domenica 9 aprile 2023, ore 14:35 |
Salve;
eccoci proprio nel giorno di Pasqua che purtroppo non vede affatto la pace: vedi
le tensioni altissime nel Medio Oriente, e anche a Taiwan. Ovviamente continua la
<<guerra
di Putin contro l'Ucraina>>
(by
Roberta Giordano):
‘live’
[oggi, Skytg24].
Riguardo le condizioni di salute dell'ancora
Cavaliere ho poco da aggiungere; la
LMC — di cui è affetto da un paio d'anni —
non si è acutizzata. Se così fosse, la
prognosi è infausta. Però la
strada del
trapianto, unica vera possibilità di
guarigione, gli è preclusa dall'età
[leggi].
Ad esempio, Alessandro Baricco classe 1958 lo scorso 22 gennaio annunciò di
essere malato della stessa forma di leucemia. Poche settimane dopo è stato
sottoposto a trapianto; ma era proprio a filo come età: 64 anni. Il "limite" è
indicativamente posto a metà sessanta. Tornando all'ex premier, questi
dovrebbe davvero pensare alla salute; aver fatto politica, anche per tornare
in Senato (dopo l'estromissione del 2013), è stato un azzardo. Il suo fisico è
ormai fiaccato; inoltre ha un'insufficienza renale che alla sua età è un un
problema non da poco. Voler rimetterlo in sella è il modo migliore per
farlo morire. Adesso salterei alla sintesi del
monitoraggio
Iss
(31 marzo-6 aprile): l'incidenza
diminuisce ancora, seppure di poco: da 37 a
34.
Invece l'Rₜ
sale raggiungendo la soglia epidemica fissata ad
1.
Tale indice di trasmissibilità è stato calcolato fra il 15 e 28 marzo sui soli
casi sintomatici. Inoltre è bene ricordare che si tratta di un valore mediano,
poichè al centro di un “intervallo
di confidenza”
[0,93÷1,08].
Il cosiddetto Rₜ
ospedaliero — che viene calcolato sui ricoveri in ospedale — è 0,97. Rispetto ad una settimana prima, 21 marzo, è diminuito
di quattro centesimi. Ricordo per la centesima volta che si tratta di un valore
numerico, e non una percentuale (come invece ho sentito dire ad un gr della
Rai...).
La
"pressione ospedaliera" — intesa come occupazione dei posti letto da
parte di pazienti covid — rimane stabile:
0,9% nelle
t.i. e 3,8% nei cosiddetti reparti ordinari.
Il "livello di rischio" è classificato come alto in quattro regioni/pp.aa;
le motivazioni sono diverse: una risulta
“non
valutabile”,
mentre tre hanno “molteplici allerte di
resilienza”. Le regioni/pp.aa
a rischio moderato sono otto; quindi per sapere le restanti, basta fare
delle semplici sottrazioni. Ce fate, oppure siete — anche come me — affetti/e da
illetteratismo?
Confesso di avere problemi a scrivere a mano perchè non scrivo più in maniera
continua. La calligrafia è ancora leggibile, ma mi manca la mano essendo
i tempi della scuola ormai remoti... Dopo questa "confessione", chiudo con i
consueti
numeri del
bollettino settimanale:
20.075 nuovi casi (-8,3%) e 173 decessi (+10,9%); il tasso di positività è
lievemente aumentato al 5,2%.
Situazione della
pandemia
nel
mondo:
684,92M casi e 6,837M decessi
¦fonte¦.
La famigerata variante ‘Arturo’ sembra essere rimasta confinata in India. Voglio
altresì ribadire che i numeri della sua "espansione" sono davvero minimi, anzi
infinitesimi. Ipotizzando che la progressione sia iniziata fra il 19 e 21
marzo (da 6350 a 7026
“casi
attivi”),
a ieri le persone malate sono 32.814
¦fonte¦.
Lo ripeto: quasi 33mila casi di covid su 1,4 miliardi (popolazione)! Tale
"questione" mi permette d'assegnare il titolo di
portamerda
a chi lavora per ilmeteo.it. Costoro — con sprezzo del ridicolo — appena
quatto giorni fa hanno pubblicato questo
articolo. La stragrande maggioranza della
stampa, anche nel web, l'aveva per così abbozzata da un dì. Ho voluto mettere in
grassetto il nome di quel portale per rimarcare l'incongruenza di discettare sul
covid piuttosto che fare previsioni meteo...
Eccoci alle
notizie
di
vario
tenore:
martedì 4 è stato il "giorno più
lungo" per Trump. Avrebbe
voluto farsi fare le foto segnaletiche, ma si è dovuto accontentare di
lasciare l'impronte. Ovviamente si è dichiarato
<<Non colpevole>> per i 34 capi d'imputazione (compreso quello di “cospirazione”).
Poi è potuto tornare alla sua tenuta in Florida. La prossima udienza si terrà il
prossimo 4 dicembre. Invece il processo potrebbe iniziare nel gennaio 2024.☼L'ex
premier neozelandese Jacinda Ardern mercoledì 5 ha lasciato anche il seggio da
parlamentare. Il suo "discorso d'addio"
[estratto]
è durato ben oltre i 15’ consentiti; ovviamente è stata fatta un'eccezione.
Quello che
ha detto in mezz'ora dovrebbe essere fatto
imparare a memoria per chi vuole fare/fa politica. Lei lascia, ma rimane a
disposizione del Paese; si dedicherà alla famiglia (la figlia Neve ed il
compagno con cui si sposerà). Come ultimo atto di coerenza, ha annunciato le sue
dimissioni entro sei mesi dall'elezioni in maniera che il suo seggio non venga
assegnato. Chapeau.☼Altrettanto
andrebbe fatto per Sanna Marin, premier uscente della Finlandia. Ma andiamo per
ordine, iniziando dalla "bocciatura" del
partito di cui è presidente ha steccato.
Nelle
consultazioni elettorali di domenica 2 è
arrivato terzo! Tecnicamente con i 43 seggi, su duecento all'Eduskunta,
potrebbe esserci un altro esecutivo dei socialdemocratici; accadde dal 1966
(eccetto tre quadrienni, 1991-1995 e 2007-2011; 2015-2019). Stavolta però
dovrebbe scegliere di "coabitare" con il centrodestra del
KoK che hanno raccolto 48 seggi. Ma quasi
sicuramente il prossimo governo sarà guidato da
Petteri Orpo, già vicepremier dal 2017 al 2019. L'alleanza in
coalizione con l'ultradestra di
PS
sembra scontata; i nazionalisti, sì euroscettici ma atlantisti, erano già andati
al governo con l'elezioni
del 2015. Potrebbe anche accadere che
Riikka Purra/la ‘Meloni
finlandese’ diventi premier; i dubbi però sono vari: le posizioni
antimigranti, anti-Ue, più i
contrasti che portarono ad una crisi di governo.
Tornando a Sanna, lei non parteciperà alle trattative per un'eventuale
"coalizione allargata"; infatti si è dimessa da leader dei socialdemocratici.
Rimarrà deputato del parlamento monocamerale (lo è dal 2015). Fra le varie
motivazioni, c'è questa: «Mia
resistenza messa a dura prova». Chissà come si sente ‘Recalcazzola’ (by
Travaglio)
ad avergli portato cicia tipo
bacio della morte Fassino. Lo strizzacervelli-giornalista-simpatizzante pidiota,
insieme ad altri/e "giornalisti/e", aveva pompato la giovane premier. Ancora una
volta “Repubblica” si è mostrata essere un abominio che non ne azzecca una
nemmeno per sbaglio. Che vuoi sperare da un quotidiano il cui
proprietario/‘tessera Pd numero 1’ definisce <<demente>> una donna, la prima
presidente del Consiglio? Parla davvero bene lui dalla Svizzera [leggi
qui e
qua, ma anche
quo eheheh].
►
Mercoledì 5
la Fiorentina
ha vinto
0-2
a Cremona
nella
semifinale di Coppa Italia.
Le reti sono state realizzate da
Cabral
(20’) e
Gonzalez
su rigore (75’). Proprio Nico — mannaggia a lui — si divorava il raddoppio quasi
alla mezz'ora. Così il primo tempo si è chiuso sullo 0-1. Ad inizio
ripresa i grigiorossi hanno avuto la migliore occasione per pareggiare;
fortuna che Terracciano respingeva il tiro di Dessers. Al 60’ il numero
dieci dei locali impegna ancora l'estremo difensore viola. Al 71’ arriva
la svolta: il portiere Sarr respinge prima un'incornata di Cabral, poi
la ribattuta di Ikone; l'attaccante brasiliano riesce a tirare ancora in
porta, ma Aiwu s'oppone con un braccio largo.... L'arbitro — forse
coperto — fa proseguire; ma poi il var lo richiama allo schermo. Così
decreta l'espulsione del difensore, e la massima punizione. Poco prima
della battuta, Sarr prova a distrarre il giocatore argentino dicendogli
chissà cosa. La "risposta" di Nico è una trasformazione perfetta che
manda in visibilio la nutrita rappresentanza viola. All'82’ Jovic rileva
Cabral; poi Castrovilli e
Brekal
per Mandragora ed Ikoné. Infine all'ottantottesimo Terracciano respinge
un tiro di Dessers. Lo 0-2 finale ha uguagliato il record di vittorie consecutive:
nove. Lo conseguì la formazione di capitan Chiappella: otto in
campionato, ed uno in Coppa Italia nella stagione 1959-1960. Purtroppo nella
successiva gara, quella di campionato giocata
ieri
pomeriggio a Firenze, è arrivato un pareggio. Lo Spezia di Semplici si è
dimostrata una squadra coriacea, e fallosissima. Il
vantaggio
è arrivato al 25’ grazie ad un'autorete: Wisniewski su tiro di Biraghi. Ma dopo
sette minuti Nzola pareggiava sfruttando un malinteso difensivo fra Igor e
Terracciano. I restanti minuti della prima frazione, e la ripresa, sono stati
caratterizzati da una miriade di falli commessi dagli ospiti (sei
cartellini).
La sfortuna stavolta ha voltato le spalle: vedi il palo di Brekalo poco dopo il
suo inserimento. L'ex granata era entrato al 60’ per un avulso Ikoné. Mister
Italiano stavolta non ha indovinato l'undici iniziale: Sottil ha lasciato
molto a desiderare; idem per Castrovilli. Forse sarebbe stato meglio provare,
fin da subito, Jovic in attacco insieme a Cabral... La squadra ha probabilmente
sentito la "pressione" di poter raggiungere la decima vittoria consecutiva, fra
campionato e Coppe. L'1-1
finale, pur fra le mura amiche, non è disprezzabile visto il clamoroso
contropiede fallito da Shomurodov al 91°. Il giocatore invece di servire un
compagno, solo come un baco, ha cercato di battere Terraccinao con un
pallonetto. Sarebbe stata una sconfitta beffarda; meglio così anche se è finita
in pareggio. Prossima gara, in Polonia per la ‘coppa del nonno’|"vigilia":
Lech Poznań▀—Fiorentina▀║1-4║sintesi│ilvc│NPV│alle
21 di giovedì 13, andata
quarti di Conference
[nessuna
diretta in chiaro•cronaca di
Giovanni Sardelli, e collaborazione di Simone Margellini⚽Stadion Miejski].
◄
Rubriche
di chiusura;
la prima è quella dei giorni:
lun. 3◙foto,
mar. 4◙foto,
mer. 5◙foto,
gio. 6◙foto,
ven. 7◙foto,
sab. 8◙foto,
dom. 9◙foto
{cinquantamila.it}.
Poi ecco le altre, nell'ordine:
nds
{VINITALY, BEVO ANCH’IO, NO TU NO•url}Massimo Ferrarini;
‘IL MONDO OGGI’‘il
mondo questa settimana’;
‘Il
podio’
(dei peggiori);
‘Photos of the Week’“The
Atlantic”
[giovedì 30 marzo-giovedì 6 aprile].
Eccone alcune, da me scelte e poi per così dire "descritte":
I◊vista
aerea del Bangabazar Market/‘Bongo Bazar’ in fiamme; Dhaka.
Questo complesso commerciale ospita i più antichi mercati di abbigliamento a
prezzo popolare della capitale bengalese. Lì si possono trovare capi di grandi
marchi occidentali scartati dai
controlli. Non si registrano vittime, ma i
danni sono ingentissimi.
II◊la
"riserva idrica", contenuta dalla diga di Chiba, ormai quasi completamente
prosciugata. Il livello di riempimento a gennaio si attestava al 30%; la
perdita secca in un anno è di 445 milioni di metri cubi
¦fonte¦.
III◊una
sega a disco conficcata in un albero dopo il passaggio di un tornado a Sullivan,
stato dell'Indiana. Nel giro di due giorni ben
50 tornado hanno colpito otto stati americani.
IV◊un
frutteto "congelato
artificialmente" a Dunajska Luzna, vicino Bratislava. Le gelate hanno
comunque danneggiato il 70% dei raccolti nella zona
¦fonte¦.
V◊soldati
in permetto allineamento nella cerimonia di benvenuto per Macron. Questa
si è tenuta il 6 aprile alla ‘‘Grande
Sala del Popolo’’. Era dal 2019 che un presidente francese
non faceva visita in Cina. Ω Chiudo
con auguri per oggi e domani da ‘Br73’ Raffaele.
"P.S."
I motivi che hanno indotto Julia Ituma
a fare un salto nel vuoto, da sei piani, lì sa solo lei. Secondo
l'indagini della polizia turca la 19enne si sarebbe "congedata" sul gruppo wa
con un
‘Sto
poco bene. Addio’
¦open¦.
La
società ha però smentito, chiedendo rispetto;
la madre ha poi riferito che il
contenuto del telefonino sembra essere stato cancellato...
Non è la prima volta che una pallavolista muore suicida in Turchia,
accade nel 2012. Il ‘filo’
fra le due vicende è quello del disagio esistenziale che a 19 può essere
senz'altro fisiologico. Giulia Albini era quasi trentenne; aveva una
storia con un allenatore che guidava la stessa squadra affrontata dall'Igor
Gorgonzola Novara di Julia Ituma. Tornando al presente, una delle
semifinali di
CEV Champions League era finita 3-0 per le
locali. Conquistare un posto per la finalissima di Torino era impresa ardua per
le novaresi: avendo vinto 3-2 all'andata dovevano portarsi sul 2-3 per giocarsi
la gara al tie-break. Ma la sua morte tragica cancella tutto. L'accostavano
a Paola Egonu; già da anni era nel giro della Nazionale, il suo sogno
— come tutte l'atlete azzurre — erano l'Olimpiadi.