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sabato 14 Aprile 2018, ore 13:00

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Rieccomi in un giorno davvero campale: stamani è iniziato il bombardamento sulla Siria da parte di Stati Uniti-Francia-Gran Bretagna. Il casus belli è il presunto utilizzo di armi chimiche a Douma giusto una settimana fa. L'OPAC quanto prima andrà sul campo per verificare se veramente sia state utilizzate tali armi per cui ricordo esiste un trattato del 1993. Se date un'occhiata a questa pagina noterete che sia Usa che Siria hanno sì firmato e ratificato il CAC, ma c'è un * [Le riserve e le dichiarazioni non sono pubblicate] eheheh. Faccio altresì notare che ‘fosforo’ e ‘Agente’ non sono considerate armi chimiche e quindi tutto apposto. Il primo viene utilizzato a iosa da Israele, il secondo nei decenni passati in Vietnam; complimenti davvero. Tornando all'immediato presente, sembra che la presunta arma chimica non sia l'iprite sennò nemmeno i soccorritori l'avrebbero raccontata; probabilmente si tratta di cloro che i ribelli tengono in "fabbriche" a mo' di piccolo chimico. È chiaro che il cloro non può essere considerato un'arma chimica sennò la sanificazione dell'acqua in piscina o nell'acquedotto sarebbe da proibire eheheh. A parte gli scherzi, il cloro come fosgene o famigerata iprite è un'arma chimica; invece acqua con livelli più elevati non può essere considerata tale. Molta di quella gente colpita a Douma ha trovato la morte perchè si era rifugiata in un luogo chiuso che è così diventato una camera a gas. Insomma la vicenda sembra quasi "costruita a tavolino" dove ogni partecipante ha il suo rendiconto. A detta degli "alleati" si è trattata di una missione mirata a colpire solo obiettivi precisi con il minimo danno collaterale; lo ‘Zar’ dal Cremlino ha risposto laconico che <<ci saranno conseguenze>>. Ovviamente la Nato appoggia tale intervento e quindi anche l'Italia. Il ‘premier in scadenza’ ha voluto precisare che le basi Nato in Italia, come Sigonella, non sono state utilizzate per l'attacco. È una ‘bugia’ perchè gli aerei da ricognizione verso la Siria partono proprio dalla base siciliana; questo è un supporto, nemmeno troppo indiretto, e quindi viva la coerenza. Nel dizionario alla voce coerenza dovrebbe essere associato ‘il conte Silverj’ che da giovane maoista abbracciò poi il pacifismo peloso che lo vide marciare a Comiso. Nel 1996 ci fu lo spartiacque con la guerra del Kosovo e da allora questi ex pacifisti/e del menga hanno abbracciato il cosiddetto atlantismo. A proposito di premier, come volevasi dimostrare il secondo giro di consultazioni si è chiuso con un nulla di fatto. Lo stallo è dovuto ad un ottantenne con una naturale capacità a delinquere; l'ottuagenario ha pure inscenato una pantomima al Quirinale, mica in un teatro d'avanspettacolo. Ieri il capo dello Stato è stato chiaro: se entro pochi giorni Salvini non si sarà liberato dallo stallo, allora verrà messo in campo un "esploratore" o forse anche un'esploratrice... Questa persona con il mandato di Mattarella consulterà le altre forze politiche; l'appoggio di queste sarà praticamente obbligato perchè in quest'anno non ci saranno elezioni, poco ma sicuro. Inoltre l'acuirsi della crisi in Siria potrà velocizzare i tempi, ed i modi; un "governissimo" avrà un mandato preciso: nuova legge elettorale, tenere i conti in ordine, fare la legge di bilancio per il 2019 quando si voterà anche per l'Europee. I numeri del Parlamento usciti dall'elezioni del 4 Marzo sono chiari: nessun partito o coalizione ha la maggioranza in entrambe le aule. Solo il partito/movimento più votato ed il partito più votato nella coalizione di destra hanno i numeri per governare. Ogni altra "soluzione" non rispecchierebbe l'esito delle votazioni purtroppo condizionati da una legge elettorale immonda e pure maschilista. Solo da qualche giorno le pidiote si sono accorte del trucchetto: candidate in più liste plurinominali hanno spianato l'elezione a 37 candidati trombati all'uninominale. Le vestali del renzismo hanno risposto alle colleghe sviando, come gli ha insegnato il babbeo: dopotutto il suo esecutivo aveva il 50% di donne come ministro; quindi dove sta il problema? Non volendo scrivere altro per evitare querele, o anche peggio, chiudo con la fotogallery atlantica [sabato 7-ieri]. Ormai è evidente che dallo scorso 4 Marzo la Fiorentina sta disputando un campionato a sé; la squadra poteva reagire alla morte di Astori lasciandosi andare oppure compattarsi; i gigliati hanno scelto la seconda strada. Così all'Olimpico è arrivata la sesta vittoria consecutiva, una striscia di successi che non accadeva dal 1959-60! La gara per i gigliati in maglia (il colore del quartiere di Santa Croce) si è messa subito in discesa: Saponara al 7’ rimette al limite e Benassi con una deviazione rasoterra batte Alisson; comunque i giallorossi hanno subito reagito con una staffilata di Strootman deviata in angolo da Sportiello che però poco dopo commetteva una frittata: su un palla alta tenta una presa maldestra nonostante ci lì ci sia compagno; ovviamente il pallone gli sfugge e Dzeko riesce comunque a colpirlo mandandolo sull'esterno del palo! La gara prosegue con i giallorossi più volte pericolosi, ma al 40’ arriva il raddoppio: Simeone dai trenta metri inizia una percussione, entra in area, s'incunea fra i difensori, resiste ad una carica e 0-2! Per ‘il Cholito’ è la decima rete stagionale e terza consecutiva; non gli accadeva dal Gennaio 2017. La ripresa si è aperta con una parata di Sportiello su tiro di Dzeko; sarà un vero e proprio assedio dove oltre ai giocatori ed il portiere sembra esserci qualcun altro a proteggere la porta gigliata... Infatti al 28’ la Roma vede due volte la palla respinta dalla traversa: prima Schick con una capocciata e poi da azione d'angolo successiva Fazio la prende così bene che sembra un bolide; Sportiello può solo vederlo scheggiare il legno trasversale. La gara finisce dopo cinque, anzi sei minuti di recupero perchè l'arbitro ne aggiunge un altro; anche stavolta giocatori, tecnico e staff hanno festeggiato salutando militarmente i 400 tifosi. Il rientro della squadra in nottata è stato atteso da tantissima gente davanti ai campini, intitolati a Davide Astori. Il gruppo è davvero unito: quando un giocatore sembra in difficoltà subito viene in aiuto un compagno; l'azioni sono all'unisono come se ci fosse ancora il capitano in campo. Per ricordarlo ancora di più si sono fatti tatuare #DA13. Riguardo la classifica, ci sono da segnalare i pareggi di Samp e Atalanta; anche il Milan ha pareggiato in casa, contro il Sassuolo e si trova al sesto posto appena due punti avanti... Prossime gare, entrambe a Firenze: Fiorentina(50,settima)Spal(27,quartultima*)0-0highlightssintesi"pagelle"│alle 12:30 di domani, trentaduesima giornata; Fiorentina(51,settima)Lazio(61,quarta**)3-4highlightssintesi"pagelle"│alle 20:45 di mercoledì 18, trentatreesima giornata. Sfide in cui sono impegnate le due squadre dietro alla ‘Viola’: |32ª giornata| Juventus(81,PRIMA)–Samp(48,settima) 3-0; Atalanta(48,ottava)–Inter(59,quinta) 0-0 ¦ |33ª giornata| Benevento(14,ultimo)–Atalanta(49,ottava) 0-3; Samp(48,nona)–Bologna(38) 1-0.  Sabato scorso la Pistoiese ha giocato a Piacenza contro i locali che avevano la particolarità di schierare solo giocatori italiani, almeno fino al 2001. Passando alla gara, il primo tempo è stato soporifero fino ai minuti finali; prima Masciangelo colpisce Nardini a palla lontana e per questo l'arbitro lo espelle dopo aver sentito il guardalinee; poi — a pochi secondi dall'intervallo — Zappa perde palla e atterra Castellana in area. L'arbitro indica il dischetto e Corazza trasforma l'ennesima massima punizione contro gli arancioni. La botta rimediata a fine primo tempo si fa sentire subito nella ripresa: Segre recupera palla al centrocampo, avanza e nessuno (eccetto Hamlili saltato in tunnel) si fa avanti; il giocatore serve Corazza che scatta in area. L'attaccante friulano tira, Zaccagno respinge d'istinto ma la palla rimane lì; così è un gioco da ragazzi per lui segnare il raddoppio. Gli arancioni si sono rianimati dopo una decina di minuti: al 57’ Picchi costringe il portiere locale alla deviazione sopra la traversa; al 61’ arriva il gol che dimezza le distanze: Zullo crossa preciso in area piccola e Ferrari realizzata con una capocciata! Al 65’ Zaccagno con due parate miracolose evita il 3-1 e così al 73’ arriva spietato il pari: Surraco batte un angolo e Zullo svetta imperioso! Gli arancioni in superiorità numerica potrebbero tentare il colpaccio, ma non creano occasioni; anzi al 92’, in un azione da calcio d'angolo, la palla danza pericolosamente in area arancione prima che venga spazzata via. Il 2-2 finale è un buon punto per la classifica ed il morale; però lascia del rammarico visto che gli arancioni hanno subìto ben due gol in superiorità numerica... Ferrari è tornato al gol dopo ben cinque turni (3-0 al Pontedera il 10 Marzo); il suo bottino è di 11 reti, di cui tre dal dischetto (nel "computo" ci metterei anche i tre penalty sbagliati eheheh). Zullo invece è alla seconda realizzazione dopo l'incredibile 3-3 a Pisa al 95’. Riguardo la classifica, i risultati di due squadre immediatamente avanti sono stati "positivi": Lucchese-Arzachena 2-2 e Prato–Giana Erminio 3-2. L'Olbia che aveva stracciato il Livorno in casa, ha poi perso la gara di recupero con l'Arezzo; vinceva 2-0 e poi incredibilmente ha perso 2-3 in casa con gli ospiti in dieci. L'undicesimo posto (che nel girone A è l'ultimo per i playoff) non è poi così lontano: l'occupa la Giana a quota 41. Sarebbero due punti, anzi tre visto lo svantaggio della Pistoiese negli scontri diretti. Intanto la situazione dell'infermeria rimane delicata: solo Minardi è pienamente recuperato; Zullo pur azzoppato stringerà i denti ed infine Vrioni, infortunatosi al ginocchio, tornerà fra un paio di settimane. Avendo come al solito scritto anche troppo, ecco la prossima gara da non steccare: Pistoiese(39,tredicesima)Arzachena(38)1-0highlightsservizio Tvlfotogallery│"pagelle"alle 14:30, trentacinquesima giornata¹ [radiocronaca di F. Giorgi? su RDP]. ¹riposa il Monza. L'Aglianese, avendo a disposizione due risultati su tre nella gara decisiva, è riuscita ad ottenere un obbiettivo non previsto ad inizio stagione: la SERIE D! La gara di domenica 8 contro i fiorentini del Porta Romana è finita come all'andata: 0-0. Allo stadio c'erano trecento spettatori di cui una buona rappresentanza ospite, sparsa e rumorosa fra la tribuna centrale e la gradinata laterale. Il clima era "caldo" non solo per il meteo; tutti i tifosi attendevano da 11 anni questo giorno... Intanto una mega bandiera neroverde copriva tutta la tribuna dall'altro lato del campo. La prima azione è stata degli ospiti in maglia; Riccobono al 5’ sparava un bolide su punizione che Fedele doveva alzare sopra la traversa. L'Aglianese rispondeva dopo cinque minuti quando Maccagnola stoppa di destro un cross di un compagno e dal limite spara un bolide in controbalzo che toccando l'esterno della rete dà l'illusione del gol. La gara si è "addormentata" fino al 34’ quando ancora Riccobono calcia una punizione che passa ad una spanna dal palo della porta di Fedele. Al 40’ una vaccata di Biondi può costare carissimo: Pecchioli gli ruba palla dopo che il difensore aveva stoppato male di sinistro; il talentuoso trequartista ospite così può fuggire verso la porta ma... Zuccarelli qualche metro prima dell'area decide di fermarlo con una puntata piena sul piede! Sarebbe un intervento da "cartellino arancione"/espulsione; meno male che l'arbitro si limita ad giallo sacrosanto nonostante le proteste del difensore. Nella ripresa non è successo molto; gli ospiti sono calati ed i neroverdi hanno tenuto spesso il pallino del gioco. De Gori al 65’ mette un bellissimo pallone in area, Marzierli lo sfiora ed il portiere Morandi salva con una prodigiosa deviazione. Al 70’ entra Pagano, dopo un mese di stop per infortunio, proprio per ‘Pippo’ De Gori. I minuti trascorrono lenti, ma non lentissimi; gli ospiti vuoi per il caldo vuoi per un certo dominio dei neroverdi calano vistosamente. I pericoli per la porta difesa da Giona Fedele sono sempre più sporadici e così è arrivato il 90°; l'arbitro ha concesso cinque minuti di recupero e quasi allo scadere di questi gli ospiti hanno ottenuto una punizione dai trenta metri. Pure il portiere è andato in avanti; la gara si è chiusa quando Fedele ha intercettato il tiro-cross dell'avversario. Ovviamente i tifosi di fede neroverde hanno esultato; quelli del Porta Romana se ne sono andati via un po' scornati... Una signora ha inveito contro Giusti, ma immagino che intendesse il presidente della Sestese messo ai domiciliari lo scorso Luglio per una presunta combine. Anche il Giusti dell'Aglianese [Lorenzo] sarebbe sotto indagini per una partita "condizionato" nello scorso campionato. Ma lui non è un tesserato; semplicemente è proprietario della Comauto che è sponsor dei neroverdi dal 2014. I giocatori hanno festeggiato davanti alla tribuna coperta portando in trionfo il tecnico Fanani; tutti indossavano una maglia con questa scritta: Un sogno che Diventa realtà. Farei carte false per averne una eheheh. Che scrivere su questa ennesima impresa dell'Aglianese? Sicuramente che è meritata e non "programmata"; infatti l'obiettivo minimo della società era di quello di raggiungere i playoff. L'ultima stagione in Eccellenza, nel 1995-'96, l'Aglianese salì in serie D grazie a due spareggi: prima con il Sansovino e poi con il Foligno. Tornando all'immediato presente, la proprietà e dirigenza sono già al lavoro per affrontare il prossimo campionato che fu lasciato nel 2006-'07. Da allora sono trascorsi più di dieci anni: la "prima rinascita" dell'allora Junior Aglianese si completò in due anni, risalendo dalla Terza categoria Pistoia fino alla Prima categoria. Poi seguirono una decina di stagioni fra Prima e Seconda categoria a cui fu richiesta l'iscrizione nell'estate 2011 per contenere i costi. Proprio quel campionato, il 2011/'12, vide i neroverdi salvarsi ai playout con i cugini degli Amici Miei. Quello successivo invece vide l'Aglianese terminare al quarto posto la stagione regolare; nei playoff furono battuti gli Amici Miei (nel frattempo ripescati) e la Polisportiva Montale (arrivata seconda dietro il San Giusto). Così i neroverdi parteciparono agli spareggi con le altre squadre vincitrici dei rispettivi playoff di girone. Lo spareggio con il Pescaglia a Castelfranco di Sotto finì 1-1 con pareggio degli ospiti al novantesimo. I rigori — dopo i tempi supplementari — premiarono i neroverdi che presero un certo punteggio per la successiva graduatoria di merito. Come volevasi dimostrare, l'Aglianese fu ammessa al campionato di Prima categoria che sotto la guida di Ermini vide un lusinghiero terzo posto finale. Ai playoff fu battuto il San Giusto e la finalissima per accedere al campionato di Promozione venne giocata a Larciano. Con la Lastrigiana serviva solo vincere ed invece finì 1-1, risultato maturato nel primo tempo. Quindi i secondi 45’ ed i 30’ di supplementare non schiodarono quel pareggio. La successiva stagione [2014-'15] iniziò con beffardi pareggi in zona Cesarini e una certa maretta in società; come allenatore fu chiamato l'ex giocatore neroverde Maretti. Faticosamente i neroverdi lasciarono l'ultime posizioni fino ad arrivare alla quintultima che garantiva il playout in casa con due risultati su tre. Maretti si rimise la maglia per diverse gare; in una, al “Sem Barontini” con il Montale, marcò il pareggio su punizione! Lo spareggio con il Montelupo non poté disputarlo perchè era stato espulso all'ultima di campionato. Fu una gara inchiodata sullo 0-0 con poche emozioni; al 120’ l'arbitro assegnò un dubbio calcio di punizione agli ospiti, il loro portiere andò avanti in cerca di gloria e la trovò perchè batté il suo collega! Meno male che il guardalinee aveva alzato la bandierina per un fuorigioco che a rivedere l'immagini proprio non c'era... Da allora con l'arrivo della Comauto di Giusti come sponsor cambiò tutto; il nuovo gruppo dirigente si promise di tornare in serie D entro cinque anni ed invece sono arrivate tre promozioni consecutive, una Coppa Toscana [di Prima categoria] ed una Supercoppa [di Promozione]. Ho scritto davvero tanto, ma erano quasi 12 anni che aspettavo questo momento.... Prossima gara, ultima trasferta di campionato: Baldaccio Bruni(41,ottavo)Aglianese(62,PRIMA)1-3tabellino+"cronaca"alle 15 di domani, trentesima giornatastadio “Saverio Zanchi”; Anghiari. Sabato 7 la Ferruccia ha giocato sul campo del Tempio Chiazzano che si trova accanto alla ferrovia fra Pistoia e Firenze. Dice che la temperatura, pur essendo le 18, fosse quasi estiva; non posso confermarlo visto che a quell'ora ero a Valenzatico [distante 6 km] a vedere la ‘Viola’ eheheh. A quanto scrive l'inviato di Calciopiù, la prima occasione è capitata sui piedi di Ciottoli il cui tiro sorvolava di poco la traversa; improvvisamente al 40’ ecco il gol: Oueslati con un lancio taglia il campo e libera Parlanti; questi poi anticipa i difensori e davanti a De Marcus deposita in rete: 1-0. Nella ripresa non ci saranno altre occasioni, nemmeno da parte ospite. La stanchezza fa perdere le staffe agli aranciogrigi: prima il neoentrato Petruzzi commette un fallo di reazione e così viene espulso dal sig. Mirco Gronchi di Pontedera; poi Giannoni dovrà uscire per doppia ammonizione. La Ferruccia conferma la sua discontinuità perdendo la trasferta successiva ad una vittoria casalinga; era accaduto dopo l'1-0 con i Giovani Granata Monsummano (1-3 in casa del We Love 24) ed è quindi riaccaduto dopo l'1-0 della settimana prima con il Bugiani Pool. Mancando tre giornate al termine della stagione, è impossibile raggiungere il settimo posto occupato dal Valenzatico a quota 41. Comunque per la prima volta, in cinque stagioni di Terza categoria, il terzultimo posto è scongiurato; mal che vada la squadra ferrucciana terminerà al quartultimo posto. Il San Piero è appena due punti avanti, mentre la decima ed undicesima sono tre punti dietro...Adesso chiuderei indicando la prossima gara, sulla carta difficile: Ferruccia(28,nona)Virtus Bottegone(46,quinta*)0-2tabellino+cronacaalle 15:30, ventottesima giornata¹ [risultati]campo Sussidiario-2 “Fiorello Franchi”; San Piero-Agliana. Note: ¹riposa il Castelmartini Larciano. * a pari punti con altre due squadre, in svantaggio negli scontri diretti. Ci si ribecca fra una settimana o giù di lì; saluti da ‘Br73’ e in bocca al lupo al capo dello Stato che dovrà sbrogliare una bella matassa. Consiglio: quando c'è uno "stallo" in un gabinetto, otturato per colpa di un vecchio stronzo/<<pezzo informe di materia organica anfibia>> ci vogliono le maniere forti; inteso?

 "P.S."  La Juventus, ma anche il cosiddetto calcio italiano, dovrebbero ormai aver compreso che nell'Europa calcistica si conta per quanto si vale: zero o poco meno. ‘Camerata’, la Juve — fino al presidente Agnelli — hanno fatto una figura meschina per la gazzarra in occasione del rigore fischiato all'ultimo istante. Possono ululare al cielo contro l'arbitro <<insensibile>> che ha <<distrutto un sogno>> e avrebbe <<un bidone della spazzatura al posto del cuore>>, ma quello è rigore tutta una vita. Curiosamente la stessa gente che non voleva il var, adesso l'invoca; proprio delle belle facce di culo, pardon bronzo. La carriera nelle Coppe Europee del sig. Buffon, iniziata con il Parma nell'allora Coppa Uefa il 24.09.1996 Vitória Guimarães–Parma 2-0, sarà ricordata per come è finita: con un'aggressione verbale, e non solo, all'arbitro. Ma non è certo la prima volta: qualche mese fa a Firenze con la Fiorentina questi signori con la maglia a strisce circondarono l'arbitro facendolo poi recedere dalla decisione di aver decretato un rigore. Sono decenni che "distruggono i sogni" di altre squadre; gli esempi certo non mancano... Buffon nell'immediato dopogara è letteralmente partito con la tangente in coerenza con la frase che disse dopo un Roma-Juve del 2014 (<<A chi dice che stiamo davanti con gli aiutini rispondo che lamentarsi dell’arbitraggio è l’alibi dei perdenti>>). Il campione del mondo 2006 ha detto, fra l'altro: << [l'arbitro] Ha commesso un crimine contro l’umanità sportiva, un arbitro all’altezza non infrange il sogno di una squadra che ha dato tutto>> e <<È una questione di sensibilità. Che ogni uomo… Che deve albergare in ogni uomo. Lì non è una questione di saper arbitrare, di aver visto o non aver visto>>. Proprio lui che in un Milan-Juventus del 2012, per un gol non assegnato a Muntari, ammise candidamente: <<anche se si fosse accorto della palla entrata, non avrebbe aiutato l’arbitro>>! Ora che la sua carriera nelle Coppe è finita, rifletta sul sapore della beffa che la Juve per tante volte ha fatto ingurgitare ad altre squadre, ma solo in Italia .

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