25.09.'22

 

09.10.'22

domenica 02.10.'22, 13:00

Salve, eccoci a sette giorni dall'elezioni che hanno dato un esito chiaro, incontrovertibile per chi dovrà dare l'incarico al premier... Mi scuso se uso di già i puntini di sospensione, ma non ci dovrebbero essere dubbi: solo la coalizione di destra ha la maggioranza sia alla Camera che Senato (237/400 e 115/200). Gli articoli della Costituzione [92-94] che stabiliscono la formazione del governo sono semplici, ma pure l'evidenza dei numeri lo è. In ogni caso si dovrà attendere necessariamente il 13 ottobre quando il Parlamento si riunirà per eleggere i presidenti di Camera e Senato [leggi]. Solo allora il capo dello Stato potrà iniziare le consultazioni (che ricordo è solo prassi visto che la Costituzione non prevede alcunchè: Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.). Tecnicamente il capo dello Stato può scegliere chiunque alla guida del cdm; però il/la premier dovrà fare in modo che l'esecutivo abbia la fiducia del Parlamento [articolo 94]. E qui tornano in ballo i numeri: 237 su 400 alla Camera (dove il quorum è 201); invece al Senato la maggioranza ha 115 su 200, quorum 101. Semplice no? Perciò ogni consultazione, pausa di riflessione, distinguo, valutazione dovrà rispettare due assunti: 163 è minore di 201, 85 non supera 101. Semplice no? Perciò ogni consultazione, pausa di riflessione, distinguo, valutazione dovrà rispettare due assunti: 163 è minore di 201, 85 non supera 101. Dio non voglia che accada come nel 2011, oppure — ancora peggio — come nella scorsa legislatura si sono succeduti tre esecutivi, di cui uno guidato da un tecnico. Stavolta, a differenza del 2018, non ci sono "due vincitori ed un perdente"; una coalizione ha vinto, un'altra perso e l'altra tenuto botta. Il cosiddetto ‘terzo polo’ doveva superare la doppia cifra, ma invece... Non ce l'ha fatta +Europa per un pelo; peccato che inizialmente i voti non sono stati ridistribuiti nella coalizione di sinistra. Ciò ha provocato un effetto flipper nei conteggi in 28 circoscrizioni elettorali! L'elenco degli eletti per Camera e Senato è qui consultabile. Tornando alla nottata, quella fra domenica 25 e lunedì 26, i risultati ufficiali (i cosiddetti ‘voti di pietra’) hanno confermato i primi exit poll. Nel "day after" si sono succedute le conferenze stampa: ‘Facta-Letta’ ha ammesso la sconfitta dichiarando che guiderà il Pd nel congresso, e non si ricandiderà; Olio-1, torvo in volto, ha praticamente dato a tutte le persone che non l'hanno votato; una loro colpa gravissima, fra le tante, è quella di aver impedito la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi; ma va 'ia, va 'ia. Il suo compare anche lui panciuto ha preferito volare in Giappone per un funerale di Stato costato un visibilio; bah. Fra tutti i trombati, segnalo con somma gioia ‘Giggino’; questi ha ammesso la sconfitta solo nel pomeriggio seguente, per poi sparire. Le speranze di essere rieletto si sono scontrate con l'ex ministro, e collega, Costa. Proprio il M5S si può ritenere come "vincitore morale"; doveva sparire, perchè causa ed origine di ogni male (più la caduta del governo) ed invece raccoglie 52 alla Camera e 28 al Senato. E' un ottimo risultato visto che l'intera coalizione di sx ha rispettivamente 85 e 44 seggi. Passando adesso a chi ha veramente vinto, Fdi sbanca: 119 e 65! Cinque anni fa, dove però il Parlamento aveva 915 membri, raccolse circa il 4,3% (32 seggi alla C. e 18 al S.)! Gli exit poll davano il partito di Giorgia Meloni a più del 25%; il risultato finale è stato 25,99% alla Camera e 26,01 al Senato. Gli altri partiti della coalizione, LpSp e Fi, sono usciti con le ossa rotte: metà dei voti rispetto al 2018 per il ‘Cazzaro’, anche peggio per Fi. Mentre in questo ultimo partito non si muove foglia che Silvio non voglia, nella fu Lega Nord potrebbe accadere che sia dato il benservito al segretario... Comunque sia, i numeri parlano chiaro: alla Camera ["mappa"] solo poche zone sono per così dire rosse. Il resto è azzurro, più o meno scuro; il giallo del Movimento spicca in alcune parti del Meridione. Al Senato la maggioranza di destra è meno spiccata ["mappa"]. Come volevasi dimostrare, non c'è stato un altro ottobre 1922 eheheh. A parte le battute, vorrei segnalare l'atto inconsulto di studenti/studentesse in un liceo milanese; l'hanno occupato per protesta! Immagino che la minaccia del <<5 in condotta>> da parte della preside, l'abbia fatti desistere nel proseguire. E' bene ribadirlo: CHI FREQUENTA LE SCUOLE DELL'OBBLIGO NON HA IL DIRITTO DI SCIOPERO. Tanto meno può occupare un edificio scolastico; è un reato bello e buono. Se proprio vogliono manifestare il loro dissenso, lo facciano in orari extrascolastici (e ovviamente fuori dai plessi scolastici che non sono luoghi per bivaccare). Dice che l'abbiano fatto per esprimere il loro dissenso verso la vittoria di Salvini Meloni & company; ma va 'ia, va 'ia. Bisognerebbe ricordargli la frase di Gramsci verso Pajetta che aveva occupato insieme ad altri una prefettura; Antonio G. chiese a costoro: <<Ora che l'avete occupata, cosa volete farne?>>. Infine per chi vuole proprio sovvertire il voto popolare, valuti una frase di Ulrike Meinhof, "ideologa" della RAF: Se si dà fuoco a una macchina, il fatto costituisce reato. Se invece si bruciano centinaia di macchine, diventa un'azione politica. Protesta è quando dico che una cosa non mi sta bene. Resistenza è quando faccio in modo che quello che adesso non mi piace non succeda più. Prendendo spunto dalla Turchia dove ha vinto il partito di destra, ed il suo leader — omofobo illiberale autoritari ecc. ecc. — cosa vorrebbe fare certa gente in Italia difronte al neofascismo? Insomma cosa sceglie: protesta o resistenza? L'ex giornalista, morta in carcere nel 1977, riformulò la questione con quest'altra frase: Protesta è quando dico che questo o quello non mi piace. Resistenza è quando faccio in modo che ciò che non mi piace non accada più. Protesta è quando dico che non parteciperò più. Resistenza è quando mi assicuro che anche tutti gli altri non partecipino. Adesso chiuderei con l'<<aggressione russa in Ucraina>>. I referendum sono cosa fatta, e quindi quella parte dell'Ucraina è diventata Russia. La speranza è che si arrivi almeno ad una descalation; purtroppo la tensione rimane alta anche per i due condotti di metano russo ormai iti. Come è possibile fare atti di sabotaggio in quella porzione di Baltico fra Danimarca, Svezia e Norvegia? Intanto l'Ue rimanda sul tetto al gas, oppure "decide di non decidere" alè. La Germania ha predisposto un mega piano d'aiuti interni e forse sta spillando dalla conduttura che passa in Austria... Lascio i puntini di sospensione visto che non c'è certezza sui motivi per cui a Tarvisio, da giorni, non arriva una molecola di metano. Parafrasando questa famosa canzoncina, chi sarà? Adesso passerei ai "numeri italiani" del covid (23-29 settembre): incidenza balza da 215 a 325. Anche l'R è aumentato: 0,91 -> 1. La "pressione ospedaliera" nei reparti di t.i. rimane all'1,4%; invece nelle cosiddette aree medichesiamo al 6%. Ricordo che si tratta di medie nell'occupazione di posti letto; questi valori, comunicati ogni giorno, sono poi elaborati e comunicati il giovedì. Le regioni/pp.aa classificate a rischio alto passano da due a cinque. Le reazioni a questa "impennata" sono state varie: l'ex pr, diplomato alla Scuola enologica di Conegliano e laureato in ‘‘Scienze delle Produzioni Animali’’ — dal 07.04.2010 presidente del Veneto — ha detto che bisogna rimettere le mascherine! Un'altra persona molto più esperta, perchè dirige l'Inmi “Spallanzani” di Roma, rassicura: «Nessun allarme, gli italiani sono pronti a togliere le mascherine». Solo il ‘budellaro’, presidente di GIMBE, ribadisce l'allarme; si vede che lui (ed i suoi sodali) dovevano essere a rota. Per l'appunto, i figuri che sponsorizzano il "doppio vaccino" se lo dovrebbero sparare in vena eheheh. Ci sarebbe poco da ridere; personalmente mi fanno pena perchè spargono le loro paturnie; un bel soggetto che usa la radio pubblica per farlo è E. M. (che da anni detiene il record d'antipatia). Gli consiglio di farsi vaccinare a chiappe alterne, un vaccino su un'una e poi sull'altra. Dopo il mio consueto sarcasmo, passerei al covid nel mondo: 623,27M casi e 6,55M decessi ¦fonte¦. Non essendoci particolari novità su questa "pandemia di influenza", vorrei proprio sapere dove non è più imposta la quarantena. L'Italia sembra essere un unicum in Europa visto che pure il Portogallo ha deciso di toglierla. Del resto, se ti ammali di una malattia infettiva — esantematica o influenzale — stai a casa finchè hai sintomi o no? Prima di chiudere, segnalo una "prima volta" nel paese dove iniziò tutto fra fine 2019 ed inizio 2020; i social media hanno riferito, e fatto vedere, le proteste della popolazione contro il metodo ‘covid-zero’. Resta comunque improbabile che le misure draconiane vengano alleggerite; il 16 iniziano i lavori del "Congresso" dove l'attuale presidente-segretario Xi cerca il terzo mandato. Nessuno oserà metterlo in discussione anche perchè non sembra esserci più nessuno ancora in grado di farlo... Infine segnalo che la media mobile settimanale, dei casi confermati di monkeypox in un giorno, è scesa sotto 500 ¦"schermata"•fonte¦. Eccoci alle notizie di vario tenore: in Brasile oggi si tengono l'elezioni in Brasile per presidente, vicepresidente e Congresso nazionale (54 degli 81 seggi del Senato Federale e tutti i 513 della Camera dei Deputati). I candidati sono vari; i più quotati sono Bolsonaro e ‘Lula’ che rimase in carica dal 2003 al 2011. Questi rimase coinvolto nella Operação Lava Jato che lo portò al carcere e quindi a non poter partecipare alle presidenziali del 2018. Con il proscioglimento, deciso dal Tribunale Supremo Federale nel marzo 2011, l'ex sindacalista è potuto tornare eleggibile. Per diventare presidente al primo turno serve la maggioranza dei voti (50%+1); altrimenti i primi due vanno al ballottaggio. Nel 1998 e 1994 Fernando Henrique Cardoso fu eletto con oltre il 50%; curiosamente ‘Lula’ arrivò secondo in ben tre elezioni consecutive: 1989, 1994, 1998!Oggi si vota anche in Bulgaria per rinnovare l'Assemblea nazionale. Negli ultimi due anni se ne sono tenute quattro! L'esecutivo Petkov è durato fino allo scorso 1° agosto, seppure era dimissionario dal 22 giugno. Il capo dello Stato ha tentato l'impossibile per evitare lo scioglimento dell'Assemblea; è stato infatti applicato un articolo della Costituzione che assegna il mandato prima al maggior partito, poi al secondo maggiore ed infine al terzo. I tre tentativi sono falliti e quindi sono state indette nuove elezioni. Contestualmente il 2 agosto viene formato un governo ad interim per traghettare il paese. I seggi da eleggere sono 240 con il sistema proporzionale a "liste aperte"; la soglia di sbarramento è al 4% [clicca].Nella prima settimana d'ottobre vengono resi noti i premi Nobel; la consegna avviene al Konserthuset di Stoccolma il 10 dicembre. Solo il Nobel Peace Prize ha un'altra sede sia di assegnazione che consegna: il municipio di Oslo. Questo perchè quando fu istituito tale premio, la Norvegia faceva parte della Svezia [l'indipendenza arrivò nel 1905]. La scelta viene effettuata dal Norske Nobelkomité; a differenza degli altri premi N., può essere assegnato anche ad organizzazioni/enti/comitati ecc. In 19 occasioni non fu assegnato: 1914, 1915, 1916, 1918, 1923, 1924, 1928, 1932, 1939, 1940, 1941, 1942, 1943, 1948, 1955, 1956, 1966, 1967, 1972. La Croce Rossa internazionale lo ricevette nel 1917 e 1944. Fra l'assegnazione più controverse a Theodore Roosevelt (1906), Henry Kissinger (1973), Yasser Arafat (2004) ma anche Barack Obama (2009). La Fiorentina è tornata alla vittoria, in campionato, dopo un mese/cinque turni. Il 2-0 all'Hellas Verona però non è stata una passeggiata: Biraghi ha fallito un rigore (sull'1-0) e Kallon mancava il pareggio pochi minuti prima del raddoppio. Ma andiamo per gradi; mister Italiano ha deciso che in attacco ci dovesse essere il solo Kouamè, supportato da Ikonè e Sottil. Dunque la coppia d'attaccanti Cabral e Jović è rimasta in panca con Duncan, Bonaventura, Maleh ed il "convalescente" Gonzalez. Mancando Milenkovic e Dodô, il pacchetto difensivo era il seguente: Venuti, Quarta, Ranieri, Biraghi. Il primo tempo è stato un monologo dei gigliati con Ikoné finalmente sugli scudi: gol al 12’ (azione personale dalla fascia all'area con sinistro ad incrociare), assist per Venuti (tiro di questi sul portiere) e rigore guadagnato al 26’! Peccato che Biraghi l'abbia poi fallito tirando centralmente e permettendo a Montipò di far sua la palla. Un minuto dopo Lasagna spara un bolide terrificante, a botta sicura, che però sfiora la schiena di Quarta e finisce in angolo. Montipò nel finale di tempo si esalta: prima su una sassata di Venuti dai 18 metri e poi su un'incornata di Martinez Quarta smanacciata nonostante la palla stesse per finire nell'angolino. La ripresa si apre con l'infortunio occorso ad Amrabat, al suo posto Bonaventura. Poi sono entrati Cabral e Gonzalez, autore del raddoppio una decina di minuti dopo l'occasione occorsa a Kallon, anticipato di un soffio da super-Terracciano che gli ha chiuso lo specchio con un'uscita tempestiva. Questo 2-0 è stata "manna" per la classifica, ma anche il morale ne dovrebbe aver tratto giovamento. Le due settimane di pausa hanno fatto recuperare alcuni infortunati, fra cui Milenkovic (tornato in gruppo ad allenarsi); Gonzales — alle prese con la tallonite — ha giocato solo una gara in Nazionale. Ci sarà bisogno di centellinare le forze perchè si prospetta un tour de force: 12 partite in 43 giorni, praticamente giocherà ogni 86 ore! S'inizia con la trasferta in casa della capolista/vicecapolista: Atalanta(17,/)F.(9,10ª)1-0hgl.ilvcalle 18, turno 8. Poi, ancora in trasferta, per la ‘CdN’ nella lontana Scozia: Hearts(3)F.(1)0-3sintesiilvc21:00 del 6, IIIª gior. gruppo ATynecastle Park. L'altra gara: RFS Riga–Başakşehir0-0. * a pari punti con il Napoli. Se la vittoria degli arancioni non fosse svanita al 95’, avrei scritto: dell'espulsione di Biagioni a metà ripresa; delle varie occasioni avute, concretizzate dal gol di Ortolini al 93°! Purtroppo, dopo due minuti (praticamente ad un soffio dal triplici fischio finale) Fall pareggia con una semisforbiciata "alla Pelè"! L'1-1 finale interrompe la striscia di vittorie da inizio stagione della capolista, però lascia gli arancioni a metà classifica con sette punti. Prossime gare; prima in casa contro una squadra dei quartieri alti: P.(7)Real Forte Querceta(11)0-0Tvl15:00, gior. 6. Poi, dopo quattro anni e mezzo, torna il sentitissimo ‘derby della Piana’: Prato(9,)P.(8,10ª)0-1sintesi20:00 del 5, gior. 7"rinnovato" stadio Lungobisenzio. L'Aglianese ha legittimato la seconda vittoria in campionato con un 3-0 sul Crema: Pardera 40’, Veneroso rigore 43’Pardera 13’st. Tutto si è praticamente deciso nel primo tempo: gli ospiti potevano andare in vantaggio, ma Spurio ha compiuto due parate strepitose; i ragazzi di Baiano, squalificato in tribuna e sostituito da Pieri, hanno segnato alla seconda occasione avuta (respinta del portiere ospite che Pardera ribatte in rete). Quasi a fine primo tempo è arrivato il raddoppio di Veneroso su rigore, concesso un po' generosamente dall'arbitro... Nella ripresa ci sono da segnalare: il 3-0 su tiro chirurgico di Pardera ed un nubifragio che in pochi minuti ha trasformato il campo in un pantano. Mattia Pardera, centrale difensivo classe 2001 [1° gennaio], è alla prima doppietta; la scorsa stagione con la maglia del Real Forte Querceta segnò lo 0-1 a Prato nel secondo turno di Coppa Italia serie D. Poi passò proprio nelle file dei lanieri segnando il gol-vittoria in P.-Forlì alla nona giornata. Oltre a 30 presenze nel Prato, ne ha 29 al Gavorrano. Mauro Veneroso, ala destra del 1996, ha iniziato con il Foligno nella stagione 2014-2015. La prima rete la segnò il 07.02.2016: Jolly Montemurlo–Spoleto 0-1. Indubbiamente questa sembra essere la sua migliore stagione: quattro reti in tre gare, in casa; nessuna di queste è arrivata su azione: 4-2 al Corticella dal dischetto; 1-2 al Ravenna (90°) su punizione. 2-2 (95°) su rigore, 2-0 al Crema ancora penalty. Baiano riavrà tutti gli effettivi della rosa, anche Konaté ristabilitosi dall'infortunio. Prossime gare; prima una trasferta in Romagna: United Riccione(6)A.(9)2-4servizio15:00, gior. 6. Poi in casa contro una nobile decaduta: A.(12,5ª*)Carpi(13,3ª*)1-0Tvl15:00 del 5, gior. 7. * a pari punti con un'altra. Link sul covid: pagina worldometers.info; statistiche coronavirus in Italia [con report dal 24.02.2020]. Rubriche di chiusura; prima quella dei giorni: lun. 26foto, mar. 27foto, mer.28foto, gio. 29foto, ven.30/09fotosab. 01/10foto, dom. 2foto {50k.it}. Di seguito, ecco le altre: nds, a cura di M. Ferrarini; Photos of the Week, The Atlantic [venerdì 23-giovedì 29 settembre]. Delle solite trentacinque foto pubblicate, ho scelto e "descritto" queste: Iaddetta dell'Orange County Fire Rescue — che si avventura con l'acqua alla cintura — nell'Orlando trasformata in un lago dall'uragano Ian. IIbarche, più o meno, grandi "accatastate" nel porto di Fort Myers; sempre in Florida. IIIponte distrutto a Kupjansk, città liberata dalle forze armate ucraine il 10 settembre dopo oltre sei mesi di occupazione. IVturisti in Piazza San Marco durante l'‘acqua alta’ [105 cm previsti]. Vresidenti di San Miguel, provincia filippina di Bulacan, che si sono rifugiati sui tetti. Bambini/e nuotano tranquillamente nell'acque limacciose con rifiuti che galleggiano... Il super tifone Noru ha flagellato il paese con venti a 200 km/h! Cinque soccorritori hanno perso la vita.  Prima di chiudere, segnalo la benedizione degli animali per San Francesco; sarebbe martedì 4, ma viene anticipata alla successiva domenica.

 "P.S."  Una vicina della mia nonna, insieme alle figlie (le mie zie), erano chiamate a raccogliere pomodori o verdure nell'estate degli anni Cinquanta. Era tutto molto semplice: dall'alba a tramonto, specie in estate, si veniva pagate tot lire per ogni cassa di raccolto. Finalmente questo "lavoro di intermediazione"/sfruttamento fu proibito nel 1960. La cosiddetta ‘legge Biagi’ del 2003 riesumò il cottimo: si poteva fare, ma solo sotto stretto rispetto delle regole... Così andò come in una strada con il divieto di sosta (& fermata) dove nessuno controlla; insomma ufficialmente non si può, ma ufficiosamente sì eheheh. Nel marzo 2021 fu siglato un accordo sindacale tra Tadan, la prima piattaforma digitale di food delivery al 100% toscana, e le categorie di Nidil Cgil. Ma altre aziende tipo Glovo non firmò e seguirono proteste. Sebastian ‘Seba’ Galassi è morto in un incidente durante una consegna per Glovo; qualche giorno dopo è stato licenziato! Chi ha preso questa iniziativa è un algoritmo (scritto da esseri umani). Le regole sono semplici: più si è veloci, più consegne vengono affidate; non tenere il ritmo può portare al licenziamento, semplice no? Il responsabile dei rapporti istituzionali di Glovo, Mario Castagna, è stato intervistato qualche giorno dopo; così ha una versione "di circostanza": <<Addolorati per la morte, ma nessuno incita a correre>>. Verrebbe voglia di fare boicottaggio, anche verso l'unico sindacato che ha sottoscritto un accordo con la startup fondata a Barcellona nel 2015. Ma si dovrebbe piuttosto risalire all'origine di tutto: un-partito-a-caso che ha "permesso" il depotenziamento dei diritti sul lavoro, fra cui quelli previsti dallo Statuto. Cliccate qui, e vedrete di chi è stato chiamato in causa...

{legenda frecce e colori}

HOME