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domenica 10 ottobre 2021, ore 13:00

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Salve, rieccomi ancora una volta di domenica che credo diventerà la cadenza abituale per motivi che non sto a dirvi. Oggi è la 71ª giornata nazionale per le vittime sul lavoro che quest'anno sento particolarmente è il primo senza il mio babbo che rimase ferito in un incidente sul lavoro il 26.01.2007. Faceva il fabbro da una vita e cadde da una copertura che aveva messo vari anni prima. Purtroppo non riuscì ad abbriccarsi e così cadde da qualche metro però battendo la testa. Lì per lì rimontò sul camion che usava per il lavoro, ma dovette poi fermarsi perchè s'accorse di perdere sangue. L'equipaggio della Misericordia di Quarrata, intervenuto subito, fece tutto ciò che serviva: intubazione sul posto per farlo poi trasportare in elicottero a Careggi. A me e alla mia mamma fu detto che l'avevano portato a Pistoia, e fu meglio così: sarebbe stato straziante vederlo portare in elicottero. L'operarono per ore a Careggi dove prima c'era il dipartimento neurologico. Dopo mezzanotte il professor Mariotti riferì sull'esito dell'operazione: le due esa da tc erano state risolte, ma c'era comunque un'alta possibilità che potesse morire. Il trasferimento in Rianimazione avvenne in una notte freddissima su ambulanza; allora non erano unificati. Prima di tornare a casa, ce lo fecero vedere per pochi attimi... Il suo fisico riuscì a farcela: la pressione intracranica tornò nella norma e poi uscì dal coma; fu trasferito nel reparto d'intensiva, allora situato a Monna Tessa. Lì rimase fino al mese di febbraio quando venne ricoverato a Villa delle Terme - presidio di Falciani per il recupero post-coma. Recuperò quello che poté nei tre mesi in cui di solito si concentra l'eventuale recupero... Nella primavera del 2008 fu deciso che dovesse lasciare la casa di cura; quindi poteva tornare a casa, o in una struttura sanitaria. Ma le sue condizioni erano tali che non poteva stare con noi: aveva bisogno di cure particolari, e aggiungo che gli mancava un pezzo di calotta! A maggio trovò posto nell'rsa “Le Lame” di Agliana, ad un paio di chilometri da dove abitiamo/abitava. Sono passati così 12 anni: mangiava da sé, riusciva a camminare (seppure accompagnato) ma oltre quello poteva fare poco visto che aveva riportato una demenza post-traumatica. Riconosceva appena la mia mamma, anche perchè si conoscevano dal 1969; ma a me poco o nulla. Rammentava fatti del passato, la sua sorella, sua mamma; però il presente non lo tratteneva. Quindi i compaesani, gli amici del bar (e bocciodromo che per altro costruì di persona), il lavoro da fabbro gli sembravano tipo ricordi dei sogni... Nell'agosto 2017 rischiò di morire per un volvolo: prima l'occlusione venne trattata e poi dovette essere ricoverato ancora a Pistoia per una disidratazione. Tre giorni in quel letto d'ospedale bastarono per fargli venire piaghe di decubito al tallone! Da allora iniziò la china che come potete immaginare è più rapida per chi ha questo genere di problemi. Il 3 dicembre 2020 fu ricoverato al San Jacopo per un'altra occlusione; ovviamente non abbiamo potuto stargli vicino causa covid. Dovette essere operato perchè il volvolo tendeva a tornare; prima dell'operazione, quando era al lavoro al Cmp di Firenze, il chirurgo mi telefonò per scrupolo: volle l'autorizzazione poichè — in una scala da 1 a 10 — c'era il <<rischio 7>> che dopo l'anestesia si arrivare all'exitus! L'operazione risolse il problema con una stomia; ma quello era il male minore: diabete, problemi renali, ecc. ecc. Martedì 15 il primario, che ogni giorno c'aggiornava, espresse un cauto ottimismo poichè il <<paziente mangiava ed era più vispo>>... Verso le 16:30 mentre era al casellario mi arrivò una telefonata con il prefisso 0573 [quello di Pistoia]; qualche minuto prima il babbo aveva avuto un collasso, e quindi era morto. Io e mia mamma decidemmo di non richiedere l'autopsia; preferimmo risparmiargli quest'ulteriore scucimento, anche se post mortem. E' stato sepolto nello stesso loculo dove era la madre [mia nonna], morta nel 1967. In vita l'aveva detto più volte: voglio andare insieme a mia mamma (si chiamava Clotilde). Nell'agosto 2020 fu tolta dal forno e messa nell'ossario. Quindi il loculo rimase libero poichè la sepoltura al cimitero della Ferruccia, posto nel comune di Quarrata, segue le regole del ‘feudo quarratino’; una volta scaduta la concessione, ed estumata la salma, il loculo torna a disposizione del comune. Fatto sta che il 17.12.2020 la bara del mio babbo trovò posto proprio lì! E' passato quasi un anno; il suo ricordo è tangibile anche perchè le lavorazioni in ferro battuto (specie cancelli e ringhiere) sono visibili in quasi tutta la Ferruccia, specie nella parte quarratina. In casa abbiamo "mobili in ferro battuto": specchio, testata del mio letto/’lettino’, portaombrelli, ecc. ecc. Prima o poi vi linkerò le foto di ciò che ha fatto mio babbo per la casa. Lo faceva avanzatempo poichè il suo lavoro nel "laboratorio"/‘stanzone’ aveva ovviamente la precedenza. Ho scritto tutto questo per ricordare mio babbo, vittima sul lavoro "postuma"; una delle 574 persone morte nel 2020, ci sarebbero da aggiungerne altre 525 - fra dottori infermieri/e farmacisti/e uomini/donne forze dell'ordine cassiere ecc. ecc [conto_del_macellaio_2020]. Prendendo spunto da una scena del film “Guerra al virus”, il conto del macellaio era quello che Nelson chiedeva ogni giorno, durante le guerre napoleoniche, al suo attendente. Avere un conteggio nullo è praticamente impossibile, viste le milioni di persone che lavorano; ogni giorno ci saranno feriti/morti come accade nelle strade (trafficate da milioni d'automezzi). Ma dato che per guidare ci vuole la patente; perchè non prevedere un meccanismo "a punti"? Quando fu introdotto, il 01.07.2003, incidentalità e mortalità si sono ridotte in modo sensibile. Probabilmente è una delle (poche) buone fatte da quei governi berlusconiani eheheh. Ma tornando al presente, con la sua mattanza quotidiana sul lavoro, si potrebbe prevedere che ad ogni mancanza, tot punti in meno. Quando finiscono deve succedere qualcosa, tipo — come proposto da Landini — l'impossibilità a partecipare appalti. Proprio la Cgil ha visto un qualcosa d'inaudito: l'invasione della sede romana come facevano le squadracce ad inizio anni Venti! Sicuramente le posizioni nette sulla vaccinazione, come chiedere l'obbligo, hanno fatto entrare il più grande sindacato dei lavoratori/ici nel mirino... Così qualcuno nostalgico del Fascio, e neofascista, ha arringato una folla di bambacioni/e. Costoro, facinorosi e facinorose, piuttosto manifestino contro le ‘morti’!!! Comunque sarebbe il caso che un sindacato stracci la tessera di chi da proprio iscritto/a ha posizione da nazi-novax/nopass. Venerdì 15, quando il green-pass sarà obbligatorio in ogni posto di lavoro, costoro stiano a casa invece che far confondere. Ovviamente questo discorso non vale per chi è impossibilitato a vaccinarsi per vari motivi (immunocompromissioni, dialisi, malattie croniche o oncologiche ecc. ecc.). A loro si deve dare tutto l'appoggio possibile: tamponi immediati anche sul posto di lavoro. Invece chi non si vuole vaccinare, e considera il ‘certificato’ come un'angheria, niente deroghe o agevolazioni; i tamponi se li paghino di tasca propria. Inoltre i danni subiti dal policlinico “Gemelli” andrebbero rifondati da chi l'ha assaltato, in primis il frescone che ricoverato ha avvertito i suoi sodali come se stesse subendo un tso/vaccino eheheh. Mi scuso per il sarcasmo, ma c'è poco da ridere; fosse per costoro saremmo con lo scorso ottobre quando con l'aumentare inesorabile, dei casi e dei morti, si arrivò ai famigerati dpcm; direi che abbiamo già dato, quindi anche no. Dopo l'elezioni amministrative, la cosiddetta "sinistra" (prevalente quasi dappertutto, eccetto la Calabria) ha cavalcato l'onda successiva alla gazzarra di Roma: è vero che gentaglia di Fn ‘merda vecchia’ ha guidato l'assalto alla sede della Cgil, ma la moltitudine è indubbiamente trasversale. Mi spiego meglio: ci sono persone che votano pure a sinistra, M5S o anche centrodestra; quindi piano a generalizzare. Ma intanto le "organizzazioni" neofasciste siano sciolte ai sensi di una legge del 1952! Infine qualche nota sui numeri del covid in Italia; l'incidenza nazionale è scesa a 34, mentre l'Rt rimane stabile. Le vaccinazioni procedono con un ritmo di circa 140-120mila negli ultimi giorni; ma le prime dosi sono 50-57mila e quindi la platea degli over 50 non vaccinati rimane sempre elevata: circa 3 milioni. Comunque da domani entrerà in vigore un decreto che allenta le restrizioni (distanziamento di un metro) e permette un'affluenza maggiore in stadi, teatri, cinema; le discoteche, dopo più di un anno, potranno riaprire seppure a capienza limitata. Infine salto di palo in frasca, ma con gioia e fiducia nella giustizia, riportando una frase del padre di Martina Rossi: «Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia». A dieci anni dai fatti accaduti in Spagna, dopo vari gradi di giudizio [due in appello] rinvii e prescrizioni, si è arrivati al capolinea: 3 anni di reclusione per tentato stupro a Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni. Costoro che hanno fatto letteralmente carte false, e anche orribile sarcasmo (scoperto grazie all'intercettazioni), dovranno andare dunque in galera. Il reato di tentato stupro, l'unico rimasto fra quelli iniziali, sarebbe scaduto sabato 16; il loro legale farà ricorso alla CEDU, buon pro gli faccia. Quasi sicuramente non potranno pagare l'eventuale risarcimento in sede civile; comunque sia questo non l'aiuterà davanti al tribunale di Sorveglianza [leggi]. Devono pagare, fino in fondo perchè Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia.Passando adesso ai numeri del covid nel mondo, questi sono ancora numeri in calo: 238,48M casi e 4,864M decessi. Proprio quest'ultimi, nel corso di una settimana sono stati "appena" 50mila. Gli Stati Uniti vedono circa centomila contagi giornalieri; la curva dei casi totali — su scala logaritmica — è piatta da diverse settimane. Invece in Russia (+962 casi), Messico (+348), Romania (+211) la pandemia picchia ancora. Nel paese esteuropeo l'aumento dei casi attivi è esponenziale: 6000 il 25 agosto, 17.618 un mese fa, 134.892 ieri! Idem per i contagi giornalieri: 2560 il 10 settembre e 15.037 il 5 ottobre. Con le terapie intensive piene, anche i decessi sono aumentati: 41 un mese fa, 357 l'8 ottobre. Solo il 28% della popolazione romena è immunizzata; anche nella vicina Bulgaria la situazione non è migliore: dal 1° settembre al 6 ottobre sono stati accertati 54.179 contagi che portano il totale a 520mila (molti per una popolazione di 7 milioni). La percentuale degli immunizzati è ancora più basso: 19-24%, a seconda delle fonti. La quarta ondata sta colpendo anche i tre paesi baltici, Lituania Lettonia Estonia. Quest'ultimi due hanno la metà della popolazione vaccinata [immunizzata?], invece la Lituania è a 60%. Rimanendo per così dire in zona, la Russia è nel marasma: 7,75 milioni di di casi, 216mila morti; praticamente il 3% di chi si contagia muore. Dal 19 settembre almeno in 20mila si contagiano, ieri è stata toccata quota 30mila; riguardo i decesso va ancora peggio: almeno 700 da inizio luglio, dal 18 settembre almeno 800 e ben 968 registrati ieri! Curiosamente le percentuali di chi ha ricevuto una dose e due dosi sono simili: 34 e 31 per cento. Il loro siero, lo “Sputnik”, non sembra avere molto credito; dice che vengano organizzati dei voli per avere Pfizer e AstraZeneca. Prima di chiudere segnalo queste "mappe" a cura dell'Ecdc e un vaccine tracker. Adesso passerei alle notizie di vario tenore provenienti dal mondo fuor dall'Italia: curiosamente tre esecutivi europei, di cui due della Europa dell'Est, sono per così dire terminati nello spazio di pochi giorni: vedi Austria, Repubblica Ceca, Romania. Il premier austriaco, o meglio cancelliere federale, Sebastian Kurz ieri ha rassegnato le dimissioni per accuse di favoreggiamento della corruzione. Ebbe l'incarico di formare un governo dopo lunghe trattative successive all'elezioni del 15.10.2017. Il partito cristiano-sociale, ma anche conservatori non liberali, ÖVP vinse l'elezioni con il 31,47%; però altri due partiti ressero portando una cinquantina di parlamentari a Nationalrat. Servendo la maggioranza semplice di 91, Kurz (il leader dell'ÖVP) si mise in coalizione con i nazionalisti dell'FPÖ che così tornarono al governo dopo 17 anni. Ottenuto l'assenso del capo dello Stato, il 18.12.2017 Kurz — a 31 anni — divenne il più giovane cancelliere federale; si distinse per voler concedere la doppia cittadinanza italiana/austriaca ai cittadini sudtirolesi residenti in Trentino ed essere contrario sistema di ripartizione delle quote di migranti nell'Ue. Il governo entrò in crisi nel maggio 2019 con le dimissioni di H.-C. S., vicecancelliere e membro dell'FPÖ, per l'affäre Ibiza [leggi/vedi]. Il primo ministro destituì il collega agli Interni, e così tutti i ministri in quota FPÖ si dimisero. Non potendo risolvere la situazione, il capo dello Stato annunciò elezioni anticipate; però qualcun'altro doveva guidare il paese e così Kurz fu sfiduciato dal Nationalrat, su mozione dell'ex ministro e candidato alla Presidenza della Repubblica Norbert Hofer. Dal 3 giugno, per la prima volta nella storia dell'Austria, una donna diventò cancelliere: Brigitte Bierlein, giurista ed ex presidente della VfGH. L'elezioni del 29 settembre videro la vittoria schiacciante di Kurz con il 37,46%/71 seggi! Stavolta la coalizione è stata fatta con i verdi, una vera e propria virata a sinistra [leggi]. I verdi austriaci, più moderati dei colleghi italiani o spagnoli, sono andati per la prima volta al governo; nel 2017 non parteciparono all'elezioni perchè "extraparlamentari" perdendo tutti i 24 seggi. L'esecutivo ‘Kurtz II’ con cinque ministri (fra cui Giustizia, vicecancelleria e ovviamente Ambiente) però si è schiantato qualche giorno fa; sembra che siano voci su sondaggi manipolati in suo favore grazie al denaro pubblico finito nelle casse di uno dei principali gruppi editoriali austriaci ¦fonte¦. Il primo ministro, pur ritenendosi innocente e sicuro che si chiarirà tutto, si è fatto da parte suggerendo un nome: il suo braccio destro, e ministro degli Esteri, Alexander Schallenberg. Il capo dello Stato — che in Austria condivide il potere esecutivo con il Governo — ha accettato l'accordo fra popolari e verdi. Ovviamente ci dovrà essere la fiducia del Nationalrat. Passando alla vicina Cecka, il dominio del miliardario populista Andrej Babiš è terminato con la "sconfitta" all'elezioni dove i partiti all'opposizione sembrano avere i numeri per formare un governo. Nel 2017 conquistò la maggioranza della Poslanecká sněmovna [leggi]. Però il suo primo esecutivo fallì il voto di fiducia nel gennaio 2018 78-117. Il secondo "tentativo" andò meglio, poichè oltre ai socialdemocratici, aderirono con l'appoggio esterno i comunisti di KSČM! La fiducia arrivò il 12.07.2018; la composizione del Gabinetto vide molti avvicendamenti, di cui quattro come Guardasigilli. Comunque sia, la maggioranza dei ministri era indipendente (cioè no affiliata a nessun partito); infine lo scorso aprile il KSCM ritirò il suo appoggio. Ma tornando all'immediato presente, l'elezioni per la Camera hanno dato il seguente responso: ODS di Petr Fiala 27,8%/71 seggi; ANO 2011 27,1%/72; ‘Partito Pirata Ceco’ di Ivan Bartoš 15,6%/37; SPD 9,56/20 … ČSSD 4,65%/0 seggioloni. Lor signori/e, ormai in estinzione, rimangono solo al Senato con ben tre seggi; probabilmente alle prossime elezioni, quelle del 2022, quando si rinnoveranno un terzo degli 81 membri, avverrà l'estinzione di costoro. Ricordo che questa ‘Camera alta’ è particolare: per essere eletti non bisogna appartenere ad un partito, non dà la fiducia al governo, può ritardare una proposta di legge, non vota il bilancio dello Stato; quindi anche se l'opposizione è avanti 72 a 9 conta poco... Tornando alla quasi estinzione dei socialdemocratici cechi, membri dell'Internazionale socialista e del Pse, questi avrebbero dovuto riflettere: dal 1996 (prime elezioni) al 2013 hanno sempre governato insieme al conservatori-liberali dell'ODS; poi con la disfatta di questi, si sono dovuti "adattare" ai cristiani-democratici di KDU-ČSL ed al culo (pardon l'ANO del ‘Berlusca ceco’ eheheh). All'ultime elezioni europee è stata una disfatta: 4 seggi nel 2014 e zero nel 2019! Così i socialdemocratici escono dalle stanze dei bottoni: dal 1949 al 1968 in uno Stato centralizzato; poi con la "normalizzazione", per trent'anni fino al 1989, in repubblica federale formata dalla Repubblica Socialista Ceca e dalla Repubblica Socialista Slovacca. Il periodo post-voto, nel quale si dovrà formare il nuovo esecutivo, potrebbe risentire dell'improvviso malore occorso al capo dello Stato. Questi si è sentito male dopo aver incontrato il premier uscente; sarebbe in terapia intensiva, forse per problemi di fegato. Secondo quanto previsto dalla Costituzione, il presidente della Repubblica — fra i vari poteri (tipo il veto sulle leggi) — ha anche quello di nominare il premier. Ovviamente la scelta dovrà essere fatta sulla base della distribuzione politica dei seggi nella Camera dei deputati. Poi entro un mese l'esecutivo deve ottenere la maggioranza semplice, cioè 101. Prima di chiudere segnalo che è caduto pure il governo di centrodestra della Romana, guidato da Florin Cîțu. L'ex ministro delle finanze non vinse l'elezioni come leader del PNL; però riuscì ad organizzare una coalizione con l'altre forze. Il capo dello stato gli diede l'incarico ed il 23.12.2020 ottenne una fiducia di 260 a 186. L'esecutivo ha avuto vita difficile fin da subito; l'aggravamento della pandemia a settembre è stata l'ultima goccia di un vaso ormai al colmo. Il 5 ottobre la mozione di sfiducia è stata votata dai 318 parlamentari presenti in seduta congiunta (Camera Deputaților e Senatul); l'esito è stato di 281, ben 47 oltre il minimo necessario per revocare il governo. Il capo dello Stato ha già risolto: l'incarico è affidato al leader di Usr, il parlamentare europeo Dacian Ciolos [leggi].Un giudice del Texas aveva bloccato la ‘legge battito-di-cuore’ dopo che il Dipartimento di giustizia aveva fatto ricorso ¦notizia¦; ma passati due giorni (!) la Corte d'Appello per il Quinto Circuito ha sospeso l'ordinanza del giudice distrettuale ¦notizia¦. Quindi questa legge, una delle più restrittive degli Stati Uniti, è di nuovo in vigore. La Corte Suprema a dicembre si pronuncerà sulla costituzionalità di un'analoga legge del Mississippi. L'esito arriverà solo nell'estate 2022; tecnicamente potrebbe essere cambiata la storica sentenza del 1973.  P.S.  la Corte Suprema degli Stati Uniti si è espressa 5-3. L'Aglianese è tornata a vincere in trasferta! Dopo l'1-1 a Forlì, i neroverdi si sono imposti a San Mauro Pascoli contro i locali della Sammaurese (forti del 3-2 in rimonta ad Alcione con tripletta di Merlonghi). La gara fra toscani e romagnoli si è giocata su un campo da serie A; sembrava un tavolo da biliardo, davvero complimenti. Alla prima vera d'azione d'attacco l'Aglianese è passata in vantaggio: 14’, angolo battuto da Artioli su cui Colombini svetta imperioso mettendo la sfera alle spalle del portiere Adorni!! I locali reagiscono guadagnando calci piazzati, ma senza molto costrutto finche al 38’ Scarponi pareggia con un diagonale. La ripresa inizia con il nuovo vantaggio: Kouko s'avventa su una palla calciata dalle retrovie; la "protegge" dall'avversario che ha alle spalle e lesto si gira battendo il portiere!!! La reazione dei giallorossi (in maglia) è più di cuore che testa; i neroverdi reggono senza particolari rischi, anzi sfiorano il tris in un paio d'occasioni. Mister Venturi, ed i ragazzi, hanno dedicato la vittoria a Gelli che ne avrà per diverse settimane a causa di una frattura al quarto metatarso. Lo sfortunato difensore, infortunatosi nel primo tempo della gara con il Progresso, è stato egregiamente sostituito da Del Dotto. Giordani è entrato nella ripresa insieme a Bianchi che adesso ha accumulato ancora più minuti di gioco. La seconda vittoria in trasferta, dopo il 2-1 di sabato con il Progresso, permette di salire al vertice (seppure in coabitazione con Mezzolara e Rimini). Il Lentigione ha steccato il quarto successo consecutivo, perdendo 3-1 a Ravenna dopo essere passato in svantaggio; può comunque recriminare per il possibile 2-2 fallito dal dischetto. Il Rimini, dopo il 2-2 agguantato in zona Cesarini con la Bagnolese, è passato a Forlì; infine il Mezzolara, dopo aver impattato all'esordio con il Borgo San Donnino, si è imposto su Ravenna e Real Forte Querceta. Prima di chiudere, segnalo che è stato tesserato Tommaso Masi (difensore classe 2002, prima nelle giovanili della Fiorentina e poi nel campionato Primavera 2 con lo Spezia). Mancando Gelli per diverso tempo, è stato deciso di rinforzare la difesa con centrale destro. Infine chiudo indicando le prossime gare; prima il primo derby, in casa: Aglianese(10,PRIMA*)Real Forte Querceta(4)1-2servizio filmatotabellinofotogalleryfra due ore, quinta giornata. Poi ci sarà l'anticipo, come quasi tutte le altre squadre, in vista del turno infrasettimanale: Borgo San Donnino(6**)Aglianese(10,quarta)1-1cronaca+tabellino+servizio filmatoalle 15 di sabato 16, sesta giornatastadio “Dario Ballotta”; Fidenza, provincia di Parma. * insieme a Rimini e Mezzolara. Come al solito, inizio la "sequenza di chiusura" con gli url sul covid: pagina worldometers.info [situazione per ogni paese del mondo]; statistiche coronavirus in Italia [con report dal 24.02.2020]; focus vaccini. Poi di seguito, prima la rubrica dei giorni: dom. 3, lun. 4, mar. 5, mer. 6, gio. 7, ven. 8, sab. 9, dom. 10. Poi la rassegna d'istantanee atlantiche [venerdì 1-giovedì 7]. Delle trentacinque foto pubblicate, ho scelto e "descritto" queste: Iscenetta, davanti a dei bambini, fra un tizio mascherato da coronavirus ed un altro da mascherina per incoraggiarne l'uso; Katmandu, Nepal. IIzucca gigante che concorre al "campionato delle zucche" di Kasterlee in Belgo. IIIpersone che camminano a Kabukicho, quartiere a luci di Tokio, nella prima notte dopo la fine dello stato di emergenza. IVpersonale che cerca di contenere la marea nera  che si è spiaggiata a Newport Beach, città della contea di Orange. Da una perdita di un oleodotto a largo della costa californiana si sono riversati 572mila litri di petrolio ¦rainews¦! Vlaghetto a forma di cuore con intorno "alberi autunnali"; Balashikha, cittadina a 20 km da Mosca sulle sulle sponde del fiume Pechorka. Ω Saluti da ‘Br73’ — abitante come altre un milione di persone — nella Piana, spazzata dal tramontano.

 "P.S."  Come volevasi dimostrare, è arrivata punizione per la vicequestore Alessandra Nunzia Schilirò. La sua "massimo superiore" Luciana Lamorgese (alla guida del Viminale) l'aveva promesso: «Riguardo alle gravissime dichiarazioni rese dal vice questore Schilirò durante la manifestazione no vax di ieri sera [25 settembre] a Roma, sto seguendo la vicenda personalmente con il capo della Polizia, Lamberto Giannini, affinché vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo giuridicamente rilevante a carico dell'interessata». Subito dopo quella piazzata, fatta in borghese/<<da libera cittadina>>, costei si mostrò sorpresa dalla presa di posizione della ministra degli Interni... A suo dire, quale sarebbe il problema? Dopotutto «Ho giurato sulla Costituzione e non ho paura di nulla: sul green pass niente compromessi»! Fatto sta che da martedì 12 ottobre è è stata sospesa in via cautelativa dal servizio e dalle funzioni ¦tgsky24¦. Innanzitutto chiedere scusa ai colleghi (ed immagino colleghe) subissati da bombe-carta, sassi, sanpietrini nelle gazzarre di Roma. E' accaduto anche che un ospedale pubblico è stato assaltato stile Far West perchè una persona "no vax", ferita negli incidenti, aveva chiesto rinforzi. La turba di facinorosi/e ha trinciato il Pronto Soccorso lanciando bottiglie contro l'infermiere! Alcuni poliziotti, lì perchè rimasti feriti negli scontri, hanno bloccato le porte [leggi]!! Immaginate la scena: questo tizio, un 41enne di Viterbo, dà in escandescenze forse perchè gli vogliono fare il vaccino eheheh; a parte gli scherzi, ha invocato la liberazioni e questi hanno assaltato tipo orda di pazzi furiosi stile “La città verrà distrutta all'alba”. Complimenti per le prese di posizione della (speriamo) ex vicequestore; proprio un bell'esempio di chi ha <<giurato sulla Costituzione>>. Sappia costei che un suo collega vicequestore almeno una volta il mese si metteva la divisa e andava sulle volanti a farsi il mazzo. Stava fra la gente, senza fare piazzate; si chiamava Boris Giuliano. Fu ucciso da un sicario mafioso nel luglio 1979 mentre beveva il primo caffè della mattina. L'ammazzarono in maniera vigliacca, colpendolo alle spalle.

{legenda frecce e colori}

news 2021 {IV trimestre}

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