domenica 10 maggio 2020, ore 20:45 |
Le news escono oggi, seconda domenica di maggio, che in molti paesi del mondo coincide con la festa della mamma. Una fra queste, quella di Silvia Romano, sarà davvero contenta perchè potrà riabbracciare la figlia rapita da il 20.11.2018 in Kenia. È andata bene che i sequestratori di Al-Shabaab l'abbiano resa viva e non a pezzetti. Ufficialmente è stata liberata in un blitz compiuto fra venerdì e sabato a 30 km da Mogadiscio; ufficiosamente è servito un riscatto per sbloccare le trattative che andavano avanti da mesi. La 25enne cooperante, laureata in una scuola per mediatori linguistici per la sicurezza e la difesa sociale, era alla sua seconda missione da volontaria in Africa; lo scorso febbraio poteva essere liberata dai ranger kenioti, ma qualcosa andò storto. Magari lo chiarirà, insieme ai tanti aspetti della vicenda; intanto ha fatto sapere che si è convertita — senza costrizioni — all'Islam. Dio non voglia che durante la prigionia l'abbiano plagiata o minacciata... Ma se è una sua scelta personale, deve essere rispettata; però lei, se vuole essere coerente, deve seguire certe "regole" tipo: fare il Ramadan, andare una volta nella vita alla Mecca, pregare cinque volte il giorno, non poter stare con gli uomini in moschea, non scoprire i piedi, ma nemmeno depilarsi, in spiaggia solo se coperta [leggi]. Ricordo che l'Islam non prevede l'essere credenti, ma non praticanti; per definizione chi è mussulmano/a automaticamente si deve considerare praticante e quindi rispettare i cinque pilastri. Preferisco non scrivere altro e quindi passo all'endemia di coronavirus nel Belpaese. Ho usato questa parola poichè l'erre-con-zero di due giorni fa è 0,67; infatti sotto 1 un'epidemia è destinata a contrarsi in endemia. Se date un'occhiata a questa pagina, l'Italia è quasi tutta verde: solo la Valle d'Aosta è ben oltre la media con 1,14; la seguono il Molise (1,09) e Marche (1,03). La Lombardia con i suoi numeri rimane zona: oltre 500 contagi il giorno e quasi cento morti. Praticamente la metà dei casi si registra in quella regione dove Milano in settimana ha visto crescere i casi. Il sindaco Sala ha minacciato misure stringenti dopo l'affollamento ai Navigli con "movida" come nei bei tempi andati... La cosiddetta fase-2 è in atto da quasi una settimana; ricordo che le regole del distanziamento sociale rimangono immutate: non si può uscire senza una ragione valida, punto e accapo. Certe regioni, vedendo i numeri sempre più incoraggianti (tipo il numero dei guariti superiori ai malati o appena l'1% in terapia intensiva), sono già oltre: bar e ristoranti aperti, possibilità di andare nelle seconde case o muoversi senza limitazioni. Il Trentino è stata la prima regione a smarcarsi in questo senso; a ruota l'ha seguita il Friuli forse per ricordare che Trento & Trieste sono italiane sono sulla carta... Costoro manco ricordano che oltre 650mila soldati morirono nella ‘Grande guerra’ per liberarli dagli austroungarici. Una volta tanto voglio dare ragione al ministro Boccia: autonomia sì, ma sempre nel rispetto della Costituzione. I numeri non sono ancora così rosei per passare alla fase successiva; bisogna attendere metà della prossima settimana viso che il periodo medio di incubazione è di 11-14 giorni. È bene ribadire che i numeri del giorno sono una "fotografia del passato"; ma sulla base di questo presente, vanno poi decise le mosse successive. Quindi ci sarà ancora da attendere e verificare che i malati covid non occupino più del 30% dei posti liberi in terapia intensiva; altri parametri sono il numero dei contagiati che non deve superare la media nazionale. Per la Lombardia è stata fissato un numero di 500 contagi giornalieri; altrimenti si dovranno restringere le maglie, poco ma sicuro. Il dottore commercialista a capo della Protezione Civile, con il suo aplomb da impresario delle pompe funebri, ha ribadito il concetto. Ovviamente non sarà lui a decidere... Infine voglio sperare che il calcio della massima serie segua quanto disposto dalla lega Professionisti, la serie C: campionato definitivamente sospeso, promosse le prime e tanti saluti. Voler provare a ripartire con un ritorno di contagiati in varie squadre di serie A è semplicemente folle. Comunque sia, il governo dovrebbe mettere la parola fine alla pantomima orchestrata da Gravina. Certe responsabilità le ha anche il ministro Spadafora che alterna chiusure quasi complete a illusorie aperture. Prima di chiudere, riferisco brevemente la situazione della pandemia fuori dall'Italia: gli Stati Uniti continuano ad essere primi nella classifica mondiale con oltre 1.300.000 casi e 80mila morti, un'enormità considerando che nel mondo siamo a 4 milioni di casi e 280 mila morti; comunque sia, negli States la mortalità sembra diminuire nonostante gli incrementi giornalieri a cinque cifre e 16mila persone in terapia intensiva/rianimazione. ‘Donaldo’ dispensa il suo ottimismo opportunista, ma almeno non ha licenziato il virologo Fauci che intanto è stato messo in isolamento per un sospetto contagio. In Brasile, una sciagura quasi pari al virus, è il presidente Bolsonaro che s'ostina a minimizzare; quel memente▀ voleva addirittura organizzare una grigliata! Il paese sudamericano anche per l'R₀ più alto nel mondo vede ben 8000 concittadini in condizioni critiche. Nella poco invidiabile classifica delle persone malate la Russia è già quinta a quota 200.000; per numero di morti giornaliero l'Ecuador è secondo solo agli Stati Uniti. Il Belgio ha sempre il primato di morti per milioni di abitanti (747). Come tamponi eseguiti siamo a 2,5 milioni appena sopra la Spagna e poco sotto la Germania dove il R₀ è salito oltre 1. Nonostante questo, la Bundesliga ripartirà a metà mese; i contagi in diverse squadre non sembrano far desistere l'autorità tedesche. Ricordo che Francia e Belgio hanno chiuso definitivamente i loro campionati, dalla massima serie fino ai dilettanti. Ho scritto anche troppo e quindi chiudo con i consueti
link a tema: pagina worldometers.info sull'Italia; bollettini dal 29 febbraio; “mappa della densità” [un punto rosso è un caso positivo]. A seguire, la rassegna ‘dei giorni’: dom. 3, lun. 4, mar. 5, mer. 6, gio. 7, ven. 8, sab. 9. Poi ecco la rassegna delle foto atlantiche (giovedì 30 aprile-giovedì 7 maggio). Anche stavolta vi indico la mia personale cinquina che ricordo ha una descrizione, ed il link per vedere l'immagine: I◊insegnante di musica che suona il piano in un prato fiorito a Samsun, distretto turco di Bafra. II◊delegati sindacali portoghesi che protestano rispettando rigorosamente la distanza ed indossando guanti e mascherine. Il Portogallo, a differenza della vicina Spagna, sembra aver trovato la ricetta giusta; i numeri sono molto contenuti: 27.000 casi ed "appena" mille decessi. Al picco in aprile al massimo hanno avuto 37 morti giornalieri e solo una volta [venerdì 10] più di mille contagiati. III◊un tizio travestito da Transformer esorta la popolazione di Budung, provincia indonesiana di Giava, a stare in casa. IV◊aerei II-76 che volano in formazione, visti dal basso fra un "quadrato di cielo", a Mosca per il 75° anniversario della vittoria. V◊ristorante tailandese dove ci si cucina l'hot pot. Infatti la regola vuole che ogni commensale cuocia gli ingredienti uno ad uno mettendoli in una pentola-calderone, sempre sul fuoco. In tempo di coronavirus i tavoli sono chiusi su tre lati da pannelli di plastica e così ci possono stare due persone perfettamente "distanziate". Chissà se questo schema non possa essere seguito anche in Italia... Come "speciale" indico questo sulla pandemia in Brasile che sta dilagando in maniera impressionante; purtroppo per loro, e mal voluto non è mai troppo, hanno votato come presidente un ex militare populista: Jair Bolsonaro. I poteri del presidente in Brasile sono simili a quelli dell'inquilino alla Casa e così dal giorno in cui è entrato in carica (01.01.2019) Jair e ‘Donaldo’ fanno a gara a chi dice/compie più cazzate. Con il coronavirus sembra che in questa "competizione" il carioca stia dando le paghe al bifolco con la testa impagliata. Cliccate qui e ne leggerete delle belle eheheh. Non ci sarebbe da ridere nel sapere a che punto si siano ridotti in Brasile; ma dopotutto l'hanno votato, mica è trattato di un golpe come nel 1964. ► Come volevasi dimostrare, la serie C ha deciso di sospendere i campionati. Era ormai palese che non si potesse riprendere a giocare; le procedure, ed i costi, sarebbero stato insostenibili per le società della terza serie dove i soldi sono davvero poca roba rispetto alla serie superiori. Il presidente della Lega aveva tentato di emulare Gravina, ma senza lilleri non si lallera; quindi ha dovuto convocare una riunione per alzare bandiera. Le prime tre del girone sono state promosse; la quarta che va in B, il Carpi, è stata individuata fra la migliore nella cosiddetta media ponderata. La Pistoiese è undicesima; ma si fosse considerata la classifica dell'ultima giornata — con tutte le gare disputate — sarebbe stata decima. La consolazione è magra però intanto giocherebbe una gara della Coppa nazionale e salterebbe la fase di qualificazione della Coppa Italia di serie C. ◄► Dato che non ci saranno retrocessioni nei Dilettanti, i ripescaggi verso la serie superiore (la C) sono bloccati. Il presidente Sibilia ha dovuto ingoiare il rospo e zitto; ovviamente le prime dei nove gironi vengono promosse ed al 99% non ci saranno retrocessioni nei campionati di Eccellenza regionali. ◄► Se verrà applicato il modus operandi della serie D, anche il campionato di Seconda categoria vedrà un'unica promossa il (Pescia) e nessuna retrocessa; semplice no? Il vero rebus è sapere chi potrà ripartire in estate; senza aiuti concreti, ed immediati, come può fare una società dilettantistica a iscriversi al campionato e sostenere i costi fissi? I "ricavi" saranno zero visto che difficilmente si potranno organizzare cene o tornei nei mesi estivi. La società calcistica del mio paese, o meglio della "parte quarratina", ha subìto la pandemia in maniera drammatica: nel circolo mcl, dove c'è la sede societaria, in meno di un mese sono morte quattro persone! Cliccando qui potete leggere degli articoli sulla vicenda raccontata anche in un servizio del tg1. Si conoscevano da una vita, specie i tre che abitavano nella parte quarratina. A parte uno, capitavano spesso in questo circolo. Ad inizio marzo si è ammalato il primo; lui in maniera grave, la moglie poco più che sintomatica. Poi è toccato agli altri, uno dopo l'altro; forse il contagio è avvenuto in un locale poco lontano. Uno stava al Barba, frazione della Ferruccia di Quarrata a confine con Valenzatico e Bottegone; due abitavano nella frazione quarratina della Ferruccia ed uno nella parte aglianese (a poca distanza da casa mia fra l'altro). Nelle due frazioni — che contano quasi duemila abitanti — si sono registrati una dozzina di casi, alcuni da richiedere il ricovero in ospedale. Ciò è avvenuto all'acme dell'epidemia, in marzo; prima che potessero scattare ulteriore provvedimenti, il contagio si è spostato e così i comuni di Agliana e Quarrata non sono diventati zone come invece accaduto a Medicina (blindata per salvare Bologna). ◄ Ci si becca la prossima domenica, quando dovrebbero essere già definito il proseguo della fase-2. Voglio solo sperare che tutto sia comunicato con congruo anticipo; almeno questo sì..."P.S."
In Toscana si doveva andare al voto per eleggere il presidente e la Giunta regionale; il ‘granduca’ Rossi — avendo raggiunto il numero massimo di mandati — dovrà lasciare la poltrona che occupa dal 2010. Il Pd ha deciso che il candidato sarà l'ubìquo ineffabile ex socialista Giani (presidente del Consiglio regionale). La pandemia ha ovviamente fatto posticipare l'elezioni e così il regno del granduca continua. Insieme alla ‘granduchessa’ (l'avvocato e assessore alla Sanità), ha gestito l'emergenza in maniera ondivaga. Inizialmente tacciava come <<fascioleghisti>> chi voleva controllare le persone che tornavano dalla Cina; poi si è dovuto adeguare con l'aggravarsi dell'epidemia. È il tipico modus operandi di Rossi che è stato dal 2000 al 2010 assessore alla Sanità toscana; mica è un segreto: cliccate qui. Comunque sia, imporre il cosiddetto "albergo sanitario" a chi è positivo (e non vive solo) mi sembra un tantino draconiano; o no? Ma anche imporre la quarantena per tutti gli occupanti se il positivo rifiuta, come è?