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domenica 2 Luglio 2017, ore 19:45 |
Rieccomi nel
giorno in cui a Siena si tiene il
Palio che è solo il culmine di un qualcosa che nella città toscana
è tutto l'anno... Ovviamente chi è di Siena mica può capirlo, sia mai;
magari c'è chi protesta considerandolo una manifestazione che può mettere a
rischio i cavalli. Talvolta, specie se qualche bestia ci ha rimesso una zampa (e
quindi la buccia), viene tirato in ballo la corrida oppure
San Firmino. Dovete sapere che Pamplona è
letteralmente invasata dal 6 al 14 Luglio; l'evento clou è l'encierro,
rigorosamente alle 8 del mattino; è una corsa/inseguimento che dura
pochi minuti e termina dopo circa 800 metri nella
plaza de toros locale.
Quest'anno, per la prima volta volta, il fronte animalista si contrappone
niente-poco-di-meno contro i
Sanfermines. Le centinaia di firme raccolte
mirano ad evitare che i tori siano uccisi nelle corride della giornata; sarebbe
già qualcosa. Ricordo che in Spagna, ma anche Portogallo e parte della Francia,
si svolgono centinaia di "manifestazioni" ove bestie fanno regolarmente una
brutta fine. Sono le cosiddette
fiestas ove vengono compiute atrocità su
animali (non solo tori, ma anche asini, mucche, polli, ecc.) da parte di un
persone invasate, ubriache letteralmente pazze. Anche il villaggio
più piccolo ha la sua fiesta d'ordinanza
che spesso si svolge per ricorrenze religiose o festeggiamenti di santi patroni.
Cari spagnoli se vi sembra crudele il Palio, allora avete degli strani
criteri... Comunque siete dei birbanti: le navi di
ong che battano la vostra
bandiera sbarcato i migranti, salvati dai flutti, nei porti italiani. Qualche giorno
fa una nave iberica si è diretta a Cagliari nonostante le Baleari siano più vicini. Domenico Luca Marco rifiuti gli
aiuti in denaro da parte di altri paesi mediterranei;
sennò poi diventeremmo le loro puttane
(scusate la battuta). Sembra che Malta abbia ospitato un numero esiguo, forse
prossimo a zero; è nell'Ue dal 2004, ma mise subito le mani avanti: il suo
spazio SAR è 750 volte la sua estensione, però nonostante l'obbligo di
soccorso non ha quello di ricezione! Così quando questi disgraziati in balia
dei marosi chiedono aiuto, l'onere del soccorso è dell'Italia perchè Malta non
risponde e la Tunisia non interviene. Le regole sono definite da accordi
internazionali:
SOLAS [nella sua versione più recente del
1974], convenzione di Amburgo/SAR
[1979],
UNCLOS [1982]. L'Italia li ha ratificati tutti,
invece non si può dire altrettanto per Tunisia e Malta; la Libia non va
considerata perchè non ha un unico governo riconosciuto a livello
internazionale. Se date un'occhiata a questo
schema▀,
noterete come la "zona Salve And Rescue" di Malta vada ad occupare
anche le omologhe zone italiane e tunisine. Quindi un nave di un'ong dovrebbe
portare le persone salvate a Malta; ma la piccola nazione con il cavolo che ha
aderito alle linee guida dell'Imo ed agli emendamenti alle convenzioni SOLAS e
SAR. Inoltre sostiene di essere troppo piccola per sobbarcarsi i costi
dell'accoglienza; infine — dulcis in fundo — il Parlamento Europeo ha aperto dal
2006 una risoluzione perchè i migranti che giungono a La Valletta sono
sottoposti a mesi di detenzione e controlli. Quindi trattando male i migranti,
Malta è esonerata dall'accoglierli! Però anche lei ciuccia alla greppia dell'UE;
non sarebbe il caso di multarla o levarla di torno? mica sarebbe una grande
perdita... Tornando al diritto marittimo nel caso di salvataggio di naufraghi,
magari a poche miglia dalle coste libiche, la regola è quella di portarli nel
porto sicuro più vicino. Ma come già scritto, i porti libici vanno esclusi per
il semplice motivo che dal 2010 senza Gheddafi non è più uno stato sovrano; i
porti tunisini
non rientrano negli standard dell'Imo che considera luogo sicuro come quello ove
“le
necessità umane primarie possono essere soddisfatte”.
Quindi tocca al paese del Bengodi, cioè l'Italia, a sobbarcarsi tutto.
Bisognerebbe essere chiari con Macron, ‘europeista del
menga’; il gioco dell'oca a Ponte San Luigi è sempre in un verso solo: cioè
verso l'Italia; vaffandomo te e tutti i mangiarane che ti hanno votato. Facile fare l'europeista con il culo nostro; a
proposito,
come gli frizzerà ai responsabili pistoiesi
del Pd? Fra tutte le città perse al ballottaggio, la sconfitta di Pistoia è
incredibile visto gli 11 punti di vantaggio al primo turno del sindaco uscente.
Le truppe cammellate, più una deputata di rinforzo, hanno fatto tutto il
possibile: porta a porta, incontri, riunioni, cene e dopocene, volantinaggi,
ecc. ecc. Ma non avevano capito che i cittadini, e cittadine, pistoiese erano
"saturi di Bertinelli" così hanno detto basta. Il neo primo-cittadino, di FdI
(ma anche Casapound), quasi non ci credeva... Fratoni, Bini, si sono eclissati
per vari giorni e sono tornati ai loro incarichi superiori: la prima in Regione
e la seconda alla Camera. La domenica al voto è comunque servita per far passare
in sordina il decreto dell'esecutivo per "salvare" le
due banche venete decotte. Non è bail-in,
ma una semplice <<dissoluzione>> che "salva il sistema dal contagio"; sì, il
lunedì non si sono registrate file agli sportelli di risparmiatori in panico
però Intesa ha preteso un contratto di ferro. Con un euro si è presa due
banche e risparmi, asset, proprietà; insomma la parte buona; nel contempo le
frattaglie, la merda, la pattumiera, ecc. ecc. è nel pozzo nero chiamato “bad
bank”. Lo Stato, cioè noi contribuenti, ci accolleremo i miliardi di debito in
termini di crediti inesigibili e migliaia di esuberi; l'ineffabili Messina è
stato chiaro: non li vogliamo sul groppone quanto è vero Iddio; anzi se la legge
di conversione verrà modificata l'accordo non se ne farà nulla. Vi rendete conto
che hanno combinato questa gentaglia? Si è "messa a pi-greco mezzi" ed inoltre
farà scavalcare il Parlamento, per quanto riguarda la funzione legislativa, da Intesa.
Ovviamente Zonin se ne sta nel suo buon ritiro senza beni e proprietà che
possono essere eventualmente
aggrediti in sede civile... Ci sarebbe
da requisire i vigneti della sua ex azienda per i prossimi 600 anni, e forse non
basterebbe. Non voglio scrivere altro sennò poi mi s'alza la pressione oppure
becco una querela eheheh. Prima di chiudere vi indico questi due link (1
e
2) dove potete sentire le puntate di
Zapping che
"riassumono" l'ultime due settimane; nella Rai del neo-direttore Mario ‘Moira’
Orfeo sopravvivono ancora programmi di giornalisti non schierati e
professionali. Insomma ‘Mamma Rai’ non è solo Fabio Fazio con l'ingaggio annuo
tipo Donnarumma... Infine ecco
l'ultime rassegne di foto atlantiche:
prima [sabato 10 Giugno ÷ venerdì 16];
seconda [sabato 17 ÷ venerdì 23];
terza [sabato 24 ÷ venerdì 30].
Ci si ribecca a metà mese; saluti da ‘Br73’ Raffaele.
P.S. Al
neo-sindaco di Pimonte,
tale
Michele Palummo, il
risultato elettorale più che bulgaro
(100%
dei voti)
deve aver dato alla testa: ha definito lo stupro di gruppo perpetrato su una
15enne come <<una bambinata>> [leggere
per credere]! Aggiungo che costui, un 73enne, ha insegnato per 40 anni ed è
padre e nonno di tre nipoti. L'anziano, e
probabilmente già soggetto ad un certo deperimento senile, si è subito scusato;
ma il vero scandalo è che i giudici hanno disposto che questi stupratori
(tutti
minorenni, compreso il "fidanzato" della vittima)
siano liberi!! L'unica, per così dire,
pena è quella di
stare in prova per un anno e mezzo...
La povera ragazza non ha avuto alcuna
protezione e così
la
famiglia ha deciso di tornare in Germania. Proprio in questo paese la
pena per lo stupro va da un minimo di 2 anni all'ergastolo; per richiedere la
libertà condizionata l'ergastolano deve scontare almeno 15 anni. Siamo proprio
un Belpaese, non c'è che dire.
P.S-2
P.S.-3 Renzella, pardon Nardella, ha la "caratteristica" di sfornare iniziative
a iosa, fantasiose ed anche artistiche; dopotutto è anche professore a contratto
di “Storia e tutela dei beni artistici” all'Università di Firenze. Dove troverà
il tempo per dedicarsi all'insegnamento è difficile dirlo; immagino che s'avvarrà di assistenti che possono così esaminare per interposta persona... Ma
lasciamo fare il suo vero lavoro, piuttosto elencherei le sue trovate stile
cento ne pensa, dieci le fa, nove ne sbaglia:
la caserma Gonzaga che
prima viene concessa ai fedeli musulmani per il Ramadan e poi niente (sembra
che ci abbia messo lo zampino l'ex sindaco e premier);
l'"iniziativa acqua &
sapone" per togliere i turisti dai gradini delle chiese;
il progetto di installare
telecamere speciali che riconoscono il volto così da <<inviare alert>>
sulla presenza di brutti ceffi; l'imminente "ordinanza deputanizzante" per le Cascine e
forse Novoli; la volontà quanto-è-vero-Iddio di
spostare il Mercato
ortofrutticolo anche se lo stadio per la Fiorentina rimarrà solo quello del
plastico (presentato
in pompa magna lo scorso 10 Marzo);
aver fatto sloggiare dei banchi ambulanti non abusivi
da piazza San Firenze
(forse per
"rappresaglia" dopo un
pronunciamento avverso del Tar) ecc. ecc. Dice
che sia amato, ed osannato, da tanti concittadini; ma vi assicuro che alcune sue
iniziative sono ritenute più che bislacche da chi sta fuori Firenze. Per
l'elezioni del 2019 stia tranquillo: il rivale sarà così improponibile e dimesso
che vincerà in scioltezza al primo turno. Però non avrà un plebiscito come
accade in molti comuni del napoletano; lui è di Torre Del Greco e
quindi saprà come vanno le cose sotto Roma...
P.S.-4 Ormai l'ergastolo vale solo per i condannati al 41-bis che con tutta probabilità moriranno in reclusione come accaduto per Provenzano e speriamo per Riina. Invece ‘Johnny lo zingaro’, alias Giuseppe Mastini, — nonostante tre omicidi (ed altri "reati di sangue") — non è nella categoria del fine pena mai. Iniziò la sua, diciamo carriera, ad 11 anni quando in un conflitto a fuoco con la polizia rimase ferito, e claudicante; a 15 anni uccise un tramviere per rapina e nascose il corpo ritrovato una settimana dopo. Il 16 Gennaio 1976 si costituì e fu così rinchiuso nel carcere minorile di Casal Del Marmo. Nemmeno due settimane dopo tentò di evadere con altri quattro ragazzi; comunque si costituì il giorno dopo. Trasferito nel carcere minorile a L'Aquila, evase nel 1977 e riacciuffato pochi giorni dopo. Intanto per l'omicidio del tramviere si beccò 11 anni. Diventato maggiorenne finì a Linosa, qui evase nel 1981 e rimase latitante fino all'estate 1983. Fu arrestato dopo un rocambolesco inseguimento in auto sul GRA; in macchina aveva un arsenale e così oltre le rapine fu sospettato di voler organizzare un rapimento. Nel Maggio 1986 tornò a Rebibbia da Volterra e riuscì ad intortare tutti ottenendo nel Febbraio 1987 una licenza-premio da 8 giorni per buona condotta! Pensateci: un omicidio, un'evasione da maggiorenne, sparatorie con la polizia, n rapine sospette (quasi sempre a mano armata). Così dopo la metà della pena scontata, ecco il premio... Fatto sta che non rientrò a Rebibbia; l'8 Marzo durante una rapina in casa a Sacrofano sparò ad una coppia: uccise il marito e ferì gravemente la moglie. Alle 2 del 24 Marzo un pattuglia della polizia intercettò una 128 risultata rubata; ovviamente il guidatore non si fermò all'alt ed iniziò un inseguimento sulla Tuscolana. Nel conflitto a fuoco, Mastini sparò ai poliziotti con la 357 Magnum: uno rimase ucciso e l'altro ferito gravemente. I fuggitivi — ‘Johnny’ e la sua compagna 20enne Zaira Pochetti (poi morta nel 1988), più una ragazza sequestrata mentre si trovava in auto con un amico — furono fermati da un carabiniere che rimase miracolosamente illeso nonostante i molti colpi sparatogli contro. La fuga continuò nelle campagne romane; comunque la ragazza riuscì a fuggire in mattinata e l'arresto definitivo avvenne la sera presso Settebagni. Mastini si arrese, sorridendo sprezzante, mentre era circondato da decine di poliziotti e carabinieri... Nel 1989 fu condannato all'ergastolo per l'omicidio del poliziotto che a detta dell'accusato aveva sparato per primo [!]. Per l'uccisione dell'architetto di Sacrofano non fu condannato in primo grado, ma poi in Appello si beccò la condanna. Passati 25 anni, l'avanzo di galera avrà dato motivi per ottenere un "premio": così nel 2014 può partecipare ad un concerto rock; infatti l'ergastolano aveva deciso d'intraprendere la carriera di critico musicale. Fatto sta che venerdì 30 Giugno non si è presentato al "lavoro" presso la Scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte. Così dalle 21 è ufficialmente latitante; è stato poi segnalato prendere un taxi fino a Genova e pagarlo 400 euro. L'ergastolano talvolta rientrava ubriaco in galera; dice che prendesse n apertivi in un bar nel centro di Fossano. Adesso le forze dell'ordine — dopo aver cercato ‘Igor il russo’ per mesi — dovranno fare altrettanto per ‘Johnny lo zingaro’; alè.
P.S. del 25.07.2017 La fuga di Giuseppe Mastini è finita oggi a Taverne d'Arbia, in provincia di Siena ¦notizia¦.
P.S. del 17.11.2017 Salvatore ‘U curtu’ Riina è morto nel reparto detentivo dell'ospedale di Parma; aveva compiuto 87 anni il giorno prima.
P.S. del 15.09.2020 Giuseppe Mastini è stato catturato nove giorni dopo la "fuga" [clicca qui] (quando non era rientrato in carcere dopo un permesso premio!). È alla settima evasione; le pene per chi evade vanno da un minimo di 1-3 anni, se c'è effrazione o violenza, ad un massimo da 3 a 5.
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