◄─ 07.04.'18 |
sabato 14 Aprile 2018, ore 13:00 |
21.04.'18 ─► |
Rieccomi in
un giorno davvero campale: stamani è iniziato il bombardamento sulla Siria da
parte di Stati Uniti-Francia-Gran Bretagna. Il casus belli è il presunto
utilizzo di armi chimiche a Douma giusto una
settimana fa. L'OPAC
quanto prima andrà sul campo per verificare se veramente sia state utilizzate
tali armi per cui ricordo esiste un
trattato del 1993. Se date un'occhiata a questa
pagina noterete che sia Usa che Siria
hanno sì firmato e ratificato il CAC, ma c'è un
‘*’
[“Le
riserve e le dichiarazioni non sono pubblicate”]
eheheh. Faccio altresì notare che ‘fosforo’
e ‘Agente’
non sono considerate armi chimiche e quindi tutto apposto.
Il
primo viene utilizzato a iosa da Israele, il
secondo nei decenni passati in Vietnam; complimenti davvero. Tornando
all'immediato presente, sembra che la presunta arma chimica non sia l'iprite
sennò nemmeno i soccorritori l'avrebbero raccontata; probabilmente si tratta di
cloro che i ribelli tengono in "fabbriche" a mo' di piccolo chimico. È
chiaro che il
cloro non può essere considerato un'arma
chimica sennò la sanificazione dell'acqua in piscina o nell'acquedotto sarebbe
da proibire eheheh. A parte gli scherzi, il cloro come fosgene o famigerata
iprite è un'arma chimica; invece acqua con livelli più elevati non può essere
considerata tale. Molta di quella gente colpita a Douma ha
trovato la morte perchè si era rifugiata in un luogo chiuso che è così diventato
una camera a gas. Insomma la vicenda sembra quasi "costruita a tavolino" dove
ogni partecipante ha il suo rendiconto.
A detta degli "alleati" si è trattata di una missione mirata a
colpire solo obiettivi precisi con il minimo danno collaterale; lo ‘Zar’ dal
Cremlino ha risposto laconico che <<ci saranno conseguenze>>. Ovviamente la Nato
appoggia tale intervento e quindi anche l'Italia. Il ‘premier in scadenza’ ha
voluto precisare che le basi Nato in Italia, come Sigonella, non sono state
utilizzate per l'attacco. È una ‘bugia’
perchè gli aerei da ricognizione verso la Siria partono proprio dalla
base siciliana; questo è un supporto, nemmeno
troppo indiretto, e quindi viva la coerenza. Nel dizionario alla voce
‘coerenza’
dovrebbe essere associato ‘il conte Silverj’ che da giovane maoista abbracciò
poi il
pacifismo peloso che lo vide marciare a Comiso.
Nel 1996 ci fu lo spartiacque con la
guerra del Kosovo e da allora questi ex pacifisti/e del menga hanno
abbracciato il cosiddetto atlantismo. A proposito di premier, come volevasi dimostrare
il secondo giro di consultazioni si è chiuso con un nulla di fatto. Lo stallo è
dovuto ad un ottantenne con
“una
naturale capacità a
delinquere”;
l'ottuagenario ha pure inscenato una pantomima al Quirinale, mica in un teatro
d'avanspettacolo. Ieri il capo dello Stato è stato chiaro: se entro pochi giorni Salvini non si sarà liberato dallo stallo, allora verrà messo in campo un
"esploratore" o forse anche un'esploratrice... Questa persona con il mandato di
Mattarella consulterà le altre forze politiche; l'appoggio di queste sarà
praticamente obbligato perchè in quest'anno non ci saranno elezioni, poco ma
sicuro. Inoltre l'acuirsi della crisi in Siria potrà velocizzare i tempi, ed i
modi; un "governissimo" avrà un mandato preciso: nuova legge elettorale, tenere
i conti in ordine, fare la legge di bilancio per il 2019 quando si voterà anche
per l'Europee. I numeri del Parlamento usciti dall'elezioni del 4 Marzo sono
chiari: nessun partito o coalizione ha la maggioranza in entrambe le aule. Solo
il partito/movimento più votato ed il partito più votato nella coalizione di
destra hanno i numeri per governare. Ogni altra "soluzione" non
rispecchierebbe l'esito delle votazioni purtroppo condizionati da una legge
elettorale immonda e pure maschilista. Solo da qualche giorno le
pidiote si sono accorte del trucchetto: candidate in più liste
plurinominali hanno spianato l'elezione a 37 candidati trombati all'uninominale.
Le vestali del renzismo hanno risposto alle colleghe sviando, come gli ha
insegnato il babbeo: dopotutto il suo esecutivo aveva il 50% di donne come
ministro; quindi dove sta il problema? Non volendo scrivere altro per evitare
querele, o anche peggio, chiudo con
la
fotogallery atlantica
[sabato
7-ieri].
►
Ormai è evidente che dallo scorso 4 Marzo la Fiorentina sta disputando un campionato a sé; la
squadra
poteva reagire alla morte di Astori lasciandosi andare oppure compattarsi; i
gigliati hanno scelto la seconda strada. Così all'Olimpico è arrivata la sesta vittoria
consecutiva, una striscia di successi che
non accadeva dal 1959-60! La gara per i
gigliati in
maglia
(il colore del
quartiere di Santa Croce) si è messa subito in
discesa: Saponara al 7’ rimette al limite e Benassi con una deviazione rasoterra
batte Alisson; comunque i giallorossi hanno subito reagito con una staffilata di
Strootman deviata in angolo da Sportiello che però poco dopo commetteva una
frittata: su un palla alta tenta una presa maldestra nonostante ci lì ci sia
compagno; ovviamente il pallone gli sfugge e Dzeko riesce comunque a colpirlo
mandandolo sull'esterno del palo! La gara prosegue con i giallorossi più volte
pericolosi, ma al 40’ arriva il raddoppio: Simeone dai trenta metri inizia una
percussione, entra in area, s'incunea fra i difensori, resiste ad una carica e
0-2!
Per ‘il Cholito’ è la decima rete stagionale e terza consecutiva;
non gli
accadeva dal Gennaio 2017.
La ripresa si è aperta con una parata di Sportiello su tiro di Dzeko; sarà un
vero e proprio assedio dove oltre ai giocatori ed il portiere sembra esserci
qualcun altro a proteggere la porta gigliata... Infatti al 28’ la Roma vede due
volte la palla respinta dalla traversa: prima Schick con una capocciata e poi da
azione d'angolo successiva Fazio la prende così bene che sembra un bolide;
Sportiello può solo vederlo scheggiare il legno trasversale. La gara
finisce dopo cinque, anzi sei minuti di recupero perchè l'arbitro ne aggiunge un
altro; anche stavolta giocatori, tecnico e staff hanno festeggiato salutando
militarmente i 400 tifosi. Il rientro della squadra in nottata è stato atteso da
tantissima gente davanti ai campini,
intitolati a Davide Astori.
Il gruppo è davvero unito: quando un giocatore sembra in difficoltà subito viene
in aiuto un compagno; l'azioni sono all'unisono come se ci fosse ancora il
capitano in campo.
Per ricordarlo ancora di più si sono
fatti tatuare
‘#DA13’.
Riguardo la classifica, ci sono da segnalare i pareggi di Samp e Atalanta; anche
il Milan ha pareggiato in casa, contro il Sassuolo e si trova al sesto posto
appena due punti avanti... Prossime gare, entrambe a Firenze:
Fiorentina▀(50,settima)—Spal▀(27,quartultima*)║0-0║highlights│sintesi│"pagelle"│alle 12:30 di domani,
trentaduesima
giornata; Fiorentina(51,settima)—Lazio▀(61,quarta**)║3-4║highlights│sintesi│"pagelle"│alle 20:45 di mercoledì 18,
trentatreesima
giornata.
Sfide in cui sono impegnate le due squadre dietro alla ‘Viola’:
|32ª giornata| Juventus(81,PRIMA)–Samp(48,settima) 3-0; Atalanta(48,ottava)–Inter(59,quinta) 0-0
¦
|33ª giornata| Benevento(14,ultimo)–Atalanta(49,ottava) 0-3;
Samp(48,nona)–Bologna(38) 1-0.
◄► Sabato
scorso la Pistoiese ha giocato a Piacenza contro i
locali che avevano la
particolarità di schierare solo giocatori italiani, almeno fino al 2001.
Passando alla gara,
il primo tempo è stato soporifero fino ai minuti finali;
prima
Masciangelo
colpisce Nardini a palla lontana e per questo l'arbitro lo espelle dopo aver
sentito il guardalinee; poi — a pochi secondi dall'intervallo — Zappa perde
palla e atterra Castellana in area. L'arbitro indica il dischetto e Corazza
trasforma l'ennesima massima punizione contro gli arancioni. La botta rimediata
a fine primo tempo si fa sentire subito nella ripresa: Segre recupera palla
al centrocampo, avanza e nessuno (eccetto Hamlili saltato in tunnel) si fa
avanti; il giocatore serve Corazza che scatta in area. L'attaccante friulano
tira, Zaccagno
respinge d'istinto ma la palla rimane lì; così è un gioco da ragazzi per lui
segnare il raddoppio. Gli arancioni si sono rianimati dopo una decina di minuti: al 57’ Picchi costringe il portiere
locale alla deviazione sopra la traversa; al 61’ arriva il gol che dimezza le
distanze: Zullo crossa preciso in area piccola e Ferrari realizzata con una
capocciata! Al 65’ Zaccagno con due parate miracolose evita il 3-1 e così al 73’
arriva spietato il
pari:
Surraco batte un angolo e Zullo svetta imperioso! Gli arancioni in superiorità
numerica potrebbero tentare il colpaccio, ma non creano occasioni; anzi al 92’,
in un azione da calcio d'angolo, la palla danza pericolosamente in area
arancione prima che venga spazzata via. Il
2-2
finale è un buon punto per la classifica ed il morale; però lascia del rammarico
visto che gli arancioni hanno subìto ben due gol in superiorità numerica...
Ferrari è tornato al gol dopo ben cinque turni (3-0 al Pontedera il 10 Marzo);
il suo bottino è di 11 reti, di cui tre dal dischetto (nel "computo" ci metterei
anche i tre penalty sbagliati eheheh).
Zullo invece è alla
seconda realizzazione dopo l'incredibile 3-3 a Pisa al 95’. Riguardo
la classifica, i risultati di due squadre immediatamente avanti sono stati "positivi": Lucchese-Arzachena 2-2 e Prato–Giana Erminio 3-2.
L'Olbia che aveva stracciato il Livorno in casa, ha poi perso la gara di
recupero con l'Arezzo; vinceva 2-0 e poi incredibilmente
ha perso 2-3 in casa con gli ospiti in dieci.
L'undicesimo posto (che
nel girone A è l'ultimo per i playoff) non è poi così
lontano: l'occupa la Giana a quota 41. Sarebbero due punti, anzi tre
visto lo svantaggio della Pistoiese negli scontri diretti. Intanto la
situazione dell'infermeria
rimane delicata:
solo Minardi è pienamente recuperato; Zullo pur azzoppato stringerà i denti ed
infine Vrioni,
infortunatosi al ginocchio, tornerà fra un paio
di settimane. Avendo come al solito scritto anche troppo, ecco la prossima gara
da non steccare:
Pistoiese▀(39,tredicesima)—Arzachena▀(38)║1-0║highlights│servizio Tvl│fotogallery│"pagelle"│alle 14:30,
trentacinquesima giornata¹
[radiocronaca di F. Giorgi? su
RDP].
¹riposa
il Monza.
◄►
L'Aglianese, avendo a disposizione due risultati su tre nella gara
decisiva, è riuscita ad ottenere un obbiettivo non previsto ad inizio
stagione: la SERIE D! La gara di domenica 8 contro i fiorentini del
Porta Romana è finita come all'andata:
0-0.
Allo stadio c'erano trecento spettatori di cui una buona rappresentanza ospite,
sparsa e rumorosa fra la tribuna centrale e la gradinata laterale. Il clima era
"caldo" non solo per il meteo; tutti i tifosi attendevano da 11 anni questo
giorno... Intanto una mega bandiera neroverde copriva tutta la tribuna
dall'altro lato del campo. La prima azione è stata degli ospiti in
maglia;
Riccobono al 5’ sparava un bolide su punizione che Fedele doveva alzare sopra la
traversa. L'Aglianese rispondeva dopo cinque minuti quando Maccagnola stoppa di
destro un cross di un compagno e dal limite spara un bolide in controbalzo che
toccando l'esterno della rete dà l'illusione del gol. La gara si è
"addormentata" fino al 34’ quando ancora Riccobono calcia una punizione che
passa ad una spanna dal palo della porta di Fedele. Al 40’ una vaccata di Biondi
può costare carissimo: Pecchioli gli ruba palla dopo che il difensore aveva
stoppato male di sinistro; il talentuoso trequartista ospite così può fuggire
verso la porta ma... Zuccarelli qualche metro prima dell'area decide di
fermarlo con una puntata piena
sul piede! Sarebbe un intervento da "cartellino arancione"/espulsione; meno male
che l'arbitro si limita ad giallo sacrosanto nonostante le proteste del
difensore. Nella ripresa non è successo molto; gli ospiti sono calati ed i
neroverdi hanno tenuto spesso il pallino del gioco. De Gori al 65’ mette un
bellissimo pallone in area, Marzierli lo sfiora ed il portiere Morandi salva con
una prodigiosa deviazione. Al 70’ entra Pagano, dopo un mese di stop per
infortunio, proprio per ‘Pippo’ De Gori. I minuti trascorrono lenti, ma non
lentissimi; gli ospiti vuoi per il caldo vuoi per un certo dominio
dei neroverdi calano vistosamente. I pericoli per la porta difesa da Giona
Fedele sono sempre più sporadici e così è arrivato il 90°; l'arbitro ha concesso
cinque minuti di recupero e quasi allo scadere di questi gli ospiti hanno
ottenuto una punizione dai trenta metri. Pure il portiere è andato in avanti; la
gara si è chiusa quando Fedele ha intercettato il tiro-cross dell'avversario.
Ovviamente i tifosi di fede neroverde hanno esultato; quelli del Porta Romana se
ne sono andati via un po' scornati... Una signora ha inveito contro Giusti, ma
immagino che intendesse il presidente della Sestese messo ai domiciliari lo
scorso Luglio per una presunta combine. Anche il Giusti dell'Aglianese [Lorenzo]
sarebbe sotto indagini per una partita "condizionato" nello scorso campionato.
Ma lui non è un tesserato; semplicemente è proprietario della Comauto che è
sponsor dei neroverdi dal 2014. I giocatori hanno festeggiato davanti alla
tribuna coperta portando in trionfo il tecnico Fanani; tutti indossavano una
maglia con questa scritta:
‘Un
sogno che Diventa realtà’.
Farei carte false per averne una eheheh. Che scrivere su questa ennesima impresa
dell'Aglianese? Sicuramente che è meritata e non "programmata"; infatti
l'obiettivo minimo della società era di quello di raggiungere i playoff.
L'ultima stagione in Eccellenza,
nel 1995-'96, l'Aglianese salì in serie D
grazie a due spareggi:
prima con il Sansovino e poi con il Foligno.
Tornando all'immediato presente, la proprietà e dirigenza sono già al lavoro per
affrontare il prossimo campionato che fu lasciato nel 2006-'07. Da allora sono
trascorsi più di dieci anni: la "prima rinascita" dell'allora Junior Aglianese
si completò in due anni, risalendo dalla Terza categoria Pistoia fino alla Prima
categoria. Poi seguirono una decina di stagioni fra Prima e Seconda categoria a
cui fu richiesta l'iscrizione nell'estate 2011 per contenere i costi. Proprio
quel campionato, il 2011/'12, vide i neroverdi salvarsi ai playout con i cugini
degli Amici Miei. Quello
successivo invece vide l'Aglianese terminare al
quarto posto la stagione regolare; nei playoff furono battuti gli
Amici Miei
(nel frattempo ripescati) e la Polisportiva Montale (arrivata seconda dietro
il San Giusto). Così i neroverdi parteciparono agli spareggi con le altre
squadre vincitrici dei rispettivi playoff di girone. Lo spareggio con il
Pescaglia a Castelfranco di Sotto finì 1-1 con pareggio degli ospiti al
novantesimo. I
rigori — dopo i tempi supplementari — premiarono i neroverdi che presero un certo
punteggio per la successiva graduatoria di merito. Come volevasi dimostrare, l'Aglianese
fu ammessa al campionato di Prima categoria che sotto la guida di Ermini vide un
lusinghiero terzo posto finale. Ai playoff fu battuto il San Giusto e la
finalissima per accedere al campionato di Promozione venne giocata a Larciano. Con
la Lastrigiana serviva solo vincere ed invece finì 1-1, risultato maturato nel
primo tempo. Quindi i secondi 45’ ed i 30’ di supplementare non schiodarono quel
pareggio. La successiva stagione [2014-'15] iniziò con beffardi pareggi in zona Cesarini e una certa maretta in società; come allenatore fu chiamato l'ex
giocatore neroverde Maretti. Faticosamente i neroverdi lasciarono l'ultime
posizioni fino ad arrivare alla quintultima che garantiva il playout in casa con
due risultati su tre. Maretti si rimise la maglia per diverse gare; in una, al
“Sem Barontini” con il Montale, marcò il pareggio su punizione! Lo spareggio con il
Montelupo non poté disputarlo perchè era stato espulso all'ultima di campionato.
Fu una gara inchiodata sullo 0-0 con poche emozioni; al 120’ l'arbitro assegnò
un dubbio calcio di punizione agli ospiti, il loro portiere andò avanti in cerca
di gloria e la trovò perchè batté il suo collega! Meno male che il guardalinee
aveva alzato la bandierina per un fuorigioco che a rivedere l'immagini proprio
non c'era... Da allora con l'arrivo della Comauto di Giusti come sponsor cambiò
tutto; il nuovo gruppo dirigente si promise di tornare in serie D entro cinque
anni ed invece sono arrivate tre promozioni consecutive, una Coppa Toscana [di
Prima categoria] ed una Supercoppa [di Promozione]. Ho scritto davvero tanto, ma
erano quasi 12 anni che aspettavo questo momento.... Prossima gara, ultima
trasferta di campionato:
Baldaccio Bruni▀(41,ottavo)—Aglianese▀(62,PRIMA)║1-3║tabellino+"cronaca"│alle 15 di domani,
trentesima
giornata⚽stadio
“Saverio Zanchi”;
Anghiari.
◄►
Sabato 7 la Ferruccia
ha giocato sul campo del Tempio Chiazzano che si trova accanto alla ferrovia fra
Pistoia e Firenze. Dice che la temperatura, pur essendo le 18, fosse quasi
estiva; non posso confermarlo visto che a quell'ora ero a Valenzatico [distante
6 km] a vedere la ‘Viola’ eheheh. A quanto scrive l'inviato di
Calciopiù, la prima occasione è capitata sui piedi di
Ciottoli il cui tiro sorvolava di poco la traversa; improvvisamente al 40’ ecco
il gol: Oueslati con un lancio
taglia il campo
e libera Parlanti; questi poi anticipa i difensori e davanti a De Marcus
deposita in rete:
1-0.
Nella ripresa non ci saranno altre occasioni, nemmeno da parte ospite. La
stanchezza fa perdere le staffe agli aranciogrigi: prima il neoentrato Petruzzi
commette un fallo di reazione e così viene espulso dal sig. Mirco Gronchi di
Pontedera; poi Giannoni dovrà uscire per doppia ammonizione. La Ferruccia
conferma la sua discontinuità perdendo la trasferta successiva ad una vittoria
casalinga; era accaduto dopo l'1-0 con i Giovani Granata Monsummano (1-3 in casa
del We Love 24) ed è quindi riaccaduto dopo l'1-0 della settimana prima con il
Bugiani Pool. Mancando tre giornate al termine della stagione, è impossibile
raggiungere il settimo posto occupato dal Valenzatico a quota 41. Comunque per
la prima volta, in cinque stagioni di Terza categoria, il
terzultimo posto è
scongiurato; mal che vada la squadra ferrucciana terminerà al quartultimo
posto. Il San Piero è appena due punti avanti, mentre la decima ed undicesima
sono tre punti dietro...Adesso chiuderei indicando la prossima gara, sulla carta
difficile:
Ferruccia▀(28,nona)—Virtus Bottegone▀(46,quinta*)║0-2║tabellino+cronaca▀│alle 15:30,
ventottesima giornata¹ [risultati]⚽campo
Sussidiario-2 “Fiorello Franchi”; San Piero-Agliana.
Note:
¹riposa
il Castelmartini Larciano.
* a pari punti con
altre due squadre, in svantaggio negli scontri diretti.
◄
Ci
si ribecca fra una settimana o giù di lì; saluti da ‘Br73’ e in bocca al lupo al
capo dello Stato che dovrà sbrogliare una bella matassa. Consiglio: quando
c'è uno "stallo" in un gabinetto, otturato per colpa di un vecchio
stronzo/<<pezzo
informe di materia organica anfibia>> ci vogliono
le maniere forti; inteso?
"P.S." La
Juventus, ma anche il cosiddetto
calcio italiano, dovrebbero ormai aver compreso che
nell'Europa calcistica si conta per quanto si vale:
zero o poco meno. ‘Camerata’, la Juve
— fino al presidente Agnelli — hanno fatto una figura meschina per la
gazzarra in occasione del rigore fischiato all'ultimo istante.
Possono ululare al cielo contro l'arbitro <<insensibile>>
che ha <<distrutto un sogno>> e avrebbe <<un bidone della spazzatura al posto
del cuore>>, ma quello è rigore tutta una vita. Curiosamente la stessa gente che
non voleva il
var, adesso l'invoca; proprio delle belle facce di
culo,
pardon bronzo. La carriera nelle Coppe Europee del sig. Buffon, iniziata con il
Parma nell'allora Coppa Uefa il 24.09.1996
Vitória
Guimarães–Parma 2-0,
sarà ricordata per come è finita: con
un'aggressione verbale, e non solo, all'arbitro. Ma non è certo la prima volta:
qualche mese fa a Firenze con la Fiorentina
questi
signori con la maglia a strisce
circondarono l'arbitro facendolo poi recedere dalla decisione di aver decretato
un rigore. Sono decenni che "distruggono i sogni" di altre squadre; gli esempi certo non mancano... Buffon
nell'immediato dopogara è letteralmente partito con la tangente in coerenza con
la frase che disse dopo un
Roma-Juve del 2014 (<<A
chi dice che stiamo davanti con gli aiutini rispondo che lamentarsi
dell’arbitraggio è l’alibi dei perdenti>>).
Il campione del mondo 2006 ha detto, fra l'altro: <<
[l'arbitro]
Ha commesso
un crimine contro l’umanità sportiva, un arbitro all’altezza non infrange il
sogno di una squadra che ha dato tutto>>
e <<È
una questione di sensibilità. Che ogni uomo… Che deve albergare in ogni uomo. Lì
non è una questione di saper arbitrare, di aver visto o non aver visto>>.
Proprio lui che in un
Milan-Juventus del 2012, per un gol non assegnato a Muntari, ammise candidamente: <<anche
se si fosse accorto della palla entrata, non avrebbe aiutato l’arbitro>>!
Ora che la sua carriera nelle Coppe è finita, rifletta sul sapore della beffa
che la Juve per tante volte ha fatto ingurgitare ad altre squadre, ma solo in
Italia
.