◄─ 03.12.'16 |
domenica 11 Dicembre 2016, ore 13:00 |
Rieccomi nel giorno in cui la crisi di governo, iniziata domenica scorsa con la
vittoria del NO, sembra chiudersi. Il premier a mezzanotte e qualcosa ha annunciato che si sarebbe dimesso;
promessa poi mantenuta, a differenza di tante altre... La mattina dopo il Sole è
sorto come al solito, non si sono levate le cavallette e Piazza Affari sembrava non averne risentito. Gli
scenari apocalittici,
previsti in via dell'Astronomia, non si
sono dunque avverati. Come prassi, il presidente della Repubblica ha preso in mano la situazione. La
legge di
bilancio è stata votata dal Senato
con la fiducia, e quindi senza discutere gli emendamenti. Il rischio era quello di andare in
esercizio provvisorio, che sarebbe scattato dal
1° Gennaio. Sono altresì sicuro che un altro passaggio alla Camera, e poi al
Senato, sarebbe stato fattibile; almeno si potevano stralciare mance & marchette
predisposte dall'Esecutivo nel tentativo disperato di vincere il referendum.
Inoltre si sarebbe potuto inserire il cosiddetto ‘emendamento Taranto’ che destinava 50
milioni a favore della città pugliese, e sopratutto per le strutture sanitarie
che curano i bambini malati. Faccio notare a questa gentaglia gente che il male non aspetta i loro giochetti e porci comodi. Ma
hanno la faccia come il culo: s'appropriano del 40% che ha
detto SÌ come se fossero voti per loro. Pensate che sarebbe successo a
Cameron se avesse "rivendicato" il 46,6%... Invece in Italia è un motivo valido per rimanere e anzi inciuciare
come ai tempi della
Prima Repubblica. Quasi 19,5 milioni di elettori/ici con
il NO hanno detto basta ad un certa classe politica che dal 2013 è al governo
del Paese. Ricordo che il premier/Presidente del Consiglio viene nominato
dal capo dello Stato come stabilito dall'articolo 92. La prassi vuole che il Presidente della Repubblica
affidi l'incarico di governare alla persona che raccoglie più consenso; la legge
Calderoli dava la possibilità di indicare il leader della coalizione. Se poi
questa vinceva, allora veniva automatico nominarlo premier. Nell'elezioni
del 2013 la
coalizione di centro-sinistra vinse di
un'incollatura rispetto a
quella di centro-destra; ma il
partito/movimento, in nessuna coalizione, con più voti fu il M5S. Ricordo che al
Senato si vota su base proporzionale: il ‘c.-sinistra’ prese 123 seggi contro
117 del ‘c.-destra’; il M5S da solo raccolse 109 seggi alla Camera e 54
al Senato. Così l'allora presidente della Repubblica, che nel 2011 aveva prima
nominato senatore Monti per poi assegnargli l'incarico di governare, scelse
"giustamente" il leader del ‘c.-sinistra’; l'incarico di formare un governo non
ce la fece a portarlo avanti e dovette rinunciare. Poi il vegliardo,
contraddicendo se stesso e la prassi di un unico mandato, si fece rieleggere a
patto che venissero portata avanti la "riforma costituzionale". Letta riuscì a
formare una Maggioranza e da vicesegretario del Pd ebbe l'incarico. Purtroppo
per lui, il segretario di partito diventò Renzi; fece il ’patto del Nazareno’ a
Gennaio [2014] ed un mese dopo fece dimettere il premier con un famigerato #enricostaisereno.
La riforma della Costituzione, secondo anche i dettami della JP Morgan, andò
avanti nei vari passaggi parlamentari anche senza il centrodestra che ruppe
il patto in disaccordo con l'elezione di Mattarella. Infine gli ultimi mesi
sono stati solo per ciò che è stato deciso domenica 4; tv private, e sopratutto
pubbliche, ma anche quotidiani nazionali, prenditori di
Confindastria,
ecc. ecc.
erano schierati per il SÌ. Nonostante l'inferiorità di mezzi e spazio, il NO è
riuscito a far vedere ciò che poteva succedere; così si è arrivati al 59% in
difesa della Costituzione. Mattarella, arbitro un po' schierato, ha deciso che
si doveva/deve andare avanti con un altro governo invece che andare all'urne.
Non potendo rimetterci Renzi, che non voleva, ha deciso che il prossimo premier/“utile idiota”
sarà costui.
Lo scopo è quello di posticipare il più possibile il voto; la loro data
obiettivo è il 15 Settembre 2017. Allora scatterà la pensione per tutti quei
deputati/senatori che sono alla prima legislatura; dopo si potrà anche votare;
ma dato che il 2018 non sarà lontano... lasciamo fare. Nei prossimi giorni ogni
coalizione della Maggioranza, anche la più sparuta, si raccomanderà con il nuovo
premier per un dicastero o posti da sottosegretario. L'ex macellaio di Campi
potrebbe entrare nel governo; alcuni ministri, inamovibili, torneranno
o al massimo cambieranno ministero di competenza (vedi il ‘coniglio mannaro’ da
quasi 2500 giorni ministro). Altri invece saranno trombati/e; ma tanto
mica dovranno andare a lavorare il giorno dopo eheheh. A proposito di chi mai ha
lavorato in vita sua, l'ex premier
rimane segretario e da casa sua, a Pontassieve, prepara la riscossa. Mica
credevate che avrebbe lasciato la politica? Con il caxxo! Almeno Napoleone dopo
la disfatta della campagna in Russia ammise i suoi errori; invece questi si è
comportato come Hitler nell'Aprile 1945: aveva/ha comunque ragione lui,
erano/sono semmai gli altri [coglioni] a sbagliare. La
minoranza,
di cui una parte domenica
scorsa notte
brindava, deve stare accorta: consiglio le mutande di ghisa... Prima di chiudere questo lungo, e monotematico, prologo esprimerei il mio
disaccordo verso il capo dello Stato che nel Dicembre 2014 come membro della
Consulta bocciò il ‘Porcellum’: è vero che ci sono due leggi elettorali diverse
per Camera e Senato, ma perchè continuare con questo Parlamento reso
"illegittimo" dalla Corte Costituzionale? Come al solito, prima di passare alle
sezioni calcistiche, ecco
la
consueta
rassegna settimanale di
foto atlantiche.
►
La Fiorentina nell'ultime due gare, di campionato e
EL, ha fatto en-plein! Riguardo la prima
vittoria, F.-Palermo di
domenica 4, si può sintetizzarla così:
vinto, ma non convinto. Comunque - dopo ben
quattro pareggi consecutivi - è stato "espugnato" il campo che non sembrava poi
così amico. Ovviamente parlo di risultati, non del pubblico che anzi è stato
paziente; basta vedere i numeri dell'ultime sei partite al “Franchi”: due
vittorie, quattro pareggi e 4 gol segnati (da nessun attaccante). La gara ha
avuto varie fiammate: al 37’ il rigore per i gigliati causa fallo di mano;
Bernardeschi realizzava con freddezza. Ci poteva scappare anche il 2-0 di
Babacar, ma l'arbitro Giacomelli l'ha annullato su segnalazione [davvero
discutibile] del giudice di porta. Infine il portiere rosanero, rimasto stordito
sull'azione del gol annullato, ha parato prodigiosamente il tiro di ‘Baba’. La
ripresa si è aperta con il pareggio degli ospiti grazie ad una punizione,
calciata magistralmente, da Jajalo. Curiosamente il centrocampista, croato
naturalizzato bosniaco classe 1988, è "abbonato" a marcare alla Fiorentina; il
suo primo gol in serie A lo realizzò in Palermo-F. 2-3 del 24.05.2015 e l'altro
un anno e mezzo dopo. Tornando alla gara, il proseguo ha visto i gigliati
barcollare e per poco non ne approfittavano
Quaison e Nestorovski. Intanto l'allenatore
nel pallone ha tolto Tello mettendoci Badelj; nemmeno Zarate e Chiesa junior
sono riusciti a cambiare le sorti dell'incontro finchè... Terzo minuto, dei
quattro, di recupero: Zarate guadagna un angolo, lo batte e nel mezzo
all'area-tonnara Babacar tocca di testa; la palla passa fra una selva di gambe e
supera Posavec! Lo stadio è letteralmente esploso per il vantaggio all'ultimo
tuffo; una vittoria casalinga dopo due mesi e mezzo!! La situazione in
classifica è migliorata, anche se la zona Uefa rimane ancora lontana cinque
punti; ricordo che la gara con il Genoa verrà recuperata giovedì 15. Velocemente
passerei all'ultima giornata
della
fase a gironi di EL, Qarabağ-Fiorentina
di
giovedì 8. Paulo Sousa poteva
lasciare vari titolari in Italia, invece avrà avuto timore di perdere 5-0 e così
leggete
qui chi ha fatto
giocare. Nella città di azera di Ağdam
era nevicato e quindi faceva un freddo puttano;
la sequenza delle reti è stata questa: vantaggio di Vecino al 50’, pareggio dei
locali con Reynaldo al 73’, infine nuovo vantaggio di Chiesa junior al 76’.
Purtroppo il ragazzo si è fatto espellere per doppia ammonizione nel finale. La
Fiorentina vincendo il girone sarà testa di serie nel sorteggio dei sedicesimi
che si svolgerà domani a Nyon. Nell'urna ci saranno comunque delle
seconde/eliminate dalla Champions da mettere i brividi: Manchester United,
Villareal, Lione, Borussia Moenchengladbach
ed anche il Tottenham. Non volendo scrivere altro,
chiudo con le prossima gare:
Fiorentina▀*(23,ottava)—Sassuolo▀(17,quindicesimo)║2-1║sintesi│"pagelle"│alle
19 di domani,
sedicesima
giornata;
Genoa▀(20,tredicesima)—Fiorentina(26,settima)║1-0║sintesi│"pagelle"│alle
20 di giovedì 15, recupero** della
terza giornata. Note:
*
una partita in meno;
** la gara riparte
dal minuto 28 sullo 0-0.
◄► Nell'ultime
due gare gli arancioni hanno raccolto quattro punti, frutto di un pari casalingo e di
una vittoria in trasferta. La prima gara si è giocata nel pomeriggio di
sabato
3; il Renate "accompagnato" da tre? tifosi si è dimostrata una squadra arcigna e
quadrata. La prima occasione è stata per ospiti: erroraccio di Minotti, attacco
3 contro 2; Zanon si fa superare, cross per Napoli che tira e Priola salva sulla
linea! Ma è stato un fuoco di paglia perchè nei restanti minuti del primo tempo
il dominio è stato degli arancioni. L'occasioni sono state varie, ma la più
nitida e clamorosa è accaduta al 27’: Rovini sul filo del fuorigioco, si libera
e da posizione defilata tira ad effetto incocciando il palo! La sfera comunque
sfila al limite dove Hamlili batte a colpo sicuro, ma Di Gennaro salva sulla
linea!! La ripresa è iniziata con un'altra fiammata/sfiga: Rovini dai 30 metri
tira una sassata che il portiere, pur proteso in tuffo, non riesce a toccare
e...
la palla picchia sul palo interno!!!
Sembrava che il gol fosse davvero "maturo",
ma la partita si è riaddormenta.
Remondina ha operato il primo cambio togliendo un evanescente Finocchio per
capitan Corrado Colombo. Ma la squadra ormai aveva perso il brio anche perchè
Benedetti al centrocampo, e sopratutto Gyasi in avanti, erano in giornata no.
All'81’ è finita la gara per Colombo reo di aver alzato un po' il braccio; il
sig. Fiorini di Frosinone gli mostra il
cartellino
e forse non ha tutti i torti... Negli ultimi dieci minuti il Renate ci ha
provato ad ottenere più del pareggio e ci sarebbe riuscito se Priola non avesse
tolto il pallone dai piedi di Marziglia, quasi davanti alla porta. Il pubblico
ha comunque applaudito i giocatori e fischiato la terna arbitrale. Questo
pareggio casalingo, primo 0-0 e quarto finora fra le mura amiche, ha lasciato
l'amaro in bocca per vari motivi. Gli arancioni hanno dimostrato di non avere
continuità: né in casa né in trasferta e questo li tiene nei bassifondi della
classifica. Colombo in settimana è stato squalificato per due giornate, e tanto
basta. Salterei così alla successiva gara: Olbia-Pistoiese di
mercoledì 7
per
l'ultimo turno infrasettimanale del girone d'andata. Remondina ha deciso alcuni
necessari avvicendamenti: Proia e Varano (al posto dello squalificato Colombo)
dal 1’; Sanmartino sulla fascia e la coppia Colombini e Finocchio in panca.
Il primo tempo si è chiuso sullo 0-2 grazie a Varano e Rovini, abili e precisi
nel colpire alla prima occasione. Comunque se non era per un intervento
miracoloso di Feola ci sarebbe stato il vantaggio locale. Purtroppo il portiere
si è fatto male in uno scontro di gioco ed è rimasto negli spogliatoi; così
nella ripresa ha giocato Albertoni, alla sesta presenza stagionale. In
contropiede al 64’ Varano salta un avversario e batte il portiere: 0-3! Comunque
tre minuti dopo i sardi hanno accorciato le distanze con una sfortunata autorete
di Giuglielmotti; gli arancioni sono riusciti a tenere duro e contrastare gli
attacchi dei locali. Albertoni ha dovuto compiere una parata impegnativa solo al
76’. Al triplice fischio finale i giocatori sono corsi dai cinque eroici tifosi
giunti da Pistoia sull'isola. La seconda vittoria in trasferta, e quarta
stagionale, permette di guardare la classifica con più tranquillità: 20 punti,
tre dai playout ed altrettanti dai playoff. Sperando di non aver portato
scalogna, chiudo con la prossima gara:
Pistoiese▀(20,quattordicesima)—Racing club Roma▀(11,penultimo)║3-1║"pagelle"│alle 20:30 odierne, quindi per il fresco,
penultima d'andata
[radiocronaca
di Franco Giorgi, anche on-air, su
RDP].
◄►
L'Aglianese si è dimostrato uno schiacciasassi che a parte un po' di
fortuna ha meritato la vittoria. Non essendo disponibile Tosi, nemmeno
per la panchina, Guarisa ha giocato fin dal 1’ con al fianco ‘Pippo’ De Gori e
Marzierli. Il primo tempo è stato dominato dai neroverdi anche se gli ospiti
hanno provato delle veloci ripartenze, un paio di volte pericolose. Anche se non
riguarda direttamente la gara, vi segnalo che il piccolo gruppo degli
“Ultras
Agliana” è tornato al tifo. Sono sempre nello stesso posto, tribuna a
destra di quella centrale; mi sembra che siano rimasti pochi, ma come al solito
calorosi, e generosi, nel tifo. Quando sembrava che il primo tempo dovesse
finire sullo 0-0, è arrivato il gol. Curiosamente
l'arbitro, sig. Masotti di Empoli, aveva concesso
n minuti
di recupero
e sembrava non fare caso all'orologio. Infatti erano quasi 15:25 quando
in area piccola si è sviluppato un mischione incredibile con un
batti e ribatti, fra neroverdi giallorossi e portiere. Ad un certo punto la
palla varca la fatidica
riga, ma poi viene
subito rigettata via da non-si-sa-chi. L'arbitro, dopo aver osservato il
cosiddetto assistente di linea, ha assegnato il gol! Sinceramente mi sembrava
che il pallone non avesse superato del tutto la riga di porta; nel dubbio è
buona regola, non assegnarlo... Dietro di me i tifosi ospiti si sono
(giustamente) arrabbiati; oltre gli accidenti, ho sentito moccoli anche da voci
femminili! Si vede che le colline sopra Capannori sono lontane dalla
pia Lucca del Volto Santo
dove c'è un tabernacolo ad ogni piazza... Per la
cronaca, il gol è stato assegnato a Cappelli. La ripresa è iniziata con il
raddoppio di Marzierli: il bomber vede il portiere un po' fuori dai pali e
l'uccella
con un suntuoso pallonetto da 30 metri!! Lasciando la gara sul 2-0 mi sono perso
il 2-1 di Petracci al 71’. Comunque Marzierli ha ristabilito le distanze
all'83’; infine al 92° Pisaneschi, entrato pochi minuti prima per Raimondo,
realizzava il
4
a
1. Intanto
stavo compulsando su
questa
pagina
e il parziale di Firenze Ovest-Real Cerretese non si schiodava dallo zero a
zero. Infine dopo qualche ora l'ho considerato definitivo; davvero sorprendente
che la quartultima l'abbia imposto in casa della vicecapolista. Adesso il
vantaggio dell'Aglianese è salito a tre punti; ricordo comunque che il
Firenze Ovest è in vantaggio negli scontri diretti e quindi in caso di
affiancamento automaticamente salirebbe di una posizione. In terza posizione, a
quota 24 (quindi cinque punti sotto) c'è il Lanciotto Campi che a Quarrata ha
agguantato il pareggio in zona Cesarini.
Nella classifica dei marcatori, Marzierli con la sua terza doppietta sale a quota 13;
è un bottino sontuoso, realizzato in dodici gare. Dopotutto i neroverdi hanno un
attacco record: 34 gol fatti, in media quasi tre a partita. Guidotti del
Sagginale, realizzando un'altra rete, è secondo a quota 9. Non volendo scrivere
altro, passo alla prossima gara che sarà una trasferta nel
Vernio:
Vaianese Impavida Vernio▀(17,settima*)—Aglianese▀(29,prima)║0-1║tabellino▀│servizio filmato│fra
un'ora e mezzo,
tredicesima giornata⚽impianto
sportivo comunale “Ivo Amerini”/Fonte
al Corniolo;
Sant'Ippolito - Vernio.
* a pari punti
con il Sagginale, ma in svantaggio nello scontro diretto.
Altra gara:
Maliseti Tobbianese(10,terzultima)–Firenze Ovest(26,secondo) 1-1.
◄
Ci si becca
sabato prossimo; saluti da ‘Br Raffaele’.
P.S. Varie "organizzazioni rappresentative", tipo il ‘corpo intermedio’ Confindustria, si sono spese per il SÌ. Ad una decina di giorni dall'esito referendario, segnalerei questa intervista a Roberto Moncalvo che dal 2013 è presidente della Coldiretti. Il suo <<Sì agricolo>> fa tenerezza, ma queste frasi «i pastai dicono che in questo "modo" [seccato con il glifosato] la spiga custodisce il massimo delle proteine» e «Certamente, lo sappiamo tutti. Gli industriali dicono che quel grano [del Canada] ha qualità inenarrabili» meriterebbe di fagli le mele a furia di salciate. Adesso chiarisco i concetti di quest'ingegnere che si è dato all'agricoltura: il “modo” sarebbe «fanno seccare le piante verdi con un potente agente chimico, il glifosato». Non saprei se davvero il famigerato diserbante possa provocare malattie degenerative come sla o Alzheimer; comunque in Italia non sarà commerciabile dal 22.02.2017, ma però si potrà impiegare fino al 22.05.2017. Si vede che Maurizio Martina sa usare la sua laurea in scienze politiche: è stato riconfermato alla guida del dicastero dell'Agricoltura in via XX Settembre, 20; e poi ha fatto delegare ad altri la questione spinosa del glifosato visto che il decreto ministeriale del 21 Novembre è del dottor Ruocco, direttore generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione. Questo è il suo cv [aggiornato al 2012]; curiosamente tale direttore, laureato in medicina, lo scorso 6 Settembre firmò un decreto ministeriale che poneva questi termini, rispettivamente per la commercializzazione ed impiego di glifosato/glifosate: 22.11.2016 e 22.02.2017. Non sarà mica che fra un paio di mesi venga fuori un altro "decreto di proroga"? Ecco le parole in merito del ministro Martina: zero... Comunque cliccando qui potrete leggere le sue ultime in materia che risalgono al Marzo 2016. Anche Gian Luca Galletti, riconfermato ministro dell'Ambiente con la sua laurea in economia e commercio, si espresse in materia ormai nove mesi fa.
P.S. del 10.07.2017 Roberto
Moncalvo ha cambiato opinione sul glifosato ed il grano canadese: ecco una
sua intervista di oggi a
Repubblica.
Ecco un estratto che dice tutto: «Nell'accordo
Ceta non c'è alcun riferimento al principio di precauzione che è fondamentale. E
c'è il principio di equivalenza di misure sanitarie e fitosanitarie tra noi e il
Canada: vengono considerati equivalenti due modelli completamente distanti.
In Canada sono consentiti un centinaio di prodotti chimici e fitosanitari che
sono stati banditi da 20 o 30 anni in Italia e anche in Europa, perché
considerati pericolosi per la salute. E c'è anche la questione del grano
duro: vengono aboliti i dazi doganali, e quindi verremo invasi dal
prodotto canadese. Una forma di concorrenza sleale dal momento che il
loro grano costa meno, perché viene trattato con il glifosato, un
diserbante che rimane nel cibo».
In grassetto sono evidenziate le frasi in contraddizione con quanto detto circa
sei mesi prima...