L'ITALIA E LA GUERRA
Costituzione della Repubblica Italiana
Art.
11 -
l'Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e
come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in
condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità
necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni,
promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tali scopi.
Art.
52 - La difesa della patria è sacro dovere del cittadino [...]
Art.
5 - Le parti [nazioni della NATO] convengono che un attacco armato contro
una o più di esse in Europa o nell'America Settentrionale sarà considerato
quale attacco diretto contro tutte le parti ...
Art.
51 - Nessuna disposizione del presente Statuto pregiudica il diritto naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato
contro un Membro delle Nazioni Unite, fintantoché il Consiglio di Sicurezza non
abbia preso le misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza
internazionale. Le misure prese da Membri nell'esercizio di questo diritto di
autotutela sono immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza e
non pregiudicano in alcun modo il potere e il compito spettanti, secondo il
presente Statuto, al Consiglio di Sicurezza, di intraprendere in qualsiasi
momento quell'azione che esso ritenga necessaria per mantenere o ristabilire la
pace e la sicurezza internazionale.
Art.
53 - 1) Il Consiglio di Sicurezza utilizza, se del caso, gli accordi o le
organizzazioni regionali per azioni coercitive sotto la sua direzione. Tuttavia,
nessuna azione coercitiva potrà venire intrapresa in base ad accordi regionali
o da parte di organizzazioni regionali senza l'autorizzazione del Consiglio di
Sicurezza, eccezion fatta per le misure contro uno Stato nemico, ai sensi della
definizione data dal paragrafo 2 di questo articolo, quali sono previste
dall'articolo 107 o da accordi regionali diretti contro un rinnovarsi della
politica aggressiva da parte di un tale Stato, fino al momento in cui
l'organizzazione potrà, su richiesta del Governo interessato, essere investita
del compito di prevenire ulteriori aggressioni da parte del detto Stato. 2)
L'espressione "Stato nemico" quale è usata nel paragrafo 1 di questo
articolo si riferisce ad ogni Stato che durante la seconda guerra mondiale sia
stato nemico di uno dei firmatari del presente Statuto.