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martedì 2 Agosto 2016, ore 22:30 |
Rieccomi ad un paio di settimane dalle news precedenti; state trascorrendo le
meritate vacanze? aspettate a gloria la ripresa del campionato? avete investito
in Mps seguendo il consiglio del premier, pardon Presidente del Consiglio
[scusate ma l'ho cercata ehehe]? Oggi a
Piazza Affari è stato un bagno di sangue con il comparto bancario nel marasma.
Oltre alla banca senese, gli ‘squali’ hanno fatto a tranci altri istituti
bancari come la Pop Emilia Romagna; anche Unipol era nella mattanza nonostante
abbia superato i famigerati
stress test
dello scorso 29 Luglio. Ancora una volta si è dimostrato come il sistema
bancario italiano è legato ai discorsi, alle promesse, all'illazioni invece che
al credito; insomma di parole se ne dicono tante ma i soldi sono sempre meno.
Dopo la più che prevedibile bocciatura di Mps sembrava che tutto fosse tornato
apposto come per magia. Il Fondo Atlante/Atlante-2 avrebbe inglobato quella
massa immonda dei
NPL; invece che "cartolarizzarli" al 17% - come
accaduto per le quattro banche a Novembre 2015 - si è arrivati al 33%. Cioè da
100 euro, un terzo
viene pagato cash
ed il restante 67% va a ramengo... Infine il capitale viene aumentato
di qualche miliardo e passava la paura. L'importante per l'Esecutivo è arrivare
ad Ottobre-Novembre quando si terrà il referendum costituzionale; fino allora
calma e gesso. Purtroppo i nodi sembrano essere già arrivati al pettine: chi
deve cacciare i soldi nicchia; le casse di previdenza di ordini professionali
non potrebbero rischiare le pensioni dei loro iscritti per ripianare banche in
tracollo. La legge lo proibirebbe, però per gli amici s'interpreta; o no? Insomma la
strada per salvare Mps, e anche altre banche, non sembra così in discesa. Basta
poco per bloccare il meccanismo ed innescare un effetto domino o uno tsunami di
letame. A proposito, un imprenditore toscano per
esasperazione ha
verciato
un secchio con merda [di capra] su Enrico Rossi, presidente della
RT. Ciò è accaduto a San Miniato, fra le province di Firenze e Pisa; l'uomo è entrato all'ex ‘festa dell'unità’ portandosi dietro quel carico
senza essere intercettato. Ha provato a farsi dare la parola; ma poi visto come
andava, ha preso a secchiate Rossi. Questi non ha fatto un piega: si è cambiato grazie all'aiuto dei
<<compagni>>; oltre alla doccia gli è toccato cambiarsi anche le
scarpe. Poi ha ripreso il dibattito sul
suo pamphlet (che di
rivoluzionario
avrebbe solo il titolo). Ci saranno altri gavettoni del genere? Dopotutto a Ferragosto mancano
due settimane... Comunque varierei: dallo strame di cinta senese a quello chianina; magari alla frangetta friulana potrebbe andare bene quello
di mulo; al suo "collega lodigiano" il concio padan.
Invece ‘Lampadina’ dovrebbe provare gli
scarti della lavorazione del cuoio, che per decenni hanno impestato l'ultimo
tratto del Valdarno. Al ‘commissario’ sarebbe da fargli omaggio di guano & melma
d'asfalto di un lungotevere. Infine all'aretina tanta pollina,
cioè merda di
gallina del Valdarno. La mia è solo una
provocazione; sia mai che inneggi allo smerdamento. Adesso la finisco qui sennò
mi viene la Digos ehehe; ma prima ecco
P.S. Ormai l'hanno riconosciuto anche i fautori della ‘legge sull'omicidio stradale’: l'effetto deterrenza non funziona. Gli episodi di "pirateria" sono cresciuti del 20% ed i feriti del 16,9%; invece i decessi, per i quali la legge prende il nome sono rimasti invariati. Dice che gli "effetti" si vedranno con le prime condanne in primo grado; solo allora gli utenti della strada capiranno la reale portata di questa rivoluzione entrata in vigore lo scorso 25 Marzo. Intanto si notano solo le sue storture: un 40enne di Milano rischia di farsi revocare la patente perchè ha schiacciato il piede ad una donna che non era nemmeno vicino alle strisce [leggere per credere]. Non importa che fosse sobrio, avesse 30 punti sulla patente (presa 23 anni fa) e si fosse limitato nello “svoltare a sinistra”; purtroppo “la mia ruota anteriore sinistra, sterzata, si è fermata sul piede di un pedone”. Ovviamente ha chiamato il 118 e si è messo a disposizione della polizia municipale. Gli hanno tolto 8 punti e comminato una multa; ma la sorpresa è arrivata qualche giorno dopo: la signora aveva ricevuto una prognosi superiore ai 40 giorni... Indi scattavano nell'ordine: 1) dover rispondere in sede penale secondo quanto previsto dal 590-bis [prima si procedeva solo su querela]; 2) ritiro della patente. Il pm dovrà procedere come se fosse un reato penale con tutte le conseguenze del caso. Il legislatore inoltre ha voluto aggiungere un "tocco di più": revoca della patente per 5 anni in caso di condanna o anche patteggiamento [vedi modifiche all'articolo 222]! Fino al 24 Marzo per queste situazioni, lesioni non gravi/mortali subite in un incidente stradale, valeva l'articolo 590 del Codice Penale. Nel 2008 era stato giustamente inasprito ma solo per il “soggetto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope”. Riguardo queste "aggravanti", la legge manca di proporzionalità; in caso di condanna, lesioni gravi o omicidio o essere stati drogati/ubriachi, non fa differenza: scatta comunque la revoca. Infine rammento che per i cosiddetti operatori della strada non c'è emergenza che tenga; quindi dal 25 Marzo se un'ambulanza con la sirena, piuttosto che una volante o un mezzo dei vigili del fuoco, ha un incidente con feriti gravi scatta il taglione: patente sospesa al conducente, sequestro del mezzo e/o dei cellulari; se poi sono coinvolti altri mezzi ne dovranno rispondere i rispettivi conducenti. Insomma fare male nella strada senza volontà o premeditazione è reato, punto e basta. Se vi sembra regolare rischiare la galera e la revoca della patente per aver schiacciato il piede ad un pedone, allora mancate di rispetto a chi è morto a causa di comportamenti criminali.
P.S. del 20.02.2019 Oggi
la Corte Costituzionale ha annullato la parte dell'articolo
222 del cds
che prevedeva la revoca della patente per cinque anni in caso di colpa, anche
minima. Sarà il giudice a stabilire la sospensione della patente. Tale "opzione"
non potrà essere applicata se la persona alla guida era ubriaca/drogata
¦approfondimento a cura di diritto.it¦. Per la
Consulta, solo per un tasso alcoolemico > 1,5 g/l oppure sotto l'effetto di
stupefacenti
“ … giustifica una radicale misura preventiva per la sicurezza stradale consistente
nella sanzione amministrativa della revoca della patente nell’ipotesi sia di
omicidio stradale, sia di lesioni personali gravi o gravissime”.
L'automatismo della sanzione amministrativa risulta incompatibile con i
principi di uguaglianza e proporzionalità.
Anzi
“non
si possono mettere sullo stesso piano condotte ben diverse sotto il profilo
dell’intensità della colpa e della pericolosità”.
P.S.-2 Come
ben sapete, oppure no, non c'è quorum per i referendum costituzionali; ma
comunque sono state raccolte le 500mila firme per ottenere i 500mila euro da
utilizzare come rimborso elettorale. Invece il comitato del NO, guidato da
professoroni-rosiconi ma anche emeriti costituzionalisti, è rimasto al palo. La
Rai ha "concesso" poco più di due minuti in un paio di mesi e questo fa
comprendere come sia stato impàri il confronto. Intanto la cosiddetta
‘minoranza’ ha saputo tirare
fuori tre
questioni, uno peggiore dell'altra: cambiare l'Italicum, scompattare il quesito
referendario, chiedere al premier di rimanere in caso di bocciatura del
referendum. Le prime due questioni sono quasi sicuramente chiuse; l'ultima
dipende dai cittadini a cui basta esprimere un... tanto-lo-sapete.
P.S.-3 A
suo tempo, ‘rigor Montis‘ aveva stabilito che il massimo stipendio di uno
statale fosse non superiore a quello del Presidente della Consulta. Fu fissata
una cifra di 240mila euro lordi annui e rizzati. Poi nel 2014 con il nuovo
esecutivo fu chiesto ai dirigenti della RAI di adeguarsi. Durò lo spazio di
qualche settimana, poi con un cavillo da
Azzeccagarbugli fu superata questa limitazione.
Adesso sono stati
comunicati gli stipendi del
dg, del presidente, ma anche di dirigenti,
capetti, capoccioni, ecc. ecc. Si va da 650.000 euro di ACdO ai
336.000 della Maggioni (66mila come indennità da consigliere); la Bignardi
prende "solo" 300mila, cioè meno del direttore del Tg1 che si porta a casa
320mila euri. I "figli di" Leone, Andreatta e Berlinguer vanno da 360.000 del
primo ai circa 370.000 delle due. Zitta zitta, l'ex dg Lorenza Lei è "alle
dirette dipendenze" di ACdO per soli 243.678 euri. L'ex deputato Pionati ed il
trombato ex
direttore di Radio Rai Preziosi invece si prendono rispettivamente 203 e 247
mila euro. Infine ‘Che caxxo Marrazzo’, ex Governatore del Lazio e giornalista
allora in aspettativa, è “Corrispondente e Responsabile ufficio per i servizi
giornalistici radiofonici e televisivi dal Medio Oriente” becca 244.062 euro.