LE “ULTIME PAROLE FAMOSE” {2011}
GENNAIO-FEBBRAIO
« Sono pronto a dare a Vostra Maestà la mia parola di ufficiale
che non un solo
americano sbarcherà su questo continente. »al Kaiser che gli chiese sulle possibile reazioni degli Usa alla guerra sottomarina
Henning von HoltzendorfF (1853-1919)
01.01.
1917 • GrandammiraglioMARZO-APRILE
« La guerra del 1870 si è decisa a Parigi. Questa finirà a Verdun. »
Friedrich Wilhelm Viktor Albrecht von
Hohenzollern (1859-1941)01.04.
1916 • imperatore di Germania e re di PrussiaLa guerra franco-prussiana iniziò il 19 Luglio 1870; le truppe di Bismarck liquidarono in sei settimane il caposaldo di Verdun, bastione sulla via di Parigi. Il 1° Settembre Napoleone III fu sconfitto e fatto prigioniero nella battaglia di Sedan; il giorno seguente gran parte dell'armata francese capitolò. L'assedio alla capitale francese iniziò il 18 Settembre e andò avanti fino alla capitolazione del 26 Gennaio 1871, quando i forti della difesa cittadina vennero consegnati ai tedeschi. Il trattato di Francoforte del 10 Maggio 1871 mise fine alla guerra facendo perdere alla Francia parte della Lorena e tutta l'Alsazia. Il 18 Giugno 1888 Guglielmo II diventò
“Imperatore” di Germania e “Re di Prussia”. Il 28 Giugno 1914 durante una visita a Sarajevo, capitale della Bosnia (annessa nel 1908 all'Austria-Ungheria), l'erede al trono, l'arciduca Francesco Ferdinando venne ucciso da n nazionalista serbo-bosniaco, membro della Mlada Bosna. L'ultimatum austriaco fu definito dal Consiglio dei ministri il 19 Luglio ed era composto da 15 punti, formulati in maniera da essere inaccettabili per la Serbia. Infatti chiamava direttamente in causa il governo di Belgrado e l'obbligava alla solenne cessazione delle sue ingerenze in Bosnia. Il 21 l'ultimatum ebbe l'assenso del re, Francesco Giuseppe. Il pomeriggio del 23 fu consegnato a Belgrado: la risposta doveva pervenire entro 48 ore. La Serbia "replicò" alle 18 del 25 accettando quasi tutti i punti; chiedeva solo che l'inchiesta giudiziaria sull'attentato venisse sottoposta al Tribunale internazionale dell'Aia... Alle 18:30 l'ambasciatore austriaco abbandonò Belgrado. Il 27 Londra tentò di convocare una conferenza fra Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna allo scopo di evitare la guerra. Guglielmo II rifiutò motivando che una simile conferenza <<non era praticabile>>. Alle 12 del 28 l'Austria dichiarò guerra alla Serbia. Nel pomeriggio del 31 Luglio la Germania inviò alla Russia un ultimatum di dodici ore chiedendo di “sospendere tutte le misure belliche contro di noi e contro l'Austria-Ungheria”. La replica fu una ferma respinta. La Francia, alleata della Russia dal 1894, rispose negativamente alla richiesta tedesca di rimanere neutrale in un'eventuale conflitto. Sempre il 31 Luglio la Gran Bretagna chiese a Francia e Germania di rispettare la neutralità del Belgio come previsto dal trattato dei XXIV articoli. I francesi si impegnarono a farlo, invece i tedeschi — che con il ‘piano Schlieffen′ mirava ad un attacco verso Parigi passando dai Paesi Bassi — non rispose. Alle 17 del 1° Agosto Guglielmo II ordinò la mobilitazione generale; alle 23 una divisione tedesca di stanza a Treviri ricevette l'ordine di avanzare verso il Lussemburgo. Il 2 alcune pattuglie tedesche attraversarono la frontiera francese con scontri sporadici. Alle 19 la Germania inviò un ultimatum al Belgio con scadenza 12 ore: doveva far transitare le truppe tedesche sul suo territorio; il Belgio rifiutò. Il 3 la Germania dichiarò guerra alla Francia; Londra pose un preciso ultimatum a Berlino: la neutralità del Belgio doveva essere rispettata. La scadenza fu fissata per le 23 GMT del giorno 4; ma non servì: infatti alle 16 le truppe tedesche oltrepassarono la frontiera belga. Così alla scadenza dell'ultimatum anche Impero britannico e tedesco erano in guerra, che sarà conosciuta come la Prima guerra mondiale. Nel 1915 le truppe tedesche si attestavano nelle trincee ad appena 15 km da Verdun. Nel Febbraio 1916 gli alti comandi militari decisero che l'obiettivo doveva essere quella città, difesa da più forti. Su un fronte di 13 km furono disposti un mortaio da 210 mm ogni 150 metri e 850 cannoni pesanti. La mattina del 21 Febbraio iniziò un bombardamento di nove ore anche con bombe a gas. Nel pomeriggio 140mila fanti avanzarono verso le difese francesi. Il 22 furono usati i lanciafiamme "in risposta" alle granate di fosgene sparate degli assediati. In tre giorni il fronte tedesco avanzò di appena 5 km; il 25 la prima offensiva terminò con la conquista di Fort Douaumont. La seconda offensiva iniziò l'11 Marzo, ma fallì perché i francesi fecero affluire dalle retrovie migliaia di soldati e tonnellate di munizioni. Nelle prime cinque settimane di battaglia morì un soldato tedesco ogni 45’’; nove villaggi intorno Verdun furono rasi al suolo e non ritrovarono più i loro abitanti. Al 31 Marzo erano morti o feriti 89.000 francesi e 81.607 tedeschi. Per conquistare un collina sulla costa del fiume Mosa, chiamata Mort-homme [‘‘uomo morto’’], caddero in migliaia. Proprio quando i tedeschi piantarono la bandiera del Kaiser vennero fatti ritirare dal comando! L'11 Luglio una guarnigione tedesca si spinse fino a Fort Souville, nemmeno 3 km dalla cattedrale di Verdun. I sessanta soldati asserragliati nella roccaforte riconquistarono la cinta muraria con un disperato contrattacco. La battaglia di Verdun terminò il 19 Dicembre quando i tedeschi erano arretrati fin quasi allo stesso punto da dove era iniziato il loro attacco del 21 Febbraio.... In undici mesi fra morti, feriti e prigionieri i francesi persero circa 540mila uomini, mentre i tedeschi subirono 430mila perdite. Il Kaiser con la Rivoluzione tedesca abdicò il 9 Novembre 1918 e esiliò nei Paesi Bassi. Alle 05:10 locali dell'11 Novembre a Compiègne (Francia) la delegazione tedesca firmò l'armistizio. L'impero austro-ungarico aveva firmato la resa con l'Italia appena otto giorni prima. Il cessate il fuoco sul fronte occidentale scattò soltanto alle 11 del giorno 11. Fino a quella fatidica ora i combattimenti dovettero continuare. L'ex Kaiser fu accusato di crimini di guerra, ma la regina d'Olanda negò più volte l'estradizione. Alle 05:35 del 10 Maggio 1940 le truppe naziste invasero il Belgio, l'Olanda ed il Lussemburgo. Guglielmo II morì nella tenuta di Doorn in Olanda il 4 Giugno 1941. Il suo desiderio che non fosse esposta alcuna svastica al funerale non fu esaudito. La regina d'Olanda, sul trono dal 1890 al 1948, morì 82enne a Arnhem nel 1962. Gli ultimi veterani tedeschi della battaglia di Verdun, Rudolf Gehling e Otto Schlag, scomparvero nel 2003 rispettivamente all'età di 107 e 106 anni. Invece l'ultimo veterano francese, René Marie-Martial Moreau, si spense il 26 Ottobre 2005 all'età di 108 anni.MAGGIO-GIUGNO
« La forza e la resistenza del popolo tedesco sono ormai così
logore da indurre a ritenerne possibile il crollo entro quest'anno. »
agli altri generali
Douglas Haig (1861-1928)
05.06.
1917 • generale della BEF sul fronte occidentaleLUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE
«
Se i tedeschi commettono l'imprudenza di una manovra accerchiante attraverso il Belgio settentrionale,tanto meglio! Più uomini mettono all'ala destra, tanto più facile sarà per noi sfondare al centro. »
Henri Mathias Berthelot (1861-1931)
15?.08.
1914 • capo di Stato maggioreLa Prima guerra mondiale iniziò il 28 Luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Impero austro-ungarico alla Serbia in seguito all'assassinio, un mese prima a Sarajevo, dell'arciduca Francesco Ferdinando da parte di un nazionalista serbo-bosniaco, membro della
Mlada Bosna. Nel giro di una settimana gli Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, l'Impero ottomano e la Bulgaria) dichiararono guerra alla Triplice intesa (Impero britannico, Impero russo, Terza repubblica francese). La mattina del 4 Agosto le truppe tedesche superarono la frontiera del Belgio: era il ‘Piano Schlieffen′ che mirava all'invasione della Francia da settentrione senza però "passare" dall'Olanda. Il 5 i tedeschi assediarono la fortezza di Liegi che era difesa da una guarnigione di 35mila soldati, così iniziò l'omonima battaglia (che si concluderà dodici giorni dopo con la resa dell'ultima delle 12 fortificazioni cittadine). Dal 9 Agosto diciannove navi da guerra attraversarono la Manica e sbarcarono circa 80mila soldati nei porti di Ostenda e Dunkerque; la marina tedesca non "disturbò" in alcun modo. Il 15 le truppe francesi eseguirono quanto previsto dal ‘Piano XVII′: penetrare nell'Alsazia-Lorena (regioni annesse dalla Germania nel 1871 in seguito alla guerra franco-prussiana). Questo piano, adottato dal generale Joffre nel 1913, prevedeva la riconquista delle regioni perdute e l'invasione della Germania passando attraverso la foresta dell'Ardenne. Nonostante che la Germania avesse invaso il Belgio (evento ritenuto impossibile dagli strateghi militari), il comando francese lasciò una sola armata a difendere la frontiera franco-belga e ne inviò quattro verso l'Alsazia-Lorena! Il 19 cinque divisioni tedesche assediarono la fortezza di Namur, la seconda per grandezza solo a Liegi; a sua difesa c'erano 27mila uomini. Il 20 truppe tedesche entrarono a Bruxelles, un città che non veniva occupata dall'epoca napoleonica. Ormai tutto il Belgio era sotto il controllo tedesco; le linee più avanzate erano arrivate a metà strada dai porti di Ostenda e Dunkerque sul Mar del Nord. Alla loro avanzata si opponevano, da est a ovest: i belgi nella fortezza di Namur, i francesi a sud di Charleroi ed il corpo di spedizione inglese sul canale Mons-Condé. In particolare, quest'ultimi (circa 36mila soldati) dovevano difendere un fronte di 36 km.