◄─ 21.10.'17 |
sabato 28 Ottobre 2017, ore 13:00 |
─► |
Rieccomi alla
fine di questa settimana, ancora una volta ricca di accadimenti: il ‘Rosatellum
2.0’ che diventa legge a suon di fiducie; il presidente del Senato che lascia il
partito con cui era stato eletto; Dennis che sancisce il cambio di maggioranza e
nel contempo lo strappo ormai definitivo della cosiddetta minoranza;
il governatore di ‘Bankitalia’, prima sfiduciato da una mozione pidiota e
poi confermato anche se dovrà rispondere alla Commissione d'inchiesta; l'assenza
dei ministri pidioti nel
cdm; il capo dello Stato — che in quasi tre anni
— non firma la
legge sulle mine antiuomo; così tale norma
legislativa (approvata alla Camera e poi al Senato in
maniera unanime) dovrà tornare all'esame del Parlamento; i referendum farlocchi,
e padani, hanno sancito la richiesta di più poteri secondo il titolo V della
Costituzione; bastava fare richiesta come l'Emilia ed era lo stesso senza
spendere milioni per tablet e urne... Ma a proposito d'indipendenza, la Catalogna
— come volevasi dimostrare — prima annuncia
l'indipendenza e poi viene "commissariata" dal governo di Madrid. Una
bella figura, come quella del ri-segretario dal pulpito della chiesa Paleocristiana di Paestum. Nemmeno fosse un prete,
anche se nel vestire gli somigliava, ‘il
pentolaio’ ha tenuto un
comizio-omelia. Ricordo a quel
memente
che i
canoni CIC parlano chiaro: l'Omelia può essere
tenuta solo da sacerdoti o diaconi; i laici possono essere sì ammessi alla
predicazione in chiesa, ma solo in determinate circostanze
“o in
casi particolari l'utilità lo consigli”
¦fonte¦.
Dice che il "nullaosta" sia stato concesso dal
vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, monsignore Ciro Miniero. Il
parroco si è difeso con un imbarazzato «me lo sono trovato chiesa»; ma che siamo
grulli? In questo
video potete vedere/ascoltare ‘don
Babbeo’ predicare davanti ai fedeli, fra cui ‘don Vincenzo’ e Lettieri (quelli
delle fritture pro referendum). Cambiando totalmente argomento, e
spostandomi quasi all'altro lato del mondo, segnalo che per la prima volta nella
storia della Nuova Zelanda è stata eletta una donna a guida del governo:
Jacinda Ardern. La 37enne, ex presidente della
IUSY, era entrata
Parlamento vincendo l'elezioni
suppletive del 25.02.2017. Ad Agosto diventò leader del suo
partito, e quindi anche candidata all'elezioni
del 23 Settembre; infatti in Nuova Zelanda — come nella vicina Australia — se
vuoi far parte dell'esecutivo devi essere eletto, semplice no? Il loro
sistema elettorale è un misto fra proporzionale
e maggioritario con soglia al 5%, 121 deputati (di cui 18 riservati alla
popolazione Maori). A differenza dell'Italia si è sentita la necessità di
garantire una maggiore rappresentanza ai partiti minori; quindi ogni lista avrà
tanti seggi quanti sono i voti ottenuti nella parte proporzionale. Tornando
all'elezioni del Settembre 2017, i nazionalisti dell'Aotearoa
vinsero (56) senza però raggiungere la maggioranza che è 61. Dopo varie
settimane di mediazione fra Laburisti e partiti più piccoli, fra cui l'Aotearoa
Tuatahi (nazional conservatore), è stato
trovato l'accordo per un esecutivo guidato da Jacinda.
Una premier — per di più giovane — non credo che venga mai eletta nel nostro
paese, nemmeno quello di un qualsiasi
universo parallelo eheheh. Dopo questa
provocazione, al limite del paradossale, chiudo on il
link alle foto atlantiche
[sabato 21 ÷ venerdì 27].
►
La Fiorentina nell'ultime due gare, quella di
domenica 22
a Benevento e di
mercoledì 25
con il Torino,
ha raccolto fatto en-plein. L'inedita
partita al Vigorito con la matricola fanalino di coda si è "risolta" ad inizio
ripresa quando è arrivato il 2-0 di Babacar. Il primo tempo si era chiuso con il
vantaggio di misura, realizzato da Benassi su assist di Simeone; però i viola
(in
maglia
— colore del
quartiere di Santa Croce) hanno rischiato
tantissimo al 36’ quando Cataldi vedeva il suo missile schiantarsi sul palo...
Nella ripresa — come già scritto — è arrivato il raddoppio ad opera del ‘Baba’,
abile a non finire in fuorigioco e poi a porre la zampata vincente. L'arbitro
per scrupolo ha richiesto l'intervento del
var e dopo qualche minuto è arrivata
l'ufficialità, salutata con un boato d'esultanza dai tifosi ospiti come se fosse
stato un gol eheheh. La gara si è definitivamente chiusa al 64’ con il rigore
realizzato da Théréau, ma conquistato da Babacar (entrato dagli spogliatoi per
Simeone). Vorrei comunque segnalare l'esordio del giovanissimo
Lo
Faso e l'occasionissima per Théréau, lanciato davanti al portiere;
peccato che l'attaccante francese abbia tirato sull'estremo difensore. Invece la
sfida interna con il Torino, nonostante il 3-0 finale, è stato combattuta ed
incerta fino a metà ripresa. I primi 45’ hanno visto i viola andare in vantaggio
con
Benassi che ha esultato con discrezione per rispetto alla società con la quale
aveva disputato 85 gare in tre anni. Comunque i suoi ex compagni hanno "ribattuto" con una traversa clamorosa colta
dall'ex Moretti! Ad inizio secondo tempo la fortuna ha volto ancora una volta le
spalle agli ospiti in bislacca
maglia
con inserti granata: lancio magistrale di Ljajic che libera
Niang davanti a Sportiello; l'attaccante
senegalese tira così preciso che incoccia la traversa e poi vede la palla finire
sulla ribattuta nelle braccia dell'estremo difensore! I gigliati si sono subito
ripresi dal rischio corso e hanno letteralmente assediato la porta difesa da
Sirigu; Chiesa ha provato una sventola delle sue, ma è stato Simeone a
trovare il sette con un "destro a girare" di precisione chirurgica!! Infine
Chiesa si guadagnava il calcio di rigore sull'ennesimo attacco; la massima
punizione veniva realizzata da ‘Babacar’, entrato tre minuti prima per Simeone.
Riguardo l'infortunio di
Théréau, uscito al 19’, è stiramento; ci vorranno 2-3 settimane e quindi
rientrerà dopo la sosta di campionato. La situazione in classifica (clicca
qui per
vederla nella suddivisione
sinistra-destra) è molto migliorata: settimo posto a 16 punti insieme al Milan.
Le tre vittorie consecutive hanno fare un bel salto in avanti; adesso il
bilancio è di 5 vittorie, 1 pari [il beffardo 1-1 casalingo con l'Atalanta] e 4
sconfitte.
Benassi è alla seconda rete consecutiva, un
bottino discreto in nove gare; invece ‘El
Cholito’
[diminutivo del soprannome del
padre] è alla terza marcatura in
maglia,
la prima realizzata al “Franchi”. Adesso chiuderei con notizie e statistiche in
salsa viola; indicherò solo la prossima gara, una trasferta sullo Ionio:
Crotone▀(6,penultimo*)—Fiorentina▀(16,settima**)║2-1║sintesi│"pagelle"│alle 15 di domani,
undicesima giornata.
*con altre due
squadre;
**insieme al Milan.
◄► La
Pistoiese nel posticipo di lunedì 23 ha "insegnato" come gettare all'ortiche un
2-0 esterno, rischiando pure di perdere... La partita di Pontedera contro i
granata, penultimi in classifica insieme al Prato, è inizia per l'appunto con
uno-due micidiale: 3’ Luperini, 7’ Vrioni! I locali hanno subito abbozzato una
reazione con un tiro di Spinazzoli ben parato da Zaccagno. Al 19’ per poco
Vrioni non realizzava la doppietta ed il 3-0 che poteva davvero chiudere la
gara; invece i 130 tifosi da Pistoia, più quelli che erano in ascolto su
RDP
ed in visione su Sportube, al 35’ hanno subìto una doccia gelata:
Corsinelli dalla fascia scoccava un destro che
finiva nell'angolonino alto con Zaccagno immobile!! Il tempo si è chiuso senza
altre occasioni da rete. La ripresa con gli stessi ventidue ha visto gli
arancioni rendersi due volte pericolosi, prima con Luperini e Mulas. Poi dal
decimo la Pistoiese è entrata in bambola rischiando di subire il pareggio nella
stessa azione: Pesenti approfitta di un'incomprensione fra Tartaglione e Zullo e
poi spara su Zaccagno, miracoloso nel deviare in angolo; sulla battuta dello
stesso, Ferrari per liberare, cicca la palla che lo scatenato Pesenti alza sulla
porta arancione. Ma l'assedio continua anche perchè la mediana di Hamlili
ammonito è ormai saltata; Indiani toglie lo stremato centrocampista inserendo
Minardi. Ma questo cambio non migliora la situazione: Caponi prima sbaglia di
pochissimo con Zullo che non chiude e poi su tiro piazzato impegna Zaccagno. Il
tecnico
Indiani,
invece di cambiare i giocatori ormai cotti al puntino,
aspetta chissà cosa... tipo il pareggio. Al 70’ arriva: Quaranta perde il contrasto con Pinzauti, il disastroso Nossa va a farfalle e così il giocatore locale agguanta
il meritato 2-2. Finalmente l'ex tecnico del Pontedera s'accorge di avere
quattro sostituzioni a disposizione e ne opera due insieme: Rossini e Surraco
per Zullo e Vrioni. All'83’ Eleutieri rileva anche Mulas e così la squadra
riesce a stabilizzarsi almeno un po'. I locali comunque hanno attaccato fino
all'ultimo secondo per cercare una vittoria che ai punti poteva starci... Il
2-2
è un punticino che va stretto agli arancioni visto che un doppio vantaggio dopo
sette minuti andava portato in porto; poco ma sicuro. Sono ormai sette turni che
manca la vittoria, davvero un'eternità; in trasferta è il secondo pareggio
che almeno inframezza i rovesci di
Livorno e Meda, con la Giana. La decima posizione, a quota 13, è appena due punti sopra;
ma se gli arancioni non cambiano registro potrebbero diventare molti di più.
Insomma mica ci si vuole trovare, già a Novembre, con un campionato da bassa
classifica? Purtroppo stanno pesando gli infortuni (alcuni
già pregressi come nel caso di Papini) ma
anche un gioco che lascia a desiderare. Indiani & company devono dare una pronta
risposta perchè la prossima gara sarà il derby della Piana│“focus”│precedenti:
Pistoiese▀(11,dodicesima)—Prato▀(6,penultimo*)║1-0║servizio Tvl│fotogallery│"pagelle"│alle
16:30 di domani,
undicesima giornata¹
[cronaca di Franco Giorgi,
Radio Diffusione Pistoia].
*insieme al Pontedera.
¹riposa il Cuneo.
◄►
L'Aglianese non è riuscita ad imporsi in casa con il
Signa; anzi è andata sotto alla mezz'ora per un topica clamorosa del portiere.
Solo negli ultimi minuti della ripresa è riuscita ad agguantare il pari;
purtroppo
in pieno recupero ha subìto il gol della clamorosa
sconfitta! Gli ospiti si sono dimostrati cinici: tre tiri e due gol; invece i
neroverdi in brutta giornata hanno sprecato moltissimo specie nella ripresa. È
una sconfitta pesante, inaspettata e francamente incomprensibile: è assurdo
subire la rete della sconfitta sbilanciati in avanti quando era stato raggiunto
con tantissima fatica il pareggio. Fedele, il portiere titolare, è stato il
protagonista negativo; in tante partite ha salvato il risultato, ma stavolta ha
regalato due gol: il primo clamoroso ed il secondo assurdo (era fuori posizione
e con un passo indietro avrebbe agguantato comodamente quel pallonetto). Così
è arrivata la prima sconfitta casalinga che potrebbe pesare tantissimo; il bel
gol di Marzierli è stato utile solo per qualche minuto, invece finirà nelle
statistiche senza fruttare alcun punto. Considerando che la capolista — ma anche
le altre — hanno vinto, l'Aglianese perde due posizioni finendo dalla seconda
alla quarta. Non voglio scrivere altro per pura scaramanzia e così indico le
prossime due gare; prima nel "comprensorio pratese":
Zenith Audax▀(5,quartultimo*)—Aglianese▀(14,quarta)║0-2║sintesi│alle 14:30 di domani,
ottava giornata⚽campo sportivo “Bruno
Chiavacci”; via del Purgatorio, Prato. Poi di nuovo al “Bellucci”:
Aglianese(17,terza)—Badesse▀(5,penultimo**)║1-0║alle
14:30 di mercoledì 1° Novembre,
nona giornata.
*insieme ad altre due squadre;
**insieme alla Zenith.
◄►
Sabato 21 Ferruccia ha ospitato
la capolista Margine Coperta, a punteggio pieno dopo cinque giornate. Gli
ospiti sono subito passati in vantaggio con Gianneschi, abile a mettere in rete
un bel passaggio di Tonwe; al 14’ lo stesso giocatore di colore sbaglia il
raddoppio. Quando sono arrivato al campo ho potuto vedere un rigore solare
negato dal sig. Batini a... Gianneschi. Onestamente il portiere De Marcus è
entrato in maniera scomposta sul giocatore ospite; meglio così. Gli aranciogrigi,
anzi in
maglia,
hanno avuto comunque il merito di non disunirsi e così al 3’ della ripresa
Galardi riesce a gonfiare la rete della porta avversaria! Il risultato sembra
reggere anche se con il passare dei minuti gli attacchi ospiti si fanno più
pressanti; ma al trentesimo il fortino cade: rimpallo a favore, primo tiro che
De Marcus para ma poi sulla ribattuta Galasso la mette dentro: 1-2. Per
scaramanzia sono andato via, ma non prima di aver visto gli ospiti andare
vicinissimi al gol. Comunque l'1-3
è arrivato con Galasso; e poteva scapparci anche l'1-4... La sconfitta con la
capolista può starci, anzi il risultato è meno severo di quando poteva essere;
sicuramente sarebbe stato più "accettabile" se l'arbitro non avesse annullato un
gol nella precedente gara con i Giovani Rossoneri. Erano i minuti di recupero di
un 1-1 combattuto; i grigioarancio, pur in dieci, stavano attaccando e sono
riusciti a liberare un giocatore in area di rigore; questi aveva stoppato di
petto per poi superare il portiere ospite. Ma il sig. Romizi, distante e non
linea,
giudicava sulla fiducia
quello stop come tocco di braccio! Era meglio se fischiava il fuorigioco,
accidenta a lui... Scusandomi per questa maledizione, che potrebbe colpirmi a
mo' di boomerang, indico le prossime gare:
Giovani Granata Monsummano▀(6)—Ferruccia▀(7)║2-1║tabellino+cronaca▀│alle 14:30,
settima giornata¹⚽campo
sintetico-centro sportivo “E. Loik”; Monsummano Terme.
Poi ci sarà:
Ferruccia(7)—LigaCutiglianese▀(4)║1-0║tabellino+cronaca▀│alle 15:45 di sabato 4 Novembre,
ottava giornata²⚽campo
Sussidiario-2 “Fiorello Franchi”; San Piero, Agliana. ¹riposa la
Virtus Bottegone;
²riposa
il Margine Coperta.
◄ Vi
ricordo che domani torna l'ora solare e così sarà veramente inverno; intanto
passate un buon fine settimana.
Riguardo la festività pagana di
Halloween,
personalmente mi limiterò al cinema d'orrore
come nei bei tempi andati de
l'ora
del topo.
P.S. Nel
romanzo “1984”
lo stato immaginario, e
distopico, era governato solo da quattro
dicasteri: ‘‘ministero
della Pace’’, ‘‘ministero dell'Amore’’, ‘‘ministero dell'Abbondanza’’ e
‘‘ministero della Verità’’. Quest'ultimo si occupa dell'informazione e della
propaganda; Orwell s'immaginò che fra i suoi vari compiti c'era
quello di rettificare il presente nel senso di renderlo conforme alle direttive
e all'ideologie del partito. Inoltre il lessico di tutto ciò che veniva scritto
doveva essere conforme ai principi di una
neolingua. Avrò la fantasia fervida, ma il progetto
#BastaBufale
a cura dalla Boldrini, e anche della Fedeli nelle scuole, ha un che di
Minver; anzi per stare in tema di
dittatura italica sembra
un'iniziativa da
MinCulPop eheheh. Ci sarebbe piuttosto da
piangere difronte a certe frasi delle due streghe
megère,
in convegno curiosamente il 31 Ottobre: << … la
cosa migliore è formare i nostri giovani a un uso consapevole della rete, a
saper riconoscere quello che è vero da quello che è falso, perché purtroppo la
disinformazione impazza>>;
<<dobbiamo
dare gli strumenti di competenza, conoscenza, coding, tutto ciò che ti fa
diventare non soggetto passivo del digitale, ma protagonista e attivo. Sono
competenze, questa campagna che oggi presentiamo fa parte di un percorso
strutturale di formazione, non è solo importante in sé per le fake news,
è una nuova alfabetizzazione e quindi un nuovo percorso di formazione>>;
<< … notizie
false costruite apposta per destabilizzare, creare caos, infangare le persone,
rovinare le aziende. Bisogna dare ai ragazzi gli strumenti per districarsi in
questo mare di falsità>>.
Non volendo essere alquanto polemico, e pure "distruttivo", vedo bene questo
decalogo/vademecum del navigante che mi sembra
semplice, chiaro ed immediato. Purtroppo i nostri rappresentanti
dell'istituzioni spesso si perdono in un bicchier d'acqua o partono per la
tangente. Ad esempio, la presidente della Camera anche fra seicento anni sarà
ricordata per la sua bislacca "battaglia" per la declinazione al femminile delle
parole. Stavolta ha battuto pur sé stessa: formare, secondo i suoi comandamenti,
"cacciatori di menzogne digitali"/debunker. Cliccando
qui potete leggere di come discetta su <<gocce
d'odio su di me>> e amenità varie. Magari fonderà una ‘gioventù boldriniana’,
espressione ad effetto non mia. Comunque sia, termini come <<coding>>, <<hater>>, <<debunker>>
finiranno quanto prima nel mio archivio (parole inesistenti in
italiano) della serie
“ma parla come mangi”.
|