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domenica 5 Marzo 2017, ore 12:30 |
Rieccomi
tanto per cambiare di domenica, e alle 12:30 invece che al consueto tocco e
mezzo. Anche questa settimana sono accaduti un sacco di avvenimenti che
ovviamente non potrò trattare; permettetemi solo di darvi la possibilità nel
leggere una schermata che è tratta dalla pagina Fb di ‘Lampadina’. Il link a cui
potete cliccare è
questo▀.
Fra tre giorni, sarà ‘LOTTO
Marzo’ che quest'anno coinciderà con lo sciopero indetto dai
sindacati di base. Già immagino le "frasi fatte" che certa gentaglia
gente dirà fra tre giorni; costoro, specie
una-a-caso-corregionale-del-conte-Silveri, farneticheranno di <<parità di
genere>> della serie assessora, sindaca, ministra; insomma
parole solo parole. Intanto – anche se la
legge di parità sul lavoro risale al 1977 – è
ancora considerato normale che una donna guadagni meno e vada in pensione come
un uomo. Fossi una donna, care femministe che negli anni Settanta bruciavate i
reggipetti o
facevate questo gesto, vi manderei a fandomo
con tutto il cuore. Ora che voi siete pensione, ed in menopausa da decenni,
non ve ne frega; ma avete rovinato le vostre figlie/nipoti "pretendendo" che la
loro vita lavorativa duri quanto quella di un uomo. Fare la casalinga, o anche
la mamma, è un lavoro a tempo pieno che meriterebbe di essere considerato ai
fini previdenziali. Purtroppo i dinosauri/‘gente in fase prostatica che ci
governa’ ha deciso da tempo che bisogna essere tutti uguali; invece no: una
donna dovrebbe avere un trattamento diverso anzi migliore, dato che si fa un
mazzo così. Giusto cent'anni fa risale la vicenda delle ‘ragazze
del radio’ che per pitturare con il radio centinaia di quadranti il
giorni (1,5 cent a pezzo) poi morirono di cancro; una decina di anni dopo
fu stabilito il diritto dei/delle singoli/e lavoratori/ici di citare in giudizio
i loro datori di lavoro nel caso di una malattie professionale. Negli Stati
Uniti ciò avvenne negli anni Venti; in Italia un pochino dopo... ad esempio, la
prima
legge di tutela delle donne sul lavoro è del 1967. Non avendo altro da scrivere/farneticare ecco la
consueta
rassegna
settimanale
di
foto atlantiche.
►
Della Fiorentina non scriverò nulla, o quasi, riguardo il pareggio casalingo con
il Torino di lunedì 27 Febbraio. Ancora una volta i gigliati hanno subìto una
rimonta: dal 2-0 al 2-2; i granata si sono permessi anche di sbagliare un calcio
di rigore sullo 0-2. Magari se l'arbitro avesse concesso una massima punizione
nel finale di gara sarebbe stato meglio. Di rigori ce ne erano almeno due, di
cui il secondo più che clamoroso. Purtroppo è un periodo no che potrebbe
continuare fino al termine della stagione. La società e l'allenatore lusitano
sono come separati in casa ed intanto continuano le supercazzole sua e del
‘presidente dei monticini’ Cognigni. Dulcis in fundo, venerdì 10 verrà
presentato il progetto dello Stadio; a fare gli onori per la città ci sarà il
sindaco al Plasmon con il sorriso ad non-lo-scrivo.
Prossima gara dei gigliati, una trasferta in casa di una squadra che mai ha
vantato dieci punti in più dei gigliati: Atalanta▀(51,quarta)—Fiorentina▀(41,ottava)║0-0║highlights│sintesi│match report│"pagelle"│adesso,
ventisettesima giornata/ottava
di ritorno.
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Ormai è "ufficiale" che l'Aglianese sia in crisi nera tanto da rischiare la
testa della classifica che aveva mantenuto molte settimane. Il derby con il
Quarrata si era messo subito male visto il vantaggio degli ospiti al 4’. Questa
marcatura non l'ho vista e dice che Nappini abbia anticipato tutti su una
punizione calciata dal compagno Mattia Mangoni, figlio del
tecnico.
La reazione dei neroverdi? non pervenuta tanto che i quarratini sono andati
vicini al raddoppio. Comunque Guarisa riusciva a pareggiare con un preciso colpo
di testa in area negli stessi minuti in cui il Castelnuovo andava in gol. Il
primo tempo è sfilato senza sussulti; la ripresa invece è stata ricca di
emozioni: neroverdi più volte vicini al 2-1 però ospiti
sempre ficcanti in contropiede.
Fatto sta che al 64’ la cavalcata di Stasi? viene fermata appena dentro l'area;
l'arbitro concede la massima punizione. Il portiere Fedele prova a togliere la
concentrazione a Stasi andando a bere una bottiglietta; insomma la tira per le
lunghe finchè può. La battuta di Stasi è perfetta: portiere da una parte e palla
dall'altra: 1-2! Il tecnico Ceri, uno dei pochi allenatori che calca le
scarpette da gioco anche in panchina, va nei matti: dentro Galeotti per
Chiavacci e poi Tosi per Biondi. Quest'ultimo cambio è davvero discutibile
perchè l'ex bomber di Camaiore va ad ingolfare l'attacco in cui il solo Guarisa
sembra più ispirato. A rigor di logica sarebbe stato più "utile" mettere Bastogi
per De Gori (ancora in giornata no). Il signor Stefano Vizzini del Valdarno
ci ha messo un po' del suo
fischiando a senso unico: nel dubbio, il fallo l'assegnava agli ospiti. Invece
per il rigore, prima concesso all'Aglianese e poi tolto, sono d'accordo con la
sua decisione: il 38enne Tosi era in fuorigioco come una statua di sale. I
minuti sono passati sempre più velocemente; mentre il gioco dei neroverdi
rimaneva confuso. Ceri veniva espulso per proteste e poi "ordinava via
telefonino" alla panchina di far entrare Ceccarelli. Non si potrebbe fare,
magari se non l'avesse detto a gran voce sarebbe passato un po' meglio... Mi
sembra di ricordare che nei minuti finali i neroverdi abbiano sprecato più volte
la palla del pareggio. Ero così incazzato, anche per contemporanea sconfitta
della Pistoiese al “Garilli” che non ricordo molto. È vero che un punto in casa
suona come una mezza sconfitta, ma rende amara la vittoria della seconda in
classifica... Infatti il
Castelnuovo ha vinto 2-1 dopo aver chiuso il primo
tempo sul doppio vantaggio contro la quartultima. Il vantaggio dei neroverdi è
quindi di soli due punti, che sarebbero in verità uno visto il vantaggio dei
lucchesi negli scontri diretti. Il Quarrata dopo aver fermato i secondi in
classifica, sia in casa che trasferta, hanno reso pan per focaccia vista la
vittoria su rigore nei minuti finali all'andata, quando era più giusto il pari.
Il presidente del Quarrata, seduto poco distante da me, era giustamente raggiante. I neroverdi da quella maledetta trasferta a Castelnuovo di fine Gennaio
hanno conquistato una sola vittoria e due pari casalinghi, quelli con la Lampo
ed il Sagginale. Invece i lucchesi della Garfagnana sono riusciti a vincere
quattro volte su cinque; il distacco si è così ridotto da 10 a 2 e poteva essere
azzerato se il rigori di Nardi non avesse battuto il portiere del Quarrata... In
settimana
il direttore sportivo Ciatti è stato intervistato da Marco
Tonelli per pistoiasport. Fra le varie risposte segnalerei solo
questa: <<Il
mister rimane, so che in giro ci sono voci di dimissioni a sorpresa ma non è
assolutamente vero, l'allenatore resta fino alla fine del campionato alla guida
dell'Aglianese comunque vada il risultato>>.
Non volendo scrivere altro, mi limito ad indicare la prossima gara dei neroverdi
in trasferta alle
‘Vele’ delle Piagge: Firenze Ovest▀(37,terzo)—Aglianese▀(49,prima)║0-2║tabellino▀│sintesi│"riassunto"│alle 15 di oggi,
ventitreesima giornata/settima di ritorno⚽stadio
“G. Paoli” in via Lombardia; Firenze. Ecco infine la gara in cui
è impegnata
la seconda in
classifica: Lanciotto Campi(34,quarto)–Castelnuovo(47) 1-2;
giornate al termine della "stagione regolare": 8.
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Ci si becca domenica prossima; saluti e buon Otto Marzo, sopratutto alle
donne
che sciopereranno sull'onda di
‘NON UNA
DI MENO’
o
‘IO
LOTTO l'OTTO’
da ‘Br73’ Raffaele.
P.S. Secondo
la Chiesa cattolica la
Madonna
di
Međugorjea
non è un'apparizione
mariana, punto e basta. Proprio qualche giorno fa il vescovo di
Mostar –
nella cui giurisdizione rientra anche la località bosniaca - ha detto la parola
fine su questa vicenda iniziata nel 1981. Monsignor Ratko Peric ha sicuramente
seguito le “Norme
della Congregazione per procedere nel Giudizio delle Apparizioni e Rivelazioni
Presunte” pubblicate il 25.02.1978 dalla
CDF. A suo dire, <<la
figura femminile che sarebbe apparsa a Medjugorje si comporta in modo del tutto
diverso dalla vera Madonna, Madre di Dio, nelle apparizioni riconosciute finora
come autentiche dalla chiesa: di solito non parla per prima; ride in maniera
strana; a certe domande scompare e poi di nuovo ritorna; obbedisce ai ‘veggenti’
e al parroco che la fanno scendere dal colle in chiesa sebbene controvoglia. Non
sa con sicurezza per quanto tempo apparirà; permette ad alcuni presenti di
calpestare il suo velo steso per terra, di toccare la sua veste e il suo corpo>>.
Pavao
Žanić (vescovo di Mostar dal 1980 al 1993) fu sempre scettico verso
le presunte apparizioni; il 22.10.1984 addirittura disse: <<
…
tutto è una
grande truffa, un inganno...
non ci sono “apparizioni” della Madonna...
Io credo che c’è il Demonio!>>.
Così arriviamo ai giorni nostri quando in piazza Santo Spirito a Firenze si
trovarono a discutere l'ex assessore alla Sanità toscana Marroni ed il padre
dell'allora premier. Faccio altresì notare che Marroni, ingegnere meccanico,
era/è a capo del Consip e quindi non c'entrava più nulla con l'assessorato alla
Sanità. T. [non Travaglio] fece "pressioni" perchè una statua della Madonna
mai-apparsa fosse posta all'ospedale Mayer. Non fu una boutade che si fermò in
quell'ambito; l'insolita richiesta arrivò in Curia che la stoppò. Tutto questo
per dire che certa gente mette di mezzo anche la Madonna per i suoi intrallazzi.
Mi meraviglio di questa persona che si professa cattolico praticante; davvero un
grande esempio per figli e nipoti. Complimenti vivissimi. Un ultimo appunto: dal
1983 gli appartenenti alla Massoneria sono considerati scomunicati; ci sarebbe
anche la
scomunica per i comunisti, ma è formalmente
revocata dal 27.11.1983 cioè da quando entrò in vigore il
nuovo CIC.