domenica 17 aprile 2022, ore 21:00 |
Salve;
come avete trascorso la Pasqua? immagino che domani andrete a fare la
tradizionale gitarella, considerando il
tempo che dovrebbe essere bello ma ventoso.
Riguardo la
guerra/invasione
in
Ucraina, segnalo che
si è superato il cinquantesimo giorno. L'ex comico, inquilino a
Palazzo Mariinskij dal 2019, ha fatto notare —
con una punta d'orgoglio — che i russi pensavano di farcela in cinque giorni... Stare dietro
alle sue dichiarazioni è praticamente impossibile: dichiarazioni
richieste
contumelie gufate fluiscono su tutti i mezzi di
comunicazione, specie social.
Wikipedia anche per lui, ha una scheda con
elenco
delle dichiarazioni, in gergo wikiquote. La sua ex professione
d'attore gli permette di parlare con enfasi, e in maniera credibile, anche
quando le spara grosse. Ricordo che nel 2015 uscì la serie “Servant
of the People” dove si racconta come un insegnante di storia del liceo
sulla trentina, divorziato e con un figlio, diventi presidente dell'Ucraina...
Lui stesso la produceva fino al 2019, ultima stagione.
Curiosamente un anno esatto prima dell'elezioni
ha registrato un partito (Sluha
narodu) con il nome uguale alla serie eheheh. Infine è stato eletto presidente dell'Ucraina: 30% al
primo turno e 73% al ballottaggio contro il
presidente uscente. La Russia sembra
concentrarsi nel Donbass che l'ex comico mai vorrebbe cedere; Mariupol — che il
sindaco ha definito <<la
nuova
Auschwitz [e Majdanek]>>
il
battaglione Azov
è asserragliato nel bastione-acciaieria
Azovstal. Ci potrebbe essere una similitudine con Stalingrado,
ma lì gli assediati erano russi, e gli assedianti nazisti. Vorrei altresì
riportare parte della definizione data da Wikipedia:
‘ … unità
militare ucraina con compiti militari e di polizia. Costituitosi spontaneamente
come
gruppo paramilitare nazionalista di estrema destra a febbraio 2014, nelle
prime fasi della guerra del Donbass’
¦scheda¦.
Dato che un'immagine dice più di mille parole, date un'occhiata a
questa a cura dell'Anpi Miranese; è del 2014.
Si sappia che quello "stemma",
a scanso di equivoci, è composto da simbolo del ‘Sole nero’ e dall'emblema della
famigerata
divisione corazzata delle SS, responsabile di
diversi crimini di guerra. Dal 24 febbraio, con
l'inizio dell'invasione, sono i nazisti buoni poichè uccidono i russi
invasori; ma quanto compiuto sulla
popolazione russofona, anche ucraina, sembra
essere insignificante
[clicca].
Intanto
le
dichiarazioni di ‘Sleepy Joe’
hanno raffreddato i già gelidi rapporti fra le due superpotenze?
Ci si è messa anche la Finlandia: presto aderirà alla Nato! Come
risposta, l'ex Urss (in cui c'era anche l'RSS
Carelia) ha minacciato di dispiegare armi atomiche! Comunque sia,
tale armamento è già presente a
Kaliningrado nell'exclave russa tra Polonia e
Lituania. L'Italia, secondo quanto dice il nostro "ministro degli esteri"
[virgolette d'obbligo], continua ad appoggiare l'Ucraina; però deve continuare
ad importare gas dalla Russia. La campagna acquisti del ‘Drago’
nell'Africa sahariana è
solo uno specchietto per l'allodole; il gas
viene fornito da paesi amici dello zar... L'indipendenza energetica, almeno per
quanto riguarda il gas russo, non si completerà prima di 24-36 mesi!
Adesso passerei senz'altro ai
"numeri"
del
covid
in
Italia;
l'incidenza è scesa a 717 da 776 casi settimanali ogni centomila abitanti. L'Rₜ
è arrivato ad 1, la soglia sotto la quale un'epidemia diventa endemia
[leggi].
I contagi giornalieri stanno gradatamente scendendo verso 60mila; invece i
decessi sono quasi sempre oltre cento. La discussione sul togliere l'obbligo delle
mascherine al chiuso è stata rimandata a dopo Pasqua; ma c'è da scommettere che
non terminerà il 30 aprile. Pochi paesi in Europa, fra cui Grecia, mantengono
questo obbligo
[leggi].
Situazione del
covid
nel
mondo:
504,53M casi e 6,222M decessi. Nella "classifica mondiale", escludendo le prime
tre (Usa India Brasile) per motivi che non sto a dirvi, citerei alcuni paesi
europei. La Francia ha ben 27,6M di contagi; nell'ultima settimana è stata
stabile sui 150mila (con una punta di 190mila il 12). La Germania ne conta
23,4M; la curva dei cosiddetti casi attivi è in flessione dal inizio mese:
allora era 4,55M mentre ieri 3,47M. Purtroppo i decessi sono stabili fra 200 e
300 ogni 24 ore. Il Regno Unito è un caso particolare: quasi 20mila casi due
giorni fa, curva dei casi attivi di nuovo in flessione ma 651 morti il 13
aprile e 350 due giorni fa. La Cina continua nella sua
politica del "zero-Covid dinamica", ma rischia
di fermare l'economia... Intere città sono state poste in lockdown dopo la
scoperta di una dozzina di casi!
Shanghai è letteralmente stremata: basta un
solo condomino positivo che scatta l'obbligo di stare chiusi per 14 giorni;
cani-robot ricordano le regole
[leggi/vedi].
L'autorità usano la forza: per requisire abitazioni e palazzi provati dove poter
allestire posti letto; ma può accadere che una persona positiva sia trascinata
in strutture apposite! Il
loro vaccino non è molto efficacie, specie
verso le nuovi varianti di Omicron.
Adesso passerei alla "rassegna" di
notizie
dal mondo, da me
scelte: l'ex
giocatore di cricket, e primo ministro del Pakistan,
Imran Khan si è dovuto dimettere. La
Corte suprema gli ha intimato di riaprire il
parlamento che aveva chiuso! La Costituzione
del 1973,
emendata più volte, prevede che solo il premier
possa sciogliere le
due assemblee; il capo di Stato deve adeguarsi,
a differenza di quanto accadeva con il
18° emendamento, Khan si era deciso a tale
extrema ratio quando una ventina di deputati/e del
PTI avevano lasciato la maggioranza. Varie
"accuse" sono state mosse al premier: l'inflazione a due cifre, la corruzione
dilagante, l'imponente debito pubblico, ecc. ecc. In realtà ha perso l'appoggio
dell'esercito e dei servizi segreti per le sue posizioni troppo indipendenti
verso la Russia, e sopratutto la Cina... Poco dopo mezzanotte di domenica 10 è
passata la mozione con 174 voti dell'opposizione, compresi le ventina di
transfughi/e. Ricordo che solo l'Assemblea nazionale dà la fiducia; il
Senato invece è come quello americano: cento
posti, uguale rappresentanza dei territori, elezioni ogni tre anni di 1/3,
mandato di sei anni. Curiosamente, la rappresentanza femminile è fissata dalla
Costituzione: almeno 17 senatrici alla ‘camera alta’, fino a 70 alla ‘camera
bassa’. Tornando alle dimissioni imposte al premier, dall'indipendenza nel 1947
mai era accaduto che il primo ministro fosse destituito in questo modo. Un altro
record che la dice lunga sull'instabilità politica del Pakistan è che nessuno
ha completato il mandato di cinque anni al governo. Ricordo che questo paese
(uno dei nove
ad avere la ‘bomba’) dal 1951 al 1959 ha subito
ben quattro
colpi di stato! Inoltre la Costituzione è stata sospesa svariate volte. Tornando al premier trombato, l'11 aprile è stato
eletto Shehbaz Sharif con 174 voti di una coalizione di centrodestra; il suo
mandato è quello di traghettare il paese verso l'elezioni ad ottobre.☼Il
57enne Richard Bernard Moore, mantenuto all'ingrasso nel death rown del
BRCI (Columbia - Carolina del Sud), ha dovuto
scegliere fra fucilazione e sedia elettrica. Per legge si deve scegliere il
"metodo" a due settimane dell'esecuzione; fino allo scorso mese c'era la
scappatoia: bastava scegliere l'iniezione e si vedeva automaticamente la data
posticiparsi. Questo perchè non essendoci i preparati per l'iniezione, si doveva
rimandare; difatti l'ultima esecuzione è del 2011. Ma i bifolchi del governo
locale hanno superato l'impasse, grazie ad un legge proposta da un senatore
democratico [leggi].
Il condannato a morte, anche lui guarda caso afroamericano,
farà ricorso; l'appuntamento con i boia (uno
dei cinque ha la pallottola a salve) è fissato per il prossimo 29 aprile.
►
La Fiorentina nell'ultime due gare ha fatto sei punti:
3-2
a Napoli ed
1-0
sul Venezia! Iniziando con la gara di
domenica 10,
mister Italiano ha dovuto fare a meno di Torreira (squalificato) e degli
infortunati Bonaventura e Odriozola; nel 4-3-3 iniziale hanno trovato posto fra
gli altri: Venuti, Igor, Duncan, Saponara. In panca si sono dovuti accomodare:
Amrabat, Ikonè, Sottil, Piatek Maleh, ecc. La prima occasione è stata per i
locali con ‘l'uomo mascherato’ Osimhen che di testa — davanti a Terracciano —
manda fuori di pochissimo. Al 16’ Biraghi scalda i guantoni a Ospina con un
bolide di mancino; però il fallaccio su Gonzalez (che aveva iniziato l'azione e
fatto il passaggio) doveva essere punito con il
cartellino...
Lo sa il signor Mariani di Aprilia che dopo aver concesso il vantaggio, può
anche ammonire? mica passa in giudicato eheheh. Alla seconda occasione, i viola
passano: 29’ Biraghi cross da sinistra, palla respinta, Duncan la rimette in
mezzo dove Cabral disturba un difensore avversario; questi infatti respinge il
pallone verso
Gonzalez
che se lo accomoda e poi lo piazza sotto la traversa! La reazione dei
partenopei è quasi immediata: Mario Rui sbuca dietro Venuti e spara altissimo
dall'area piccola, anche se defilato. La ripresa inizia con i locali in avanti;
prima ci prova Insigne su punizione, poi Osimhen tira in diagonale sull'esterno
della rete. Spalletti, vecchia volpe di Certaldo, indovina il cambio: fuori Ruiz
dentro Mertens; meno sessanta secondi dopo Insigne lancia Osimhen sul filo del
fuorigioco, palla radente verso il limite dove l'attaccante
belga
tira battendo Terracciano. Subìto l'1-1 al 58’, mister Italiano aspetta
qualche minuto prima di decidere un doppio cambio: Maleh e Ikonè per Duncan e
Saponara... Anche questa scelta tecnica viene subito premiata: Nico Gonzalez
pennella un cross dal vertice sinistro dell'area a quello opposto; lì c'è il
centrocampista francese
che s'accomoda la sfera sul sinistro e batte Ospinia con un tiro ad
incrociare!! Dopo il 2-2 annullato a Lozano per fuorigioco, arriva al 71’ la
mazzata:
Cabral
s'avventa sulla fascia sinistra, avanza e si libera di Lobotka; poi
s'accentra per poi segnare con un destro micidiale!!! David Guetta ha urlato
come un ossesso alla radio; intanto l'attaccante brasiliano festeggiava sotto i
tifosi a dorso nudo (rimediando anche il giallo). Il Napoli potrebbe riaprire la
gara poco dopo, ma Mertens non abile di testa come Osimhen; questi però realizza
il 2-3 all'84’ (stop di petto e destro a seguire). Italiano opta per un
triplo cambio: fuori Igor, González e Cabral, dentro Martinez Quarta, l'ex
Callejón e Kokorin. Il russo dà il suo contributo con un paio di giocate e
guadagnando preziosi calci di punizione. Callejón ha pure l'occasione del 2-4,
ma il suo destro è largo di poco. Al triplice fischio finale arrivano per tre
punti importantissimi: -1 dalla Lazio e +1 sull'Atalanta. I tifosi hanno atteso
la squadra di ritorno in treno a Campo di Marte [clicca].
Per Ikonè è il primo gol in maglia viola; importantissimo dopo quelli falliti
con l'Inter e Juventus; Cabral è alla seconda marcatura, mentre Gonzalez sale a
quota otto (la prima in trasferta). Stavolta Insigne non ha marcato contro la ‘Viola’;
è dunque rimasto a quota nove; infine l'ultima vittoria gigliata al San Paolo,
con tre gol segnati, fu l'1-3
del 13.03.2010. Ci sarebbe anche il 2-5 dello scorso 16 gennaio, ma
quella era una gara di Coppa Italia che ai tempi regolamentari si chiuse sul
2-2. Passando adesso a F.–Venezia di
ieri,
giocata al bislacco orari delle 16:30, la prima occasione è al 7’ quando una
rapida azione tutta di prima mette Ikonè in area; il nazionale francese
classe 1998 spara una borsata che s'infrange sul palo opposto! Al
17’ Castrovilli viene buttato giù senza troppi complimenti appena varcato la
linea dei 16 metri; Abisso lascia correre, i gigliati proseguono e così Gonzalez
si trova davanti al portiere ospite. Questi riesce a ribattere il tiro a ‘Nico’
(che arriva sbilanciato dopo aver vinto un contrasto). Gli ospiti si fanno vivi
con un pericoloso che Terracciano respinge in maniera un po' goffa, ma
efficacie. Al 21’ Cabral viene servito con un lancio in profondità: il
brasiliano si libera degli avversari, ma poi vede il suo tiro respinto dal
portiere finnico. Al 30’ Biraghi batte una punizione dell'out; Igor rimette nel
mezzo (quasi sulla linea di fondo), mischione, batti e ribatti, infine la spunta
Torreira
di tacco!
Nella ripresa i viola amministrano il minimo vantaggio; i lagunari non si
rendono quasi mai pericolosi, eccetto forse per un contatto su Kiyine,
giudicato dal var non passibile di penalty. Al 77’ casca un tegola in casa
viola: Castrovilli s'infortuna al ginocchio; subito si vede che si è fatto
parecchio male... Deve così uscire in barella con le mani sulla testa mentre il
pubblico [30mila] l'applaude. Il triplice fischio finale sancisce la quarta
vittoria consecutiva in casa per 1-0; i successi stagionali sono ben 17, di
cui sei corsari. La serie positiva si è allungata: due pareggi e tre
vittorie, consecutive. La differenza rispetto alla scorsa stagione è abissale:
+22! La classifica, grazie al pareggio di Lazio e Roma, vede i ragazzi
d'Italiano al settimo posto; l'Atalanta (tre sconfitte consecutive) è ferma a
51. Ricordo che tale piazzamento — se dovessero andare in finale di Coppa Italia
"squadre da
CL" — vale un posto in
Conference. Prima di chiudere, altri numeri: il
centrocampista uruguaiano è al quinto gol stagionale, di cui quattro decisivi
(fra cui due in altrettante vittorie di misura). Ha anche una buona media di
realizzazione (12 tiri in porta)
¦fonte¦;
c'è altro da aggiungere sulla
sua garra?
Adesso chiudo indicando la prossima gara, il ritorno di Coppa Italia contro la ‘vecchia Signora’:
Juventus▀—Breda Hitachi; Pistoia.
Note:
*con il
PSC; "svantaggio" negli scontri diretti. ¹riposa
l'Olimpia Quarrata,
capolista a quota 37.
◄
Elenco
dei link sul covid:
pagina
worldometers.info;
“statistiche
coronavirus in Italia”
[con report dal
24.02.2020];
sito di Roberto
Battiston;
notizie live sul coronavirus in Italia e nel mondo.
Rubriche
di chiusura;
la prima è quella dei giorni:
dom. 10◙foto,
lun. 11◙foto,
mar. 12◙foto,
mer. 13◙foto,
gio. 14◙foto,
ven. 15◙foto,
sab. 16◙foto
"P.S."
Il mantra sull'Ucraina sembra essere quello di fornire armi (anche "offensive")
senza sé o ma. Finalmente anche in Italia si discute sulla questione nonostante
certi figuri per cui la Nato è un patto di sangue, anche perchè vorrebbero
occupare il seggiolone del segretario che lascerà il 30.09.2023... Fra tutta
questa gentaglia gente, mi viene subito in mente
costui; va 'ia, va 'ia. Forse è ormai evidente
che il conflitto, in atto nel Donbass dal 2014, potrebbe durare mesi o anche
anni. Inoltre abbandonare la dipendenza energetica dalla Russia non è fattibile
in breve termine, nemmeno per paesi con centrali atomiche come Francia e
Germania. Quindi sia davvero il caso d'inviare armi pesanti? Volendo essere
materialista, dubito che l'Ucraina possa ripagarle; quindi la loro cessione
equivale a far altro debito visto che è lo Stato a pagare direttamente o
indirettamente: ai produttori, e agli "intermediari" (tipo
‘Baffino’) che certo non lo fanno gratis o no? Personalmente farei
così:
armi italiane
(solo di difesa)
appena dentro i confini polacchi e romeni; se Zelensky le vuole, paga e se le
prende. Semplice no?
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