disfatta di questi, si sono dovuti "adattare" ai
cristiani-democratici di KDU-ČSL ed al culo (pardon
l'ANO del ‘Berlusca ceco’ eheheh). All'ultime elezioni europee è stata una
disfatta: 4 seggi nel 2014 e zero nel 2019!
Così i
socialdemocratici escono dalle stanze dei bottoni:
dal 1949 al 1968 in uno Stato centralizzato; poi con la "normalizzazione",
per trent'anni fino al 1989, in repubblica federale formata dalla
Repubblica Socialista Ceca e dalla
Repubblica Socialista Slovacca. Il periodo
post-voto, nel quale si dovrà formare il nuovo esecutivo, potrebbe risentire
dell'improvviso malore occorso al
capo dello Stato. Questi si è sentito male dopo
aver incontrato il premier uscente; sarebbe in terapia intensiva, forse per
problemi di fegato. Secondo quanto previsto dalla Costituzione, il presidente
della Repubblica — fra i vari poteri (tipo il veto sulle leggi) — ha anche
quello di nominare il premier. Ovviamente la scelta dovrà essere fatta sulla
base della distribuzione politica dei seggi nella Camera dei deputati. Poi entro
un mese l'esecutivo deve ottenere la maggioranza semplice, cioè 101. Prima di
chiudere segnalo che è caduto pure il governo di centrodestra della Romana,
guidato da Florin Cîțu. L'ex
ministro delle finanze
non vinse
l'elezioni
come leader del
PNL; però riuscì ad organizzare una coalizione
con l'altre forzea. Il capo dello stato gli diede l'incarico ed il
23.12.2020 ottenne una fiducia di 260 a 186. L'esecutivo
ha avuto vita difficile fin da subito; l'aggravamento della pandemia a settembre
è stata l'ultima goccia di un vaso ormai al colmo. Il 5 ottobre la
mozione di sfiducia è stata votata dai 318
parlamentari presenti in seduta congiunta (Camera
Deputaților e
Senatul);
l'esito è stato di 281, ben 47 oltre il minimo necessario per revocare il
governo. Il capo dello Stato ha già risolto: l'incarico
è affidato al leader di Usr, il parlamentare europeo Dacian Ciolos
[leggi].☼Un
giudice del Texas aveva bloccato la ‘legge
battito-di-cuore’ dopo che il Dipartimento di giustizia aveva fatto
ricorso ¦notizia¦;
ma passati due giorni (!) la Corte d'Appello per il Quinto Circuito ha sospeso
l'ordinanza del giudice distrettuale ¦notizia¦.
Quindi questa legge, una delle più restrittive degli Stati Uniti, è di nuovo in
vigore. La Corte Suprema a dicembre si pronuncerà sulla costituzionalità di
un'analoga legge del Mississippi. L'esito arriverà solo nell'estate 2022;
tecnicamente potrebbe essere cambiata la
storica sentenza del 1973. P.S.
la Corte Suprema degli Stati Uniti
si è espressa 5-3.◄►
L'Aglianese è tornata a vincere in trasferta! Dopo l'1-1 a Forlì, i neroverdi si
sono imposti a San Mauro Pascoli contro i locali della Sammaurese (forti del
3-2 in rimonta ad Alcione con
tripletta di Merlonghi).
La gara fra toscani e romagnoli si è giocata su un campo da serie A; sembrava un
tavolo da biliardo, davvero complimenti. Alla prima vera d'azione d'attacco l'Aglianese
è passata in vantaggio: 14’, angolo battuto da Artioli su cui
Colombini
svetta imperioso mettendo la sfera alle spalle del portiere Adorni!! I locali
reagiscono guadagnando calci piazzati, ma senza molto costrutto finche al 38’
Scarponi pareggia con un diagonale. La ripresa inizia con il nuovo vantaggio:
Kouko
s'avventa su una palla calciata dalle retrovie; la "protegge" dall'avversario
che ha alle spalle e lesto si gira battendo il portiere!!! La reazione dei
giallorossi (in maglia) è più di cuore che testa; i neroverdi reggono senza
particolari rischi, anzi sfiorano il tris in un paio d'occasioni. Mister
Venturi, ed i ragazzi, hanno dedicato la vittoria a Gelli che ne avrà per
diverse settimane a causa di una frattura al quarto metatarso. Lo sfortunato
difensore, infortunatosi nel primo tempo della gara con il Progresso, è stato
egregiamente sostituito da Del Dotto. Giordani è entrato nella ripresa insieme a
Bianchi che adesso ha accumulato ancora più minuti di gioco. La seconda vittoria
in trasferta, dopo il 2-1 di sabato con il Progresso, permette di salire al
vertice (seppure in coabitazione con Mezzolara e Rimini). Il Lentigione ha
steccato il quarto successo consecutivo, perdendo 3-1 a Ravenna dopo essere
passato in svantaggio; può comunque recriminare per il possibile 2-2 fallito dal
dischetto. Il Rimini, dopo il 2-2 agguantato in zona Cesarini con la Bagnolese,
è passato a Forlì; infine il Mezzolara, dopo aver impattato all'esordio con il
Borgo San Donnino, si è imposto su Ravenna e Real Forte Querceta. Prima di
chiudere, segnalo che è stato tesserato
Tommaso Masi (difensore classe 2002, prima
nelle giovanili della Fiorentina e poi nel campionato Primavera 2 con lo
Spezia). Mancando Gelli per diverso tempo, è stato deciso di rinforzare la
difesa con centrale destro.
Infine chiudo indicando
le prossime gare;
prima
il primo derby, in casa:
A.(10,I*)—R. F. Querceta(4)║1-2║servizio│15:00,
g. 5.
Poi ci sarà l'anticipo, come quasi tutte le altre squadre, in vista del turno
infrasettimanale:
Borgo San Donnino(6)—A.(10,IV)║1-1║servizio│cronaca│15:00
del 16,
g. 6.
*
insieme a Rimini e Mezzolara.
◄
Come al solito, inizio la "sequenza di chiusura" con gli
url sul covid:
pagina
worldometers.info
[situazione per ogni
paese del mondo];
“statistiche
coronavirus in Italia”
[con report dal 24.02.2020];
“focus
vaccini”.
Poi
di seguito, prima la rubrica dei giorni:
dom. 3,
lun. 4,
mar. 5,
mer. 6,
gio. 7, ven. 8,
sab. 9,
dom. 10.
Poi la
rassegna d'istantanee
atlantiche
[venerdì 1-giovedì 7].
Delle
trentacinque foto pubblicate, ho scelto e "descritto" queste:
I◊scenetta,
davanti a dei bambini, fra un tizio mascherato da coronavirus ed un altro da
mascherina per incoraggiarne l'uso; Katmandu, Nepal.
II◊zucca
gigante che concorre al "campionato delle zucche" di Kasterlee in Belgo.
III◊persone
che camminano a
Kabukicho,
quartiere "a luci rosse" di Tokio, nella prima notte dopo la fine dello stato di
emergenza.
IV◊personale
che cerca di contenere la marea nera che si è spiaggiata a Newport
Beach, città della contea di Orange. Da una perdita di un oleodotto a largo
della costa californiana si sono riversati 572mila litri di petrolio
¦rainews¦!
V◊laghetto
a forma di cuore con intorno "alberi autunnali"; Balashikha, cittadina a 20 km
da Mosca sulle sulle sponde del fiume Pechorka.
Ω
Saluti
da ‘Br73’ — abitante come altre un milione di persone — nella
Piana, spazzata dal
tramontano.
P.S.
Come volevasi dimostrare, è arrivata punizione per la vicequestore
Alessandra Nunzia Schilirò. La sua "massimo
superiore" Luciana Lamorgese (alla guida del Viminale) l'aveva promesso: «Riguardo
alle gravissime dichiarazioni rese dal vice questore Schilirò durante la
manifestazione no vax di ieri sera [25 settembre] a Roma, sto seguendo la
vicenda personalmente con il capo della Polizia, Lamberto Giannini, affinché
vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo
giuridicamente rilevante a carico dell'interessata».
Subito dopo quella piazzata,
fatta in borghese/<<da
libera cittadina>>, costei si mostrò sorpresa dalla presa di posizione della
ministra degli Interni... A suo dire, quale sarebbe il problema? Dopotutto «Ho
giurato sulla Costituzione e non ho paura di nulla: sul green pass niente
compromessi»!
Fatto sta che da martedì 12 ottobre è
“è
stata sospesa in via cautelativa dal servizio e dalle funzioni”
¦tgsky24¦.
Innanzitutto chiedere scusa ai colleghi (ed immagino colleghe) subissati da
bombe-carta, sassi, sanpietrini nelle gazzarre di Roma. E' accaduto anche che un
ospedale pubblico è stato assaltato stile Far West perchè una persona "no vax",
ferita negli incidenti, aveva chiesto rinforzi. La turba di facinorosi/e
ha trinciato il Pronto Soccorso lanciando bottiglie contro l'infermiere! Alcuni
poliziotti, lì perchè rimasti feriti negli scontri, hanno bloccato le porte
[leggi]!!
Immaginate la scena: questo tizio, un 41enne di Viterbo, dà in escandescenze
forse perchè gli vogliono fare il vaccino eheheh; a parte gli scherzi, ha
invocato la liberazioni e questi hanno assaltato tipo orda di pazzi furiosi
stile “La città verrà distrutta all'alba”. Complimenti per le prese di
posizione della (speriamo) ex vicequestore; proprio un bell'esempio di chi ha
<<giurato
sulla Costituzione>>. Sappia costei che un suo collega vicequestore almeno una
volta il mese si metteva la divisa e andava sulle volanti a farsi il mazzo.
Stava fra la gente, senza fare piazzate; si chiamava Boris Giuliano. Fu ucciso
da un sicario mafioso nel luglio 1979 mentre beveva il primo caffè della
mattina. L'ammazzarono in maniera vigliacca, colpendolo alle spalle.