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domenica 15 Gennaio 2017, ore 14:30

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Eccomi a metà mese, alla fine di una settimana ancora densa di accadimenti: il mezzo accidente subìto dal Duca Conte Passiflora Viendaemmellesse di Filottrano che comunque si è rimesso dopo qualche giorno d'ospedale, la perdita dell'ultima A nel rating, l'ondata di gelo e neve (che chi si lamenterà per il caldo a Giugno dovrebbe ficcarsi un calippo sotto-la-coda), il rigetto del quesito referendario più importante, l'elenco dei grandi insolventi di Mps tipo la ‘tessera 1’ che sta in Svizzera ecc. ecc. Ovviamente non posso discutere di tutti questi accadimenti; però su qualcuno mi ci si soffermerei volentieri... La Consulta è stata chiamata in settimana a decidere sull'ammissibilità dei tre quesiti referendari presentati dalla Cgil. Le pressioni dal Governo, più chissà quale altri figuri, hanno sicuramente condizionato la scelta dei 13 giudici. Se fosse stato un numero pari poteva rendersi necessario il voto [doppio] del Presidente; invece la fronda guidata dal ‘dottor Sottile’ ha prevalso, forse 8 a 5. Comunque la Cgil ci ha messo del suo presentando un quesito indirettamente consultivo. Nel 2003 un quesito simile fu accettato, ma allora c'era un altro "clima", un'altra sensibilità, altri giudici fra cui Zagrebelsky. A parere di ex ‘compagno’ sarebbe stato meno rischioso optare per un quesito solo abrogativo come vuole la Costituzione. Bastava togliere quelle norme della ‘legge vispa Teresa’ (che ha depotenziato l'articolo 18) e del ‘Flop Act’ (che l'ha tolto a chi viene assunto dopo il 07.03.2015). Con gli opportuni colpi di spunta si sarebbe tornati alla situazione pre-2012; invece quel sindacato ha voluto fare del maquillage ponendo come soglia i cinque addetti [che valgono per l'aziende agricole] invece che gli attuali 15. È stato un grave errore, un rigore a porta vuota per il ‘topino’ e altri giudici.  Adesso c'è poco da fare: chi è causa dei suoi mal pianga se stesso; minimo passeranno due anni visto che nel 2018 non si possono indire referendum. Sì, c'è la possibilità di fare ricorso alla Corte di Giustizia europea; ma ci vorrà un tempo imprecisato. Oltre al <3danno" c'è, la beffa del ministro Cicciobomba che piglia pure per i fondelli; immagino le risate sotto i baffi dell'ex sindacalista Fiom che nel 1973 era con il ‘Cinese’ nella sede storica di Milano; allora si che erano ‘compagni roditori’ eheheh. Ma a parte le battute, mi spieghino lor signori perchè se ho subìto un licenziamento illegittimo non debba riottenere ciò che mi è stato tolto? Un mio coetaneo (con nessuna ora di lavoro manuale nei cv) ha risposto in un'intervista che sarebbe stata «una sbandata ideologica» perchè «bisogna rendere il mercato del lavoro più competitivo>»; mica «imbrigliare le imprese oneste con legislazione barocca». Capit? Il diritto ad essere reintegrato sul posto di lavoro a seguito di un licenziamento illegittimo, sancito nel 1970, faceva parte di una <<legislazione barocca>>. Verrà il giorno in cui questa gentaglia "pagherà" per aver venduto, anzi svenduto, i diritti dei/delle lavoratori/ici. Avete notato la parola pagherà’ fra virgolette? Mica voglio istigare alla violenza; sia mai. Lo stesso dicasi per la gente che si riunirà a Davos per il WEF; chi credono essere per discutere del destino dell'umanità? Dante puniva i superbi nella prima cornice del Purgatorio con il portare enormi massi sulla schiena recitando il Padre Nostro. Ma chi partecipa al WEF, secondo la vulgata, sia appartenente a qualche loggia massonica oppure all'ordine degli Illuminati eheheh. Intanto gente che a suo tempo avallò certe leggi, per poi indignarsi subito dopo, ha provato a pigolare proposte bislacche (<<ci vorrebbe un articolo 17 e mezzo>>) oppure fare minacce come votare gli altri due quesiti ammessi. Non importa che vi gettino addosso ipad, oppure i-qualcosa: vi siete già ricoperti di ridicolo... Non volendo scrivere altro, anche per evitare querele o l'irruzione della Digos all'alba, chiudo il consueto prologo. Prima però vi indico le rassegne settimanali di foto Atlantiche di questo principio d'anno e della fine di quello passato: 1, 2, 3. La Fiorentina è riuscita, con molta fatica ed un aiutino, a passare il turno di Coppa Italia. La gara pomeridiana con il Chievo ha visto ovviamente pochi spettatori: 6.477 (di cui una dozzina da Verona). Il primo tempo si è chiuso sullo 0-0 con un un Bernardeschi mattatore che vedeva una sua punizione respinta dalla traversa. L'arbitro l'aveva concessa per un fallo da dietro di Radovanovic su Tomivic; il centrocampista serbo si era preso anche il cartellino per doppia ammonizione. La ripresa si era aperta con un'occasionissima innescata da Chiesa junior; un difensore per liberare la palla, che stava quasi per superare la linea, la sparava via: palo pieno! Ma l'azione continuava e Kalinic la sparava altissima dall'area piccola. A metà ripresa il mio coetaneo sig. Celi di Bari s'inventava l'espulsione a diritto per Zarate, colpevole di un fallo - ad essere severi - da cartellino. Il Chievo che fino allora aveva come missione quella di tenere lo 0-0 ha pure avuto l'occasione per marcare: infatti al 75° Castro con una bell'incornata in area impegnava severamente Tatarusanu. Sembrava che dovesse andare ai supplementari, ma al minuto 93’ in area clivense nasce una mischia; Bernardeschi riprende il pallone e Gobbi lo stende. Il fallo c'è anche se appena percettibile; spesso e volentieri gli arbitri ignorano interventi così, però Celi indica il dischetto! Ovviamente i giocatori ospiti hanno protestato, Sorrentino in primis tanto da beccarsi l'ammonizione. Il treqaurtista apuana va sul dischetto e trasforma in maniera glaciale anche se il portiere quasi sfiora la palla. Passando brevemente al calciomercato di riparazione, è stato ingaggiato Sportiello che dovrebbe fare la riserva di ‘Tata’ oppure... Intanto "voci dalla Cina" danno Kalinic possibile acquisto di qualche squadra cinese, che pur giocando un campionato tecnicamente modesto, può offrire ingaggi da dieci milioni a stagione. Quale giocatore potrebbe rifiutare? Bernardeschi sembra essere stato blindato con un clausola di rescissione da 100 milioni! Quindi il suo futuro potrebbe essere quello di giocatore-simbolo tipo Antognoni, Baggio, Batistuta. L'occasione per l'"investitura", magari anche da capitano è la prossima gara che a Firenze è quella dell'anno: Fiorentina*(27,nona)Juventus*(45,prima)2-1sintesi"pagelle"alle 20:45 di domenica 15, ventesima giornata. *una gara in meno. L'Aglianese ha chiuso il girone d'andata con l'ennesima vittoria in trasferta, l'ottava e quindicesima stagionale. La gara non si è disputata nel campo casalingo del Ponte a Moriano poiché la società che gestisce l'impianto di Saltocchio da tempo non concede la disponibilità. Così la squadra, in attesa che la società sposti la sede legale a Borgo a Mozzano, deve peregrinare negli impianti vicini e lontani tipo San Giuliano Terme, Cascina o Pontedera. Per l'appunto la gara di domenica scorsa è stata giocata al “Mannucci”; i neroverdi avevano giocato nell'impianto di Pondera l'ultima volta il 01.11.2006... Allora si trattava del campionato di serie D che finì con la retrocessione ai playout ed il fallimento della società. Ma tornando al presente, questa è la successione delle reti: 0-1 di Marzierli al 39’, 0-2 di Cappelli al 3’ st, 1-2 di Houdi al 60°, 1-3 di Marzierli al 70°. Le due squadre inseguitrici non sono riuscite a tenere il passo: 1-1 del Firenze Ovest in casa dell'Impavida Vernio e 3-3 all'ultimo tuffo del Lanciotto Campi a Vorno. Così il vantaggio dei neroverdi sale a +7 sui fiorentini e +9 sui campigiani; comunque se si considerassero gli scontri diretti maturati all'andata, il vantaggio sarebbe rispettivamente di +6 e +10. Nella classifica dei marcatori, Marzierli con l'ultima doppietta sale a quota 16 marcature; è un bottino prodigioso: la media è di 1,06 [16/15 gare]; ricordo che il 23enne sestese non ha battuto calci di rigore... Dietro di lui, a quota 11, ci sono Gori del Castelnuovo (alla settima vittoria consecutiva) e Guidotti del Sagginale. Dopo aver scritto nemmeno molto, ecco la prossima gara per i neroverdi; sarà la prima trasferta del girone di ritorno in casa di una squadra ad un passo dalla zona playoff: Pontremolese(21,sesta*)Aglianese(38,prima)1-2tabellinoadesso, sedicesima giornata/prima di ritornostadio Lunezia; Pontremoli. *a pari punti con la Lampo. Altre gare: Staffoli(11,penultimo)–Firenze Ovest(31,seconda) 1-0; Ponte a Moriano(8,ultimo)–Lanciotto Campi(29,terzo) 2-2. Ci si ribecca sabato prossimo; saluti da ‘Br73’ ai nostri/vostri animali dato che martedì 17 è Sant'Antonio [Abate].

 "P.S."  Nel gennaio 1915 i soccorsi alla Marsica, per il disastroso terremoto, arrivarono via ferrovia. Centodue anni dopo — per raggiungere una località su strada provinciale — c'è voluta una spedizione in tenuta alpinistica!  Pensate: un gruppo con gli sci ha impiegato diverse ore per arrivare sul posto, spazzato da una valanga il pomeriggio prima. L'unica strada poteva essere pulita solo da una turbina-spazzaneve visto che gli accumuli impedivano l'uscita dei normali spazzaneve. Al personale dell'albergo, costruito abusivamente nel 1972, avevano detto che la turbina sarebbe arrivata alle 15, poi alle 17; buonanotte. La provincia di Pescara ne ha due di queste "turbine", ma solo una funziona... Infatti dall'Epifania — uno dei due mezzi — è rotta; perchè non viene riparato? Semplice: servono svariate migliaia di euro; ma va 'ia 'ia. L'altro mezzo, quel giorno maledetto, stava ripulendo strade ad una distanza di 20 km. Nessuna delle cosiddette autorità sapeva della sua ubicazione; alla fine sono riuscite a fare arrivare due turbine da Campobasso e Bari! Solo in tarda serata si sono accorti di questa turbina relativamente vicina che ha aperto un varco per la colonna di mezzi di soccorso. Procedendo a nemmeno un chilometro l'ora, solo nel primo pomeriggio è giunta sul posto. Gli elicotteri non potevano decollare sia per il maltempo che per un intoppo burocratico: nel 2017 la Forestale è passata nell'Arma e così ci vogliono l'autorizzazioni. La tragedia non poteva essere certo prevista, ma un po' di prevenzione avrebbe evitato un bilancio pesante di almeno una ventina di dispersi/morti. Sinceramente ne ho le palle piene di inviti alla <<sobrietà>> in questi frangenti; anzi non vorrei sentire certe frasi tipo «chi tocca il sistema sta toccando il Paese». Una sembola: se questo <<sistema>> non funziona, va cambiato punto e basta.

{legenda frecce e colori}

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