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domenica 30 Settembre 2018, ore 13:00

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Salve, rieccomi all'indomani del mio onomastico (ma anche Michele e Raffaele); ricordo che dal 1970 i tre arcangeli vedono un'unica cerebrazione. Solo Cordova, città a cui Raffaele apparve e ne divenne il custode, può mantenere la data del 24 Ottobre che Benedetto XV [nel 1921] accettò come festa per tutta la Chiesa cattolica. Sempre in tema di 29 Settembre, ma non l'omonima canzone, è anche il compleanno di Silvio che avendo comprato il Monza vorrebbe fare il derby con il Milan nel giro di due anni! Sarà Galliani a guidare la società della sua città natale; proprio nel Monza, fu dirigente sportivo e vicepresidente dal 1984 al 1986. L'ex ad del Milan riuscirà a coniugare questo suo impegno con la carica di senatore? Solo il tempo potrà dirlo; lo stesso vale per la manovra finanziaria che farà "sforare" il deficit al -2,4% [del pil]. Mettiamo subito i puntini sulle i: sforare è fra parentesi perchè non viene superato il limite del 3%; ma vallo a spiegare a Moscovici, Padoan e sopratutto Renzi... Costoro farneticano di uno sforamento del debito come se fosse deficit! A favore di questi testoni, pieni di segatura e duri come le pine, lo ripeto per la centesima volta: DEBITO E DEFICIT/indebitamento VANNO DISTINTI! Per definizione, se il saldo primario [entrate/gettito fiscale meno uscite/spesa pubblica] — al netto degli interessi passivi — si definisce deficit pubblico. Questi saldi di finanza pubblica sono qui consultabili. Attenzione però: questo indebitamento netto [differenza tra le entrate finali, al netto della riscossione dei crediti, e le spese finali, al netto delle acquisizioni di attività finanziarie] va poi "corretto" con metodologie stile sfera armillare che conoscono solo i tecnocrati al Mef, e nelle torri d'avorio di Bruxelles... Comunque ci sarebbe anche un altro deficit/disavanzo da considerare: quello strutturale. Per definizione, viene calcolato al netto sia delle misure una tantum che del ciclo economico. Qui entra in gioco il fiscal compact e l'obbligo del pareggio di bilancio ogni anno. Ad essere precisi, verrebbe concesso uno scarto dello 0,5%; ma noi nel 2012, mettendo tale principio in Costituzione, abbiamo voluto strafare: zero e non se ne parli più eheheh. Ho provato a leggere qualche stralcio di quella aggiunta, votata a furor di Parlamento; se fosse stata scritta in aramaico o ostrogoto sarebbe stata più chiara eheheh. Rimanendo in tema di pareggio di bilancio, se cliccate qui o qua vedrete la differenza fra l'indebitamento netto, e la "regola del 3%", rispetto al saldo strutturale e la regola del pareggio in bilancio. È un esempio che fa al caso nostro: un Paese che ha il rapporto deficit pil entro il 3% ed un tasso di crescita modesto; dovrebbe rientrare dello 0,5% l'anno. I governi Renzi & Gentiloni hanno rimandato questo famigerato pareggio di anno in anno fino al 2020 con addirittura un avanzo — previsto — dello 0,2% nel 2021 [vedi pag. 2 di questo pdf]! L'ex premier, ed allora segretario del Pd, nel Luglio 2017 sul suo libro lanciava una sfida/‘piano Capricorno’: cinque anni di deficit al 2,9% per almeno 30 miliardi l'anno da destinare alla crescita, pardon riduzione delle tasse o magari aiutare le banche... Non è una fake news; cliccate su questa pagina del Sole24ore per credere. Qualche giorno fa con grave sprezzo del ridicolo ha scritto un post a riguardo; io vi segnalo solo questo estratto:  … Cari statisti da strapazzo: se riducete il debito di cinquanta miliardi potete anche tenere il deficit al 2.4%. Se non riducete il debito e sforate il deficit, schizza lo spread, crolla la borsa e ci saranno più poveri. Costui fa tanta tanta confusione fra debito e deficit. Questi sono sì "legati", ma in maniera non proporzionale visto che il debito pubblico è composto da precedenti deficit, titoli di stato e sopratutto interessi.  P.S. del 05.10.2018  Il centro studi di ‘Confindastria ha pubblicato un approfondimento dove viene riportato che l'85% del debito è composto da titoli di stato, per la stragrande maggioranza btp a medio-lungo termine.La curva dei tassi sui titoli pubblici è piatta. Prevedere come evolverà l'andamento del debito pubblico è difficile; solo la Mazziero Research sembra riuscirci con un margine di accuratezza del 95%. Se cliccate qui vedrete che il debito pubblico calerà a Dicembre ad una cifra compresa fra 2301 e 2318 miliardi. Insomma lo spread influenza sì il debito, il deficit (e anche mutui); ma lo fa in maniera aleatorio/causale, non in maniera immediata. Permettetemi di chiudere con l'ennesima figura di palta del ’panserotto’: ha etichettato C. come leghista! Il presidente Boccia ha sottilmente replicato con «non è neanche in grado di organizzare una cena a casa sua con i compagni di partito». È bene ricordare ai pidioti che si ritroveranno in piazza del Popolo che le posizioni del Pd sulla manovra prevista dal governo coincidono con quelle di Berlusconi; se gli sembra poco... Non avendo altro da scrivere, chiudo con i giorni giornalisticamente sintetizzati (domenica 23, lunedì 24, martedì 25, mercoledì 26, giovedì 27, venerdì 28, ieri, oggi) e la fotogallery atlantica settimanale (sabato 22-venerdì 28). La Fiorentina nell'ultime due gare, una in casa e l'altra fuori, ha totalizzato tre punti: 3-0 con la Spal ed 1-2 a Milano con l'Inter. Riguardo la prima partita c'è poco da dire vista la netta superiorità della ‘Viola’ sulla comunque sorprendente Spal. Già nel primo tempo i gigliati erano sul 2-0; la ripresa ha visto l'"apoteosi" di Chiesa che dopo aver segnato è andato a salutare il fratello, raccattapalle a bordo campo. Parlando della gara di San Siro, il primo tempo della Fiorentina è stato stratosferico; purtroppo l'ineffabile sig. Mazzoleni ha avuto un attacco di protagonismo visto che si è inventato un rigore per "tocco di polpastrelli" di Victor Hugo. A dire il vero, sono stati i due fresconi al var (Irrati e Vivenzi)che dopo qualche minuto di conciliabolo — hanno per così istigato l'arbitro ad andare a rivedersi l'azione... Costui, tronfio nella sua onnipotenza in campo, ha poi deciso per la massima punizione, realizzata da Icardi. Se volete a questa pagina c'è un approfondimento sugli obbrobri arbitrali, e del var. La ripresa si è aperta con il pareggio di Chiesa, un bolide leggermente deviato da la deviazione di Skriniar; poi Asamoah compie due fallacci sull'inarrestabile Chiesa. Però sciagura-Mazzoleni preferisce non sventolargli il secondo cartellino e così l'Inter può continuare a giocare in undici... Fatto sta che i nerazzurri trovano il nuovo vantaggio con D'Ambrosio, bravo a triangolare con Icardi, sugli sviluppi di una rimessa laterale battuta lunga. Subìto lo svantaggio al 33’ della ripresa, i restanti minuti vedono il subentrato Vlahović non inquadrare di poco la porta difesa da Handanovic. L'amarezza nel dopo gara era palpabile; Pioli si è mantenuto "diplomatico" mentre il presidente della Fiorentina Cognigni — davvero gonfio — ha definito Mazzoleni <<il miglior giocatore dell'Inter>> eheheh. Anche per quest'arbitro c'è solo da attendere la fine della carriera e quindi la sua scomparsa dai campi di gioco. La classifica per la ‘Viola’ poteva essere davvero interessante, peccato che in trasferta sia stato raccolto un solo punto; ma ai punti — scusate il gioco di parole — la ‘Viola’ meritava almeno il pari a San Siro. Lo so che con i se non si fa la storia, e nemmeno le partite, ma in dieci l'Inter con il caxxo che avrebbe vinto... Passando adesso alla prossima gara, questa sarà quantomeno impegnativa visto l'avversario: Fiorentina(10,sesta*)Atalanta(6)2-0sintesi│"pagelle"│fra due ore, settima giornata. La Pistoiese in due gare ha raccolto un punto: 2-4 in casa con la Lucchese, 3-3 a Piacenza con i locali della Pro P. La prima partita ha visto questo susseguirsi di reti: 0-1, 1-1, 2-1, 2-2, 2-3 nel primo tempo! Il momentaneo pareggio, ed il successivo gol del vantaggio, sono sono stati segnati da Fanucchi e Latte Lattah. Nella ripresa gli arancioni non hanno quasi mai impensierito la difesa della Lucchese, tutto fuorché imperforabile... Gli ospiti con il 2-4 al 66’ hanno chiuso i giochi e addio mare. L'ingresso di Cellini poco dopo non dato effetto. Fra tutti i giocatori, segnalerei le pessime prestazioni del portiere Crisanto, del nazionale maltese Muscat e di Terigi. Il pubblico ha giustamente fischiato i suoi "beniamini"; erano in circa 800 nella tribuna coperta visto che la Nord starà chiusa tutto l'anno. I suoi tifosi sono stati sistemati in un settore a parte, separato con il nastro bianco e rosso dei lavori stradali... Dice che funzionasse solo un tornello e così si è formata una coda lunghissima all'ingresso. Complimenti davvero alla società per l'organizzazione. Adesso passerei alla successiva partita, il primo turno infrasettimanale giocato mercoledì 26. La successione delle reti è la seguente: 0-1, 1-1 nel primo tempo; 1-2, 1-3, 2-3, 3-3. Faccio altresì notare che gli arancioni hanno giocato in dieci dal 16’ per l'espulsione di Dossena. Il difensore, non parente del più famoso Giuseppe D., ha compiuto nel giro di pochi minuti due fallacci: una da cartellino e l'altro da ‘cartellino arancione’. Inoltre dalla punizione susseguente è nato l'1-1 sul quale Meli, in porta al posto di Crisanto, è stato infilato da Scardina. Come diceva Liedholm, l'inferiorità numerica ha messo le ali agli arancioni che prima beccavano una traversa con una punizione da distanza siderale di Rovini e poi nella ripresa facevano a fette la difesa della Pro Piacenza. Il mattatore è stato Latte Lattah che ha messo il piede sul 2-1 di Vitiello al 7’ e Rovini al 14’! La gara sembrava sfilare verso un incredibile successo, ma al 36’ Meli — in inutile uscita — stendeva un avversario. L'arbitro ha deciso per la massima punizione che Nolè realizzava. Così gli ultimi dieci minuti di gioco sono diventati infuocati con gli arancioni a difesa del 2-3. All'89° Terigi entrava al posto di Luperini piazzandosi in difesa; al 90° arriva un cross basso dalla destra ed il difensore mette la sfera alle spalle di Melis con una svirgolata d'antologia! Roba da pazzi: un giocatore — con oltre cento presenze nei Professionisti — fa autorete dopo essere entrato da qualche minuto! Nemmeno nel campionato Usip. Nei sei minuti di recupero c'è stato il tempo di vedere Meli bloccare sulla linea un tiro di Pasqualoni. Questo primo punto in campionato è si prezioso, ma beffardo e anche "amaro"; Indiani nel dopo gara ha lodato i suoi ragazzi anche se ne <<ingenui>>. Ovviamente la società rinnova la fiducia al tecnico di Certaldo che immagino farà giocare Terigi eheheh. Non volendo scrivere altro, ecco la prossima gara; inedita ed insidiosa: Pistoiese(1)Gozzano(1)2-2servizio Tvltabellinofotogallery│"pagelle"alle 16:30, quarta giornata.  Ci si becca fra una settimana; saluti e auguri a tutti/e i/le nonni/e da ‘Br73’ che ormai è senza nonni/e dal 2000.

 P.S.  Nella piazza del Popolo "gremita con il caxxo" i vari esponenti del Pd hanno dato fuoco ai proclami, contumelie e pure sfondoni ad iniziare dai dati sull'affluenza in piazza: 70.000 persone, quando al massimo ce ne possono stare circa 50-55mila... Riguardo ‘le bombe’, chi meglio dell'ex segretario che al liceo era noto come ‘il Bomba’? Ecco una sua coppiola: 1) «Reddito di cittadinanza vuol dire dare uno stipendio per stare a casa e non fare nulla»; 2) «Questo governo di cialtroni promette redditi di cittadinanza a chi vuole stare sul divano senza lavorare». Il rdc, definito <<assistenzialismo da Prima Repubblica>>, esiste in quasi tutti i paesi dell'Ue; solo in Italia e Grecia manca. Il governo Gentiloni, ad inizio anno, aveva varato in pompa magna il rei (che sta per ‘reddito d'inclusione’). La platea è stimata in 900mila persone che avranno due miliardi... Invece il <<governo di cialtroni>> destinerà ben 10 miliardi l'anno per 6 milioni di persone! Ovviamente ci sono vari "paletti" per ottenere il rdc; si potrà rifiutare una sola volta un'offerta di lavoro e ogni settimana si dovrà mettere a disposizione 8 ore per la pubblica utilità. Gli ’80 euro’ sono sgravi fiscali nella busta paga di chi già lavora; invece i soldi del rdC sono su tessera tipo Bancomat, destinati anche ai consumi. A me sembra, una misura davvero di sinistra; perchè dà ad una persona dignità e anche lavoro.

{legenda frecce e colori}

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