venerdì 22 Dicembre 2017, ore 12:30 |
Rieccomi
nel
fine
settimana
che
ci
porterà
alle
feste natalizie che sono comunque ‘giorni’
pure per chi non ci crede.
I/le nostri/e dipendenti in Parlamento stanno per licenziare la cosiddetta
legge di bilancio (che dal 2016 sostituisce, anzi ingloba, la
legge finanziaria). Anche se "riformata",
tale legge ha
subìto l'assalto alla diligenza. Stavolta è ancora più
sfacciato, e anche disperato, perchè non ci sarà il consueto ‘decreto
milleproroghe’ di fine anno; infatti la legislatura verrà dichiarata chiusa con
lo scioglimento delle Camere da parte del capo dello Stato. Quindi certo disegni
di legge, che
ineffabili pidioti
come Z. Loy aveva giurato e spergiurato di far diventare legge. La loro parole
valgono zero, ma non si può dire altrettanto di quelle dette da alcuni in
questa Commissione. Ormai l'arezzina è indifendibile; nel suo partito
ufficialmente gli danno l'appoggio ma ufficiosamente sperano che faccia un passo
indietro. Candidare MEB equivale a diversi punti percentuali in meno; se non lo
capisce lei... Le festività in casa a Laterina con il suo babbino, multato da
Bankitalia ed indagato, gli porteranno consiglio?
P.S. del 13.06.2019
la procura di Arezzo ha inviato notifiche di chiusure dell'indagini per 17 ex
amministratori di Banca Etruria. Fra questi c'è anche Pierluigi Boschi
¦fonte¦◄.
Entro 20 giorni i destinatari della notifica potranno dimostrare la loro
estraneità. Altrimenti il rinvio a giudizio sarà quasi inevitabile...
Non vedo l'ora che si metta la
pietra tombale su questa legislatura
dove il PdR se l'è suonata e cantata.
Intanto vari dinosauri hanno deciso di non candidarsi, Rosy Bindi e ‘Angelino
Jolie’; il partito di quest'ultimo, che aveva raccolto avanzi da ‘Sciolta
Cinica’, verosimilmente prenderà percentuali da prefisso telefonico. È giusto
così, dopotutto
‘Sic
transit gloria mundi’
eheheh. Avendo scritto anche troppe bischerate,
chiudo questa sezione-prologo con i
resoconti settimanali fotografici: quello a cura dell'HuffPost
(Instaweek;
da sabato 16 ad oggi) e
The
Atlantic (In
Focus; sabato 16 ad oggi).
►
Doveva succedere prima o poi: la Fiorentina — dopo ben 22 gare — non segna al
“Franchi”. Indi il risultato finale è stato quello di partenza, ed è giusto così
per come hanno giocato le due squadre. Il primo tempo di F.-Genoa è stato soporifero,
equilibrato con pochissime azioni degne di nota. Solo gli avanti ospiti per due
volte con tiri dalla distanza scaldavano i guantoni di Sportiello; invece i gigliati hanno tirato sì varie volte, ma sempre fuori dallo specchio
della porta. In un'occasione, su cross di Chiesa, Simeone tentava una
deviazione di tacco finita a lato di pochissimo. Nella ripresa i rossoblu hanno
praticamente deciso di non attaccare, accontentandosi dunque del pareggio. I
gigliati hanno messo sotto pressione la porta di Perin per circa un quarto
d'ora; l'occasione più nitida è stato "un rigore in movimento" che si è trovato
sui piedi Simeone; purtroppo il pallone, servito radente e preciso da Chiesa al
centro-area, è stato volato nella curva semideserta! Pioli al 65’ ha tolto
l'attaccante argentino per Babacar; ma la sostituzione non ha sortito effetto.
Intanto Ballardini rendeva la sua squadra ancora più catenacciara come se
dovesse difendere lo 0-0 al Santiago Bernabeu eheheh. La restante mezz'ora è
stata al piccolo trotto che sicuramente non avrà entusiasmato i 21mila
spettatori... Il risultato finale è così il secondo
0-0
consecutivo, sesto pari stagionale; per il Genoa — che ha praticamente tesserato
l'ex ‘Pepito’ Rossi — continua con il tabù dello stadio di Firenze: ben 15 gare
senza vittorie (l'ultima fu un 1-2 il 27.03.1977)! Tornando al presente, e
sopratutto alla situazione in classifica della
squadra,
cambia pochissimo:
decima era e nona è.
Il punticino permette di appaiare il Torino a quota 23; però avendo vinto 3-0 al
“Franchi”, lo sopravanza di una posizione. La Samp [sesta e battuta in casa dal Sassuolo]
è lontana ancora quattro punti. Prima di chiudere fatemi segnalare un'altra
tappa nella vicenda del ‘nuovo stadio’: ci sarà uno slittamento di
altri sei mesi, ma potrebbero anche essere dodici;
insomma il progetto definitivo sarà [forse]
presentato a fine 2018. In settimana il sindaco <<viola di fede>>,
ma campano di nascita, aveva annunciato un
deciso passo avanti;
a suo dire, i lavori potevano iniziare molto
presto con la prospettiva di vedere la prima gara nel nuovo impianto di Castello
entro il 2021. Andrea Della Valle ha laconicamente risposto che «non
dipende da noi»... Direi di chiudere con le prossime gare, che sarà
un'altra
coppiola campionato & Coppa.
S'inizia con i
gigliati impegnati in un'insidiosa trasferta isolana:
Cagliari▀(17,quindicesimo)—Fiorentina▀(23,nona)║0-1║sintesi│"pagelle"│alle 20:45,
diciottesima giornata/penultima
d'andata.
Poi i viola affronteranno i
locali
all'Olimpico in una gara secca di Coppa:
Lazio▀—Fiorentina║1-0║"pagelle"║eliminata║alle 20:45 di martedì 26,
quarti di finale {diretta Rai • cronaca di
Giovanni Sardelli su
Radio Bruno Toscana}.
Note regolamentari:
se dopo i 90’ di gioco permane il
risultato di parità, si disputeranno i tempi supplementari. In caso di ulteriore
parità si procederà alla battuta dei calci di rigore.
◄
Ci si ribecca entro sabato 30, poco ma sicuro; auguri di buone feste da ‘Br73’
Raffaele.
P.S. Il
22 Dicembre 1947 l'Assemblea Costituente [resoconto
di quella seduta]
approvò la Costituzione con un voto segreto che diede il seguente esito: 453
favorevoli e 62 contrari; 515 furono i presenti/votanti con la "maggioranza"
fissata a 258. Settant'anni dopo loro la Camera ha approvato la
legge di stabilità che quest'anno non avrà il consueto ‘decreto
mille-proroghe’ perchè la legislatura sarà chiusa il 28 o 29 Dicembre. Il ‘ddl
dello ius soli’ è stato calendarizzato per il 23 Dicembre; ma mancando il numero
legale, il presidente del Senato ha dovuto sospendere la seduta. L'assenze erano
davvero tante (pure nel Pd) e non sarebbe servito attendere nemmeno 20 ore
invece dei canonici 20’,
stabiliti dal Regolamento. Certe facce di
bronzo, per non dire peggio, hanno dato colpa del loro fallimento ad un
partito
pardon movimento-politico-a-caso. Sono incorreggibili e in più se la suonano e
cantano da sé come nel caso di quell'emendamento-marchetta da 3 milioni a favore
di una sconosciuta società informatica su richiesta di Denis. Basta leggere la
"giustificazione" data dall'ineffabile senatore
Stefano Esposito
per aspettare a gloria lo
scioglimento di questo Parlamento, forse uno dei peggiori della storia
repubblicana. Ecco ciò che ha detto: «Una
marchetta necessaria ad avere i voti per approvare la manovra. Quando non hai i
numeri subisci il ricatto dei piccoli gruppi. Per questo sono sempre stato un
acceso sostenitore del maggioritario. Vedrai con il proporzionale che spettacolo»
[clicca].
Più che
intellighenzia con il nemico,
sembra solo
dementia
eheheh. A parte gli scherzi, sono pronto a scommettere che mercoledì 27 la
gentaglia della ‘schiforma’
celebrerà spudoratamente i 70 anni della firma della ‘Carta’. Vi rendete conto?
Per anni il Parlamento è stato "ostaggio" di
padrini/madrini costituenti del menga;
meno male che tale abominio, per giunta
sostenuto dal capo dello Stato, venne respinto
dal 60% del popolo italiano. Per decenza, costoro dovrebbero stare zitti e già
che ci sono sputarsi in faccia quando si guarderanno allo specchio vedendo la
loro faccia di...
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