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giovedì 16 Giugno 2016, ore 12:00 |
Rieccomi ad una settimana precisa dal
referendum inglese
sulla ‘Brexit’,
quando i sudditi di Sua Maestà dovranno scegliere se rimanere o no nell'UE (a
cui aderirono, insieme a Danimarca ed Irlanda, il 01.01.1973). Vorrei altresì
precisare che già nel 1975, quindi dopo due anni, il Regno Unito si chiese se
rimanere nell'allora
CEE).
La risposta fu evidentemente
SÌ. Comunque vada
non sarebbe un primato perchè nel 1985 la Groenlandia, regione di uno Stato
membro [la Danimarca],
abbandonò ufficialmente la comunità europea di
allora dieci membri. Nel referendum del 1972 al popolo danese fu chiesto se
volesse aderire alla CEE, a differenza nostra che non possiamo farlo per i
trattati e le questioni fiscali. Gli abitanti della Kalaallit
Nunaat [‘‘Tarra degli uomini’’ in
groenlandese] furono contrari in larga
maggioranza; ma essendo una specie di colonia danese
dal 1814 dovettero accettare loro malgrado. Ma
non si diedero per vinti: la rappresentanza nel
Folketing [parlamento danese] — che era stata concessa nel 1953 — non
bastava più; i partiti locali fecero pressione e così nel 1979 ebbero
l'autogoverno. Al potere salì Siumut
[‘‘Avanti’’], partito socialdemocratico ed euroscettico ante litteram.
Nel 1981 la Danimarca concesse il referendum per la sola Groenlandia; così
il 23.02.1982 la spuntò il NO con un risicato 53%.
Da allora iniziarono i negoziati con Bruxelles che con il ‘trattato
della Groenlandia‘ sancirono la Groenexit dal 01.01.1985.
Tornando al presente,
Cassandre/portamerde
hanno già immaginato scenari apocalittici: tipo Borse in picchiata,
piaghe d'Egitto, carestie, avvento dell'Anticristo ecc. ecc. Ovviamente anche il ‘Belpaese’
sarà condizionato da ciò verrà deciso giovedì 23, sia mai. Diciamo che pure la scelta del sindaco di Roma sono sullo stesso pari:
un
‘SÌ’
darebbe prosperità, stabilità, n
miliardi di pil in più e
48/177mila
posti di lavoro grazie ai giochi
Olimpici del 2024. Rammento agli ultrà della
candidatura di Roma che il
prossimo barrage è fissato per il 7 Ottobre; allora il
Comitato dovrà inviare al Cio la seconda parte
del dossier, ma senza lettera di accompagnamento del sindaco di Roma tale
documentazione varrà come la carta igienica. ‘Giochetti’ ha già
messo le mani avanti: dato che nel 2025 verrà indetto un Giubileo,
perchè non sfruttare la coppiola? Gli
impianti ci sono già al 70%, tipo quelli del
Foro Italico
costruiti da
LVI; inoltre il villaggio olimpico verrebbe costruito a Tor Vergata, dove c'è
già il ‘pokemon
di Calatrava’ (non completato dal 2009 per cui sarebbero necessari altri
centinaia di milioni). Un noto palazzinaro è già pronto per la greppia; immagino che
farà uno sconto per il pacchetto intero, comprensivo del disturbo eheheh. Poi già che ci
siamo s'allunga la linea C o B,
ma non fate caso alla lettera eheheh. Il
Cio ci
dà
1,046/1,7
miliardi e non gli si sputa sopra? Sarebbe una follia, ha aggiunto Berruti;
anche il Pupone ha fatto endorsement.
Avete paura che finisca come Italia '90? Niente paura: con la
cosiddetta
agenda olimpica
siamo in una botte di ferro. ‘Megalò’ afferma di aver già catechizzato l'altra candidata su
questa "agenda". Comunque vada, ha infine aggiunto con sicumera, i Giochi si faranno anche senza patrocinio
del Comune capitolino. Quindi romani/e de' Roma
scegliete bene che Mal. & Mon. Non volendo scrivere altro sui ballottaggi,
permettetemi però di riportare la frase/dubbio amletico del presidente toscano dei
Giovani
prenditori, pardon
Imprenditori, sul ballottaggio per il comune di Sesto Fiorentino/‘Sestograd’: <<andare avanti o rimanere
attaccati ad una bandiera che per parla una lingua diversa dalla
contemporaneità?>>. Cari cittadini/e sestesi che volete fare? Andare avanti con
un inceneritore in una zona, già per altro "insidiata"
da aeroporto e altre costruzioni, oppure stare attaccati a questa bandiera? Alcuni luminari, ma
anche non-esperti-in-materia come il sindaco della futura ‘Grande Firenze’, affermano che il
<<termovalorizzatore>> è sicuro per la salute al 100%. Dice che di diossina se
ne produrrà quanto dieci caminetti [!]. Lor signori, che d'inceneritori ne sanno
quanto un pescatore della Papuasia, hanno
usato un esempio del menga: il vetusto inceneritore di Montale sarebbe
responsabile solo del 5% di tutta la diossina diffusa nel circondario. Indi il
"coso" che farebbero a Case Passerini dovrebbe sprigionare aria fresca. Ma fatemi
il piacere.
A proposito di fuoco e fiamme, il segretario ha "minacciato" che andrà in Direzione con quest'arma;
se fossi in lui indosserei le mutande di ghisa perchè potrebbe trovarsi l'ugello sotto-la-coda eheheh. Adesso la pianto di scrivere
bischerate
e passo alla consueta rubrica delle foto delle settimane. Stavolta vi indico queste:
I [il sudiciumaio
lasciato negli scontri fra "tifosi" e polizia a Marsiglia; da notare le tante
confezioni di una birra sponsor dell'Europeo];
II [un partecipante ignudo
che si prepara alla
World Naked Bike Ride];
III [un
albino
del Tanzania — che oltre ad avere problemi con la vista — rischia
letteralmente la pelle perchè
ritenuto "maledetto"];
IV [un membro delle
Guardie della Regina stramazzato a terra durante la ‘‘sfilata
della Bandiera’’ per il 90° compleanno della Babbiona];
V [a proposito di babbione, ecco la prima
candidata donna all'elezioni presidenziali]. In bocca in lupo per gli esami, compresi gli ineffabili Invalsi; saluti
buon fine settimana ed inizio d'estate da ‘Br73’ Raffaele.
P.S. Al
“Pediatric Center”
oltre al titolare,
Angelo Coronella, pediatra e neonatologo,
"esercitava" anche sua moglie
Ersilia Pignata, insegnante di musica,
ma per
osmosi esperta in pediatria
e pure
dietologia. Infatti la
donna faceva visite e firmava le ricette come se fosse un medico pediatra, il
marito per l'appunto. Nella cosiddetta ‘Terra dei fuochi’,
ma non ditelo a Raffaele C., c'è una abnorme concentrazione di neoplasie maligne ed aggressive in
tutti i segmenti della popolazione, specie quella infantile. Nel 2011 i genitori
di una neonata decisero di rivolgersi a quel centro pediatrico, situato a Casal
di Principe. Lì senza indagini diagnostiche appropriate, fu stabilito che quei malesseri
dovessero essere trattati
con anti-infiammatori. Si vede che il pediatra/sua assistente hanno il
cosiddetto ‘occhio clinico’ come Cardarelli o San Giuseppe Moscati. Ovviamente
la situazione non migliorò; la bambina piangeva e aveva problemi urinari. Ai
genitori fu risposto che dipendeva alla loro "troppa attenzione" [!].
Nell'estate 2013 apparendo un gonfiore, i genitori si rivolsero al Santobuono di Napoli e lì arrivò la diagnosi: neuroblastoma alla
vescica di IV grado, quindi con metastasi. Nonostante l'immediata operazione
chirurgica e le cure, l'inevitabile morte arrivò nel 2014. Nel frattempo la
Procura aveva posto sotto sequestro il centro diagnostico e citato a
giudizio Coronella
& consorte per una morte
di una
bimba di sette mesi. I due, senza battere
ciglio e con
3 anni e mezzo di condanna [ma
con la condizionale], violarono i sigilli giudiziari e continuarono l'attività. Perchè è stato
permesso tutto ciò? chi ha fatto finta di nulla? Quanto tempo vogliamo
continuare a prenderci in giro? Al mio omonimo magistrato, e tante altre cose,
voglio segnalare che al
Pausilipon [il dipartimento oncologico
pediatrico del Santobono] fanno oltre duemila operazioni, e non d'appendicite.
P.S.-3 Un
collega della vecchia leva,
sentendo/leggendo certe notizie, si lamenta che <<andrebbero riaperti i manicomi>>
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